Scopo del Blog
Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.
Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.
Ciao e grazie della visita.
Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:
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Thursday, December 24, 2015
Gli eventi futuri sono già scritti?
http://straker-61.blogspot.it/2015/12/gli-eventi-futuri-sono-gia-scritti.html
Le condanne sicuramente sì.
https://archive.is/R1gk2
Thursday, August 25, 2011
Click
http://zret.blogspot.com/2011/08/click.html
Click

Sappiamo che non è così: non è neppure necessario seguire un dossier sui campi dove sono rinchiusi profughi di questo o quell’altro gruppo etnico, sventurati che fuggono dalle guerre e dalle carestie, poiché è sufficiente entrare in un nosocomio o in un ospizio per assistere a scene di indicibile sofferenza e di umiliazione. Pazienti abbandonati in letti luridi, malati smunti e piagati, corsie tetre e maleodoranti, reparti squallidi dove non entra mai un filo d’aria: sono questi i protagonisti e gli spazi di un mondo che “vive” accanto a noi.
Che pensare poi delle stalle, delle porcilaie, dei macelli, delle carceri, delle caserme, della camere di tortura, degli opifici? L’inferno è (quasi) qui, appena dietro l’angolo, nella sua distante vicinanza, nella sua intangibile contiguità. Nelle residenze principesche dei maggiorenti la morte, quando entra, ha passo felpato ed è paludata in modo solenne. La morte è una livella? In parte.
Paradossalmente l’età che ha collocato l’uomo sul piedistallo, esprimendo un antropocentrismo inflessibile, è la stessa che l’ha reificato, assimilando un quarto di carne ad un arto mozzato: stanno bene insieme sul piano marmoreo di una macelleria, magari con un ciuffo di prezzemolo che esalti il rosso del sangue.
No. I filmati e gli scatti, con cui era immortalata l’agonia di semivivi ad Auschwitz, non sono molto diversi dalle istantanee dei nostri tempi destinati a diventare teatri della crudeltà sempre più truculenti. Oggi quasi tutti hanno una macchina fotografica digitale, spesso incorporata nel telefono cellulare.
Per testimoniare, se ancora qualcuno vuole essere testimone, è sufficiente un click.
Monday, August 15, 2011
I due abissi (o idue ignoranti abissali?)
http://zret.blogspot.com/2011/08/i-due-abissi.html
I due abissi

Bisognerebbe tentare di comprendere per quale motivo a sgomentare l'uomo sia l'ignoto che avvolge il destino dopo la morte, invece del nulla antecedente la nascita. Perché l'uomo aspira alla vita eterna e, nel contempo, la teme? Secondo Schopenauer, non paventiamo la morte, a causa della ragione, ma per via della Voluntas che cieca si protende verso la perenne affermazione di sé stessa. Non nutriamo lo stessa sensazione di vuoto e di vacillamento, se pensiamo al non-essere pre-natale che è anzi un paradiso perduto.
Non so quanto sia ragionevole prefigurarsi una continuazione dell'esperienza terrena in un altro piano o un suo revival tramite la resurrezione. Il fiume della vita si perderà nell'oceano dell'indistinzione, quando gli atomi, di cui siamo composti, si disgregheranno per generare nuovi, infiniti corpi oppure la coscienza, mirabile addensamento in un'identità, è una sostanza imperitura? Forse non ricordiamo le esistenze anteriori e non riusciamo a concepire il viaggio futuro qui o altrove. Non è agevole decidere che cosa augurarsi, ammesso che si possa decidere: se sprofondare nel nulla o permanere. Sileno conosceva la risposta.
Perdurare può essere anche desiderabile, come pensava Nietzsche, giacché "ogni piacere vuole eternità, profonda eternità." Così per la speranza (o chimera) di perpetuare quei pochi istanti di gioia che un fato avaro ci ha elargito nel corso di codesta disavventura terrena, indulgiamo nel pregustare un'eterna beatitudine libera dal tedio e dall'uggia. Eterno rima con interno, ma pure, ahinoi, con inferno.
Balena a volte l'idea che la vagheggiata beatitudine sia un inebriante, inconsapevole nulla, simile a quel silente, sereno cielo che un neonato strappa con il suo pianto inconsolabile.
Friday, November 12, 2010
Rotaie
Rotaie

E’ così: almeno due mondi coesistono. Mentre consumiamo la nostra piccola, preziosa esistenza tra il fuoco incrociato degli eventi, mentre dipaniamo il filo che presto o tardi sarà reciso, un altro filo – tagliente – è srotolato. E’ incredibile: mentre in questi luoghi – carceri, ospedali, manicomi, ospizi, mattatoi… – superiamo il grado di dolore che ci sembrava sopportabile, luoghi di patimenti indicibili e di degradazione, altri si adoperano per rendere la già triste condizione umana un inferno. Il potere è un’escrescenza purulenta, una piaga infetta.
Si cammina e si forma un’ombra doppia: una è la nostra, ma l’altra è una gramaglia che soffoca la luce. Si avverte la sensazione che qualcosa non quadri. E’ il lavorio di un tarlo nella mente, silenzioso, instancabile. E’ stato definito “male di vivere”, ma è più male di sopravvivere, giorno dopo giorno, senza conoscere né il fine né la fine. Sarà solo apparenza e gioco, ma siamo certi che qualcuno non si diverte e che l’apparenza non è come appare?
Viviamo in un cosmo alla deriva, relitti sulle sponde di un universo dimenticato.
Asfissiati dal cappio della quotidianità, dilaniati da una ricerca estenuante e vana, colpiti dai fendenti della sorte, mietuti dalla falce del tempo, la nostra vita assomiglia a quella di certi fili d’erba. Spuntano a stento fra le rotaie e le traversine delle ferrovie che corrono tristi verso la ruggine dell’orizzonte. Si protendono per bere una goccia di luce, per afferrare un raggio di pioggia.
Di quando in quando, i manutentori dei binari tagliano quei fili grami, mezzo rinsecchiti. Chi nota la stenta esistenza di quelle insignificanti vite? Chi ne nota la morte?
Tuesday, November 2, 2010
16 barre: Morte
http://neovitruvian.wordpress.com/2010/11/02/16-barre-morte/
16 barre: Morte
Posted: 2 novembre 2010 by neovitruvianI 16 barre tornano con “Morte” mini – cd che ha tutti i numeri per spaccare! I testi si snodano tra rime contro il Nuovo Ordine Mondiale. Partendo dalla prima canzone “Culto e Propaganda”, i 16 barre ci svelano verità che pongono nuovi interrogativi, la soluzione si può trovare nell’ultima parte della canzone “LA VERITA’ VI RENDERA’ LIBERI”.
Si prosegue poi con “Nulla da tenere”, in cui si dipinge una società inconsistente, che vive nell’apparenza, mentre Loro, cercano di renderci più stupidi, con la televisione, le scie chimiche i cibi contaminati. Una frase: “L’albero della vita, le radici confinate in un cerchio di sale”.
Infine, i 16 barre ci propongono la lunga “Ballando nudi dentro il campo della mente”. Questa canzone è un viaggio mentale, che ci pone degli interrogativi: Quali sono le reali potenzialità della nostra mente? Possiamo spingerci oltre i limiti fisici e capire la realtà fino in fondo?
Questa è una interpretazione personale delle 3 canzoni.
Il cd è in free-download!!!!!:
SCARICA (Sito web 16 barre)
Monday, September 14, 2009
Il Ridere Guerriero e la Follia Controllata
http://barzoinforma.blogspot.com/2009/09/il-ridere-guerriero-e-la-follia.html
Il Ridere Guerriero e la Follia Controllata
Prima di procedere alla lettura, è necessario aver letto la premessa, ma soprattutto armarsi di santa pazienza, poichè l'intervento è molto lungo. Per cui se siete stanchi lasciate perdere.


Dialogo tra Jöns lo scudiero e il pittore.
- Che cosa dipingi?
- La danza della morte
- E quella è la morte?
- Sì, che prima o dopo danza con tutti
- Che argomento triste hai scelto...
- Voglio ricordare alla gente che tutti quanti dobbiamo morire
- Non servirà a rallegrarla...
- E chi ha detto che ho intenzione di rallegrare la gente? Che guardino e piangano.
- Aaah, invece di guardare chiuderanno gli occhi...
- E io ti dico che li apriranno... Un teschio, spesso interessa molto di più di una donna nuda
- Se li spaventi però...
- ...Li fai pensare
- E se pensano...
- ...Si spaventano ancora di più.
Sunday, September 13, 2009
Cosa (ci) vuol dire lo SMILE?
http://barzoinforma.blogspot.com/2009/09/cosa-ci-vuol-dire-lo-smile.html
Cosa (ci) vuol dire lo SMILE?

Si tratta di un sorriso semplice, senza fronzoli, intrigante e misterioso come questo

Monna Lisa, in inglese Mona lisa, anagrammato dà Smail on a... :) Recentemente è uscito anche un film, Mona Lisa Smile che sembra ribadire il concetto: Il sorriso infrange la rigida osservanza delle regole sociali.
Dunque ricapitolando, lo SMILE è una semplice faccia che sorride al mondo.
In Cinese, sorriso si pronuncia XIAO ed è simboleggiato da un'ideogramma composto da due simboli: il BAMBU' e il CIELO.

Nell'ideogramma che riassume la risata, il bambù è proprio quell'elemento terrestre di spontaneità e flessibilità che si trova a contatto con il cielo, al di sopra del cielo, quasi fosse un simbolo di vitalità che affiora e permane perfino nel livello più celeste e spirituale raggiungibile attraverso qualunque pratica … ma anche, e proprio, attraverso il più semplice e puro sorriso del cuore.
Pare inoltre che un altro effetto del "Sorriso", questa volta dal punto di vista energetico, e questo è il più importante, è un ampliamento vero e proprio del campo energetico della persona; il polso è più forte e vitale, l'energia (il Qi) circola più decisamente andando a riempire i vuoti e drenando i pieni che possono esserci in tutti i sistemi di meridiani energetici, il sangue è più nutrito e carico di forza vitale ed energia (lo Shen in particolare) che circola meglio, esprimendosi anche al meglio. La carica energetica in circolazione e la maggiore capacità di assimilare ciò che serve dall'esterno, faranno risparmiare l'energia essenziale ereditata alla nascita (il Jing) permettendo la longevità unita ad una migliore qualità della vita.
Allora è per questo motivo che Dio ha posto uno Smile sulla nostra faccia? Per farci ampliare le energie interiori?

La morte ordita da chi vuole porre ordine al caos (vedi Watchmen e il NWO), deturpa lo SMILE e dunque destabilizza quell'energia vitale da questi destata.