strakky deciditi: o lo studio sbaglia, allora l'ambiente non e' inquinato, oppure lo studio non sbaglia, allora le scie comiche non c'entrano un cazzo
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Scopo del Blog
Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.
Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.
Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.
Ciao e grazie della visita.
Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:
http://indipezzenti.blogspot.ch/
https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/
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Friday, March 25, 2016
Friday, September 26, 2014
Plastica nel Lago di Garda: i polimeri sono entrati nella catena alimentare
http://www.tankerenemy.com/2014/09/plastica-nel-lago-di-garda-i-polimeri.html
Plastica nel Lago di Garda: i polimeri sono entrati nella catena alimentare
Uno
studio universitario del 2013 rivela che il Lago di Garda è invaso da
nanopolimeri. Davvero la contaminazione è oggigiorno capillare, ubiqua.
Gli “esperti” si interrogano sull’origine dell’inquinamento, ma per
comprenderne la vera fonte, tralasciando ipotesi fantasiose o
grottesche, basta guardare in alto e ricordarsi dei carburanti avio… [e adesso che hai aggiunto la cazzata sei contento]

Il Lago di Garda finisce sull’autorevole rivista “Current Biology” e, purtroppo, non per una buona notizia. Il più grande lago italiano, infatti, è invaso dalla plastica, da microparticelle di polimeri che rischiano di soffocarne la fauna ittica.
L’allarme arriva da un’équipe di ricercatori, guidata dai biologi, Natalia Ivleva della Technische Universität di Monaco di Baviera, e da Christian Laforsch dell’Università di Bayreuth. I due accademici hanno scoperto come la plastica stia ormai entrando nella catena alimentare che interessa gli invertebrati d’acqua dolce. Nell’articolo pubblicato su “Current Biology”, una delle più autorevoli riviste di biologia al mondo, si parla di “un mondo di plastica nel cuore dell’Europa” e si spiega come la zona più a rischio sia quella delle spiagge settentrionali.
Gli studiosi sono rimasti negativamente sorpresi dai tassi di inquinamento da polimeri riscontrati alle foci dei molti affluenti alpini che si gettano nel Lago di Garda. La quantità di microparticelle rilevata nella parte settentrionale del bacino è risultata essere dieci volte superiore a quella delle acque a sud del Garda, il che farebbe pensare che la plastica arriva dalle catena alpine vicine al lago, quelle di Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto. Ma c’è un’altra pista che sembra essere più credibile e cioè che sia il vento Ora (vento che soffia da sud n.d.r.) a spingere i rifiuti dalla pianura lombardo-veneta verso nord, finendo in quel vero e proprio “collo di bottiglia” che è l’estremità settentrionale (e trentina) del Lago di Garda. Ma anche questa non sarebbe una buona notizia: significherebbe una presenza ancora più massiccia nelle acque di pianura.
Fonte: 5minutiperl’ambiente

Il Lago di Garda finisce sull’autorevole rivista “Current Biology” e, purtroppo, non per una buona notizia. Il più grande lago italiano, infatti, è invaso dalla plastica, da microparticelle di polimeri che rischiano di soffocarne la fauna ittica.
L’allarme arriva da un’équipe di ricercatori, guidata dai biologi, Natalia Ivleva della Technische Universität di Monaco di Baviera, e da Christian Laforsch dell’Università di Bayreuth. I due accademici hanno scoperto come la plastica stia ormai entrando nella catena alimentare che interessa gli invertebrati d’acqua dolce. Nell’articolo pubblicato su “Current Biology”, una delle più autorevoli riviste di biologia al mondo, si parla di “un mondo di plastica nel cuore dell’Europa” e si spiega come la zona più a rischio sia quella delle spiagge settentrionali.
Gli studiosi sono rimasti negativamente sorpresi dai tassi di inquinamento da polimeri riscontrati alle foci dei molti affluenti alpini che si gettano nel Lago di Garda. La quantità di microparticelle rilevata nella parte settentrionale del bacino è risultata essere dieci volte superiore a quella delle acque a sud del Garda, il che farebbe pensare che la plastica arriva dalle catena alpine vicine al lago, quelle di Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto. Ma c’è un’altra pista che sembra essere più credibile e cioè che sia il vento Ora (vento che soffia da sud n.d.r.) a spingere i rifiuti dalla pianura lombardo-veneta verso nord, finendo in quel vero e proprio “collo di bottiglia” che è l’estremità settentrionale (e trentina) del Lago di Garda. Ma anche questa non sarebbe una buona notizia: significherebbe una presenza ancora più massiccia nelle acque di pianura.
Fonte: 5minutiperl’ambiente
Pubblicato da Straker
Monday, September 2, 2013
Polli con sorpresa
http://www.tankerenemy.com/2013/09/polli-con-sorpresa_2.html
Polli con sorpresa
Mike Adams di ”Natural news” ha eseguito delle analisi su alcuni campioni di carne bianca: l’esito è stato sbalorditivo…

Proprio oggi ho acquistato una confezione da dieci bocconcini di polli McNuggets da un ristorante McDonald ad Austin, Texas. Ho esaminato al microscopio digitale ad alta potenza in condizioni controllate dei campioni di pollo, aspettandomi di vedere solo carne ed un rivestimento esterno fritto.
UN AIUTO PER TANKER ENEMY - Il Comitato "Tanker enemy" dal 2006 è impegnato nello scrivere cazzate di ogni tipo sulle inesistenti scie chimiche e nella denuncia di varie persone identificate alla cazzo che hanno la sola colpa di dissentire dalle cazzate di cui sopra.
Questo passatempo infantile ha richiesto e richiede un impegno quotidiano che solo un nullafacente puo' avere a disposizione. Queste attivita' diffamatorie nei confronti di chiunque sia normodotato ha causato l'apertura di meritati procedimenti "legali". Sono procedimenti all'origine di esborsi per avvocati.
Se c'e' qualche deficiente in ascolto, gli acconguaglioni auspicano un fattivo sostegno sotto forma di donazioni e di altri interventi (gratuito patrocinio, consulenze...) affinché il Comandante Straker possa continuare a non fare un emerito cazzo dalla mattina alla sera e dalla sera alla mattina, producendo CO2 e una montagna di puttanate galattiche nell'interesse suo e di suo fratello Zretino.
Quello che ho trovato, però, mi ha sconvolto. Ho visto un sacco di cose strane in tanti anni, occupandomi di alimenti e di nutrizione, ma non mi aspettavo di trovare questo... strane fibre all'interno dei polli McNuggets.

Abbiamo anche trovato macchie rosse ed un oggetto sferico che ricorda le alghe verdi.
Non affermiamo che ciò implica che queste fibre rendono i pollli Mc Nuggets poco sicuri per i consumatori. Riteniamo tuttavia che si ravvisino le condizioni per giustificare un'indagine della Food and Drug Admistration. In particolare da dove provengono questi "capelli"? E' in atto una contaminazione incrociata nella lavorazione dei polli McNuggets? Bisogna trovare delle risposte a tali domande.
Fonte: - naturalnews.com
Articoli e siti correlati:
- Filamenti di polimeri, 2006
- Strani filamenti nelle urine di soggetti apparentemente sani, 2009
- Morgellons info
Pubblicato da
Straker
Tuesday, May 22, 2012
Il Morgellons: una nanotecnopsicoplutopippomassofisiopatologia
http://www.tankerenemy.com/2012/05/il-morgellons-una-nanotecnopatologia.html
Il Morgellons: una nanotecnopatologia
Da
quando la biologa Mary Leitao diagnosticò una malattia poi denominata
impropriamente Morgellons, pazienti e scienziati si sono interrogati su
questa atroce affezione. Vero è che, all’inizio, parve una patologia
enigmatica ed è vero che, ancor oggi, il C.D.C. di Atlanta brancola (o
meglio... finge) di brancolare nel buio, ma la complessa sintomatologia
del Morgellons si spiega distinguendo tra l’eziologia ed una serie di
fattori predisponenti e reazioni dell’organismo. Così ha ragione la
Dottoressa Hildegarde Staninger (dottoressa un tubo, leggi qui http://tinyurl.com/6nvyr6z) che individua ipso facto la causa del
morbo nelle fibre e nelle nanostrutture disperse con scellerate
operazioni di bio-geoingegneria alias scie chimiche. La presenza di ife
fungine, di parassiti e di batteri, ma anche di costituenti sintetici,
reperiti nei pazienti, si comprende ricordando che le fibre che
fuoriescono dalle lesioni e dai follicoli dei malati, sono il risultato
di un cross over organico-inorganico, come dimostrato da Carolyn Williams Palit.
Si ottiene in questo modo la quadratura del cerchio, concludendo che il
Morgellons, malattia tipica dei tempi di ferro in cui viviamo, è una
nanotecnopatologia. Per comprenderne l’origine, sarà necessario guardare
il cielo. Di seguito un’ottima summa sul Morgellons, dovuta al biologo
Samuele Venturini. Un sentito ringraziamento all’amico G. per la
segnalazione.
Ultimamente
sia in televisione sia soprattutto in Internet si è sentito molto
parlare del “Morbo di Morgellons”. Ma di che cosa si tratta? Perché così
tanta confusione regna attorno a questo argomento? Con il seguente
articolo intendo quindi esporre una panoramica, seppure generica,
dedicata a tale fenomeno.
La storia
Il termine “Morgellons” compare per la prima volta intorno all’anno 1600 in un testo medico e in tale circostanza indicava un’anomala crescita di peli o capelli sulla parte dorsale del corpo [1]. Occorre attendere l’anno 2002 per la ricomparsa di questa patologia o quanto meno del suo nome. Circa nove anni fa una biologa – Mary Leitao – notò che sua figlia presentava strani sintomi, assimilabili proprio alla descrizione fatta da Browne nel testo medico del XVII sec. e decise di denominare allo stesso modo questa malattia.
Non reperendo informazioni riguardanti questa patologia e trovando solo pochissimi medici in grado di ascoltarla o quanto meno di indagare tale fenomeno, decise insieme con alcuni di loro di diagnosticare una nuova patologia: il morbo di Morgellons appunto. Questi medici inoltre aderirono alla Morgellons Research Fonudation (MRF) [2] al fine di studiare i molti casi di "parassitosi" irrisolti, frettolosamente liquidati dalla medicina convenzionale come "malattie psichiatriche". Attualmente, secondo la MRF, il numero di famiglie che hanno almeno una persona affetta da tale patologia è pari a 15.623.
I sintomi
Diversi sono i sintomi con cui si manifesta il Morgellons e forse è anche per questo motivo che la medicina ufficiale non è stata ancora in grado di classificare meglio tale patologia. Tra le sue caratteristiche quindi si possono annoverare le seguenti: punture, sensazione che qualcosa cammini sotto la pelle, lesioni cutanee, fibre o filamenti che emergono dalla pelle, dolori muscolari, affaticamento, diminuzione della memoria, disfunzioni della capacità cognitiva, disturbi dell’umore. Sebbene anche il C.D.C. (Center for Disease Control and Prevention) stia indagando tale malattia, a tutt’oggi non si conoscono ancora tutti i sintomi e di conseguenza le relative cure. (straccione: le indagini SONO CONCLUSE, leggi qui http://tinyurl.com/ylz2s9p) Nel corso del tempo, il Morgellons è stato confuso o associato ad altre malattie le quali presentano sintomi simili come il morbo di Lyme (patologia batterica), le parassitosi deliranti o la sindrome da affaticamento cronico. Nonostante ciò il Morgellons presenta comunque delle differenze che non possono essere trascurate e che lo rendono ancora una malattia non classificabile.
Gli studi dei ricercatoriindipendenti indipezzenti
Come abbiamo visto poc’anzi, è ancora difficile delineare in modo chiaro il morbo di Morgellons. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che sono ancora poche le persone e soprattutto le istituzioni che stanno svolgendo una ricerca attiva a tal proposito. Anche la confusione mediatica non aiuta in questa ricerca. Le ricerche condotte da alcuni scienziati e ricercatori indipendenti [3, 4, 5, 6, 7] hanno portato a formulare alcune ipotesi che, a mio parere, vale davvero la pena di analizzare per smentire o confermare le congetture che andremo a citare più avanti.
Il dott. Edward Spencer (neurologo) ha ipotizzato che il Morgellons possa avere origine dallo spargimento di nanopolveri, dette "smart dust" o "M.E.M.S." (Micro Electrical Mechanical Sensors), usate in ambito militare. La dott.ssa Hildegarde Staninger (tossicologa) ha accertato che il Morgellons è collegato alla presenza di fibre di silicone e polietilene all’interno del corpo della persona affetta. Ella ha avanzato anche l’ipotesi secondo cui queste nanofibre hanno un collegamento con le scie chimiche (o chemtrails). Secondo le ricerche della dottoressa Staninger e del dott. Swartz, il Morgellons sembra essere la conseguenza di invasioni dei tessuti umani per opera di nanomacchine, nanofilamenti, nanosensori, dotati della capacità di autoassemblarsi e di replicarsi. I campioni di fibre e filamenti estratti dai pazienti affetti dal morbo di Morgellons bruciano ad una temperatura non al di sotto dei 760°C circa e, se osservate al microscopio, tali fibre non presentano strutture paragonabili ad organismi procarioti od eucarioti e pertanto possono essere considerate alla stregua di macchine. Sempre dagli studi compiuti su campioni biologici di pazienti, si sono osservate fibre di colore bianco, rosso, nero e blu che fuoriuscivano direttamente dalla pelle dei malati di questo morbo. Ulteriori analisi eseguite su questi filamenti hanno fatto propendere per un’origine artificiale degli stessi. Una delle spiegazioni della manifestazione del Morgellons potrebbe ricercarsi quindi in un meccanismo di rigetto dell’organismo verso questi invasori esterni.
Tra i vari componenti dei nanofilamenti rinvenuti dalle analisi sono stati trovati poliestere, composti organici, polietilene, silicio. E’ stato notato anche un comportamento elettrostatico manifestato proprio da queste fibre. Diversi ricercatori inoltre hanno osservato come i filamenti del morbo di Morgellons siano comparabili con i filamenti bianchi che vengono sparsi in atmosfera durante il passaggio degli aerei impegnati nelle operazioni di bio-geoingegneria (scie chimiche). Recentemente, a causa proprio di questa patologia, in Germania una donna di 55 anni si è tolta la vita, perché non riusciva più a convivere con il morbo di Morgellons: con il suo gesto ha voluto attirare l’attenzione sulla sua malattia che le faceva crescere fibre sottopelle.
La letteratura scientifica
Abbiamo visto in maniera molto generica, ma ricca di spunti per approfondimenti futuri, alcune delle caratteristiche del Morgellons. Abbiamo visto anche ricercatori indipendenti che svolgono studi su questa patologia. Sappiamo anche che il C.D.C. sta raccogliendo dati e vuole indagare anch'esso su questa – a tutt’oggi – misteriosa patologia. Ma che cosa dice la letteratura scientifica a tal proposito? Esistono articoli specifici che trattano questo argomento? Se fosse una malattia inventata, allora nessun medico, nessuna istituzione e nessuna rivista scientifica dovrebbe parlare di questo tema e sarebbe già stato smentito in maniera efficace. Ma così non è stato e, anzi, esistono documenti scientifici che confermano e riconoscono il morbo di Morgellons come una patologia. Non solo, ci sono state anche diagnosi di medici e dermatologi (qualcuno anche in Italia) che si riferivano proprio al Morgellons. A titolo esemplificativo, uno specialista in dermatologia, dopo aver visitato una paziente con sintomi caratteristici, scrisse nel referto "ipotizzabile Sindrome di Morgellons".
Tra i vari studi scientifici se ne possono annoverare alcuni. Nel 2007 sul "New Scientist" compare un articolo dal titolo: “The itch that won’t be scratched”. Qui, un ufficiale dell’esercito britannico racconta al giornalista di aver trovato per anni delle fibre di vario colore e di varia lunghezza che fuoriuscivano da lesioni pruriginose sulla sua pelle. Queste fibre possono essere sottili come una ragnatela, ma forti abbastanza da trainare la pelle quando vengono estratte. Un’altra persona intervistata ed affetta da Morgellons racconta di avere avuto lesioni contenenti fibre nere sugli arti e sul viso, con sensazioni di punture e di qualcosa che strisciasse sotto pelle. “E’ come se qualcosa ti stesse mordendo dappertutto”, racconta una donna del Maryland. Queste descrizioni fanno sospettare che qualche parassita possa essere coinvolto in questa patologia, ma i trattamenti antiparassitari sia sul corpo sia nell’ambiente domestico non hanno alcun effetto.
Nonostante quindi le varie testimonianze ed evidenze cliniche acquisite, molti medici non riconoscono il Morgellons come una nuova patologia, ma lo classificano come un disturbo psichiatrico, una sorta di parassitosi delirante (DP). Diversi esperti, però, hanno dei dubbi che il Morgellons sia solo una DP.
Un farmacologo dell’Oklahoma State University volle indagare meglio questa patologia e decise di scrivere alla MRF (Morgellons Research Foundation) per reperire qualche campione di fibra da analizzare, dato che sarebbe stato abbastanza semplice verificare la natura di tali filamenti. Il dott. Wymore ricevette pochi giorni dopo alcuni campioni che osservò quindi al microscopio. Egli notò una certa similitudine tra le fibre dei vari pazienti, ma non trovò alcuna corrispondenza con le fibre naturali reperibili nell’ambiente. Una collega pediatra del dott. Wymore analizzò con un dermatoscopio alcuni pazienti e vide chiaramente i filamenti sotto pelle. La caratteristica particolare era che tali fibre si notavano anche sotto la pelle non lesionata. Ciò non compariva assolutamente nei gruppi di controllo e in pazienti con altre patologie dermiche.
Questi medici continuarono ad approfondire tali indagini e riuscirono a portare alla polizia scientifica forense di Tulsa dei campioni di fibre di malati di Morgellons da analizzare. Gli esperti confermarono che le fibre non provenivano da abiti, tappeti, biancheria o lenzuola. Fu eseguita anche un’analisi spettrofotometrica e questi filamenti non trovarono alcuna corrispondenza con 880 composti comunemente impiegati nella produzione di fibre per uso commerciale. I solventi per l’estrazione delle tinture non rilasciarono alcuna colorazione. Infine provarono a sottoporre le fibre ad una gas-cromatografia procedendo con un graduale riscaldamento delle stesse a circa 370°C e registrando i composti vaporizzati. I risultati mostrarono una piccola quantità di biossido di carbonio emesso, tuttavia le fibre rimasero intatte. Qualsiasi materiale organico dovrebbe normalmente vaporizzarsi ed i componenti inorganici ridotti in cenere a seconda del tempo che si impiega a raggiungere la temperatura massima. Ma ciò che è accaduto è stato soltanto un iscurimento delle fibre.
Il direttore dei Clongen Laboratories (un’organizzazione privata di ricerca in Maryland) trattò dei filamenti che gli erano stati inviati da un malato di Morgellons. Usò degli enzimi per estrarre il D.N.A. dalle fibre. Quando lo sequenziò trovò che apparteneva ad un fungo. Il direttore quindi ipotizzò che le ife fungine potessero comporre le fibre del Morgellons. Tuttavia un biochimico della Stony Brook University trovò che all’interno delle lesioni dei malati di Morgellons era contenuto l’Agrobacterium, un genere di batteri che causano tumori nelle piante. Il gruppo di controllo risultò negativo al ceppo in esame. Questo batterio viene impiegato commercialmente nella produzione di piante geneticamente modificate (OGM) e – almeno in condizioni di laboratorio – è in grado di inserire il proprio D.N.A. in cellule umane.
Secondo altri psichiatri e medici, alcuni sintomi psichici delle persone affette da Morgellons potrebbero essere dovuti all’azione che il sistema immunitario, mediante l’uso di citochine, esplica a causa della presenza di un agente patogeno all’interno del corpo. Un’eccessiva produzione di citochine può avere effetti deleteri sul sistema nervoso provocando disturbi mentali.
Solitamente, quando una patologia è sconosciuta, viene considerata come delirante. Recentemente, però, anche il mondo accademico sta consideranto il Morgellons come una seria e reale affezione.
Nel 2006 la dottoressa Leitao del MRF, insieme con altri due medici, pubblicò un articolo sull'"American Journal of Clinical Dermatology" intitolato: “The Mystery of Morgellons Disease – Infection or delusion?”. In questo studio viene spiegato come il Morgellons sia una patologia cutanea misteriosa che fu descritta più di 300 anni fa. La patologia è caratterizzata dall’estrusione di filamenti e fibre dalla pelle in correlazione con altri sintomi sia neuropsichiatrici sia dermatologici. A tale proposito, il Morgellons assomiglia e può essere confuso con la malattia di Lyme dato che la risposta alla terapia antibatterica risulta essere per certi aspetti simile, suggerendo che il morbo di Morgellons possa essere collegato ad un non meglio definito processo infettivo. Ulteriori ricerche cliniche e molecolari sono necessarie per chiarire questo mistero.
Tra gli articoli più recenti, cito quello del 2010, apparso sul giornale Clinical, Cosmetic and Investigational Dermatology dal titolo: “Morgellons disease: analysis of a population with clinically confirmed microscopic subcutaneous fibers of unknown etiology”. L’eziologia del Morgellons è sconosciuta ed i criteri diagnostici devono essere ancora definiti. Lo scopo di questo studio è quello di identificare i sintomi prevalenti nei pazienti con la conclamata presenza di fibre sottocutanee per sviluppare una definizione casistica del Morgellons. Questo ampio studio clinico costituisce la base per una definizione di casistica precisa e clinicamente utile per il morbo di Morgellons.
Anche nel 2011 è stato pubblicato un'altra ricerca su questo morbo sul giornale "Oral Surgery, Oral Medicine, Oral Pathology, Oral Radiology and Endodontology", inititolato: “An oral ulceration associated with Morgellons disease: a case report”. Questo caso evidenzia un'ulcerazione orale in una giovane donna associata alla malattia di Morgellons, una condizione che non è mai stata precedentemente descritta nella letteratura dentale. Un numero crescente di individui auto-segnala questa condizione ed i fornitori di servizi sanitari e dentali devono ben conoscere questa patologia.
Non esiste ancora una terapia per questa malattia, a volte qualche trattamento antiparassitario sembra portare effetti benefici ma il problema poi tende a persistere. Occorre quindi conoscere meglio questa patologia per studiare una cura dagli effetti duraturi.
Le ipotesi ed i brevetti
Varie sono le ipotesi relative alle cause scatenanti il morbo di Morgellons. Io stesso ho potuto osservare da vicino dei campioni biologici di un paziente affetto da questa patologia e, come altri ricercatori indipendenti, ho notato una disarmante somiglianza con i filamenti polimerici sparsi con le scie chimiche. Esistono quindi due principali filoni di ricerca: quello relativo alle cause naturali (agenti patogeni come batteri o funghi sia conosciuti sia nuovi) e quello relativo alle cause artificiali (inquinamento, nanotecnologia, biotecnologia, armi). In questo ultimo caso vale la pena citare la ricerca di un cittadino statunitense secondo cui il Morgellons sarebbe da imputare all’uso di un antiparassitario della Monsanto, il Roundup. Potrebbe quindi trattarsi di un effetto collaterale dovuto all’impiego di un nuovo tipo di sostanza impiegata in ambito agricolo, mischiando biotecnologie, OGM e nanotecnologie.
Abbiamo accennato anche alla possibilità che il Morgellons sia provocato da nanomacchine, nanofibre, in grado di auto-assemblarsi, auto-replicarsi e capaci di reperire l’energia sufficiente per queste funzioni direttamente dal corpo o dall’ambiente in cui si trovano. Ebbene, tutte queste ipotesi sono plausibili e meritevoli di studio per meglio comprendere l’eziologia del Morgellons.
Forse alla maggior parte delle persone potrebbe risultare difficile prendere atto di quanto sin qui letto, ma nell’era delle nanotecnologie e soprattutto della nanomedicina [8], ciò che un tempo pareva fantascienza ora risulta essere realtà. A tale riguardo, ritengo utile esporre alcuni brevetti, quindi documenti ufficiali. Al lettore poi spetterà unire le varie conoscenze in questa sede trasmesse, al fine di costruirsi una propria idea sull'argomento ed auspicabilmente stimolare la ricerca per chiarire chiarire l'enigma Morgellons.
US6696285: Nanomachine fueled by nucleic acid strand Exchange (ovvero nano macchina alimentata dallo scambio di filamenti di acidi nucleici);
US7531472: Nanofiber and method of manufacturing nanofiber (ovvero nanofibre e metodo per fabbricare nanofibre);
US20030134281: Nanomachine compositions and methods of use (ovvero composizione della nanomacchina e metodi di utilizzo);
US20060051401: Controlled nanofiber seeding (ovvero: semina controllata di nanofibre);
US20070293927: Gene and cell delivery self expanding polymer stents (ovvero consegna genica e cellular mediante polimere che si autoespandono);
US20090075354: Nanofiber structures for supporting biological materials (ovvero strutture di nanofibre per il sostegno di materiale biologico);
US20100090180: Self-replicating materials (ovvero materiali auto-replicanti);
US20100196435: Materials and methods for delivering compositions to selected tissues (ovvero materiali e metodi per la consegna di composti a tessuti selezionati);
US20110172404: Self-assembly of nanoparticles through nucleic acid engineering (ovvero auto-assemblaggio di nanoparticelle attraverso l’ingegneria degli acidi nucleici)
US20110229551: Drug delivery compositions and methods using nanofiber webs (metodi e consegne di composti farmacologici utilizzando tele di nanofibre);
US20110236974: Compositions and methods for making and using laminin nanofibers (ovvero composizioni e metodi per la produzione e l’utilizzo di nanofibre di laminina);
Nei seguenti tre brevetti viene citata espressamente, all’interno degli stessi, la patologia del Morgellons in un contesto di potenziale terapia della stessa:
US20090202442: Enerceutical activation of the alternative cellular energy (ACE) pathway in therapy of diseases (ovvero attivazione enerceutica della via dell’energia cellular alternative nella terapia delle patologie);
US20090081314: Glycemic control, diabetes tratment, and other treatments with acetyl cholinesterase inhibitors (ovvero controllo glicemico, trattamento del diabete e altri trattamenti con gli inibitori della acetil-colinesterasi);
US20090047267: Process for the preparation of a non-corrosive base solution and methods of using same (ovvero processo per la preparazione di una soluzione basica non corrosiva e metodi di utilizzo della stessa).
Considerazioni finali.
Occorrono ancora studi ma quello che è importante è non dare nulla per scontato ed in questo caso, come in altri, è bene utilizzare il famoso “principio di precauzione” che la scienza stessa insegna. E’ bene approfondire le ricerche sul Morgellons in quanto essendo ancora una patologia non del tutto conosciuta risulta potenzialmente pericolosa. Fortunatamente vi sono diversi ricercatori indipendenti e Istituzioni che stanno facendo luce su questo fenomeno dai molteplici aspetti. Siccome è in gioco la vita delle persone è fondamentale non dare nulla per scontato perché la vera scienza mette sempre in dubbio sé stessa alla continua ricerca dedita alla comprensione dei vari fenomeni che si prestano per essere affrontati. La scienza è al servizio dell’uomo e non deve precludersi nessuna ipotesi. La medicina inoltre la si impara dai pazienti, non solo dai libri e nelle Università.
Bilbiografia (manco controllare quel che si copia e incolla, fannulloni)
[1]http://www.duepassinelmistero.com/Morgellons.htm
[2]http://www.morgellons.org/
[3]http://www.morgellons-research.org/morgellons/
[4]http://morgellons-info.blogspot.com/
[5]http://www.rense.com/general76/morgdef.htm
[6]http://www.rense.com/Datapages/morgdat1.htm
[7]http://www.carnicominstitute.org/articles/bio2011-7.htm
[8]http://www.nanomedjournal.org

La storia
Il termine “Morgellons” compare per la prima volta intorno all’anno 1600 in un testo medico e in tale circostanza indicava un’anomala crescita di peli o capelli sulla parte dorsale del corpo [1]. Occorre attendere l’anno 2002 per la ricomparsa di questa patologia o quanto meno del suo nome. Circa nove anni fa una biologa – Mary Leitao – notò che sua figlia presentava strani sintomi, assimilabili proprio alla descrizione fatta da Browne nel testo medico del XVII sec. e decise di denominare allo stesso modo questa malattia.
Non reperendo informazioni riguardanti questa patologia e trovando solo pochissimi medici in grado di ascoltarla o quanto meno di indagare tale fenomeno, decise insieme con alcuni di loro di diagnosticare una nuova patologia: il morbo di Morgellons appunto. Questi medici inoltre aderirono alla Morgellons Research Fonudation (MRF) [2] al fine di studiare i molti casi di "parassitosi" irrisolti, frettolosamente liquidati dalla medicina convenzionale come "malattie psichiatriche". Attualmente, secondo la MRF, il numero di famiglie che hanno almeno una persona affetta da tale patologia è pari a 15.623.
I sintomi
Diversi sono i sintomi con cui si manifesta il Morgellons e forse è anche per questo motivo che la medicina ufficiale non è stata ancora in grado di classificare meglio tale patologia. Tra le sue caratteristiche quindi si possono annoverare le seguenti: punture, sensazione che qualcosa cammini sotto la pelle, lesioni cutanee, fibre o filamenti che emergono dalla pelle, dolori muscolari, affaticamento, diminuzione della memoria, disfunzioni della capacità cognitiva, disturbi dell’umore. Sebbene anche il C.D.C. (Center for Disease Control and Prevention) stia indagando tale malattia, a tutt’oggi non si conoscono ancora tutti i sintomi e di conseguenza le relative cure. (straccione: le indagini SONO CONCLUSE, leggi qui http://tinyurl.com/ylz2s9p) Nel corso del tempo, il Morgellons è stato confuso o associato ad altre malattie le quali presentano sintomi simili come il morbo di Lyme (patologia batterica), le parassitosi deliranti o la sindrome da affaticamento cronico. Nonostante ciò il Morgellons presenta comunque delle differenze che non possono essere trascurate e che lo rendono ancora una malattia non classificabile.
Gli studi dei ricercatori
Come abbiamo visto poc’anzi, è ancora difficile delineare in modo chiaro il morbo di Morgellons. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che sono ancora poche le persone e soprattutto le istituzioni che stanno svolgendo una ricerca attiva a tal proposito. Anche la confusione mediatica non aiuta in questa ricerca. Le ricerche condotte da alcuni scienziati e ricercatori indipendenti [3, 4, 5, 6, 7] hanno portato a formulare alcune ipotesi che, a mio parere, vale davvero la pena di analizzare per smentire o confermare le congetture che andremo a citare più avanti.
Il dott. Edward Spencer (neurologo) ha ipotizzato che il Morgellons possa avere origine dallo spargimento di nanopolveri, dette "smart dust" o "M.E.M.S." (Micro Electrical Mechanical Sensors), usate in ambito militare. La dott.ssa Hildegarde Staninger (tossicologa) ha accertato che il Morgellons è collegato alla presenza di fibre di silicone e polietilene all’interno del corpo della persona affetta. Ella ha avanzato anche l’ipotesi secondo cui queste nanofibre hanno un collegamento con le scie chimiche (o chemtrails). Secondo le ricerche della dottoressa Staninger e del dott. Swartz, il Morgellons sembra essere la conseguenza di invasioni dei tessuti umani per opera di nanomacchine, nanofilamenti, nanosensori, dotati della capacità di autoassemblarsi e di replicarsi. I campioni di fibre e filamenti estratti dai pazienti affetti dal morbo di Morgellons bruciano ad una temperatura non al di sotto dei 760°C circa e, se osservate al microscopio, tali fibre non presentano strutture paragonabili ad organismi procarioti od eucarioti e pertanto possono essere considerate alla stregua di macchine. Sempre dagli studi compiuti su campioni biologici di pazienti, si sono osservate fibre di colore bianco, rosso, nero e blu che fuoriuscivano direttamente dalla pelle dei malati di questo morbo. Ulteriori analisi eseguite su questi filamenti hanno fatto propendere per un’origine artificiale degli stessi. Una delle spiegazioni della manifestazione del Morgellons potrebbe ricercarsi quindi in un meccanismo di rigetto dell’organismo verso questi invasori esterni.
Tra i vari componenti dei nanofilamenti rinvenuti dalle analisi sono stati trovati poliestere, composti organici, polietilene, silicio. E’ stato notato anche un comportamento elettrostatico manifestato proprio da queste fibre. Diversi ricercatori inoltre hanno osservato come i filamenti del morbo di Morgellons siano comparabili con i filamenti bianchi che vengono sparsi in atmosfera durante il passaggio degli aerei impegnati nelle operazioni di bio-geoingegneria (scie chimiche). Recentemente, a causa proprio di questa patologia, in Germania una donna di 55 anni si è tolta la vita, perché non riusciva più a convivere con il morbo di Morgellons: con il suo gesto ha voluto attirare l’attenzione sulla sua malattia che le faceva crescere fibre sottopelle.
La letteratura scientifica
Abbiamo visto in maniera molto generica, ma ricca di spunti per approfondimenti futuri, alcune delle caratteristiche del Morgellons. Abbiamo visto anche ricercatori indipendenti che svolgono studi su questa patologia. Sappiamo anche che il C.D.C. sta raccogliendo dati e vuole indagare anch'esso su questa – a tutt’oggi – misteriosa patologia. Ma che cosa dice la letteratura scientifica a tal proposito? Esistono articoli specifici che trattano questo argomento? Se fosse una malattia inventata, allora nessun medico, nessuna istituzione e nessuna rivista scientifica dovrebbe parlare di questo tema e sarebbe già stato smentito in maniera efficace. Ma così non è stato e, anzi, esistono documenti scientifici che confermano e riconoscono il morbo di Morgellons come una patologia. Non solo, ci sono state anche diagnosi di medici e dermatologi (qualcuno anche in Italia) che si riferivano proprio al Morgellons. A titolo esemplificativo, uno specialista in dermatologia, dopo aver visitato una paziente con sintomi caratteristici, scrisse nel referto "ipotizzabile Sindrome di Morgellons".
Tra i vari studi scientifici se ne possono annoverare alcuni. Nel 2007 sul "New Scientist" compare un articolo dal titolo: “The itch that won’t be scratched”. Qui, un ufficiale dell’esercito britannico racconta al giornalista di aver trovato per anni delle fibre di vario colore e di varia lunghezza che fuoriuscivano da lesioni pruriginose sulla sua pelle. Queste fibre possono essere sottili come una ragnatela, ma forti abbastanza da trainare la pelle quando vengono estratte. Un’altra persona intervistata ed affetta da Morgellons racconta di avere avuto lesioni contenenti fibre nere sugli arti e sul viso, con sensazioni di punture e di qualcosa che strisciasse sotto pelle. “E’ come se qualcosa ti stesse mordendo dappertutto”, racconta una donna del Maryland. Queste descrizioni fanno sospettare che qualche parassita possa essere coinvolto in questa patologia, ma i trattamenti antiparassitari sia sul corpo sia nell’ambiente domestico non hanno alcun effetto.
Nonostante quindi le varie testimonianze ed evidenze cliniche acquisite, molti medici non riconoscono il Morgellons come una nuova patologia, ma lo classificano come un disturbo psichiatrico, una sorta di parassitosi delirante (DP). Diversi esperti, però, hanno dei dubbi che il Morgellons sia solo una DP.
Un farmacologo dell’Oklahoma State University volle indagare meglio questa patologia e decise di scrivere alla MRF (Morgellons Research Foundation) per reperire qualche campione di fibra da analizzare, dato che sarebbe stato abbastanza semplice verificare la natura di tali filamenti. Il dott. Wymore ricevette pochi giorni dopo alcuni campioni che osservò quindi al microscopio. Egli notò una certa similitudine tra le fibre dei vari pazienti, ma non trovò alcuna corrispondenza con le fibre naturali reperibili nell’ambiente. Una collega pediatra del dott. Wymore analizzò con un dermatoscopio alcuni pazienti e vide chiaramente i filamenti sotto pelle. La caratteristica particolare era che tali fibre si notavano anche sotto la pelle non lesionata. Ciò non compariva assolutamente nei gruppi di controllo e in pazienti con altre patologie dermiche.
Questi medici continuarono ad approfondire tali indagini e riuscirono a portare alla polizia scientifica forense di Tulsa dei campioni di fibre di malati di Morgellons da analizzare. Gli esperti confermarono che le fibre non provenivano da abiti, tappeti, biancheria o lenzuola. Fu eseguita anche un’analisi spettrofotometrica e questi filamenti non trovarono alcuna corrispondenza con 880 composti comunemente impiegati nella produzione di fibre per uso commerciale. I solventi per l’estrazione delle tinture non rilasciarono alcuna colorazione. Infine provarono a sottoporre le fibre ad una gas-cromatografia procedendo con un graduale riscaldamento delle stesse a circa 370°C e registrando i composti vaporizzati. I risultati mostrarono una piccola quantità di biossido di carbonio emesso, tuttavia le fibre rimasero intatte. Qualsiasi materiale organico dovrebbe normalmente vaporizzarsi ed i componenti inorganici ridotti in cenere a seconda del tempo che si impiega a raggiungere la temperatura massima. Ma ciò che è accaduto è stato soltanto un iscurimento delle fibre.
Il direttore dei Clongen Laboratories (un’organizzazione privata di ricerca in Maryland) trattò dei filamenti che gli erano stati inviati da un malato di Morgellons. Usò degli enzimi per estrarre il D.N.A. dalle fibre. Quando lo sequenziò trovò che apparteneva ad un fungo. Il direttore quindi ipotizzò che le ife fungine potessero comporre le fibre del Morgellons. Tuttavia un biochimico della Stony Brook University trovò che all’interno delle lesioni dei malati di Morgellons era contenuto l’Agrobacterium, un genere di batteri che causano tumori nelle piante. Il gruppo di controllo risultò negativo al ceppo in esame. Questo batterio viene impiegato commercialmente nella produzione di piante geneticamente modificate (OGM) e – almeno in condizioni di laboratorio – è in grado di inserire il proprio D.N.A. in cellule umane.
Secondo altri psichiatri e medici, alcuni sintomi psichici delle persone affette da Morgellons potrebbero essere dovuti all’azione che il sistema immunitario, mediante l’uso di citochine, esplica a causa della presenza di un agente patogeno all’interno del corpo. Un’eccessiva produzione di citochine può avere effetti deleteri sul sistema nervoso provocando disturbi mentali.
Solitamente, quando una patologia è sconosciuta, viene considerata come delirante. Recentemente, però, anche il mondo accademico sta consideranto il Morgellons come una seria e reale affezione.
Nel 2006 la dottoressa Leitao del MRF, insieme con altri due medici, pubblicò un articolo sull'"American Journal of Clinical Dermatology" intitolato: “The Mystery of Morgellons Disease – Infection or delusion?”. In questo studio viene spiegato come il Morgellons sia una patologia cutanea misteriosa che fu descritta più di 300 anni fa. La patologia è caratterizzata dall’estrusione di filamenti e fibre dalla pelle in correlazione con altri sintomi sia neuropsichiatrici sia dermatologici. A tale proposito, il Morgellons assomiglia e può essere confuso con la malattia di Lyme dato che la risposta alla terapia antibatterica risulta essere per certi aspetti simile, suggerendo che il morbo di Morgellons possa essere collegato ad un non meglio definito processo infettivo. Ulteriori ricerche cliniche e molecolari sono necessarie per chiarire questo mistero.
Tra gli articoli più recenti, cito quello del 2010, apparso sul giornale Clinical, Cosmetic and Investigational Dermatology dal titolo: “Morgellons disease: analysis of a population with clinically confirmed microscopic subcutaneous fibers of unknown etiology”. L’eziologia del Morgellons è sconosciuta ed i criteri diagnostici devono essere ancora definiti. Lo scopo di questo studio è quello di identificare i sintomi prevalenti nei pazienti con la conclamata presenza di fibre sottocutanee per sviluppare una definizione casistica del Morgellons. Questo ampio studio clinico costituisce la base per una definizione di casistica precisa e clinicamente utile per il morbo di Morgellons.
Anche nel 2011 è stato pubblicato un'altra ricerca su questo morbo sul giornale "Oral Surgery, Oral Medicine, Oral Pathology, Oral Radiology and Endodontology", inititolato: “An oral ulceration associated with Morgellons disease: a case report”. Questo caso evidenzia un'ulcerazione orale in una giovane donna associata alla malattia di Morgellons, una condizione che non è mai stata precedentemente descritta nella letteratura dentale. Un numero crescente di individui auto-segnala questa condizione ed i fornitori di servizi sanitari e dentali devono ben conoscere questa patologia.
Non esiste ancora una terapia per questa malattia, a volte qualche trattamento antiparassitario sembra portare effetti benefici ma il problema poi tende a persistere. Occorre quindi conoscere meglio questa patologia per studiare una cura dagli effetti duraturi.
Le ipotesi ed i brevetti
Varie sono le ipotesi relative alle cause scatenanti il morbo di Morgellons. Io stesso ho potuto osservare da vicino dei campioni biologici di un paziente affetto da questa patologia e, come altri ricercatori indipendenti, ho notato una disarmante somiglianza con i filamenti polimerici sparsi con le scie chimiche. Esistono quindi due principali filoni di ricerca: quello relativo alle cause naturali (agenti patogeni come batteri o funghi sia conosciuti sia nuovi) e quello relativo alle cause artificiali (inquinamento, nanotecnologia, biotecnologia, armi). In questo ultimo caso vale la pena citare la ricerca di un cittadino statunitense secondo cui il Morgellons sarebbe da imputare all’uso di un antiparassitario della Monsanto, il Roundup. Potrebbe quindi trattarsi di un effetto collaterale dovuto all’impiego di un nuovo tipo di sostanza impiegata in ambito agricolo, mischiando biotecnologie, OGM e nanotecnologie.
Abbiamo accennato anche alla possibilità che il Morgellons sia provocato da nanomacchine, nanofibre, in grado di auto-assemblarsi, auto-replicarsi e capaci di reperire l’energia sufficiente per queste funzioni direttamente dal corpo o dall’ambiente in cui si trovano. Ebbene, tutte queste ipotesi sono plausibili e meritevoli di studio per meglio comprendere l’eziologia del Morgellons.
Forse alla maggior parte delle persone potrebbe risultare difficile prendere atto di quanto sin qui letto, ma nell’era delle nanotecnologie e soprattutto della nanomedicina [8], ciò che un tempo pareva fantascienza ora risulta essere realtà. A tale riguardo, ritengo utile esporre alcuni brevetti, quindi documenti ufficiali. Al lettore poi spetterà unire le varie conoscenze in questa sede trasmesse, al fine di costruirsi una propria idea sull'argomento ed auspicabilmente stimolare la ricerca per chiarire chiarire l'enigma Morgellons.
US6696285: Nanomachine fueled by nucleic acid strand Exchange (ovvero nano macchina alimentata dallo scambio di filamenti di acidi nucleici);
US7531472: Nanofiber and method of manufacturing nanofiber (ovvero nanofibre e metodo per fabbricare nanofibre);
US20030134281: Nanomachine compositions and methods of use (ovvero composizione della nanomacchina e metodi di utilizzo);
US20060051401: Controlled nanofiber seeding (ovvero: semina controllata di nanofibre);
US20070293927: Gene and cell delivery self expanding polymer stents (ovvero consegna genica e cellular mediante polimere che si autoespandono);
US20090075354: Nanofiber structures for supporting biological materials (ovvero strutture di nanofibre per il sostegno di materiale biologico);
US20100090180: Self-replicating materials (ovvero materiali auto-replicanti);
US20100196435: Materials and methods for delivering compositions to selected tissues (ovvero materiali e metodi per la consegna di composti a tessuti selezionati);
US20110172404: Self-assembly of nanoparticles through nucleic acid engineering (ovvero auto-assemblaggio di nanoparticelle attraverso l’ingegneria degli acidi nucleici)
US20110229551: Drug delivery compositions and methods using nanofiber webs (metodi e consegne di composti farmacologici utilizzando tele di nanofibre);
US20110236974: Compositions and methods for making and using laminin nanofibers (ovvero composizioni e metodi per la produzione e l’utilizzo di nanofibre di laminina);
Nei seguenti tre brevetti viene citata espressamente, all’interno degli stessi, la patologia del Morgellons in un contesto di potenziale terapia della stessa:
US20090202442: Enerceutical activation of the alternative cellular energy (ACE) pathway in therapy of diseases (ovvero attivazione enerceutica della via dell’energia cellular alternative nella terapia delle patologie);
US20090081314: Glycemic control, diabetes tratment, and other treatments with acetyl cholinesterase inhibitors (ovvero controllo glicemico, trattamento del diabete e altri trattamenti con gli inibitori della acetil-colinesterasi);
US20090047267: Process for the preparation of a non-corrosive base solution and methods of using same (ovvero processo per la preparazione di una soluzione basica non corrosiva e metodi di utilizzo della stessa).
Considerazioni finali.
Occorrono ancora studi ma quello che è importante è non dare nulla per scontato ed in questo caso, come in altri, è bene utilizzare il famoso “principio di precauzione” che la scienza stessa insegna. E’ bene approfondire le ricerche sul Morgellons in quanto essendo ancora una patologia non del tutto conosciuta risulta potenzialmente pericolosa. Fortunatamente vi sono diversi ricercatori indipendenti e Istituzioni che stanno facendo luce su questo fenomeno dai molteplici aspetti. Siccome è in gioco la vita delle persone è fondamentale non dare nulla per scontato perché la vera scienza mette sempre in dubbio sé stessa alla continua ricerca dedita alla comprensione dei vari fenomeni che si prestano per essere affrontati. La scienza è al servizio dell’uomo e non deve precludersi nessuna ipotesi. La medicina inoltre la si impara dai pazienti, non solo dai libri e nelle Università.
Bilbiografia (manco controllare quel che si copia e incolla, fannulloni)
[1]http://www.duepassinelmistero.com/Morgellons.htm
[2]http://www.morgellons.org/
[3]http://www.morgellons-research.org/morgellons/
[4]http://morgellons-info.blogspot.com/
[5]http://www.rense.com/general76/morgdef.htm
[6]http://www.rense.com/Datapages/morgdat1.htm
[7]http://www.carnicominstitute.org/articles/bio2011-7.htm
[8]http://www.nanomedjournal.org
[9]http://www.ipiugrandicazzaridellaterra.com
[10]http://www.andateaspaccarepietreconlatesta.org
Autore: Samuele Venturini
Fonte: Larunabianca.it
Articolo correlato: S. Venturini, "Filamenti bianchi polimerici - Un'analisi critica", 2012
Autore: Samuele Venturini
Fonte: Larunabianca.it
Articolo correlato: S. Venturini, "Filamenti bianchi polimerici - Un'analisi critica", 2012
Pubblicato da
Straker nanonano
Sunday, September 4, 2011
Minchiate vintage - Lambrusco e Acqua Ossigenata
Prendo spunto da alcuni commenti recenti per riproporre questa puttanata del comandante e di un idiota che gli ha dato retta.
http://www.tankerenemy.com/2008/07/morgellons-la-contaminazione-da.html
Era qui (http://fibredimorgellons.blogspot.com/2008/08/fibre-di-morgellons.html) ma non c'e' piu'. Chissa' perche'.
http://www.tankerenemy.com/2008/07/morgellons-la-contaminazione-da.html
Morgellons: la contaminazione da nanofibre è globale
I contenuti di questo breve testo, tratto da uno studio dell'ingegnere Carnicom sono piuttosto crudi. Lettori facilmente impressionabili sono invitati a non leggere questo articolo ed a non visionare i documenti originali, ma a soffermarsi sugli altri contenuti di questo blog. Si ringrazia il gentilissimo Badghir per la segnalazione e la traduzione.
In breve, secondo l'ingegnere statunitense Clifford Carnicom, siamo tutti contaminati da nanofibre, oltre che da numerosi altri patogeni rilasciati con le scie chimiche.
Un facile test lo dimostrerebbe: si usano del vino rosso e dell'acqua ossigenata, da tenere in bocca per cinque minuti.
Il liquido che si sputa ha rivelato contenere, in tutti i soggetti analizzati, la presenza di parassiti sconosciuti raggrumati in filamenti di consistenza simile a quelli del tabacco e dalla morfologia analoga ai funghi. I filamenti hanno una dimensione compresa tra 0,5 e 0,7 micron. Come termine di paragone, si consideri che un capello ha una dimensione compresa tra 60 e 100 micron.
Si possono poi scolorire dal pigmento lasciato dal vino per vederli nella loro condizione originale. Per fare questo si impiega alcool isopropile, sulla cui superficie si vedranno poi galleggiare i grumi di nanofibre.
La sintomatologia del Morgellons sarebbe allora solo la manifestazione più appariscente di una contaminazione indotta ormai generalizzata, di una sindrome diffusa tra la popolazione senza distinzioni di età, sesso o razza, che si presenta quando un organismo tenta di espellere i parassiti.
E' questa una conferma di quanto avevamo ipotizzato.
Di seguito i link ai documenti originali (in lingua inglese) ed alla discussione aperta sull'argomento.
http://www.carnicom.com/morgobs7.htm
http://www.carnicom.com/morgobs6.htm
http://curezone.org/forums/fm.asp?i=1203532#i
Nota:
Purtroppo le condizioni generali di salute di Clifford Carnicom compromettono non solo la prosecuzione dei suoi studi ma, probabilmente porteranno alla chiusura del sito da lui curato. Ciò priverà noi tutti di una preziosissima fonte di conoscenza. Consigliamo dunque di raccogliere e diffondere il maggior numero di informazioni contenute nel suo portale, prima che sia troppo tardi.
Hydrogen Peroxide test - Doc 1 - Doc 2

Un facile test lo dimostrerebbe: si usano del vino rosso e dell'acqua ossigenata, da tenere in bocca per cinque minuti.
Il liquido che si sputa ha rivelato contenere, in tutti i soggetti analizzati, la presenza di parassiti sconosciuti raggrumati in filamenti di consistenza simile a quelli del tabacco e dalla morfologia analoga ai funghi. I filamenti hanno una dimensione compresa tra 0,5 e 0,7 micron. Come termine di paragone, si consideri che un capello ha una dimensione compresa tra 60 e 100 micron.
Si possono poi scolorire dal pigmento lasciato dal vino per vederli nella loro condizione originale. Per fare questo si impiega alcool isopropile, sulla cui superficie si vedranno poi galleggiare i grumi di nanofibre.
La sintomatologia del Morgellons sarebbe allora solo la manifestazione più appariscente di una contaminazione indotta ormai generalizzata, di una sindrome diffusa tra la popolazione senza distinzioni di età, sesso o razza, che si presenta quando un organismo tenta di espellere i parassiti.
E' questa una conferma di quanto avevamo ipotizzato.
Di seguito i link ai documenti originali (in lingua inglese) ed alla discussione aperta sull'argomento.
http://www.carnicom.com/morgobs7.htm
http://www.carnicom.com/morgobs6.htm
http://curezone.org/forums/fm.asp?i=1203532#i
Nota:
Purtroppo le condizioni generali di salute di Clifford Carnicom compromettono non solo la prosecuzione dei suoi studi ma, probabilmente porteranno alla chiusura del sito da lui curato. Ciò priverà noi tutti di una preziosissima fonte di conoscenza. Consigliamo dunque di raccogliere e diffondere il maggior numero di informazioni contenute nel suo portale, prima che sia troppo tardi.
Hydrogen Peroxide test - Doc 1 - Doc 2
Era qui (http://fibredimorgellons.blogspot.com/2008/08/fibre-di-morgellons.html) ma non c'e' piu'. Chissa' perche'.
Fibre di Morgellons
Ho fatto la prova del vino con perossido di ossigeno (acqua osigenata) proposta su http://www.tankerenemy.com/2008_07_01_archive.html, tenedola in bocca 5 minuti la cosa che ho sputato conteneva dei filamenti nerastri e muco... è proprio vero siamo contaminati dalle fibre di Morgellons... come mi suggerisce lo stesso Straker forse il mio corpo ha riconosciuto la minaccia e la tiene a bada... sarei una specie di portatore sano di Morgellons? forse , chissa magari in alcuni il morbo è più evidente per una serie di ragioni, forse si attiva con determinate frequenze..non lo so vi lascio con le foto della mia sputacchiata.... i trifogli sono della carta assorbente che ho usato per asciugare il vino.... che dire provate per credere ... questa è la prima prova che ormai ognuno può fare su di se delle operazioni di irrorazione dei tanker chimici... prenderne coscienza è il primo passo.
anche i 36 commenti meritano:
Sunday, July 4, 2010
Intervista ad una paziente italiana affetta da morbo di Morgellons
http://www.tankerenemy.com/2010/07/intervista-ad-una-paziente-italiana.html
Intervista ad una paziente italiana affetta da morbo di Morgellons

Pubblichiamo un'intervista ad una donna colpita dal Morgellons. Nel ringraziare questa coraggiosa testimone, che ha descritto con dovizia di particolari sintomatologia e decorso della sindrome di origine nanotecnologica, rammentiamo che, per ora, è stata eseguita in Italia un'unica diagnosi ufficiale di Morgellons, poiché i medici, pur a conoscenza dell'affezione, non appena una persona accenna ai sintomi della malattia, si chiudono a riccio, rifiutando sia di analizzare i filamenti sia di prescrivere esami ad hoc, per liquidare il tutto come delirio o, nella migliore delle ipotesi, come parassitosi. Certamente si deve escludere l'eziologia psicosomatica del Morgellons, poiché ne soffrono pure gli animali ed in quanto le fibre polimeriche, estruse dalle ferite, sono tragicamente reali e identiche ai filamenti di ricaduta rinvenuti in seguito alle attività di aerosol clandestine.
Ricordiamo, come avverte tra gli altri, lo scienziato statunitense Clifford Carnicom, che siamo tutti contaminati: il problema non è per nulla da sottovalutare, giacché il Morgellons, non circoscritto a "pochi" malati, potrebbe, da un momento all'altro, sfociare in un'epidemia.




Ricordiamo, come avverte tra gli altri, lo scienziato statunitense Clifford Carnicom, che siamo tutti contaminati: il problema non è per nulla da sottovalutare, giacché il Morgellons, non circoscritto a "pochi" malati, potrebbe, da un momento all'altro, sfociare in un'epidemia.




Pubblicato da Straker
Tuesday, June 29, 2010
L'incubo del Morgellons: esagoni e nanotecnologie (articolo di Ian Smith)
http://morgellons-info.blogspot.com/2010/06/lincubo-del-morgellons-esagoni-e.html
L'incubo del Morgellons: esagoni e nanotecnologie (articolo di Ian Smith)

Ian Smith, ricercatrice indipendente ed ella stessa malata di Morgellons, ha scritto un articolo, in cui, oltre a raccogliere l'agghiacciante testimonianza di una paziente, espone alcuni dati frutto di recenti studi su questa malattia. Riportiamo alcuni stralci significativi del testo, ringraziando Tom Bosco, direttore della rivista Nexus per la preziosa segnalazione.
Un orrore completo è stato vissuto da una donna con la malattia di Morgellons. Mi aveva telefonato per raccontarmi la sua storia. Mi ha anche gentilmente permesso di mostrare le sue foto e testimoniare la sua esperienza. Mi ha mandato alcuni dei suoi campioni di pelle affinché io li potessi esaminare.
Questa donna si accorse che qualcosa stava succedendo alla sua gamba. Sentiva qualcosa muoversi e diede uno sguardo da vicino con il suo microscopio digitale. Quello che osservò sembrava appartenere alla sceneggiatura di un film horror. Vide che la trama della sua pelle era cambiata: essa le ricordava le squame di un serpente. La pelle normale era stata sostituita da una struttura esagonale. Gli esagoni costituivano degli aggregati duri che erano di colore bronzeo ed erano incollati attraverso una specie di biopellicola.
Si tratta di materiale nano-tecnologico comparabile con quello estratto da altre ferite di persone affette dal morbo di Morgellons. Ho individuato quattro dispositivi nanotecnologici e di questi, tre figurano nelle stesse pagine dell'Interscience Wiley Journal. Questa rivista specialistica pubblica studi sui biomateriali usati nella ricerca, nella medicina e nel settore delle comunicazioni.
[...] Gli insetti che sovente aggrediscono i malati di questa atroce sindrome sono in realtà attirati dalla cellulosa: la mia precedente ricerca, infatti, ha evidenziato la presenza dell'ameba Discoidium Dictyostelium come componente delle lesioni nei pazienti colpiti dall’affezione. Il residuo di cellulosa di questo organismo può attrarre alcuni piccoli insetti.
Anche se le statistiche ufficiali scarseggiano, esiste un consenso generale sul fatto che un numero elevato di malati di Morgellons ha le seguenti caratteristiche genetiche e fenotipiche.
1. Il fattore Rh negativo
2. Antenati provenienti dal Nord Europa
3. Un aplogruppo genetico U5 Ursula: U5 è il D.N.A. più antico d'Europa.
4. Una duplicazione / Trisomia 1q42 di 11 Q42 12
5. Occhi azzurri, verdi o castani
6. Presenza di alcune anomalie genetiche
Le fibre rosse e blu del Morgellons sono in ognuno di noi. Insetti bio-tecnologici possono trovarsi nelle scie chimiche e sono vettori di varie patologie. Questi insetti sono estremamente resistenti e difficili da uccidere. Ne esistono numerose specie e molti sembrano simili ad insetti naturali. Il colore di alcuni di questi insetti corrisponde al blue delle fibre estruse dai malati di Morgellons. A volte si trovano dei vermi bio-tecnologici: penso che il test del D.N.A. avrebbe rivelato la struttura genetica dei Nematodi. […]
Leggi l'articolo in lingua inglese qui.
Un orrore completo è stato vissuto da una donna con la malattia di Morgellons. Mi aveva telefonato per raccontarmi la sua storia. Mi ha anche gentilmente permesso di mostrare le sue foto e testimoniare la sua esperienza. Mi ha mandato alcuni dei suoi campioni di pelle affinché io li potessi esaminare.

Si tratta di materiale nano-tecnologico comparabile con quello estratto da altre ferite di persone affette dal morbo di Morgellons. Ho individuato quattro dispositivi nanotecnologici e di questi, tre figurano nelle stesse pagine dell'Interscience Wiley Journal. Questa rivista specialistica pubblica studi sui biomateriali usati nella ricerca, nella medicina e nel settore delle comunicazioni.

Anche se le statistiche ufficiali scarseggiano, esiste un consenso generale sul fatto che un numero elevato di malati di Morgellons ha le seguenti caratteristiche genetiche e fenotipiche.
1. Il fattore Rh negativo
2. Antenati provenienti dal Nord Europa
3. Un aplogruppo genetico U5 Ursula: U5 è il D.N.A. più antico d'Europa.
4. Una duplicazione / Trisomia 1q42 di 11 Q42 12
5. Occhi azzurri, verdi o castani
6. Presenza di alcune anomalie genetiche
Le fibre rosse e blu del Morgellons sono in ognuno di noi. Insetti bio-tecnologici possono trovarsi nelle scie chimiche e sono vettori di varie patologie. Questi insetti sono estremamente resistenti e difficili da uccidere. Ne esistono numerose specie e molti sembrano simili ad insetti naturali. Il colore di alcuni di questi insetti corrisponde al blue delle fibre estruse dai malati di Morgellons. A volte si trovano dei vermi bio-tecnologici: penso che il test del D.N.A. avrebbe rivelato la struttura genetica dei Nematodi. […]
Leggi l'articolo in lingua inglese qui.
Pubblicato da Straker
Thursday, May 27, 2010
Scie chimiche e il nuovo gene resistente all'alluminio della Monsanto - Una coincidenza?
http://www.tankerenemy.com/2010/05/scie-chimiche-e-il-nuovo-gene.html
Scie chimiche e il nuovo gene resistente all'alluminio della Monsanto - Una coincidenza?

:: Articolo di Barbara H. Peterson ::
Pubblichiamo un articolo di Barbara H. Peterson, tradotto con la consueta accuratezza dall’amica Giulia che ringraziamo. Il testo verte su un nesso, che la giornalista correttamente intravede, tra modificazioni genetiche di piante e la dispersione nella biosfera di alluminio per mezzo degli aerei chimici. L’intervento della demoniaca Monsanto, che sta introducendo un gene resistente all’alluminio, lungi dall’essere un’azione volta a risolvere i problemi agricoli, si comprende nel quadro di una subdola politica basata sulla degradazione delle risorse alimentari. Non dimentichiamo, infatti, che, nel periodo dell’aratura, vengono dispersi filamenti di polimeri biocompatibili che, inglobati nel terreno e quindi nelle radici degli ortaggi e dei cereali, ne trasformano il genoma. In questo modo, anche le piante naturali rischiano di diventare transgeniche: a questa trasformazione può concorrere, come ricorda l’ex militare francese Marc Filterman, l’irradiazione di campi elettromagnetici emessi da aerei come gli A.W.A.C.S. E’ stato infine testimoniato che velivoli militari hanno rilasciato fibre polimeriche (vettori per il particolato di metalli come alluminio e bario), in concomitanza con la messa a dimora di piantine di riso.
Pubblichiamo un articolo di Barbara H. Peterson, tradotto con la consueta accuratezza dall’amica Giulia che ringraziamo. Il testo verte su un nesso, che la giornalista correttamente intravede, tra modificazioni genetiche di piante e la dispersione nella biosfera di alluminio per mezzo degli aerei chimici. L’intervento della demoniaca Monsanto, che sta introducendo un gene resistente all’alluminio, lungi dall’essere un’azione volta a risolvere i problemi agricoli, si comprende nel quadro di una subdola politica basata sulla degradazione delle risorse alimentari. Non dimentichiamo, infatti, che, nel periodo dell’aratura, vengono dispersi filamenti di polimeri biocompatibili che, inglobati nel terreno e quindi nelle radici degli ortaggi e dei cereali, ne trasformano il genoma. In questo modo, anche le piante naturali rischiano di diventare transgeniche: a questa trasformazione può concorrere, come ricorda l’ex militare francese Marc Filterman, l’irradiazione di campi elettromagnetici emessi da aerei come gli A.W.A.C.S. E’ stato infine testimoniato che velivoli militari hanno rilasciato fibre polimeriche (vettori per il particolato di metalli come alluminio e bario), in concomitanza con la messa a dimora di piantine di riso.

Ora diamo un'occhiata all'inchiesta del giornalista Michael Murphy su scie chimiche, geo-ingegneria ed al fatto che nelle aree fortemente irrorate si rilevano livelli estremamente alti di alluminio e bario nell'acqua, nella neve e nel terreno (video in tre parti: farmwars.info).
Sarà una coincidenza che la Monsanto ci venga "in soccorso" con geni resistenti all'alluminio dato che le piante normali muoiono in presenza di eccessivo alluminio? Oppure si tratta di capitalismo opportunistico e di un pianificato monopolio corporativo delle fonti di cibo da parte della Monsanto, secondo un meccanismo di dialettica hegeliana basato su informazioni riservate circa un proposto programma di "geoingegneria" che in realtà è già in atto e sta saturando la nostra atmosfera con scie chimiche contenenti alluminio e bario?
Questo non è un gioco, signori. Ci stanno attaccando da ogni lato nell'ambito di un deliberato piano omicida e genocida per arricchire ulteriormente pochissime famiglie e ridurre la popolazione mondiale a 500 milioni, come inciso nelle Georgia Guidestones. Questa è niente meno che guerra biologica.
©2010 Barbara H. Peterson

Pubblicato da Straker
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Prendere coscienza è il primo passo, sì.
Prendere coscienza delle idiozie che vi mette in testa quel "birichino" di straker.
Vai dal tuo medico di fiducia (che non sia egregora/cagliostro) e chiedigli una spiegazione della boiata che hai appena fatto.
http://i-deliri-di-hanmar.blogspot.com/2008/08/la-risposta-al-post-precedente-e-si.html
visto che usi il cervello ... usalo ... anche ai tempi di galileo c'era gente che non guardava nel cannochiale... peggio per te...si vede che il medioevo non è ancora finito..
A proposito nessun bisogno di medici visto che lo sono.
Scusa Alessio, che telescopio hai? Rifrattore, riflettore, cat? Apertura? Focale? Oculari?
Il paragone con Galileo è perfetto.
Anche ai tempi di Galileo, infatti, come ben dici, c'era gente che credeva nei preconcetti invece che nella scienza.
Galileo, invece, dimostrò con metodo scientifico la validità delle sue tesi.
Ergo: i casi sono due:
- Tu un medico non lo sei neanche nei tuoi sogni più segreti.
- Se sei un medico e non ti rendi conto dell'idiozia della "prova Castellino all'acqua ossigenata", sarà il caso di segnalarti all'ordine dei medici, perchè la laurea devi averla presa per corrispondenza.
come mi suggerisce lo stesso Straker
...che evidentemente deve aver taroccato anche la laurea in medicina, oltre a quella in architettura...
(vedi http://acarsterminator.altervista.org/Straker_profile/ )
forse il mio corpo ha riconosciuto la minaccia e la tiene a bada... sarei una specie di portatore sano di Morgellons?
Preclare esempio di diagnosi medica professinale.
Vuoi mica correggere il tiro, finché sei in tempo e cancellare il post in cui dicevi di essere medico?
"E' destino per le nuove verità di nascere come eresie e morire come superstizioni". A Huxley
A qunto pare sei già un debunker professionista vista la velocità a cui rispondi... per fortuna internet è ancora un "non luogo" libero e ognuno scrive quello che gli pare per cui ti lascio parlare, posso capire che smontare le persone che cercano la verità sia più facile di ricercarla in prima persona e fa meno paura credere che la verità non sia cosi ( La verità è la fuori diceva Fox Mulder, no? senza parlare dei vari Matrix) per cui non farò il tuo gioco questa è il mio ultimo commento, se vuoi rispondere insultando fai pure non fai altro che dimostrare la tua impotenza e ignoranza, il post rimane come testimonianza di un fatto oggettivo ( si chiama metodo scientifico, in effetti tutti gli scienziati sembrano un po folli quando cercano qualcosa.. a meno che non siano pagati per mantenere lo status quo).
Spero che al NWO paghino bene, soprattuto spero che vi diano i vaccini quando ce ne sarà bisogno, anche se a volte i padroni lasciano morire i loro leccapiedi quando non ne hanno più bisogno.
Bon chance!
ovviamente non sono medico.. ma è bello lanciare provocazioni per vedere il nulla a cui vi aggrappate per sfogare la vostra piccolezza... magari nel tempo pubblico le analisi della poltiglia di fibre ma ovviamente già sento i vostri commenti sulla non veridicità della cosa per cui come già detto lascio solo questo post come testimonianza ,poi ognuno è libero di fare e pensare ciò che vuole
Spero che al NWO paghino bene
Siamo già alla fase NWO?
Guarda che di solito i complottisti tentano almeno di dare una vaga parvenza di scientificità alle loro bufalone, prima di arrivare al "siete professionisti pagati dal NWO" e agli insulti conseguenti...
Fatti dare due imbeccate dal comandante.
Ultimo p.s. e poi ti lascio allegramente in balia delle farneticazioni del Comandante. Promesso.
Scrivi:
questa è la prima prova che ormai ognuno può fare su di se delle operazioni di irrorazione dei tanker chimici
Sempre da buono scienziato quale deve essere un medico, ti rendi perfettamente conto suppongo che non esiste nessuna correlazione tra la tua presunta "prova" e gli altrettanto presunti "tanker chimici".
Voialtri sciecOmici non avete neanche capito cosa significhi il vocabolo "provare"...
magari nel tempo pubblico le analisi della poltiglia di fibre
Bravo!
Questa comincerebbe ad essere qualcosa di simile ad una prova, se le analisi dimostrassero qualcosa.
Ovviamente, prova del fatto che tu saresti malato.
Assolutamente non prova che esistano i "tanker cOmici".
Saluti e baci anche al comandante.
Ah, non sei medico? Strano...
A qunto pare sei già un debunker professionista vista la velocità a cui rispondi...
Vedi, se la prima volta che uno prova ad avanzare dubbi sulle scie chimiche viene coperto di insulti, è ovvio che ora si diverta a stuzzicarvi. Almeno, questo è quello che è successo a me.
per fortuna internet è ancora un "non luogo" libero e ognuno scrive quello che gli pare per cui ti lascio parlare, posso capire che smontare le persone che cercano la verità
Grave sarebbe smontare le persone che la verità la trovano. Smontare le persone che cercano la verita in maniera sbagliata è un dovere morale.
sia più facile di ricercarla in prima persona e fa meno paura credere che la verità non sia cosi ( La verità è la fuori diceva Fox Mulder, no? senza parlare dei vari Matrix)
complimenti per le citazioni coi controcazzi. Topolino non dice niente a riguardo?
per cui non farò il tuo gioco questa è il mio ultimo commento, se vuoi rispondere insultando fai pure
Dove li vedi gli insulti? Sgamarti mentre dici che sei un medico è insultare?
non fai altro che dimostrare la tua impotenza e ignoranza, il post rimane come testimonianza di un fatto oggettivo ( si chiama metodo scientifico,
Testimonianza... è la parola giusta.
in effetti tutti gli scienziati sembrano un po folli quando cercano qualcosa..
A chi non capisce cosa stanno facendo, in effetti possono sembrare folli...
a meno che non siano pagati per mantenere lo status quo).
Spero che al NWO paghino bene, soprattuto spero che vi diano i vaccini quando ce ne sarà bisogno, anche se a volte i padroni lasciano morire i loro leccapiedi quando non ne hanno più bisogno.
Bon chance!
Hai un qualche straccio di prova per dimostrare che siamo pagati da qualcuno per fare questo? L'idea che lo facciamo perché ci stanno sulle palle i pataccari, no ti sfiora nemmeno?
PS Scusa brain, non voglio fare l'avvocato non richiesto, volevo solo divertirmi un po'.
Scusa brain, non voglio fare l'avvocato non richiesto, volevo solo divertirmi un po'.
Di che?
Avevo glissato sulle solite sparate concentrandomi sull'altrettanto abituale commentino sul NWO.
Che poi la cosa buffa è che l'esistenza del NWO è un po' come l'esistenza dei tanker cOmici: ci credono per partito preso.
Gli piace l'idea, ci giocano...
Comunque, tenente Markogts, riferirò al maggiore Hanmar della base di Man di questa sua ingerenza!
Se necessario, anche al colonnello Axlman.
O addirittura al gran-lup-mann Paolo Attivissimo in persona! :P :P :P
Alessio ma ti rendi conto della stupidata che hai fatto? Hai rischiato gravi ustioni alla mucosa del cavo orale e ti sei giocato buona parte della la flora batterica. Ti consiglio di cancellare il blog per evitare che qualche minorenne sconsiderato ti imiti e tu ti ritrovi in un mare di guai...
Saluti al Presidente/Comandante
A proposito nessun bisogno di medici visto che lo sono.
Questo spiega tutto.
Oggi mi sento particolarmente buono... invece di mettere in bocca acqua ossigenata, un gesto di una idiozia assoluta, se vuoi divertirti nel vedere roba strana uscire dalla tua bocca, prova ad utilizzare un colluttorio forte, tipo Listerine. Ti diverti di più e ti fai meno male.
scusate se mi intrometto nella discussione, ma questa cosa mi sembra un po' strana.
Per la validità di un'esperimento, è sempre necessario fare delle controprove.
Qualcuno ha fatto la controprova di mettere l'acqua ossigenata in un po' di vino e attendere 5 minuti?
Di mettere in bocca acqua ossigenata senza vino e poi sputare?
Perchè il vino? Quale componente del vino dovrebbe essere significativo? Sono state fatte prove con altre cose (aceto, succo di limone, succo di frutta e quant'altro)?
Perchè quelle fibre dovrebbero essere qualcosa di strano? E' stato provato che questo fenomeno non accade sempre e con chiunque?
Perchè quelle fibre dovrebbero essere fibre di Morgellons, e non potrebbero essere di qualsiasi altra cosa o malattia?
Giovanni
Giovanni, onestamente in bocca a parte un blando colluttorio e il vino (per il minimo tempo indispensabile ad un adeguato e morigerato godimento di tipo alimentare) non ci metterei niente. Magari la controprova la facciamo fare a Straker, che potrebbe farla filmandosi mentre in prima persona fa quello che ha fatto fare ai suoi incoscenti leccapiedi.
Ripeto: Tenere in bocca dell'acqua ossigenata può provocare ustioni alle mucose, e gravi irritazioni alle gengive.
Però i denti si sbiancano...
Scheda di sicurezza perossido di idrogeno al 30%.
Alcune chicche: LD50 per topi 2000 mg/kg, effetti pericolosi bruciatura delle mucose...
Alessio, non ti faccio perdere tempo, LD50 significa dose letale per il 50% della popolazione. Robe da medici ;-)
Eh si poveretti....
in quanto a lecapiedi vedo che siete un accozzaglia ben assortita.. come vedete nessuno mi viene in aiuto sob sob....dov'è il mio capitano sigh sigh.. ma fatemi il piacere a differenza di voi non ho capi e non mi piace la logica da branco
io non divendo il lavoro di nessuno a differenza di altri come si buon ben capire dalle vostre...
pregievole il lavoro di debunk a ogni mia risposta... ragazzi Perry Mason vi fa una sega...ma è il vostro lavoro dopotutto.
Chisssa Brain forse sei un ammiratore scottato di Straker e ora per vendicarti vorresti coprire di ridicolo il suo lavoro... guarda la laurea in psico non l'ho ancora per cui non scomodo Freud..
Per quanto riguarda le prove scientifiche nel blog da voi tanto amato si fa riferiemto a innumerevoli prove e controprove ( che voi invece non usate!!) quindi siete solo dei debunk a chiacchere come già detto non vale la pena... anche se mi fanno cosi sorridere le vostre acute osservazioni.
Se continuate cosi mi date materiale di studio per scienze della comunicazione.. metodologie di debunk... credete di provocarmi ma mi fate morire dal ridere le vostre risposte più che prevedibili quando proprio infantili...
Caduti come da un pero quando ho nominato il NWO ( però, siete scattati subito)non hai scritto tu che sei in attesa di contratto definitivo? dai niente sense of humor ( cio denota davvero scarsa intelligenza).
chissa mai mi servisse materiale per una altra tesi hahahahahah.Dai tanto la vostra l'avete detta passate oltre e pensatemi come al pirla del vino e l'acqua osigenata contenti? il vostro microscopico ego è soddisfatto? bene andate a nanna con la coscienza tranquilla, ... una striscia nel cielo ... qualcuno ti pensa...
P.S. spero di non meritarmi un altro post sul tuo blog ,non mi merito tanta attenzione. Non voglio entare in competizione col tuo vero amore.
Tranquillo, alessio. Non intendo tradire il comandante.
Pero' se dovessi scrivere qualche altra idiozia pericolosa come questa avvisami, che un posticino te lo trovo.
Piuttosto, dopo aver millantato la professione medica, dici seriamente quando accenni, seppurdi sfuggita, agli studi di psicologia?
Voglio dire, se un povero cristo che gia' si porta appresso i suoi bravi problemi esistenziali dovesse rivolgersi a te...
Ah, quasi dimenticavo. Sono io ad aver scritto sul mio profilo "debunker part-time".
Spero che utilizzerai nella tua futura professione maggior attenzione a quello che ti diranno i tuoi poveri pazienti.
Saluti
Hanmar
Ps: capisco la foga data dall'orgasmo di aver collezionato una marea di commenti, ma l'italiano, ti prego!!!
"pensatemi come al pirla del vino e l'acqua osigenata contenti? "
Contentissimi! Tu?
nel blog da voi tanto amato si fa riferiemto a innumerevoli prove e controprove
Nel blog in questione più che illazioni e foto tarocche e/o sgranate non c'è proprio nulla.
C'è qualche analisi chimica delle scie?
No
C'è qualche dato sui velivoli che sarebbero impiegati allo scopo?
No
Questi fantomatici tanker chimici spuntano fuori dal nulla e atterrano nel nulla?
Siete capaci di seguirne qualcuno in aeroporto e documentarlo?
No
Chi li ha fabbricati, li rifornisce, li fa volare, prepara le tonnellate di sostanze cOmiche che, secondo voi, rilascerebbero?
Cosa rilasciano?
Bario? peli di castoro?
(per una lista completa delle più incredibili sostanze ipotizzate si veda: http://giornidiordinariafollia.blogspot.com/2008/02/le-credenze-della-sacra-setta-delle.html)
Avete mai calcolato il costo delle vostre presunte irrorazioni cOmiche?
E chi li butterebbe tutti quei soldi per ottenere... nulla, visto che sono decenni che le CONtrails solcano i nostri cieli e non succede niente?
Perchè lo fanno?
Per sterminare l'umanità in attesa degli alieni come dice qualcuno?
Per modificare il clima (a quanto pare non ce la fanno proprio, visto che una volta vi lamentate che non piove e e la volta dopo che piove troppo a causa dei tanker cOmici...) come dice qualcun'altro?
Tutto quel che c'è in quel blog (e nelle vostre teste) è una sfrenata fantasia nel reinterpretare fenomeni conosciuti e scientificamente documentati: contrail in primis, ma anche fuel dumping e comuni, banalissime, nuvole.
Siete solo chiacchiere e fotocamera.
Io non ho fatto nessuna delle controprove, per una serie di motivi:
1) Sono ancora in ufficio
2) Non ho in casa né acqua ossigenata né vino
diversamente, tu hai (apparentemente) entrambe le cose, e un po' di controprove hai la possibilità di farle.
Ad ogni modo, un esperimento del genere, come qualsiasi esperimento, non ha senso se non vengono fatte controprove.
Non ho l'abitudine di credere a tutto quello che mi viene propinato senza fare verifiche.
Quella che tu mostri potrebbe essere una reazione del vino all'acqua ossigenata, o del vino all'acqua ossigenata all'interno della bocca.
Senza nessun tipo di verifica, un esperimento di questo tipo ha lo stesso valore di questo:
Stando seduto, disegna dei cerchi nell'aria con la punta del piede destro, e contemporaneamente traccia la figura di un 6 partendo dalla cima e poi tornando indietro sullo stesso percorso. Se la punta del tuo piede cambia senso di rotazione, allora sei un alieno.
potrei inventare decine di "prove" tautologiche di questo tipo, e nessuna avrebbe qualsiasi tipo di valore come prova.
D'altro canto, sei liberissimo di farti male come preferisci; questo è semplicemente il modo in cui andrebbero fatte le sperimentazioni.
pregievole il lavoro di debunk a ogni mia risposta
Grazie. E' così che si argomenta una tesi. Provaci. Ad esempio Giovanni ti ha fatto delle domande precise, circostanziate. Prova a rispondergli.
Per quanto riguarda le prove scientifiche nel blog da voi tanto amato si fa riferiemto a innumerevoli prove e controprove
Tipo il telemetro che il geometra Straker ha dimostrato di non saper usare? Tipo la pennina laser dei cinesi con portata da 3000 metri? Forse ti sei perso le puntate precedenti, ma sono state tutte sbugiardate nel corso degli anni su diversi siti.
( che voi invece non usate!!)
Sul forum di focus ci sono 760 pagine ad oggi. Per ogni nuova domanda, sei benvenuto. Chiedi e ti sarà risposto. Anche se, su 760 pagine, penso che lo scibile sia stato ormai esaurito. Ci sono poi i seguenti siti, dove le informazioni sono puntuali, fattuali, comprovate:
attivissimo
MD-80
e tanti altri. Ovviamente, per domande "on the fly", ci trovi sui deliri di Hanmar.
Per concludere: ti ringrazio per non aver censurato i nostri commenti. Però so che non durerà molto. Se osservi, il grosso dei siti dei sostenitori delle scie chimiche è sempre censurato, così come gran parte dei video su youtube. Prova a chiederti il perché... In genere, un blog come il tuo, o cambia argomento per stendere il solito "pietoso velo", o mette in funzione la censura. Staremo a vedere.
Ciao!
anzi
Saluti
Markogts
bene finalmente dei debunk seri...
usate vino e acqua gasata 1:1( non fate cazzate) mica voglio che qualcuno si faccia male ..capito vino e acqua gasata, five minute e sputate , per usare il perossido le dosi devono essere attentamente calibrate( roba di 2 gooce),su potete farlo senza poi per forza dirlo a qualcuno e guardate da soli quello che ne esce poi mandiamo le nostre bave al CDC e vediamo cos'è.
Ah si le minacce velate ...please siamo tra persone civili giusto? nessuna censura certo ma non so ancora se ne verrà fuori un blog ce ne sono già tanti e curati molto bene al max si mi spiace deludervi ma mi state facendo voglia di cambiare argomento magari sul de debunkig con tutto il materiale che mi servireste vivrei sulla vostra pelle... come voi d'altronde.
Giusto.
Mi unisco a Markogts nel'esprimerti i miei ringraziamenti e i complimenti per la correttezza nel permettere i nostri post.
Insegnala al comandante.
Alessio: possiamo farla tutti la prova, ma la sostanza non cambia.
Io non metto in dubbio che le schifezze (passami l'espressione: ha solo significato estetico e per nulla dispregiativo nei tuoi confronti) che hai fotografato siano il risultato del tuo test con vino e acqua ossigenata.
Io metto in dubbio che questo dimostri qualcosa di diverso dal fatto che :
a) le tue ghiandole salivari hanno gradito il miscuglio solo fino a un certo punto.
b) il vinello stesso ha gradito la situazione fino a un certo punto
Inoltre, mi sfugge completamente come tali schifezze dovrebbero provare il super-mega-iper-complottone delle scie cOmiche.
Ma sarò limitato io.
alessio permettimi di dirti che forse non hai capito il senso di quello che i rettiliani di cui sopra ti hanno detto..fare i gargarismi con il perossido è una gigantesca, fantasmagorica, galattica BOIATA oltremodo pericolosa..
come è altresi pericoloso propinare per la rete suddette boiate.. la rete pullula di ragazzini, fai caso qualche idiota si convince di essere "malato di morgellons" e si scola una bottiglia di perossido misto barolo per estirpare il male "dall'interno", o semplicemente, si fà i gargarismi e involontariamente ingoia perosssido... spero tu ti renda conto delle possibili e molteplici conseguenze.. se poi..dopo che ti si è detto a iosa ciò, continui a tirar fuori nwo, x-files e matrix, non lamentarti se ti si prende in giro..ti assicuro che ne dai tutti i motivi..
ultima cosa..ti stavo proponendo io di ripetere l'eserimento con sprite, tonica o acqua frizzante..ma vedo che nonostante tu sappia che il risultato è U-G-U-A-L-E continui con sta panzanata..quello che hai sputacchiato non è altro che, grumi di feccia formatasi a seguito centrifugazione, ti assicuro che anche solo facendo sguazzi con il vino si formano..ma ovviamente è meno scientifico da propinare in rete..in quanto non c'è quel "perossido" che fà molto disinfect ..ti è abbastanza chiaro o chiamo un sommelier?
ciao
underek_
Guard ache non ho minacciato nessuno, né esplicitamente né velatamente.
@Markogts:
A chi vuoi darla a bere?
Sappiamo tutti che sei in contatto con la sezione NWO_MAN_M.I.B. :D
"La differenza è che a me, questo vestito, sta da dio"
:-P
in caso volessi una spiegazione più "scientifica" a quella precedentemente data da me (anche se il senso di fondo è identitico) dai un'occhiata qui:
http://www.laffort.com/it/recherche/laff-info/info44.pdf
ciao
underek_
Ciao, Alessio, sono Luka78. Sicuramente avrai letto qualche mio intervento sul blog del " 'o comandante", così come lo chiamano alcuni individuiu dotati di più intelletto di noi.
Non dar peso a ciò che hanno scritto. Vai per la tua strada. Ognuno sa quello che fa e che scrive e tu ne sei consapevole. Hai voluto fare quella prova? Bene. Non hai fatto nulla contro nessuno, ma hai sperimentato ciò che un ricercatore - se non sbaglio - statunitense aveva provato. Niente di più semplice. Sai che poteva essere pericoloso, ma sarai stato attento, no? Non dovevi certo avere i consigli di qualcuno con il cervello illuminato.
Tu pensa sempre se esperimenti del genere fossero stati detti dai cosiddetti "luminari" della scienza. Tutti zitti a ubbidire.
Che voi fare?
A presto sia su questo tuo blog che su quello di Tanker Enemy.
Luka78
Sinceramente non credo sia una questione né di essere illuminati, né di essere debunker.
Semplicemente non ho l'abitudine di credere a tutto quello che mi viene propinato, soprattutto se la logica mi sembra strana. E soprattutto se è un "ho sentito dire".
In questi giorni, un po' alla volta, ho dato un'occhiata in giro.
Questa prova sembra essere stata scoperta per caso dalla naturopate Gwen Scott, e compare sul sito di carnicom. Inoltre, sembra funzionare allo stesso modo con del succo d'uva non alcolico (http://www.911weknow.com/index.php?option=com_content&task=view&id=187&Itemid=84).
E Alessio conferma che il punto importante non è nemmeno l'acqua ossigenata (dunque la principale costante sembrerebbe essere l'uva).
Sul prodotto dell'esperimento, non è stata fatta nessuna analisi chimica, né ho trovato nessuna analisi fatta con qualche microscopio potente. Questo sia per quanto riguarda Scott, sia per quanto riguarda Carnicom, sia per tutti gli altri esempi che sono riuscito a trovare, ma semplicemente un'impressione visiva.
A questo punto, ognuno è sempre libero di pensarla come vuole, ma personalmente non vedo perchè questa prova dovrebbe verificare che il risultato è qualcosa di anomalo, tantomeno verificare che il risultato è la prova di qualcosa di artificiale, e ancora meno che sia una malattia.
Giovanni
non vedo perchè questa prova dovrebbe verificare che il risultato è qualcosa di anomalo, tantomeno verificare che il risultato è la prova di qualcosa di artificiale, e ancora meno che sia una malattia.
men che meno la si può correlare a un qualcosa che già di suo non ha prove scientifiche di sorta, ovvero l'esistenza delle scie cOmiche.