Scopo del Blog
Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.
Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.
Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.
Ciao e grazie della visita.
Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:
http://indipezzenti.blogspot.ch/
https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/
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Thursday, December 24, 2015
Gli eventi futuri sono già scritti?
http://straker-61.blogspot.it/2015/12/gli-eventi-futuri-sono-gia-scritti.html
Le condanne sicuramente sì.
https://archive.is/R1gk2
Sunday, May 25, 2014
Dall'Eden all'Inferno
http://zret.blogspot.it/2014/05/dalleden-allinferno_24.html
Dall'Eden all'Inferno

Francesca
Stavrakopoulou, biblista ed archeologa, appartiene a quel nutrito
novero di studiosi che si approccia alla Torah secondo una rigorosa
metodologia critica. Le sue ricerche in loco l’hanno condotta a
chiedersi quale fu la vera natura dell’Eden, se gli antichi ebrei
adoravano anche una divinità femminile [zretino, anche tu dovresti adorare la divinita' femminile...], se il regno di David fu
leggendario…
Tra le varie investigazioni, quella sul giardino dell’Eden è forse la più gravida di conseguenze per una visione complessiva del testo sacro e delle interpretazioni successive. La Stavrakopoulou, comparata la cultura ebraica con le testimonianze archeologiche, storiche ed iconografiche di altri popoli medio-orientali dell’antichità, propende per l’identificazione dell’Eden con un manufatto architettonico, per la precisione con il tempio di Gerusalemme, costruito su progetto dell’architetto fenicio Hiram per volontà del re Salomone. L’ipotesi può apparire audace, soprattutto perché un tempio non è un verziere: tuttavia l’edificio era adornato con motivi vegetali (foglie di palma, melegrane etc.) e, da un punto di vista metaforico, può essere considerato il giardino di YHWH, la sua dimora.
Ha ragione la biblista, quando interpreta i Cherubini del Paradiso terrestre come ieratiche figure antropozoomorfe riconducibili a sculture simili con cui i re della Mezzaluna fertile abbellivano palazzi e templi. La Stavrakopoulou ritiene che la storia di Genesi non riguardi i progenitori di tutta l’umanità, ma solo un’etnia ed i suoi miti di fondazione. Lo stesso Adamo adombrerebbe un re giudeo detronizzato da un avversario più potente. Questa ci sembra un’esegesi forzata che soprattutto cancella lo sfondo senza dubbio sumerico di Genesi.
A ragione Zecharia Sitchin, Biagio Russo et al., come è notorio, reputano l’Eden un luogo coltivato. Il termine probabilmente origina dall'ugaritico 'dn', con il significato di "posto in cui scorre molta acqua", "luogo ben irrigato", a sua volta dall’accadico edinnu, “pianura”. La fonte è il sumero edin, eden, "steppa", "pianura". Nella Bibbia è descritto come una plaga dalla vegetazione lussureggiante e ben delimitata.
Il libro del profeta Ezechiele 28: 12- 14, ci offre una descrizione dell’Eden che taluni specialisti ritengono più antica del racconto di Genesi. YHWH si rivolge ad Ezechiele con queste parole: “Figlio dell'uomo, intona un lamento sul principe di Tiro e digli: ‘Così dice il Signore Dio, pieno di sapienza, perfetto in bellezza; in Eden, giardino di Dio, tu eri coperto d'ogni pietra preziosa, rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici e diaspri, zaffiri, carbonchi e smeraldi; e d'oro era il lavoro dei tuoi castoni e delle tue legature, preparato nel giorno in cui fosti creato. Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa; io ti posi sul monte santo di Dio e camminavi in mezzo a pietre di fuoco”.
La raffigurazione è evocativa e sembra suffragare la congettura della Stavrakopoulou, secondo cui il giardino è una sontuosa costruzione consacrata a Dio, impreziosita da gemme rutilanti e da lamine d’oro.
L’Eden era dunque a Gerusalemme? Capitale del regno ebraico dal 1070 a.C in poi, dopo la divisione della nazione in due regni, (997 a.C.), Gerusalemme continuò ad essere la capitale del regno meridionale di Giuda. Il nome più antico della città di cui si abbia memoria è “Salem” (Ge. 14:18). Il toponimo è presumibilmente da associare ad una divinità semitica occidentale chiamata Salem. Il presunto fondatore del Cristianesimo, Shaul- Paolo (Eb. 7:2) spiega che il vero significato della seconda parte del nome è “pace”, ma pare una falsa etimologia. Nei testi accadici la città era chiamata Urusalim o Ur-sa-li-im-mu. Nel toponimo si può staccare la base Ur che significa “città” nell’idioma dei Sumeri.
I primi abitanti di Gerusalemme furono i Gebusei, un gruppo di Cananei: “Urushalim”, da cui deriva “Gerusalemme”, è una parola cananea-amorrea che significa “fondato dalla divinità Shalem” e la città ha una storia che va ben oltre quella del popolo ebraico, risalendo ai Sumeri.
Gerusalemme è nota anche, per sineddoche, come Sion, toponimo dall’etimo oscuro. ll monte Sion è un'altura di 700 metri sul livello del mare. Su questo poggio si formò il nucleo originario della futura Gerusalemme.
Sitchin opina che il Monte Moriah, dove fu poi eretto il Tempio, fosse un luogo dove gli Annunaki istituirono il secondo centro di controllo della missione dopo il Diluvio universale. Prima del cataclisma, questa base era ubicata a Nippur, ma, dopo che le inondazioni sommersero la Sumeria, fu deciso di creare un altro spazio-porto proprio nel sito che in seguito ospitò Gerusalemme, città sacra per le tre religioni monoteiste medio-orientali, perché furono gli “dei” a fondarla. Sotto il basamento della Spianata delle moschee si dovrebbero trovare monoliti di eccezionali dimensioni e peso, come a Baalbek.
Che sia o no quella di Sitchin una ricostruzione fantasiosa, è incontestabile che Gerusalemme è città decisiva per Ebrei, Cristiani e Musulmani. A Gerusalemme predicarono i Messia ed il profeta Maometto fu assunto in cielo là dove oggi si staglia la scintillante Cupola della roccia.
Dante, che fu iniziato oltre che sommo poeta, riconosce il ruolo centrale della città ma – singolare scelta – vi colloca nei pressi l’ingresso dell’Inferno.
Con un volo pindarico, lungo il solco che si immerge nelle viscere del pianeta, possiamo accennare alla pellicola “Matrix” dove Zion-Sion, è l’unico centro di "Matrix” in cui gli uomini sono liberi, ma è situato (non è poi così strano) nelle profondità della Terra. Simboleggia la Terra Promessa per l'equipaggio della nave. Un simbolismo biblico ed onirico è collegato anche al nome della nave, Nebuchadnezzar (Nabucodonosor). Nebuchadnezzar, re di Babilonia, fu istruito in sogno da Dio per distruggere gli abitanti di Gerusalemme che adoravano falsi profeti.
Che Gerusalemme sia la “città della pace” donde si irradia la luce per l’umanità è forse un sogno romantico, come tutti i sogni destinati a dissiparsi con il risveglio.
Tra le varie investigazioni, quella sul giardino dell’Eden è forse la più gravida di conseguenze per una visione complessiva del testo sacro e delle interpretazioni successive. La Stavrakopoulou, comparata la cultura ebraica con le testimonianze archeologiche, storiche ed iconografiche di altri popoli medio-orientali dell’antichità, propende per l’identificazione dell’Eden con un manufatto architettonico, per la precisione con il tempio di Gerusalemme, costruito su progetto dell’architetto fenicio Hiram per volontà del re Salomone. L’ipotesi può apparire audace, soprattutto perché un tempio non è un verziere: tuttavia l’edificio era adornato con motivi vegetali (foglie di palma, melegrane etc.) e, da un punto di vista metaforico, può essere considerato il giardino di YHWH, la sua dimora.
Ha ragione la biblista, quando interpreta i Cherubini del Paradiso terrestre come ieratiche figure antropozoomorfe riconducibili a sculture simili con cui i re della Mezzaluna fertile abbellivano palazzi e templi. La Stavrakopoulou ritiene che la storia di Genesi non riguardi i progenitori di tutta l’umanità, ma solo un’etnia ed i suoi miti di fondazione. Lo stesso Adamo adombrerebbe un re giudeo detronizzato da un avversario più potente. Questa ci sembra un’esegesi forzata che soprattutto cancella lo sfondo senza dubbio sumerico di Genesi.
A ragione Zecharia Sitchin, Biagio Russo et al., come è notorio, reputano l’Eden un luogo coltivato. Il termine probabilmente origina dall'ugaritico 'dn', con il significato di "posto in cui scorre molta acqua", "luogo ben irrigato", a sua volta dall’accadico edinnu, “pianura”. La fonte è il sumero edin, eden, "steppa", "pianura". Nella Bibbia è descritto come una plaga dalla vegetazione lussureggiante e ben delimitata.
Il libro del profeta Ezechiele 28: 12- 14, ci offre una descrizione dell’Eden che taluni specialisti ritengono più antica del racconto di Genesi. YHWH si rivolge ad Ezechiele con queste parole: “Figlio dell'uomo, intona un lamento sul principe di Tiro e digli: ‘Così dice il Signore Dio, pieno di sapienza, perfetto in bellezza; in Eden, giardino di Dio, tu eri coperto d'ogni pietra preziosa, rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici e diaspri, zaffiri, carbonchi e smeraldi; e d'oro era il lavoro dei tuoi castoni e delle tue legature, preparato nel giorno in cui fosti creato. Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa; io ti posi sul monte santo di Dio e camminavi in mezzo a pietre di fuoco”.
La raffigurazione è evocativa e sembra suffragare la congettura della Stavrakopoulou, secondo cui il giardino è una sontuosa costruzione consacrata a Dio, impreziosita da gemme rutilanti e da lamine d’oro.
L’Eden era dunque a Gerusalemme? Capitale del regno ebraico dal 1070 a.C in poi, dopo la divisione della nazione in due regni, (997 a.C.), Gerusalemme continuò ad essere la capitale del regno meridionale di Giuda. Il nome più antico della città di cui si abbia memoria è “Salem” (Ge. 14:18). Il toponimo è presumibilmente da associare ad una divinità semitica occidentale chiamata Salem. Il presunto fondatore del Cristianesimo, Shaul- Paolo (Eb. 7:2) spiega che il vero significato della seconda parte del nome è “pace”, ma pare una falsa etimologia. Nei testi accadici la città era chiamata Urusalim o Ur-sa-li-im-mu. Nel toponimo si può staccare la base Ur che significa “città” nell’idioma dei Sumeri.
I primi abitanti di Gerusalemme furono i Gebusei, un gruppo di Cananei: “Urushalim”, da cui deriva “Gerusalemme”, è una parola cananea-amorrea che significa “fondato dalla divinità Shalem” e la città ha una storia che va ben oltre quella del popolo ebraico, risalendo ai Sumeri.
Gerusalemme è nota anche, per sineddoche, come Sion, toponimo dall’etimo oscuro. ll monte Sion è un'altura di 700 metri sul livello del mare. Su questo poggio si formò il nucleo originario della futura Gerusalemme.
Sitchin opina che il Monte Moriah, dove fu poi eretto il Tempio, fosse un luogo dove gli Annunaki istituirono il secondo centro di controllo della missione dopo il Diluvio universale. Prima del cataclisma, questa base era ubicata a Nippur, ma, dopo che le inondazioni sommersero la Sumeria, fu deciso di creare un altro spazio-porto proprio nel sito che in seguito ospitò Gerusalemme, città sacra per le tre religioni monoteiste medio-orientali, perché furono gli “dei” a fondarla. Sotto il basamento della Spianata delle moschee si dovrebbero trovare monoliti di eccezionali dimensioni e peso, come a Baalbek.
Che sia o no quella di Sitchin una ricostruzione fantasiosa, è incontestabile che Gerusalemme è città decisiva per Ebrei, Cristiani e Musulmani. A Gerusalemme predicarono i Messia ed il profeta Maometto fu assunto in cielo là dove oggi si staglia la scintillante Cupola della roccia.
Dante, che fu iniziato oltre che sommo poeta, riconosce il ruolo centrale della città ma – singolare scelta – vi colloca nei pressi l’ingresso dell’Inferno.
Con un volo pindarico, lungo il solco che si immerge nelle viscere del pianeta, possiamo accennare alla pellicola “Matrix” dove Zion-Sion, è l’unico centro di "Matrix” in cui gli uomini sono liberi, ma è situato (non è poi così strano) nelle profondità della Terra. Simboleggia la Terra Promessa per l'equipaggio della nave. Un simbolismo biblico ed onirico è collegato anche al nome della nave, Nebuchadnezzar (Nabucodonosor). Nebuchadnezzar, re di Babilonia, fu istruito in sogno da Dio per distruggere gli abitanti di Gerusalemme che adoravano falsi profeti.
Che Gerusalemme sia la “città della pace” donde si irradia la luce per l’umanità è forse un sogno romantico, come tutti i sogni destinati a dissiparsi con il risveglio.
Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati
Pubblicato da
Zret
Monday, October 22, 2012
L'incubo dell'universo-software
http://zret.blogspot.co.uk/2012/10/lincubo-delluniverso-software_5723.html
L'incubo dell'universo-software
Alcune
esperienze visionarie (penso in special modo a certi raggelanti
racconti di Phlip K. Dick ed all’ambiguo apologo “Matrix”) suggeriscono
sfumature artificiali e tecnologiche del mondo. L’universo è descritto
alla maniera di un programma informatico interattivo, come cablato
all’interno di ciascuno di noi.
Gli oggetti sono bit. Le emozioni, i sentimenti ed i pensieri informazioni digitali; la percezione è generata da un software. Nell’officina aliena è tutto rigidamente organizzato e diretto. Gli automi controllano automi che si credono liberi: le loro azioni sono sequenze di un filmato. I gesti si spezzano, il movimento è una successione di fotogrammi bloccati.
Il cosmo è un gioco di ruolo, con piattaforme e livelli. Le leggi di natura (ma è una “natura” meccanica) sono le regole del gioco. L’applicativo viene di volta in volta aggiornato. Ogni tanto un virus penetra nel sistema. Nulla ha scopo né senso: sullo schermo dello spazio brulicano cifre fosforescenti, serie infinite di zero e di uno.
Il fulcro di tutto è un dispositivo generatore di numeri, un’intelligenza artificiale la cui anima è un microprocessore.
Gli oggetti sono bit. Le emozioni, i sentimenti ed i pensieri informazioni digitali; la percezione è generata da un software. Nell’officina aliena è tutto rigidamente organizzato e diretto. Gli automi controllano automi che si credono liberi: le loro azioni sono sequenze di un filmato. I gesti si spezzano, il movimento è una successione di fotogrammi bloccati.
Il cosmo è un gioco di ruolo, con piattaforme e livelli. Le leggi di natura (ma è una “natura” meccanica) sono le regole del gioco. L’applicativo viene di volta in volta aggiornato. Ogni tanto un virus penetra nel sistema. Nulla ha scopo né senso: sullo schermo dello spazio brulicano cifre fosforescenti, serie infinite di zero e di uno.
Il fulcro di tutto è un dispositivo generatore di numeri, un’intelligenza artificiale la cui anima è un microprocessore.
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Zret
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Thursday, October 21, 2010
Quale strada prenderete?
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Quale strada prenderete?
Pubblicato da controcorrente83
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Tuesday, January 12, 2010
Il 9, tra cinematografia e sciamanesimo
http://wakeupneo.blogspot.com/2010/01/il-9-tra-cinematografia-e-sciamanesimo.html
Il 9, tra cinematografia e sciamanesimo

«Perché desideriamo che qualcuno ci guidi quando possiamo fare da soli?»
«Gli sciamani dell’antico Messico scoprirono che abbiamo un compagno che resta con noi per tutta la vita, un predatore che emerge dalle profondità del cosmo e assume il dominio della nostra vita.»
Don Juan Matus
Post di riferimento: Los voladores: oscure presenze parassite, L'8 e il 9, e il 2009 che se ne va
Retrotrama: la trama nascosta di un opera cinematografica o letteraria, la storia visibile solo ai pochi. Spesso la retrotrama parla di mitologia, ma la retrotrama sovente nasconde messaggi diretti allo spettatore inconsapevole
Sincromisticismo: l'arte di creare involontariamente messaggi a carattere profetico o esoterico

Avatar (2009)
"Jake Sully è un marine costretto su una sedia a rotelle che accetta di trasferirsi sul pianeta Pandora (distante 44 anni luce dalla Terra) in sostituzione del fratello morto. Costui era uno scienziato la cui missione era quella di esplorare il pianeta mediante un avatar. Essendo l'atmosfera del pianeta tossica per gli umani sono stati creati degli esseri simili in tutto e per tutto ai nativi che possono essere ‘guidati' dall'umano che si trova al sicuro dentro la base. Pandora però non è solo un luogo da studiare."

Gamer (2009)
"Who's playing you?"
"In un futuro non troppo lontano, Kabel (Gerald Butler) è un carcerato condannato a morte che suo malgrado è divenuto un’icona della cultura pop. Tutte le settimane infatti milioni di telespettatori accendono il televisiore per vedere lui ed altre centinaia di detenuti combattere fra di loro come pedine in un gioco online chiamato Slayers, ed inventato dal genio della tecnologia Ken Castle (Micheal C. Hall). Dalle loro case, ricchi e giovani videogamers controllano Kabel e gli altri personaggi coinvolti nel gioco proprio come fossero personaggi sintetici di un “normale” videogioco. Ma Kabel non è solo l’idolo di questi giocatori e degli spettatori dello Slayer: è anche divenuto l’icona del movimento di resistenza che si oppone alla crudeltà del gioco, che riduce esseri umani ad icone sacrificabili. Kabel dovrà cercare di utilizzare le sue straordinarie capacità di combattimento per sottrarsi agli uni e agli altri, ad evadere dal gioco, raggiungere Castle e smantellare per sempre lo il gicoo da lui creato."
Surrogates - Il mondo dei replicanti (2009)
"Ispirato alla graphic novel "The Surrogates" e ambientato nel 2054, in un futuro dove gli uomini interagiscono solo tramite i loro cloni-robot, il film vede come protagonista un agente dell'FBI, che indaga sulla morte di un giovane, che sembra essere collegata proprio all'ideatore della tecnologia che permette la possibilità di clonare la propria persona..."
Il 13° piano (1999)
"Douglas Hall e Hannon Fuller sono proprietari di una società a Los Angeles, posta nel tredicesimo piano di un grattacielo. Il loro scopo? Cercare di portare all'estremo la tecnologia virtuale e provare a tornare indietro nel tempo fino alla Los Angeles del 1937. Le cose si complicano quando Fuller viene assassinato e le imputazioni cadono sul socio; ma in realtà chi e soprattutto quando è morto Fuller? Nei continui cambi di realtà dei protagonisti si inserisce un nuovo personaggio, Jane, estremamente affascinante e ambigua che contribuisce ancor di più a complicare la situazione.
Il film, girato da Rusnak, noto in Germania per i suoi lavori in televisione, presenta una trama molto fitta e complicata, portando alla conclusione che anche la realtà in cui si vive altro non è che uno dei tanti mondi paralleli e che quindi la realtà non è "reale".
The Matrix (1999)
"Anno 1999: una telefonata diretta a un hacker informatico chiamato Neo viene rintracciata da un corpo di polizia segreta: a chiamare è stata Trinity, che per sfuggire all'arresto mostra una incredibile violenza e straordinaria agilità: alla fine raggiunge una cabina dove squilla un telefono, ma allo stesso tempo un camion distrugge la cabina, senza però lasciare alcuna traccia della donna.
Neo è in realtà Thomas Anderson un programmatore di computer di una grossa ditta: proprio mentre è al lavoro riceve la telefonata di Morpheus che lo avverte che la polizia segreta stà per arrestarlo: così infatti avviene, ma l'incubo non è finito perchè in lui viene introdotto uno strano essere che permette di controllare ogni suo spostamento.
Risvegliandosi nel suo letto, Neo pensa sia un incubo, ma Morpheus lo avvisa che tutto è appena iniziato: il ragazzo entra quindi in contatto con Trinity che lo libera del mostro dentro di lui e poi lo conduce da Morpheus che gli chiede se vuole scoprire la terribile verità. Neo accetta e cosi apprende che la vita quotidiana è un sogno collettivo, generato da una forma di vita artificiale chiamata Matrix che controlla la terra e i suoi abitanti. Morpheus è uno dei pochi a sapere tutta la verità e l'intervento di Neo è stato richiesto direttamente da un oracolo che ha visto in lui l'Eletto, l'unico in grado di contrastare il mondo di sogno creato dalle macchine. Inizia quindi un lungo periodo di addestramento che lo porta ad affrontare una serie incredibile di rischi, paure e tradimenti."
L'esorcista - Versione integrale (1999)
"In un quartiere tranquillo, in una casa dotata di tutti i moderni comfort, una ragazzina modello cade ammalata. La madre non può aiutarla. I medici non riescono ad elaborare una diagnosi. Temendo che le crisi di cui soffre la figlia non riguardino solo la sfera fisica, ma anche quella spirituale, la donna si rivolge a un sacerdote. L'uomo però dubita della presenza del diavolo in quella casa, in quel corpo e la debolezza delle sue convinzioni non farà altro che rendere più forte il maligno."
"Who's playing you?"
"In un futuro non troppo lontano, Kabel (Gerald Butler) è un carcerato condannato a morte che suo malgrado è divenuto un’icona della cultura pop. Tutte le settimane infatti milioni di telespettatori accendono il televisiore per vedere lui ed altre centinaia di detenuti combattere fra di loro come pedine in un gioco online chiamato Slayers, ed inventato dal genio della tecnologia Ken Castle (Micheal C. Hall). Dalle loro case, ricchi e giovani videogamers controllano Kabel e gli altri personaggi coinvolti nel gioco proprio come fossero personaggi sintetici di un “normale” videogioco. Ma Kabel non è solo l’idolo di questi giocatori e degli spettatori dello Slayer: è anche divenuto l’icona del movimento di resistenza che si oppone alla crudeltà del gioco, che riduce esseri umani ad icone sacrificabili. Kabel dovrà cercare di utilizzare le sue straordinarie capacità di combattimento per sottrarsi agli uni e agli altri, ad evadere dal gioco, raggiungere Castle e smantellare per sempre lo il gicoo da lui creato."

"Ispirato alla graphic novel "The Surrogates" e ambientato nel 2054, in un futuro dove gli uomini interagiscono solo tramite i loro cloni-robot, il film vede come protagonista un agente dell'FBI, che indaga sulla morte di un giovane, che sembra essere collegata proprio all'ideatore della tecnologia che permette la possibilità di clonare la propria persona..."

"Douglas Hall e Hannon Fuller sono proprietari di una società a Los Angeles, posta nel tredicesimo piano di un grattacielo. Il loro scopo? Cercare di portare all'estremo la tecnologia virtuale e provare a tornare indietro nel tempo fino alla Los Angeles del 1937. Le cose si complicano quando Fuller viene assassinato e le imputazioni cadono sul socio; ma in realtà chi e soprattutto quando è morto Fuller? Nei continui cambi di realtà dei protagonisti si inserisce un nuovo personaggio, Jane, estremamente affascinante e ambigua che contribuisce ancor di più a complicare la situazione.
Il film, girato da Rusnak, noto in Germania per i suoi lavori in televisione, presenta una trama molto fitta e complicata, portando alla conclusione che anche la realtà in cui si vive altro non è che uno dei tanti mondi paralleli e che quindi la realtà non è "reale".

"Anno 1999: una telefonata diretta a un hacker informatico chiamato Neo viene rintracciata da un corpo di polizia segreta: a chiamare è stata Trinity, che per sfuggire all'arresto mostra una incredibile violenza e straordinaria agilità: alla fine raggiunge una cabina dove squilla un telefono, ma allo stesso tempo un camion distrugge la cabina, senza però lasciare alcuna traccia della donna.
Neo è in realtà Thomas Anderson un programmatore di computer di una grossa ditta: proprio mentre è al lavoro riceve la telefonata di Morpheus che lo avverte che la polizia segreta stà per arrestarlo: così infatti avviene, ma l'incubo non è finito perchè in lui viene introdotto uno strano essere che permette di controllare ogni suo spostamento.
Risvegliandosi nel suo letto, Neo pensa sia un incubo, ma Morpheus lo avvisa che tutto è appena iniziato: il ragazzo entra quindi in contatto con Trinity che lo libera del mostro dentro di lui e poi lo conduce da Morpheus che gli chiede se vuole scoprire la terribile verità. Neo accetta e cosi apprende che la vita quotidiana è un sogno collettivo, generato da una forma di vita artificiale chiamata Matrix che controlla la terra e i suoi abitanti. Morpheus è uno dei pochi a sapere tutta la verità e l'intervento di Neo è stato richiesto direttamente da un oracolo che ha visto in lui l'Eletto, l'unico in grado di contrastare il mondo di sogno creato dalle macchine. Inizia quindi un lungo periodo di addestramento che lo porta ad affrontare una serie incredibile di rischi, paure e tradimenti."

"In un quartiere tranquillo, in una casa dotata di tutti i moderni comfort, una ragazzina modello cade ammalata. La madre non può aiutarla. I medici non riescono ad elaborare una diagnosi. Temendo che le crisi di cui soffre la figlia non riguardino solo la sfera fisica, ma anche quella spirituale, la donna si rivolge a un sacerdote. L'uomo però dubita della presenza del diavolo in quella casa, in quel corpo e la debolezza delle sue convinzioni non farà altro che rendere più forte il maligno."
Pubblicato da Donnie
Tuesday, December 29, 2009
Due
http://zret.blogspot.com/2009/12/due.html
Due

Il mondo materiale pare scisso da una dualità: in esso coesistono armonia e crudeltà, magnificenza e lordume. Giacomo Leopardi, nel celebre passo dello Zibaldone in cui descrive il "giardino delle sofferenze", osserva, con sguardo che potremmo definire gnostico, la natura in cui, di là dalle parvenze amene, si consuma una lotta per la sopravvivenza senza esclusione di colpi.
La riflessione sull'intima natura della natura ha impegnato profeti, filosofi, scienziati, artisti: alcuni vedono nel creato il sigillo divino, altri ritengono che in un mondo voluto da Dio si sia poi infiltrato un sabotatore per deturparlo [1], altri concepiscono la materia come antitesi pura dello Spirito, una "morta gora".
Nel Leopardi maturo l'immagine della natura si sdoppia: da un lato essa ostenta un'immagine gradevole, dall'altro affiora la sua essenza di forza cieca, di volontà tesa solo a perpetuare sé stessa, senza curarsi del destino delle creature, dei loro inani patimenti. Ecco allora la potente e solenne immagine della Natura: nella sua glaciale imperturbabilità, risponde alle domande sgomente dell'Islandese sul non-senso dell'esistenza.
E' quella del poeta recanatese una concezione anti-cosmica non molto distante dalle dottrine dualiste (dagli gnostici ai Catari) che vedono nella creazione ilica una caduta, benché Leopardi non creda in un principio spirituale contrapposto all'universo mosso da forze meramente meccanicistiche.
Il dualismo, con le sue forme più o meno radicali (dal dualismo platonico e neoplatonico con cui il cosmo che è letteralmente "ordine"è salvato, benché sia considerato inferiore all'Idea del Bene o all'Uno, al dualismo temperato del Cristianesimo paolino etc.) ha conosciuto un'inaspettata reviviscenza per mezzo di alcuni orientamenti all'interno dell'Ufologia, anche in forme estreme. Mi riferisco qui, in particolar modo, a Corrado Malanga che si è convinto che esistono due generi di uomini: gli uomini con anima e quelli, invece, che ne sono privi, i cosiddetti umani. Tale dicotomia ontologica ricorda la distinzione gnostica tra uomini pneumatici (spirituali) ed ilici (materiali). Bisogna ammettere che questa visione è impopolare, ma, a mio parere, potrebbe non essere del tutto infondata. Infatti, prescindendo dal significato che intendiamo attribuire alla parola "anima", sembra che un divario incolmabile separi le persone: da un lato uomini con coscienza, dall'altro esseri simili a vuoti involucri, ad automi. Nel celebre film Matrix tale dialettica è riproposta, quantunque in modo ambiguo, nell'antitesi tra gli uomini e le macchine. Tale contrapposizione è evocata da quei ricercatori che individuano negli extraterrestri conosciuti come Grigi delle unità bioniche.
Il discorso è complesso e costellato di aporie, poiché è pressoché impossibile accordarsi sul valore del termine "anima" e sulle sue caratteristiche. Resta l'impressione che non tutti gli uomini siano uguali sicché talora si è tentati di ventilare ipotesi audaci ed eretiche, ad esempio, ammettendo che le piante possiedano una forma di coscienza e, nel contempo, negando che talune persone siano dotate di interiorità, simili a burattini eterodiretti, a robot menomati. Ancora più ardua è la riflessione sulla possibilità che una macchina possa acquisire, insieme con un'autonomia di pensiero e di azione, un'ombra di io. Il paradosso sarebbe se, in futuro, come in alcuni racconti e romanzi di fantascienza, cominciasse a nascere una progenie di automi senzienti in grado di soppiantare un'umanità meccanizzata e "dis-animata".
Già oggi la differenza tra uomini massificati e computers "intelligenti" è minima.
[1] Gli storici delle religioni e gli antropologi lo denominano demiurgo-trickster.
La riflessione sull'intima natura della natura ha impegnato profeti, filosofi, scienziati, artisti: alcuni vedono nel creato il sigillo divino, altri ritengono che in un mondo voluto da Dio si sia poi infiltrato un sabotatore per deturparlo [1], altri concepiscono la materia come antitesi pura dello Spirito, una "morta gora".
Nel Leopardi maturo l'immagine della natura si sdoppia: da un lato essa ostenta un'immagine gradevole, dall'altro affiora la sua essenza di forza cieca, di volontà tesa solo a perpetuare sé stessa, senza curarsi del destino delle creature, dei loro inani patimenti. Ecco allora la potente e solenne immagine della Natura: nella sua glaciale imperturbabilità, risponde alle domande sgomente dell'Islandese sul non-senso dell'esistenza.
E' quella del poeta recanatese una concezione anti-cosmica non molto distante dalle dottrine dualiste (dagli gnostici ai Catari) che vedono nella creazione ilica una caduta, benché Leopardi non creda in un principio spirituale contrapposto all'universo mosso da forze meramente meccanicistiche.
Il dualismo, con le sue forme più o meno radicali (dal dualismo platonico e neoplatonico con cui il cosmo che è letteralmente "ordine"è salvato, benché sia considerato inferiore all'Idea del Bene o all'Uno, al dualismo temperato del Cristianesimo paolino etc.) ha conosciuto un'inaspettata reviviscenza per mezzo di alcuni orientamenti all'interno dell'Ufologia, anche in forme estreme. Mi riferisco qui, in particolar modo, a Corrado Malanga che si è convinto che esistono due generi di uomini: gli uomini con anima e quelli, invece, che ne sono privi, i cosiddetti umani. Tale dicotomia ontologica ricorda la distinzione gnostica tra uomini pneumatici (spirituali) ed ilici (materiali). Bisogna ammettere che questa visione è impopolare, ma, a mio parere, potrebbe non essere del tutto infondata. Infatti, prescindendo dal significato che intendiamo attribuire alla parola "anima", sembra che un divario incolmabile separi le persone: da un lato uomini con coscienza, dall'altro esseri simili a vuoti involucri, ad automi. Nel celebre film Matrix tale dialettica è riproposta, quantunque in modo ambiguo, nell'antitesi tra gli uomini e le macchine. Tale contrapposizione è evocata da quei ricercatori che individuano negli extraterrestri conosciuti come Grigi delle unità bioniche.
Il discorso è complesso e costellato di aporie, poiché è pressoché impossibile accordarsi sul valore del termine "anima" e sulle sue caratteristiche. Resta l'impressione che non tutti gli uomini siano uguali sicché talora si è tentati di ventilare ipotesi audaci ed eretiche, ad esempio, ammettendo che le piante possiedano una forma di coscienza e, nel contempo, negando che talune persone siano dotate di interiorità, simili a burattini eterodiretti, a robot menomati. Ancora più ardua è la riflessione sulla possibilità che una macchina possa acquisire, insieme con un'autonomia di pensiero e di azione, un'ombra di io. Il paradosso sarebbe se, in futuro, come in alcuni racconti e romanzi di fantascienza, cominciasse a nascere una progenie di automi senzienti in grado di soppiantare un'umanità meccanizzata e "dis-animata".
Già oggi la differenza tra uomini massificati e computers "intelligenti" è minima.
[1] Gli storici delle religioni e gli antropologi lo denominano demiurgo-trickster.
Pubblicato da Zret
Monday, December 28, 2009
Il mondo dei replicanti e dei surrogati
http://wakeupneo.blogspot.com/2009/12/il-mondo-dei-replicanti-e-dei-surrogati.html
Il mondo dei replicanti e dei surrogati
Che dire.. Inquietante..
Pubblicato da Donnie
SO WHAT?
SO WHAT?
Friday, December 11, 2009
L'ambiguità di "Matrix" (un controdiscorso)
http://zret.blogspot.com/2009/12/lambiguita-di-matrix-un-controdiscorso.html
L'ambiguità di "Matrix" (un controdiscorso)

Il film "Matrix", per la regia dei fratelli Wachowski, (1999), è stato oggetto di numerose interpretazioni confluite anche in una raccolta di saggi Pillole rosse. Matrix e la filosofia, 2006. Sorprende che tra i vari esegeti, alcuni dei quali si sono persi nelle elucubrazioni più cervellotiche, nessuno abbia interpretato la nota pellicola in modo letterale. Questa lettura è peregrina, benché contenga, a mio parere, dei frammenti di verità. (Vedi Il dominio delle macchine da Atlantide a Zeitgeist).
Bisogna ricordare che "Matrix" è un'opera cinematografica che esprime, pur con qualche deviazione dall'ideologia dominante, la Weltanschauung e gli obiettivi del sistema. Pertanto trasformarla nella Bibbia dell'uomo che si ribella al potere è, per lo meno, un'ingenuità. Purtroppo è quello che è accaduto: la pillola rossa, (il) Neo-Messia che redime la popolazione asservita... sono divenuti altrettanti topoi di una rivoluzione velleitaria, surrogati della speranza in un futuro migliore. In ogni caso "Matrix", oltre a fornire interessanti spunti di riflessione su temi ontologici (che cos'è la realtà?), lascia filtrare qualche rivelazione affidata a particolari all'apparenza insignificanti e ad alcune battute dei personaggi, più che all'intreccio nel suo complesso, soprattutto se si leggono al contrario certi aspetti.
Proviamo ad invertire la dialettica uomini-macchine e scopriremo inquietanti risvolti. Si pensi alla frase pronunciata da Morpheus che è un'allusione alle scie chimiche: "Non so quando avvenne, ma ricordo che fummo noi ad oscurare il cielo". Il mentore di Neo intende qui riferirsi alla decisione che presero gli uomini di filtrare la luce del sole per tentare di sottrarre alle macchine l'energia che, alimentandole, le stava rendendo in grado di sopraffare le persone. E' questo forse uno stratagemma narrativo per deresponsabilizzare le élites che perseguono il folle disegno di trasformare l’umanità in un computer bionico. L'oscuramento è anzi volto alla distruzione della biosfera, mentre le microstrutture (M.E.M.S.) sono alimentate dalle onde elettromagnetiche e dai raggi ultravioletti.
L'antitesi tra artifciale e naturale enfatizzata nel film confligge con l'integrazione tra organismi viventi e programmi informatici senzienti vagheggiata dal sistema. D'altronde l'algida matrice che genera una realtà intesa come neuro-simulazione, è combattuta da rivoltosi la cui visione della vita, meramente biologista (gli uomini sono batterie, la mente identificata con l’encefalo, le esperienze come neuro-stimolazioni...), non si discosta molto dalla ferrea ed impersonale gestione energetica attuata dalle macchine.
Benché, per l'enucleazione dei motivi che costellano la pellicola dei fratelli Wachowski si siano scomodati Platone, la Gnosi, Kant etc., siamo al cospetto di una concezione tecno-esoterica in cui i nomi dei personaggi sono sovente più significativi della trama: così Neo è, nella sua vita irreale, Anderson, ossia in una contaminatio tra greco ed inglese, il Figlio dell'Uomo (adombramento del falso Messia, già evocato da Steiner); Morpheus è il nome del dio del Sonno, dunque è colui che, lungi dal risvegliare il protagonista in un mondo atroce ma vero, lo immerge nell'ipnosi dell'inganno che si perpetua, anche se in un differente stato percettivo.
Emblematico è anche il nome della città di Zion. Sion, la città di Dio, è l’unico centro di "Matrix "in cui gli uomini sono liberi, ma è ubicato (non è poi così strano) nelle profondità della terra. Simboleggia la Terra Promessa per l'equipaggio della nave, ma adombra anche uno fra i vertici dell'esecrando potere mondiale.
Un simbolismo biblico ed onirico è collegato anche al nome della nave, Nebuchadnezzar (Nabucodonosor). Nebuchadnezzar, re di Babilonia, fu istruito in sogno da Dio per distruggere gli abitanti di Gerusalemme che adoravano falsi profeti.
Pare dunque di poter intravedere, nel discorso digitale-cibernetico, una filigrana luciferino-transumanista: Neo, il Messia del futuro, è l'Uomo-macchina che, battendosi (fingendo di battesi) per liberare l'umanità dalla schiavitù all'Intelligenza artificiale, alla fine ne riafferma il predominio, mancandogli del tutto una dimensione spirituale, surrogata dalla padronanza delle arti marziali.
L'epigrafe del film è nell'obliqua battuta di Morpheus: "Il corpo non sopravvive senza mente". Il generico e rigido dualismo corpo-mente si rattrappisce nell'unità del cervello, sia esso biologico o elettronico.
Nonostante questi limiti ed ambiguità della produzione cinematografica, resta indelebile la sequenza in cui, azzerata la simulazione elettronica, Morpheus mostra a Neo la Terra così com'è realmente: un immenso cumulo di rovine sovrastato da un cielo grigio e metallico, una landa in cui gli edifici semidistrutti da una guerra planetaria paiono statue di divinità pagane spezzate dalla furia di un cataclisma. E' immagine potente, simbolo della desertificazione del mondo che ci circonda e dell'aridità interiore.
Non occorre, però, che alcun programma informatico crei uno scenario di vita fittizia, visto che il pianeta è già un cadavere.
Non occorre che le macchine prendano il sopravvento su uomini che sono già automi.
Bisogna ricordare che "Matrix" è un'opera cinematografica che esprime, pur con qualche deviazione dall'ideologia dominante, la Weltanschauung e gli obiettivi del sistema. Pertanto trasformarla nella Bibbia dell'uomo che si ribella al potere è, per lo meno, un'ingenuità. Purtroppo è quello che è accaduto: la pillola rossa, (il) Neo-Messia che redime la popolazione asservita... sono divenuti altrettanti topoi di una rivoluzione velleitaria, surrogati della speranza in un futuro migliore. In ogni caso "Matrix", oltre a fornire interessanti spunti di riflessione su temi ontologici (che cos'è la realtà?), lascia filtrare qualche rivelazione affidata a particolari all'apparenza insignificanti e ad alcune battute dei personaggi, più che all'intreccio nel suo complesso, soprattutto se si leggono al contrario certi aspetti.
Proviamo ad invertire la dialettica uomini-macchine e scopriremo inquietanti risvolti. Si pensi alla frase pronunciata da Morpheus che è un'allusione alle scie chimiche: "Non so quando avvenne, ma ricordo che fummo noi ad oscurare il cielo". Il mentore di Neo intende qui riferirsi alla decisione che presero gli uomini di filtrare la luce del sole per tentare di sottrarre alle macchine l'energia che, alimentandole, le stava rendendo in grado di sopraffare le persone. E' questo forse uno stratagemma narrativo per deresponsabilizzare le élites che perseguono il folle disegno di trasformare l’umanità in un computer bionico. L'oscuramento è anzi volto alla distruzione della biosfera, mentre le microstrutture (M.E.M.S.) sono alimentate dalle onde elettromagnetiche e dai raggi ultravioletti.
L'antitesi tra artifciale e naturale enfatizzata nel film confligge con l'integrazione tra organismi viventi e programmi informatici senzienti vagheggiata dal sistema. D'altronde l'algida matrice che genera una realtà intesa come neuro-simulazione, è combattuta da rivoltosi la cui visione della vita, meramente biologista (gli uomini sono batterie, la mente identificata con l’encefalo, le esperienze come neuro-stimolazioni...), non si discosta molto dalla ferrea ed impersonale gestione energetica attuata dalle macchine.
Benché, per l'enucleazione dei motivi che costellano la pellicola dei fratelli Wachowski si siano scomodati Platone, la Gnosi, Kant etc., siamo al cospetto di una concezione tecno-esoterica in cui i nomi dei personaggi sono sovente più significativi della trama: così Neo è, nella sua vita irreale, Anderson, ossia in una contaminatio tra greco ed inglese, il Figlio dell'Uomo (adombramento del falso Messia, già evocato da Steiner); Morpheus è il nome del dio del Sonno, dunque è colui che, lungi dal risvegliare il protagonista in un mondo atroce ma vero, lo immerge nell'ipnosi dell'inganno che si perpetua, anche se in un differente stato percettivo.
Emblematico è anche il nome della città di Zion. Sion, la città di Dio, è l’unico centro di "Matrix "in cui gli uomini sono liberi, ma è ubicato (non è poi così strano) nelle profondità della terra. Simboleggia la Terra Promessa per l'equipaggio della nave, ma adombra anche uno fra i vertici dell'esecrando potere mondiale.
Un simbolismo biblico ed onirico è collegato anche al nome della nave, Nebuchadnezzar (Nabucodonosor). Nebuchadnezzar, re di Babilonia, fu istruito in sogno da Dio per distruggere gli abitanti di Gerusalemme che adoravano falsi profeti.
Pare dunque di poter intravedere, nel discorso digitale-cibernetico, una filigrana luciferino-transumanista: Neo, il Messia del futuro, è l'Uomo-macchina che, battendosi (fingendo di battesi) per liberare l'umanità dalla schiavitù all'Intelligenza artificiale, alla fine ne riafferma il predominio, mancandogli del tutto una dimensione spirituale, surrogata dalla padronanza delle arti marziali.
L'epigrafe del film è nell'obliqua battuta di Morpheus: "Il corpo non sopravvive senza mente". Il generico e rigido dualismo corpo-mente si rattrappisce nell'unità del cervello, sia esso biologico o elettronico.
Nonostante questi limiti ed ambiguità della produzione cinematografica, resta indelebile la sequenza in cui, azzerata la simulazione elettronica, Morpheus mostra a Neo la Terra così com'è realmente: un immenso cumulo di rovine sovrastato da un cielo grigio e metallico, una landa in cui gli edifici semidistrutti da una guerra planetaria paiono statue di divinità pagane spezzate dalla furia di un cataclisma. E' immagine potente, simbolo della desertificazione del mondo che ci circonda e dell'aridità interiore.
Non occorre, però, che alcun programma informatico crei uno scenario di vita fittizia, visto che il pianeta è già un cadavere.
Non occorre che le macchine prendano il sopravvento su uomini che sono già automi.
Pubblicato da Zret
Friday, September 4, 2009
Dark city
http://zret.blogspot.com/2009/09/dark-city.html
Dark city
"Dark city" è una pellicola australiano-statunitense del 1998 per la regia di Alex Proyas.
"In una città anni Cinquanta dove è sempre notte, un gruppo di alieni manipola le memorie delle persone, cambiando le loro vite e le loro case, mentre sono addormentate, ma John Murdoch (Rufus Sewell), accusato di omicidio, resiste al trattamento. La sceneggiatura di Proyas, Dobbs e Goyer precede alcuni temi di "The Truman show" e pone domande vertiginose su che cosa sia l'identità" (P. Mereghetti).
Il film anticipa pure qualche motivo del più celebre "Matrix": l'atmosfera cupa, l'illusorietà della percezione, la strenua battaglia contro il controllo. Il protagonista, che cerca di risolvere il rompicapo della sua esistenza, in cui fluttuano memorie non sue ed oggetti mentali, si imbatte in un'organizzazione criminale controllata da un gruppo di individui chiamati Strangers. Sono alieni in grado di fermare il tempo e di alterare la realtà fisica. Alla fine, dopo varie peripezie, Murdoch elimina il capo degli Strangers. Dal buio dov'era stato risucchiato, l’uomo risale alla luce. Nell'ultima scena Murdoch sul pontile incontra una donna…
La fantascienza, con produzioni come "Dark city", dimostra di essere non tanto un genere anticipatorio, piuttosto una specie di filigrana del mondo in cui viviamo, con le sottili trame nascoste agli "uomini che non si voltano". E' una filigrana, però, che pare si possa scorgere non in controluce, ma sul fondo buio della metropoli, non città madre, ma, con volo etimologico, "città matrice", metafora della condizione umana contemporanea e forse di sempre.
Nel film la città campeggia in una scenografia simile alle cupe skylines del classico "Metropolis" e di "Batman". L'antitesi oscurità-luce, oltre all'evidente valore simbolico, snoda la lenta, ma irreversibile catabasi nell'ombra di cui Matrix, nell'ultimo episodio della saga, svela la genesi tecnologica oltre che morale.
La disperata ricerca dell'essenza, l'occulta regia degli "altri", la creazione delle memorie-schermo sono aspetti che si agganciano alle frange notturne dell'Ufologia e ne marcano la credibilità.
Il quesito sulla vera natura dell'anima è il fulcro di una rivelazione temeraria, abissale, sull'orlo di un lieto fine. Nella finzione.
"In una città anni Cinquanta dove è sempre notte, un gruppo di alieni manipola le memorie delle persone, cambiando le loro vite e le loro case, mentre sono addormentate, ma John Murdoch (Rufus Sewell), accusato di omicidio, resiste al trattamento. La sceneggiatura di Proyas, Dobbs e Goyer precede alcuni temi di "The Truman show" e pone domande vertiginose su che cosa sia l'identità" (P. Mereghetti).

La fantascienza, con produzioni come "Dark city", dimostra di essere non tanto un genere anticipatorio, piuttosto una specie di filigrana del mondo in cui viviamo, con le sottili trame nascoste agli "uomini che non si voltano". E' una filigrana, però, che pare si possa scorgere non in controluce, ma sul fondo buio della metropoli, non città madre, ma, con volo etimologico, "città matrice", metafora della condizione umana contemporanea e forse di sempre.
Nel film la città campeggia in una scenografia simile alle cupe skylines del classico "Metropolis" e di "Batman". L'antitesi oscurità-luce, oltre all'evidente valore simbolico, snoda la lenta, ma irreversibile catabasi nell'ombra di cui Matrix, nell'ultimo episodio della saga, svela la genesi tecnologica oltre che morale.
La disperata ricerca dell'essenza, l'occulta regia degli "altri", la creazione delle memorie-schermo sono aspetti che si agganciano alle frange notturne dell'Ufologia e ne marcano la credibilità.
Il quesito sulla vera natura dell'anima è il fulcro di una rivelazione temeraria, abissale, sull'orlo di un lieto fine. Nella finzione.
Pubblicato da Zret
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Thursday, May 7, 2009
Oltre il dualismo (articolo di Davy-seconda ed ultima parte)
http://zret.blogspot.com/2009/05/oltre-il-dualismo-articolo-di-davy.html
Oltre il dualismo (articolo di Davy-seconda ed ultima parte)

Riprendiamo il discorso della contrapposizione tra consenso e dissenso e soffermiamoci sulle scie chimiche che potrebbero dimostrare la volontà dei potenti a dimezzare o a sfoltire la popolazione mondiale: tale conclusione diventa discutibile, quando si leggono i documenti militari ufficiali su cui è basata la gestione del futuro. Documenti come l'Air Force 2025 esprimono l’intenzione delle élites di aumentare, secondo specifiche selezioni, la popolazione mondiale futura e non il contrario.
L'U.S.A.F. non si pone come obiettivo lo sterminio, semmai il contenimento della popolazione, un mirato controllo demografico.
Abbiamo dimostrato che le scie chimiche servono anche a causare malattie, ma varie patologie (si pensi al Morgellons) derivanti dalle irrorazioni chimico-biologiche, sono effetti collaterali di un’operazione i cui veri scopi sono altri.
Come sappiamo l’essere umano, in termini individuali, è considerato elemento anonimo di una massa umana standard, formata da una moltitudine di individui che possono essere calcolati e descritti in termini meramenti quantitativi: “l’essere umano attuale” è semplicemente paragonato ad una batteria elettrica che diventa infinita fonte di energia. Tramite la riproduzione, inoltre, gli uomini assicurano una costante alimentazione.
Sappiamo che l’ambiente circostante è possibilità di espressione per altre specie, come, ad esempio, gli insetti che, nonostante vivano nel nostro stesso mondo, hanno comunque una percezione del tempo e dello spazio molto differente dalla nostra. Ci potremmo riferire anche agli "alieni" che, oltre alla differente percezione spazio-temporale (da quanto viene talora riportato), agiscono nella nostra dimensione, ma con la capacità di influire sulle "leggi" definite dalla fisica tradizionale, ma ciò avviene perché essi hanno basi di calcolo percettivo (spazio-tempo-energia) diverse da quelle umane. Per questo non vedremo mai gli "alieni" con il nostro "metodo" di lettura e, se avverrà un’invasione, sarà un’invasione psichica e non tecnologica.
Nel contempo, vediamo insetti fisici in luogo di primitivi microcircuiti elettrici, perché anch’essi sono, in un certo senso, alieni, ma avendo gli stessi teso la ragnatela sulla quale vengono programmati i parametri di lettura dell’essere umano, hanno inserito impostazioni di lettura a proprio piacimento nella programmazione genetica.
L’essere umano si esprime tramite il cervello che traduce appunto tali parametri di lettura scritti nella programmazione genetica: il cervello è una sorta di computer che analizza e traduce miliardi di reazioni bio-chimiche in lassi di tempo limitati ed elaborando dati sensoriali di uno spettro molto ristretto. L'uomo, come ogni essere vivente, è sia alimentato sia sfruttato.
Quindi, a questo punto, è plausibile che il cervello funga come una specie di trasformatore elettrico che attinge ad un’infinita e potenziale energia Animica nella parte inconscia. Con un processo di trasformazione, l'encefalo produce energia elettrica nella parte Conscia che si esprime in movimenti, sentimenti e percezioni. La stessa attività elettrica generata non può essere sfruttata dalla persona stessa, perché essa è costantemente canalizzata da un filtro che la devia ... altrove, ovvero tutto ciò che manifestiamo in sentimento ed azione, è in realtà sfruttato “Altrove”.
Se questa fantascientifica teoria fosse verosimile, la nostra realtà sarebbe una pura illusione, assimilabile alla famosa “Matrix” e sarebbe dunque una realtà fittizia basata sullo sfruttamento dell’elettricità umana: gli uomini, tramite l’ipnosi condizionata, crederebbero di vivere una vita che è in verità “solo” fonte di energia elettrica.
L’essere umano è schiavo di un sogno costante e senza valore, ma crede di vivere ed esistere realmente in un film che, invece, non gli appartiene (se non avesse questa credenza, non esisterebbe alcun tipo di limitazione genetica e cerebrale): infatti è stato programmato con un cervello da gallina che gli impone di pensare che questa sia la vita.
Anche se talvolta alcuni diventano consapevoli di ciò e nonostante certi sappiano che l’essere umano è la batteria che alimenta l’ipnosi collettiva, possiamo anche credere nell’esistenza di altre entità che possono definirsi "aliene". Esse hanno altre concezioni e metodi di lettura della matrice sulla quale è, per ora, scritto ogni destino, ma il punto d’osservazione principale in questo infinito universo, è quello umano.
Dunque l’uomo alimenta la “macchina” che ha creato artificialmente l’apparente realtà e nessuno ha mai notato che l’essere umano stesso, nonostante possa divenire conscio dell’ipnosi e del condizionamento, darà sempre energia (indipendentemente dalla sua volontà) alle macchine… E' dunque l’uomo inconsapevole nemico di sé stesso, perché l’unico modo per uscire da questa fittizia realtà è togliere l’alimentazione a tali macchine e l’unica maniera per togliere l’alimentazione è la propria estinzione.
Infine ci troviamo di fronte ad un dilemma: salvare l’umanità conosciuta per salvare le macchine oppure distruggere la stessa umanità per NON alimentare e distruggere le macchine, artefici di questo sogno?
Leggi qui la prima parte.
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Saturday, November 8, 2008
INCANTESIMI DIGITALI

Premessa
Tempi sempre più strani e difficili avanzano proprio come avevamo detto e come chiaramente evidenziato dalla Parola del Padre.. le montagne russe tra eventi creati ad arte e fatti reali si susseguono per montare nella mente e nella coscienza dei molti solo confusione. La Grande Tribolazione avanza e il tempo scorre.. non credete alle menzogne e non pensate di essere immuni a quanto stà per accadere.
Anche se alcune difficoltà mi hanno tenuto un pò fermo e nonostante i melliflui tentativi di molti disinformatori di mettere in ridicolo la Verità ... essa procederà e sarà rivelata affinchè l'uomo [SAPPIA] e sia consapevole prima che venga eseguita la sentenza Giudiziaria Suprema.
Non fatevi ingannare dalla confusione di notizie ... GUARDATE OLTRE e vedete il fine reale che si stà delineando e che gli stolti NON VEDONO e tentano di impedire agli altri di vedere..!! La Verità fà male, ma è meglio addolorarsi prima e avere salva la vita, piuttosto che farsi illudere e ipnotizzare dalle [cicale] che cantano mentre stà arrivando un freddo, buio e tremendo inverno.. siate operosi e saggi come formiche, siate puri come colombe, allontanatevi dal male in ogni sua forma, accertatevi di ogni cosa e attenetevi a ciò che è eccellente secondo il Creatore di tutte le cose.Le tecnologie denominate "Digitali" sono ormai all'ordine del giorno. Le trasmissioni telefoniche, radiofoniche, televisive, le connessioni di rete, wireless e non... sono una sequenza di acceso e spento 0 1 in sequenza.. questi punti accesi e spenti determinano ciò che ascoltiamo e vediamo nel nostro mondo di incantesimi digitali.
Dalle vite "reali" alle vite "virtuali" (es. second life - ndr) TUTTO è programmato, gestito e condizionato da questa sconosciuta tecnologia tanto attuale quanto lontana da ogni tipo di concezione relativa alla vita per come è stata conosciuta sino ad oggi.
Scevro da ogni malizia avverso le cose nuove, voglio solamente far riflettere quante più persone sulla realtà di queste "conoscenze" che annichiliscono le coscienze reali, e come queste agiscono sulla mente.. sò che vi sembra assurdo ma leggete quanto mi accadde vari anni fà.
Andai in un ospizio per anziani a fare visita a questi, ed uno mi raccontò cosa gli accadde quando era giovane:
"..Ho sempre vissuto in motagna fino all'età di venti anni quando decisi di imbarcarmi come marinaio mercantile perchè nel mio paese non vi erano molti sbocchi per il lavoro oltre l'allevamento e l'agricoltura di montagna molto faticosa. Dopo 4 anni tornai al mio paese e raccontai tra lo stupore generale, di persone che non avevano mai nemmeno visto il mare, le mie avventure e tra queste il fatto che vidi per la prima volta nella mia vita ... [i pesci volanti].. lei non immagina cosa mi accadde da quel momento in poi.
Se prima ero stato un piccolo "eroe", dopo quella rivelazione divenni per TUTTI lo scemo del paese.. il visionario posseduto da spiriti maligni..!!
Benchè dopo l'avvento della televisione si sia saputo della REALE ESISTENZA di questa specie di pesci, io rimasi comunque per tutti [il visionario del paese]..".
Questa storia è rimasta nella mia mente da allora e oggi più che mai mi sento denominare esattamente come quell'uomo,.. ma torniamo al nostro discorso.
Nonostante l'acclamazione popolare e l'uso pervadente del digitale.. NESSUNO della Società accreditata come "Official" (a parte i soliti visionari come me) ha minimamente accennato non solo alle potenzialità sconosciute ma sopratutto alle possibilità infinite nascoste all'interno di questa nuova tecnologia.
Potenzialità e possibilità di certo NON tutte positive.. tra queste i brevetti registrati sull'utilizzo della TRASMISSIONE "digitale" attraverso i corpi e le menti umane.
Sì.. proprio così.. VOI siete RICETRASMITTENTI VIVENTI..!!
Questo è il brevetto registrato e già implementato TUTTO INTORNO A TE..
United States Patent 6,754,472 - Williams , et al. Williams, --> June 22, 2004
Method and apparatus for transmitting power and data using the human body
Abstract
Methods and apparatus for distributing power and data to devices coupled to the human body are described. The human body is used as a conductive medium, e.g., a bus, over which power and/or data is distributed. Power is distributed by coupling a power source to the human body via a first set of electrodes. One or more devise to be powered, e.g., peripheral devices, are also coupled to the human body via additional sets of electrodes. The devices may be, e.g., a speaker, display, watch, keyboard, etc. A pulsed DC signal or AC signal may be used as the power source. By using multiple power supply signals of differing frequencies, different devices can be selectively powered. Digital data and/or other information signals, e.g., audio signals, can be modulated on the power signal using frequency and/or amplitude modulation techniques.
Inventors:
Williams; Lyndsay (Cambridge, GB); Vablais; William (Woodinville, WA); Bathiche; Steven N. (Bellevue, WA)
Assignee:
Microsoft Corporation (Redmond, WA)
Appl. No.: 559746
Filed: April 27, 2000
Current U.S. Class:
455/100; 455/41.1; 455/95; 455/127.1
Intern'l Class: H04Q 007/20
Field of Search:
455/40,41,95,100,106 340/333 379/55.1 341/33
References Cited [Referenced By]
U.S. Patent Documents
4755816 Jul., 1988 DeLuca 340/7.
5796827 Aug., 1998 Coppersmith et al. 713/182.
6104913 Aug., 2000 McAllister 455/41.
6118882 Sep., 2000 Haynes 381/374.
6211799 Apr., 2001 Post et al. 341/33.
6223018 Apr., 2001 Fukumoto et al. 455/41.
6282407 Aug., 2001 Vega et al. 455/41.
6424820 Jul., 2002 Burdick et al. 455/41.
Other References:
"Bio/Analogics Technology Resources"; downloaded from: http://www.bioanalogics.com/technology,htm on Apr. 26, 2000, 2 pages.
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A questo punto la decisione autoritaria di trasmettere entro il 2012 SOLO IN DIGITALE tutto lo scibile del trasmissibile (scusate la rima baciata) spegnendo DEFINITIVAMENTE per sempre il vecchio segnale analogico e associando l'irrorazione dai cieli di sostanze pulviscolari di dimensioni microscopiche ma contenenti tutta la capacità di ricevere e trasmettere immense quantità di dati e nello stesso tempo di [INTERAGIRE] con la materia e gli organismi vegetali e biologici che permeano, possiamo [VEDERE] il fine ultimo sull'uso di questa cosiddetta nuova e meravigliosa tecnologia... L'INTERAZIONE E LA MODIFICAZIONE DEGLI STATI DI FREQUENZA di ogni cosa esistente sul pianeta terra.
Voglio ricordare a chi l'avesse dimenticato e farlo sapere alle nuove generazioni che NON lo sanno, una cosa fondamentale. Quando uscì il primo CD al laser, la propaganda mediatica assicurò che questa nuova tipologia di supporto avrebbe reso l'ascolto della musica una esperienza UNICA e PERFETTA rispetto al vecchio supporto in vinile.. e che inoltre sarebbe stato INDISTRUTTIBILE nel tempo (dichiaravano: anche per mille anni - ndr) sempre rispetto agli "obsoleti" dischi in vinile.. brutti, sporchi, neri e pieni di fruscii. Eppure la Verità è un'altra.. i CD si rovinano come i vinile.. la musica pur "sembrando" cristallina rispetto ai fruscii del plastico vinile [taglia] molte frequenze musicali che rendono ANCORA OGGI l'ascolto del vinile in Hi-Fi una esperienza UNICA E IRRIPETIBILE..!! Provate ad ascoltare della musica a casa di chi ha un VECCHIO impianto ad alta fedeltà con i vecchi dischi neri ... magari anche "Valvolare", e poi mi dite cosa ci fate con il CD o meglio ancora con il perenne MP3 portatile.
Ma quì non si tratta solamente di "ascolto".. si tratta di qualcosa di molto, molto più profondo fin dentro il DNA. Ma del suono "moderno" e del suo VERO uso ne parleremo un'altra volta. Quindi se mezza verità sull'audio digitale è stata detta, invece NULLA viene detto sulla VERITA' del "Nuovo Mondo" totalmente interconnesso dal DIGITALE che si stà realizzando.
Quello che ora davvero ci interessa è l'immersione e la TRASFORMAZIONE del nostro mondo all'interno della Matrix Digitale.. piante, animali e uomini compresi..!!
Dal momento che si riesce a "intercettare" la frequenza vibrazionale alla base della materia.. ecco.. che si riesce ANCHE a controllarla, plasmarla, modificarla.
Se TU sei un'antenna che trasmette e riceve frequenze ... come tale sei suscettibile all'influenza delle [informazioni] di cui sei consapevolmente o meno soggetto.
In ogni caso anche il mondo circostante con tutto ciò che ci vive è [soggetto] a tale "interazione" e gli sviluppi futuri sono inconcepibili per la mente razionale. Ma poichè sono stato dichiarato "visionario deficiente" dai - Saggi della Corte di Re Attivissimo - ed avendo ricevuto da loro "L'aura ad Honorem" posso tranquillamente dirvi a cosa servono DAVVERO le tecnologie digitali.
Lo stato dell'arte è l'obiettivo di realizzare un NUOVO PARADIGMA spazio-temporale.. il POSSESSO della materia e della biosfera.. la sua manipolazione e interpolazione con tutti gli aspetti della realtà oggettiva.. la trasposizione della realtà virtuale su quella reale, tanto da renderla definitiva e REALE proprio come in MATRIX.
Provate ad immaginare un mondo dove TUTTO E' POSSIBILE ... ogni cosa è [apparentemente] al vostro servizio e modificabile a vostro piacimento.. oggetti, ambienti, situazioni, sensazioni, piante, animali e.. persone..!! Potrete parlare e precepire di "toccare" una persona che si trova dall'altra parte del globo.. potrete mixare ed interagire, sovrapponendole, con le varie realtà.. fino ad arrivare al punto di non saper più distinguere tra la VERA realtà e quella VIRTUALE..!! Se qualcuno penserà [solamente] ad un atto contrario alla LEGGE vigente sarà immediatamente "DISATTIVATO", la prosperità, la felicità, il godimento e l'oblio [a comando] ... insieme alla PACE E SICUREZZA basate sul CONTROLLO TOTALE dell'esistente diverrà REALTA'.. benchè di poca durata..!!
Questo in sintesi e poche parole il vero scopo del mondo digitale voluto dal Nuovo Ordine Globale avvenire.. un mondo di Automi soddisfatti e felici, senza più veri sentimenti umani e coscienza.. proprio come già da oggi percepite e vedete negli altri mentre accade anche a voi stessi, ma non lo percepite e vedete..!! Solo se avete come strumento e parametro la Parola del Padre potrete combattere e vincere questa immane battaglia dentro il vostro DNA.
Non è affatto fantascienza e i nuovi miracoli e i prodigi che vedrete nei cieli e sulla terra saranno opera omnia degli uomini al servizio delle Potenze che dominano con il male questo mondo, e proprio come negli occulti messaggi subliminali contenuti nelle pubblicità... "Essi sono"...
TUTTO INTORNO A TE
Non dimenticate o almeno cercate di ricordare ciò che avete letto in questo tempo su questo strano Blog.. RICORDATELO.. ma sopratutto salvate e stampate il contenuto perchè al tempo stabilito non troverete più queste informazioni.
"Poi vidi uscire dalla bocca del dragone e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta, tre impure espressioni ispirate simili a rane. Essi sono infatti spiriti di demòni e compiono grandi MIRACOLI e PRODIGI.. e vanno da tutti i re della terra per radunarli alla battaglia del gran giorno dell'Iddio Onnipotente". (Apocalisse 16:13-14)
B O J S
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Articoli di approfondimento:
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