L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

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Saturday, January 23, 2016

Tuesday, January 19, 2016

Il sedicente Putin propone un rimedio peggiore del “male”


http://www.tankerenemy.com/2016/01/il-sedicente-putin-propone-un-rimedio.html

Il sedicente Putin?

https://archive.is/BmwJP


firmato il sedicente essse

Saturday, January 16, 2016

Il Morgellons: le caratteristiche fondamentali delle nanostrutture


http://www.tankerenemy.com/2016/01/il-morgellons-le-caratteristiche.html

Da quale film o racconto fantascientifico di serie Z ha tratto la straordinaria accozzaglia di puttanate raccolte in questo "articolo"?


https://archive.is/1CvYx

Thursday, December 10, 2015

Monday, March 3, 2014

Scie chimiche: precisazioni semantiche

http://www.tankerenemy.com/2014/03/scie-chimiche-precisazioni-semantiche.html

Scie chimiche: precisazioni semantiche


Ormai l’espressione “scie chimiche” è conosciuta pure dai non addetti ai lavori: comincia a diffondersi, sebbene purtroppo attraverso i canali della disinformazione, anche tra la gente comune. Qual è l’origine della dicitura in oggetto e quale campo semantico occupa? Sono necessarie alcune precisazioni lessicali.

"Scie chimiche" è un sintagma derivato dall'inglese "chemtrails", a sua volta forma sincopata di “chemical trails”. Il termine “chemtrails”, di origine militare, figura nello “Space preservation act”, una proposta di legge presentata nel 2001 dal deputato del Congresso Denis Kucinich. Il parlamentare statunitense chiese la messa al bando di tutte le armi esotiche, incluse appunto le chemtrails. La sua proposta di legge fu poi approvata ma con drastici tagli: il riferimento a tutte le armi esotiche fu espunto.

Il lessema “chemtrails” è modellato sul vocabolo “contrails” (da condensation trails), scie di condensazione, termine che risale al 1940-45. E’ palese che anche l’acqua e gli altri gas incombusti delle del tutto eccezionali scie di condensa, sono composti chimici, ma nei codici linguistici la parole (la consuetudine dei locutori che legittima le scelte paradigmatiche), come ci insegna De Saussure, determina e qualifica spesso significati, accezioni, ambiti d’uso. [1] Perciò l’espressione “scie chimiche”, sebbene imprecisa sotto il profilo squisitamente scientifico, è quanto mai adatta a definire tutti quei veleni dispersi deliberatamente nella biosfera attraverso aerei civili e militari. Così sono appropriate, quantunque non molto frequenti, le iuncturae “scie tossiche” o “scie velenose”. Il termine “chemtrails” tuttavia, con i suoi equivalenti italiano e spagnolo (estelas quimicas) ha il crisma e l’avallo della matrice militare. Errano dunque coloro che lo evitano, come se fosse di registro colloquiale o destituito di autorità semantica.

Certamente l’espressione “geoingegneria clandestina” (o illegale o abusiva) è più calzante: essa designa tutte quelle criminali operazioni volte a trasformare i biomi, a modificare gli equilibri naturali per mezzo della massiccia e quotidiana dispersione di composti chimici spesso in sinergia con l’irradiazione di campi elettromagnetici di differente intensità e frequenza. Visto che il complesso militare-industriale mira a stravolgere i processi biologici, ancora più preciso si rivela il sostantivo “biogeoingegneria”, cioè manipolazione della vita, a cominciare dal D.N.A., associata ad interventi che incidono sui fenomeni meteorologici, climatici e tettonici della Terra. Il pianeta con i suoi abitanti diventa un gigantesco teatro di attività illecite e di folli, pericolosi esperimenti.

La “geoingegneria ufficiale”, infine, è la classica foglia di fico per tentare di coprire o di giustificare le operazioni distruttive sopra descritte: formalmente essa sarebbe finalizzata a ridurre il cosiddetto “riscaldamento globale” o addirittura a ripristinare lo strato di ozono. E’ ovvio che è una truffa sia materiale sia linguistica. Per questa ragione, quando ci si riferisce alle iniziative scellerate del sistema, il sostantivo geoingegneria è sempre abbinato all’aggettivo “clandestina” o ad attributi di simile valore.


[1] In glottologia per asse paradigmatico si intende l’insieme dei vocaboli che il locutore seleziona spesso in modo inconscio o comunque irriflesso per accordarli nell’enunciato e nel discorso. Si contrappone all’asse sintagmatico, ossia alla struttura combinatoria di tipo sintattico-lineare. E’ una differenza che si deve considerare, quando si disserta sui fenomeni linguistici, sebbene siamo consapevoli che tale ragionamento non si può esigere dai negazionisti, ignoranti e stolti per definizione.

Sunday, February 9, 2014

Postumi e postumani

http://zret.blogspot.it/2014/02/postumi-e-postumani.html

Postumi e postumani


Il divario tra chi scorge negli Altri dei carnefici e coloro che li esaltano come salvatori aumenta ogni giorno di più. Come spesso avviene, le interpretazioni estreme sono le meno realistiche.

Alcuni, tra cui il militare, Philip J. Corso, tentano disperatamente di accreditare l’immagine di visitatori benevoli che redarguiscono l’umanità per non aver saputo sfruttare tutte le potenzialità dell’energia nucleare. Da restare esterrefatti! Secondo il colonnello Corso, l’idea di conservare le derrate alimentari bombardandole con i raggi gamma, fu mutuata dalle E.B.E. Che colpo di genio! La diffusione della celiachia e di altre affezioni, un tempo ignote, pare si debba a questa innovazione tecnica. [1]

Passi... La sfacciata apologia dell’atomo, in un periodo in cui le radiazioni di Fukushima stanno compiendo il giro del mondo per contaminare tutto il contaminabile, è più che una provocazione: è una bestemmia. Eppure trovi ancora chi pende dalle labbra di questi ufonauti nuclearisti.

Le spiegazioni estreme rischiano di essere poco verosimili. Forse non si sta combattendo una guerra invisibile tra “buoni” e “cattivi”, ma è in atto una plurimillenaria lotta tra fazioni spregiudicate: tra lo schieramento di Enlil e quello di Enki? Una rapida scorsa agli antichi testi indiani ed alla mitologia sumera (e non solo) potrebbe offrire una conferma a tale congettura.

Lo scenario è presumibilmente più complesso di come molti tendono ad immaginarlo. Sullo scacchiere incognito le forze in gioco sono molteplici: si stipulano alleanze, si rompono, si sferrano attacchi, ci si arrocca... La guerra dura da sempre e noi ci troviamo in mezzo. Lo scopo ultimo non è solo il controllo di un pianeta strategico, ma pure qualcos’altro... Humiles laborant ubi potentes dissident, scrive Fedro, cioè “Il popolo ci rimette quando i potenti si scontrano”. In un umile scrittore di favole si compendia la più acuta teoria politica.

Dunque non guardiamo a tale supposto conflitto come ad una lotta tra S. Giorgio ed il drago. La storia di “Amicizia”, sempre che contenga qualche brandello di verità, è istruttiva. Ci insegna che il culto della tecnologia è inconciliabile con una vera evoluzione: gli Akrij o W56, infatti, additavano nei loro antagonisti, i Weiros, dei fanatici della scienza e della tecnica. E’ un’idolatria dell’arido numero, una religione tecnotronica in cui la smania per la vita eterna è necrofilia, libido per tutto ciò che è sterile, inerte, morto.

Sono noti come “transumanisti” o “postumani”. Sono ad immagine e somiglianza di “grigi” piloti. Vagheggiano un’immortalità che è sopravvivenza cerebrale grazie ad interconnessioni con protesi bioniche, microprocessori ed altre diavolerie. Sono androidi con un occhio vero e l’altro sostituito da una telecamera, arti innestati, zucca cablata. Non è una parodia iconica né un’esagerazione fantascientifica. Costoro non hanno paura della morte fisica: ne hanno un sacro terrore. Non è più nemmeno un cross over tra biologia e tecnica, ma un download di reazioni neuronali in un congegno elettronico.

Sono “le magnifiche sorti e progressive” magnificate dalla stessa N.A.S.A., l’istituzione pseudo-scientifica che ha toccato il livello infimo, quando ha accolto nel suo entourage di negazionisti il falso falbo Federico Pistono, autore di un pistolotto spacciato per saggio inneggiante – non è un caso – al digitale.

Di questo passo, quale destino attende un’umanità tanto immiserita, un pianeta nuclearizzato? Ai postumani l’ardua sentenza.

Se non riusciamo ad immaginare che cosa ci aspetta, sappiamo, però, chi presenterà “Mistero” tra un secolo: Daniele Bossari trasformato in un un iPad con la barba.

[1] Si legga questo sconcertante articolo.

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Tuesday, January 28, 2014

Elysium

http://www.tankerenemy.com/2014/01/elysium.html

Elysium

Wednesday, November 13, 2013

Venter e la vita artificiale


www.tankerenemy.com/2013/11/venter-e-la-vita-artificiale.html

Venter e la vita artificiale

J. Craig Venter è uno scienziato (se è lecito attribuirgli un titolo che ci sembra usurpato) appartenente alla genia di ricercatori le cui scoperte sono spacciate come mirabolanti rimedi per problemi inesistenti o provocati ad hoc dal complesso militare ed industriale. Tra l’altro, come non vedere nella creazione di batteri frutto di incroci e manipolazioni genetiche sia un’attitudine prometeica sia sinistri addentellati con la Biogeoingegneria clandestina, soprattutto con il versante “bio”? Che il genetista abbia prodotto un batterio denominato Mycoplasma laboratorium apre uno scenario inquietante

Ricopiare un D.N.A. alieno per riprodurre in laboratorio una creatura di altri mondi. Non è la trama dell’ultimo film di fantascienza di Ridley Scott, ma il progetto del genetista J. Craig Venter, uno degli "scienziati" che ha mappato il genoma umano: "Presto saremo in grado di duplicare forme di vita extraterrestri. Come? Semplice: con un software e una stampante 3D. Con questo metodo si potranno disegnare ogni tipo di cellula ed anche interi organismi. Le prime conseguenze di questa tecnologia saranno di grande utilità (come no...): potremmo produrre biocarburanti, combattere il riscaldamento globale (sic), sviluppare nuove terapie mediche". Lo afferma Venter nel suo ultimo libro “Life at the speed of light: from the double helix to the dawn of digital life” (“Vita alla velocità della luce: dalla doppia elica all’alba della vita digitale“).

Nel saggio, da poco uscito sul mercato anglosassone, l'autore affronta l’annosa questione: che cos'è la vita? Per il genetista, può essere ridotta a “proteine robot” ed a “macchine D.N.A.”, ma crede anche che il futuro ci riservi molte, straordinarie opportunità per creare, da zero, nuovi organismi viventi.

Lo scienziato è un pioniere in questo settore: è stato il primo a creare una forma di vita sintetica nel 2010, denominata “Mycoplasma laboratorium”, per la quale ha chiesto il brevetto.

L’obiettivo è stato raggiunto inserendo il genoma di un microbo, modificato in laboratorio, nella cellula di un batterio che si è poi riprodotto: è stato il primo organismo creato direttamente dall’uomo. Ora Venter è a capo dell’istituto che porta il suo nome dove continuano le ricerche sulla biologia sintetica ...

“Ormai gli scienziati sono in grado di manipolare e modificare il D.N.A. aggiungendo determinate caratteristiche per creare dei microbi su misura”, ha affermato lo studioso. A suo avviso, siamo insomma all’inizio di una “rivoluzione genetica” che permetterà all’umanità di modificare a proprio vantaggio (sic) tutte le forme viventi presenti sulla Terra, dal grano in grado di resistere alla siccità ed alle malattie, agli organismi artificiali capaci di produrre farmaci. Non solo: le cellule sintetiche potrebbero essere usate anche per potenziare l’intelligenza o allungare la durata della nostra esistenza.

“La mia paura più grande non è l’abuso della tecnologia, ma il suo mancato impiego”, pontifica Venter. Ecco perché il ricercatore guarda in avanti e prospetta scenari futuristici: entro tempi brevi saremo pronti anche a riprodurre in laboratorio forme di vita che non esistono qui, sul nostro pianeta, ma che si sono sviluppate su altri mondi.

“Sono fiducioso del fatto che una volta esisteva la vita su Marte e forse potrebbe esistere ancora. Non è lontano il giorno nel quale potremo inviare su un altro pianeta una sonda robotica capace di leggere la sequenza del D.N.A. di un qualche microbo. Se poi riusciamo a trasmetterla sulla Terra saremo in grado di ricostruire quei genomi“, sostiene J. Craig Venter. La versione sintetica di un D.N.A. scoperto, ad esempio, su Marte potrebbe permetterci di ricreare, qui, sul nostro pianeta, la vita marziana.

L’eventuale microorganismo alieno verrebbe prima disegnato sul computer e digitalizzato, venendo così tradotto, con un particolare software, in una serie di dati da inviare ad una stampante biologica in 3D che provvederebbe a realizzarlo. [...]


Fonte: La crepa nel muro
 
 

Sunday, September 15, 2013

Federica Di Noi, Io, donna clonata

http://zret.blogspot.it/2013/09/federica-di-noi-io-donna-clonata.html

Federica Di Noi, Io, donna clonata

Nel breve libro, “Io, donna clonata”, Federica Di Noi riporta le sconcertanti informazioni di un affabile sconosciuto che la mette al corrente di un’élite abituata a ricorrere alla clonazione per conseguire l’immortalità. E’ un’immortalità biologica, l’unica possibile, stando all’enigmatico rivelatore.

Questo lignaggio, da millenni al vertice di un potere occulto, propugna un’ideologia materialista e transumanista che nega lo spirito e le dimensioni invisibili.

Anche solo per spirito di contraddizione, spronati dall’opuscolo, siamo inclini ad esplorare il tema dell’anima, ad interrogarci su un destino umano che, nel bene e nel male, forse non si riduce ad un involucro inerte, sia pure “eterno”.

Si tengano pure la loro miserabile immortalità da zombies.

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Sunday, July 21, 2013

Il futuro secondo la N.A.S.A. è già qui

Il futuro secondo la N.A.S.A. è già qui

Pubblichiamo un approfondimento relativo al documento stilato dalla N.A.S.A. intitolato “Future strategic issues – Future warfare”. L’articolo, scritto da [M40], è non solo una proficua integrazione rispetto a quanto avevamo proposto, ma pure un’analisi volta a focalizzare altre sfaccettature della questione da una differente prospettiva. Molto utile, tra l’altro, l’indicazione delle pagine che rinviano ai vari, spinosi argomenti.

Il documento di 114 pagine “Future strategic issues – Future warfare”, ossia “Questioni strategiche del futuro – Il sistema bellico futuro” proviene dal N.A.S.A. Langley Research Center. Lo firma il Chief scientist Dennis Bushnell. La Terra è vista come un'astronave di cui si sta ancora cercando il manuale d'istruzioni, mentre l'equipaggio è sempre in lotta con sé stesso ed aumenta di due milioni a settimana; ciò nonostante, l'umanità ha incredibilmente abbreviato i tempi dell'evoluzione, appropriandosi dei suoi segreti, fino ad incrociare geneticamente le specie. [Pag. 9]

Dopo quella industriale (1800-1950), questa è l'epoca della Information technology (I.T.) che si protrarrà fino al 2020, quando avverrà l'esplosione delle tecnologie biotecnologiche e nanotecnologiche. La massima espansione dell'uso dei nuovi ritrovati coinciderà con l'avvio dell'"età virtuale", dal 2020 in avanti, e con la robotizzazione di tutte le attività umane [pag. 13]. Ogni cosa sarà mediata dalla I.T., fino a culminare nell'intersezione tra naturale ed artificiale (wearable/implantable electronics). Questo cross over consentirà entro il 2030 ad un singolo computer di avere capacità di elaborazione superiore a quella di una città piena di cervelli umani. [Pag. 19]

Reti neurali miste umane-artificiali costituiranno "creativity machines" in grado di produrre una quantità illimitata di idee [pag. 21] che risolveranno (sic) i problemi dell'umanità: povertà, sovrappopolazione, scarsità di risorse, inquinamento, global warming (sic) (pag. 23). La nuova tecnologia permetterà di scaricare milioni di dati direttamente nel cervello, accorciando drasticamente i tempi dell'apprendimento. [Pag. 27]

Il nuovo scenario porrà ulteriori problemi anche in termini di legge: la protezione dei dati personali sarà minacciata da micro/nano-sensori ubiqui. Dilagheranno i crimini cibernetici. Diventerà cruciale la salvaguardia degli impianti elettronici nel corpo umano. Occorrerà fronteggiare l’incontrollabile auto-replicazione dei nanorobot. [Pagg. 30 e 31]

Le nano-tecnologie consentiranno a granelli di smart dust delle dimensioni di 1mm cubo o meno, di operare come sciami di sensori (vedi Swarm theory, n.d.a.) fluttuanti nelle correnti d'aria [pag 41] o di funzionare come polvere esplosiva in grado di raggiungere obiettivi strategici apparentemente inaccessibili.

Allo stesso modo la smart dust potrà essere distribuita attraverso aerosol (irrorazione aerea tramite droni) ed inalata dai polmoni, dove si depositerà per eseguire varie "missioni patologiche", rappresentando una del tutto nuova e legale classe di armamenti. [Pag. 43]

Un altro fronte della guerra futura è quello dell'emissione di radio frequenze (RF) come arma contro la persona (attraverso il riscaldamento, gli effetti di superficie e l'interazione con l’encefalo in modalità di bassa frequenza [pag. 49]. Le microonde a bassa potenza causano abbassamento delle performances comportamentali, massiccia alterazione delle funzioni cerebrali, incremento letale del flusso sanguigno. [Pag. 50]

La nano-tecnologia può essere usata in molteplici occasioni e con i più vari scopi, dalla guerra batteriologica anti-uomo a quella geneticamente mirata, fino alla funzione anti-flora/fauna e alla bio-pirateria. [Pag. 51]

Le nuove armi finora descritte sono apparentemente "legali" [pag. 55] e la loro caratteristica più innovativa ed efficiente è l'ubiquità: microonde, smart dust ed armi acustiche possono, infatti, eludere le barriere fisiche che finora ostacolavano l'azione militare. [Pag. 65]

Nel contesto di questo nuovo scenario ibrido naturale-artificiale, l'essere umano appare inutilmente ingombrante, vulnerabile, lento sia sotto il profilo fisico sia cognitivo; insomma ha un valore aggiunto rapidamente decrescente. [Pag. 66] Al contrario i robot stanno dimostrando di aver superato le capacità umane in tutti gli ambiti di applicazione: sono più reattivi, più letali, più efficaci e necessitano di minore logistica. Inoltre i micro-robot possono sfruttare animali e piante come piattaforme d'azione o addirittura usarli come depositi di munizioni. [Pag 73]

Anche il nucleare, impiegato in maniera non convenzionale, sarà parte integrante della guerra del futuro, ad esempio come contenuto di una nave da affondare al largo e poi far esplodere per provocare maremoti e spuma radioattiva. (sic) [Pag. 82]

La guerra è anche mediatica: ce lo ricorda la "sindrome C.N.N." Il ruolo dell'informazione è fondamentale per plagiare l'opinione pubblica. Spesso i media arrivano prima e sono più efficaci e seguìti dei governi, quindi trasmettere attentati, catture e torture di cittadini statunitensi in diretta televisiva orienterà la popolazione.

Allo stesso modo si possono rovinare carriere: si potrà condurre una vera e propria guerra psicologica [Pag. 93], magari come accompagnamento ad un attacco batteriologico diffuso attraverso l'importazione di cibo, medicinali o vestiti. [Pag 98]

Wednesday, July 10, 2013

Politica e meta-politica

http://zret.blogspot.co.uk/2013/07/politica-e-meta-politica.html

Politica e meta-politica


L’attuale, rovente situazione in Egitto spinge molti ad interrogarsi a proposito di come evolverà la situazione politica nello scacchiere del Medio - oriente, con le inevitabili, ferali ripercussioni sul contesto internazionale. Ora, premesso che nessuno può sapere quali siano i veri giochi di potere su cui si può solo astrologare, è errato pure credere che sia in corso una lotta tra il bene ed il male. La detronizzazione di Morsi, che ha dovuto demordere [notare il fine umorismo - zret perche' non scrivi qualche testo per Elio e le storie tese?], è stato uno smacco per gli Stati Uniti, sostenitori dei Fratelli musulmani, sebbene anche nell’opposizione molti siano i filo-occidentali. Tuttavia pensare che i militari traghetteranno l’Egitto verso la “democrazia” denota immensa ingenuità. La “politica” è il regno della violenza e dell’ipocrisia: rileggere Machiavelli ogni tanto potrebbe giovare. Il male minore causa sempre massimo orrore.

Il caos egiziano è molto istruttivo. In primo luogo ci insegna che poco importa chi ottenga e detenga il potere, poiché il popolo passa solo dalla padella nella brace o viceversa, in un’altalena infinita. Inoltre comprendiamo che non possono essere gli uomini a salvare l’umanità: le classi “dirigenti”, o per manifesta incapacità e/o perché pilotate da potentati occulti, agiscono sempre contro gli interessi della collettività. L’integralismo islamico è deplorevole, come qualsiasi fondamentalismo, ma l’egemonia dell’esercito non è un optimum, specialmente se i militari esacerberanno gli animi con la repressione e provvedimenti coercitivi, forieri di ulteriori tumulti. Non sarà poi l’aeronautica egiziana a coordinare le operazioni di Biogeoingegneria nella terra dei Faraoni, il cui cielo è senza dubbio chimico? [1]

Evitare di schierarsi in modo manicheo è sempre consigliabile. Tra l’altro i dissesti sociali ed i tracolli economici, spontanei o programmati che siano, sono considerati utili dalle élites sataniste. Se i cittadini ne avessero coscienza, eviterebbero di sostenere in modo partigiano uno o l’altro movimento o fazione o partito, sapendo che ai vertici sono tutti uguali e tutti d’accordo nella spartizione di denaro e privilegi, offerti loro da chi agisce dietro le quinte.

E’ necessario dunque evitare di concentrare la propria attenzione su questa sorta di teatro kabuki, che è la prassi dei governi a livello nazionale ed internazionale, per provare a cogliere le dinamiche interne e segrete sottese agli eventi. In poche parole, è necessario valicare i confini della politica, la cui disamina delle componenti socio-economiche e strategiche non è del tutto inesatta né inefficace, ma parziale e talora angusta, per gettare uno sguardo nell’area off limits della meta-politica.

Così, solo per portare un paio di esempi, ho letto con piacere un recente articolo del Professor Francesco Lamendola che ha denunciato il servilismo dei cialtroni italiani nei confronti di Sion, in un pamphlet intitolato “Riti d’iniziazione e riti di umiliazione”. Tuttavia siamo ancora nell’àmbito di una concezione politica, per quanto lucidissima e tagliente. E’ doveroso salire un altro gradino, ricordando che la patetica adulazione dei quaquaraqua italioti e stranieri si esercita nei confronti dei Sionisti come nei rispetti dei papi. I Khazari sono pur sempre dei camerieri, anche se molto influenti: i Rothschild [GRANDE ZRET! finalmente hai imparato come si scrive Rothschild] da secoli amministrano il fantastico patrimonio del Vaticano. Il criminale Henry Kissinger è stato consigliere personale di Benedetto XVI!

Suscita perciò altrettanto disgusto vedere il pellegrinaggio dei “nostri” rappresentanti da papa Bergoglio da cui probabilmente prendono ordini o con il quale concertano strategie per attuare i loro diabolici piani di dominio planetario. Vedere Napo orso capo ed il cattolicissimo Enrico Letta che sono ricevuti dal pontefice di turno, fra salamelecchi, baci e strette di mano massoniche, è una laida testimonianza di piaggeria, di vile, umiliante sottomissione.

Un breve excursus su papa Francesco: colui si è rivelato un bluff, come era stato predetto da alcuni analisti. Dietro i suoi discorsi deamicisiani e demagogici, si nasconde un marpione, protagonista, da buon Gesuita, delle trame mondialiste tese all’instaurazione di uno stato ecumenico di stampo totalitario.

Saliamo ora qualche altro gradino ed apprezzeremo l’articolo “Parole nel vuoto”, scritto dal curatore di Freeskies. Qui si squaderna una trasparente, rivelatrice, epifanica visione meta-politica. E’ uno sguardo profondissimo oltre le apparenze, di là dalle cronache ufficiali ed oltre pure le indagini più scaltrite. E’ naturale che un affresco così preciso e simile ad un quadro iperrealista: provoca nell’osservatore perplessità e persino ribrezzo di fronte ad una realtà esibita con tanta cruda, impietosa esattezza. Eppure, dopo aver letto questo studio, una persona dotata di discernimento dovrà commentare come lo scrittore André Gide, dopo che ebbe completato “Il mondo come volontà e rappresentazione” di Schopenauer: “E’ proprio così!”.

Vero è che il disegno tracciato è ritenuto dai più inverosimile, anzi impossibile. Chi potrà mai accettare la pazza idea che l’umanità sia il bestiame degli Altri e la storia un immenso, millenario inganno? Chi potrà mai vedere nel Transumanesimo il passo fatale verso l’ultima mutazione antropologica? Ecco la ragione dello sconsolato titolo “Parole nel vuoto”.

Non siamo neanche più le voci di coloro che gridano nel deserto, ma gli echi fievolissimi di quelle voci, ormai quasi impercettibili.

Articoli correlati:

Tanker Enemy, Il progetto LOFAR ed il C.I.C.A.P., 2012
F. Lamendola, Riti d'iniziazione e riti di umiliazione, 2013
Freeskies, Parole nel vuoto, 2013


[1] La “Politeia” di Platone e la stessa vita del filosofo greco dimostrano quanto sia arduo delineare un sistema politico efficiente ed equo. Le idee collidono con le circostanze concrete, le teorie, anche quelle più nobili, o sfociano in pericolose utopie o cozzano con un’umanità che rispecchia e spesso moltiplica i difetti dei ceti dirigenti. La società pare ingovernabile, anche quando è inquadrata – ed è oggi la situazione più diffusa – nei plotoni dello stato-Leviatano.

Che il popolo, chiunque governi, è sempre vessato è intuizione di uno scrittore “minore” come Fedro. Fedro vale più di tanti “esperti” di politica, economia, società etc.? Sì.



Saturday, June 1, 2013

La disinformazione attraverso i libri di testo: il caso di “Weather studies” e il caso (sub)umano degli straccioni del terrazzino


http://www.tankerenemy.com/2013/06/la-disinformazione-attraverso-i-libri.html

La disinformazione attraverso i libri di testo: il caso di “Weather studies”

“Chi scandalizza uno di questi piccoli, è meglio per lui che si metta una macina da asino al collo e venga gettato in mare”. (Vangelo)

L’infaticabile Dane Wigington denuncia il plagio delle nuove generazioni perpetrato attraverso l’editoria scolastica. Si inorridisce di fronte ai roghi dei libri, dall’incendio della biblioteca che dava lustro ad Alessandria d’Egitto sino alla distruzione dei classici paventata da Ray Bradbury in “Farehneit 451”, ma un testo infame e mendace come “Weather studies” merita di essere incenerito sulla pubblica piazza ed il suo autore additato al pubblico e perpetuo ludibrio. La Geoingegneria clandestina è già un abominevole delitto, tuttavia stuprare la coscienza dei bambini grida vendetta.

Per quanto sorprendente possa sembrare, stiamo assistendo ad una disinformazione in piena regola, ad una campagna di rieducazione e di indottrinamento ai danni dei piccoli studenti negli Stati Uniti d’America. Ai bambini si insegna che gli aerosol chimici (geoingegneria clandestina alias scie chimiche) con cui è contaminato l’intero orbe terracqueo sono composti da "innocuo vapore acqueo".

Questa propaganda comporta profonde implicazioni.

In primo luogo dimostra chiaramente che il governo intende continuare ad irrorare veleni ancora per molto tempo. Inoltre è in atto un condizionamento nei confronti delle nuove generazioni affinché credano che gli aerosol chimico-biologici siano "innocui". In questo modo in futuro nessuno protesterà o si opporrà ai crimini dei governi.

Una campagna di questa scala volta al plagio rivela una realtà allarmante: stiamo assistendo all’attuazione di un piano che fu ideato molti decenni fa. Questo piano, il cui fine precipuo coincide con lo sterminio di una parte significativa della popolazione, viene venduto al pubblico come un insieme di operazioni compiute per "il bene dell'umanità".


"Gli obiettivi dell’eugenetica possono essere conseguiti con maggiore facilità, se si usa un nome diverso da eugenetica." Così scrisse Frederick Henry Osborn, nel 1937, eugenista popolare, fondatore della Società statunitense di Eugenetica, scelto da Franklin Roosevelt alla presidenza del Comitato consultivo civile sul Selective Service nel 1940.


Perché ai bambini statunitensi sono inculcate delle bugie che li spingono ad accettare l'avvelenamento sistematico di tutta la vita sulla Terra? Perché gli influenti propugnatori delle politiche demografiche ed eugenetiche agiscono ai più alti livelli nella società?

Non abbiamo già visto tempo addietro qualcosa di simile? Sentiamo davvero il desiderio di rivivere un incubo?

La risposta a queste domande è affidata interamente a voi.

Il libro di testo intitolato “Weather studies” (sic!) di Joseph M. Moran, edito dall’American meteorological society, viene usato per insegnare ai piccoli allievi che gli aerosol chimici sono formati da innocuo vapore acqueo e che coincidono con le "scie di condensazione", ma questo è palesemente falso. I motori a reazione non producono scie di condensazione, se non in condizioni rarissime e comunque gli aerei che eventualmente generano una breve ed effimera contrail sono troppo alti per essere visti da terra. In realtà, la maggior parte delle persone non potrà mai vedere una vera scia di condensa in tutta la sua vita. Molti osservatori del cielo e piloti di linea hanno deciso di esprimere il loro sdegno per la clamorosa disinformazione con cui è occultata la Geoingegneria clandestina.

Fonte: geoengineeringwatch.org




Saturday, June 30, 2012

Transbiologia (articolo di Sophia Smallstorm e solite minchiate degli straccioni del terrazzino)


http://www.tankerenemy.com/2012/06/transbiologia-articolo-di-sophia.html

Transbiologia (articolo di Sophia Smallstorm)

Sophia Smallstorm compendia un articolo di Clifford Carnicom, ingegnere e ricercatore indipendente indipezzente. Lo scenario delineato ha addentellati [ma addentellami 'sta fava, pagliaccio] con una nuova forma di biologia – che la Smallstorm chiama “transbiologia” – e con le farneticazioni del Transumanesimo.

L’ingegnere e ricercatore indipendente [ANCORA? Si dice INDIPEZZENTE] Clifford Carnicom ha recentemente scoperto che siamo pieni di "nuovi organismi": essi non corrispondono ad alcuna forma di vita biologica nota. Filamenti di ogni tipo invadono gli organismi vegetali ed animali: sono di origine sconosciuta. Essi inglobano alcuni componenti microscopici che non sono classificabili. Alcuni sono simili alla clamidia (un parassita batterico che in genere causa infezioni urogenitali), altri sono affini al micoplasma (un parassita batterico che si trova tipicamente nei mammiferi) e certuni sono analoghi ad eritrociti: assomigliano a globuli rossi, ma in qualche modo risultano modificati o progettati.

La pseudo-clamidia non sembra essere batterica, poiché sopravvive all’uso di farmaci normalmente efficaci e ad alte temperature. Anche il simil-micoplasma non è del tutto batterico, in quanto è resistente agli antibiotici ed a condizioni estreme di calore. Gli pseudo-eritrociti riescono a replicarsi al di fuori di qualsiasi organismo ospite. Questa è biosupertecnologia!

Quando si considerano i tre domini che comprendono le forme di vita sulla nostra terra (Archibatteri, Eubatteri ed Eucarioti) e si confrontano le proprietà di ciò che il ricercatore ha scoperto nelle sue capsule di Petri (una capsula di Petri - detta anche: piatto, piastra, disco, scatola di Petri - è un piatto cilindrico di vetro o plastica coperto, usato dai biologi per le colture biologiche n.d.t.), si è condotti verso una conclusione che confonde. Gli organismi definiti Archibatteri possono vivere in assenza di ossigeno e si trovano pure in biomi con temperature molto alte o bassissime, ad esempio nei crateri vulcanici e sotto la banchisa. Tuttavia, come ha appurato Carnicom grazie all’esame di tessuti umani, vive qualcosa in noi che assomiglia agli Eubatteri, ma che si comporta come gli Archibatteri così da suggerire l’ipotesi che ha avuto luogo una sorta di incrocio delle due forme.

Consideriamo ora i filamenti. I filamenti presenti in natura generalmente sono ascrivibili ai funghi (i funghi appartengono al dominio degli Eucarioti. I filamenti dei funghi si chiamano ife, n.d.t.), ma le fibre reperite non possono essere abbinate ad alcun tipo di fungo conosciuto.[...]

Il nostro ricercatore conclude: "Sembra si tratti di organismi che trascendono le classificazioni che sono state elaborate per le diverse forme di vita. Siamo al cospetto di un crossover orchestrato, un incrocio che attraversa le linee dei tre domini della vita su questo pianeta". In altre parole, qualcosa oggi appare negli esseri viventi (anche animali) che è una nuova forma di vita, una forma transbiologica, che non può essere classificata in base a ciò che sappiamo: essa sembra essere stata progettata, resiste ai tentativi di debellarla ed è in grado di autoreplicarsi.

Homo sapiens appartiene al gruppo degli Eucarioti (comprendente Protisti, Funghi, Piante ed Animali). Se ora, però, in noi pullulano componenti degli altri gruppi siamo ancora homo sapiens? Una prospettiva del genere è delineata in libri come “Homo evolutis” di Juan Enriquez e Steve Gullans. Il movimento transumanista sta spingendo per la creazione di un nuovo tipo di uomo con questo nome. I postumani non saranno come noi e noi forse siamo già adatti alla ricetta per la creazione di questa specie futura.

Fonte: www.911weknow.com
 
che più pezzente non si può

Monday, February 27, 2012

Scie chimiche e homo novus

http://www.tankerenemy.com/2012/02/scie-chimiche-e-homo-novus.html

Scie chimiche e homo novus

Scie chimiche e umanità sintetica (psicotronica)

http://scienzamarcia.blogspot.com/2012/02/scie-chimiche-e-umanita-sintetica.html

Scie chimiche e umanità sintetica (psicotronica)

L'uomo di domani: più forte con il cervello on line e una vita lunghissima. in futuro saremo senza difetti. O quasi. Questo è il frontespizio di una nota rivista italiana

Rivista Time
Un lungo video sulle scie chimiche e su uno dei fini ultimi, quello di rendere gli uomini dei semi-robot transumanistici: SCIE CHIMICHE E UMANITA' SINTETICA (PSICOTRONICA)

Come trovo scritto sulla presentazione del video su youtube:

UNA SPIEGAZIONE DEFINITIVA E SCONVOLGENTE SUL VERO SCOPO DELLA SATURAZIONE DELL'ATMOSFERA TERRESTRE ATTRAVERSO SOSTANZE CHIMICHE.
COME FU SPIEGATO GIA' NEL 2007 IN QUESTO LUNGIMIRANTE E PROFETICO ARTICOLO:



copertina di un CD
D'altronde è il pensiero che abbiamo già espresso in passato e ribadito proprio pochi giorni fa :

 ...  il nesso col punto precedente è nella funzione “nascosta” del DNA come antenna ricetrasmittente a particolari frequenze. Il livello a cui si spinge la manipolazione genetica (vedi Morbo di Morgellons) fa sospettare che ci sia addirittura un progetto di trasformare l'essere umano in una sorta di ibrido uomo macchina (come per altro si prefigge di fare l'ideologia del transumanesimo) ... una macchina telecomandata ed obbediente?

Per approfondimenti suggerisco caldamente di leggere l'articolo: Transumanesimo, il nuovo volto dell'eugenetica

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Un sentito ringraziamento all'amico Bojs del blog intermatrix

Monday, August 15, 2011

Chip tatuato per rilevazioni diagnostiche, tra false promesse e finalità nascoste

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/08/chip-tatuato-per-rilevazioni.html

Chip tatuato per rilevazioni diagnostiche, tra false promesse e finalità nascoste


Sull'edizione on line di Repubblica-Salute leggiamo di una sorta di incrocio tra un tatuaggio ed un circuito stampato, una sorta di super tecnologico innesto più sottile di un capello che si imprime sulla pelle, che nel futuro non troppo lontano potrebbe rilevare "tutti i segnali vitali aiutando i medici ad intervenire rapidamente nell'effettuare un check-up d'urgenza". Il sogno di chi lo sperimenta e lo sta mettendo a punto è di sostituire questo piccolo oggetto ad altri apparecchi elettronici utilizzati a scopo diagnostico.
Ma sarò tutto vero? Le promesse che fanno i costruttori saranno poi mantenute? Nell'articolo di Repubblica viene affermato tutto con spavalda sicurezza e vengono utilizzati i tempi dell'indicativo, noi preferiamo riferire la notizia utilizzando i tempi del condizionale dal momento che quello che si riuscirà a realizzare nel futuro potrebbe essere anche un fisco totale rispetto alle aspettative iniziali. Ad esempio il microchip ad innesto sottocutaneo si è dimostrato ben poco affidabile, facilmente clonabile, e potenzialmente pericoloso (alcuni cani sono addirittura morti a causa dell'innesto di tale dispositivo e sono segnalati diversi casi di tumore nella zona dell'innesto).


Piuttosto si ravvisa in questo articolo una propaganda, non più tanto subliminale, alla nascita di una nuova generazione di ibridi uomo-macchina, come quella auspicata dall'esecrando movimento transumanista, ed una propaganda indiretta al progetto di marchiare e/o microchippare ogni persona tracciandone ogni movimento. Vedi anche quanto sta accadendo nel sistema sanitario italiano.

Tra l'altro si vuole diffondere il pregiudizio che solo le macchine abbiano capacità diagnostiche e che poco valgano ormai l'esperienza del medico, il suo saper toccare, tastare, sentire il polso, sentire l'odore, fare una corretta anamnesi, individuare le irregolarità del respiro e del battito. Ed in effetti proprio a causa di questa invadenza di mezzi tecnologici di diagnostica molti medici hanno perso queste abilità tradizionali che erano retaggio dei vecchi medici curanti di famiglia, così come molti di loro hanno perso la capacità di collegare i sintomi ed i segni del male agli errori dell'alimentazione e di utilizzare per la guarigione le virtù curative degli alimenti (l'esame di scienza dell'alimentazione è facoltativo per gli studenti di medicina italiani).


Per maggiori approfondimenti vedi gli articoli:

Alcune scomode verità sui microchip impiantabili.





Si ringrazia Luka del blog diario nel web per la segnalazione.

Saturday, August 13, 2011

Neuropsicofisiologia: dalla coscienza al bit

http://zret.blogspot.com/2011/08/neuropsicofisiologia-dalla-coscienza-al.html

Neuropsicofisiologia: dalla coscienza al bit

Michele Trimarchi è il fondatore negli anni ‘70 del XX secolo della Neuropsicofisiologia, (d'ora in poi N.) disciplina che integra Neurologia, Psicologia, Fisiologia. Nata dagli studi sulla Fisica dell’informazione, sulle differenze funzionali tra emisfero destro e sinistro e sulle funzioni superiori del cervello umano, mira ad unire mente ed encefalo. Questa branca si prefigge di scoprire la fisiologia della coscienza, cercando di comprendere come si sviluppa l’Io cosciente dell’essere umano, quell’Io che permette di gestire l’esperienza in modo consapevole e creativo, integrando l’attività della mente con il soma nel suo rapporto con l’ambiente.

Semplificando, individuerei alcuni capisaldi della N., basandomi su un articolo del Dottor Trimarchi.

Nel cervello e nella sua espressione non esiste niente che non sia spiegabile con la Fisica, ovvero che non sia materia/energia/informazione. L’elettromagnetismo è la base della fisiologia cerebrale che si manifesta attraverso la realizzazione di circuiti biologici neurali governati dalle stesse leggi che regolano i circuiti elettrici e magnetici prodotti dalla tecnologia. L’emisfero destro palesa un’intelligenza genetica innata ed un’inclinazione all’autoapprendimento con cui conosce sé stesso ed il mondo che lo circonda. L’emisfero sinistro interiorizza i condizionamenti che provengono dall’esterno, inibendo la capacità creativa ed emotiva dell’emisfero destro. Ciò crea squilibri neuropsichici e, al limite, patologie. Ogni processo naturale è un sistema che, regolato da precisi princìpi fisici (causa ed effetto), scambia energia, materia ed informazione con gli altri complessi circostanti. Le norme che regolano la Fisiologia umana, animale e vegetale non sono codificate dall’uomo: la scienza può solo scoprirle, conoscerle e rispettarle. La fisiologia ontogenetica (dell’individuo) prevede centocinquant’anni di vita, purché la conoscenza non confligga con i bioritmi scanditi dall’ontogenesi stessa.

La N. si propone di indagare il dissidio tra la consapevolezza e la creatività, espresse dall’emisfero destro, e la logica del sinistro, per suggerire strategie risolutive basate su un’integrazione dei due sistemi.

Nonostante gli altisonanti titoli e le numerose ricerche di Trimarchi, mi pare che la N. non sia molto innovativa né apprezzabile. Anzi, se si eccettua la valorizzazione delle potenzialità latenti nella parte destra dell’encefalo e la riscoperta di antichi canoni medici inerenti all’importanza dell’equilibrio tra l’uomo e la natura, alcuni fondamenti suscitano forti perplessità.

Sorprende che Trimarchi, con incredibile nonchalance, stabilisca un’equivalenza tra materia-energia-informazione, quando già la corrispondenza tra le prime due è, talora, controversa. Sorprende che lo scienziato postuli la fisicità dell’informazione: l’informazione, infatti, benché passi attraverso un canale fisico, di per sé trascende la materialità. Sorprende ritrovare sic et simpliciter l’obsoleto dogma parascientifico del nesso tra la causa e l’effetto, come se Hume e Kant non fossero mai nati: tale nesso, che irrigidisce l’analisi dell’universo in strutture rigide, è altresì in contraddizione con l’idea di libertà, sottesa al dinamismo dell’emisfero destro. Pontifica lo scienziato: “Ogni ricercatore e scienziato deve sapere che il fenomeno che sta studiando ubbidisce sempre al principio fisico di causa ed effetto, ovvero è deterministico, anche se spesso la complessità del fenomeno cogli aspetti che sembrano probabilistici (sic)”.

Alla fine, questo pastiche di biologismo deterministico, cibernetica, teoria dell’informazione, medicina olistica è una riproposizione, solo con uno svecchiamento linguistico, del solito materialismo volto ad identificare coscienza e cervello e che distingue in modo ingenuo tra esterno ed interno, tra matrice e conseguenza. Ecco l’obiettivo: vivere sino a centotrent’anni anche in buona salute, in armonia con sé e con gli altri. E prima? E dopo? Certo è già un eccellente risultato, ma si esclude dall’orizzonte conoscitivo ogni riflessione e domanda sull’anima, tradotta (ridotta) in segnali bio-elettrici, laddove anche alcuni scienziati, senza citare vari filosofi, ammettono che la mente e la coscienza paiono situarsi al di fuori del cervello, benché tale organo funga da traduttore.

E’ noto che il discorso sull’anima è considerato una romanticheria. Viviamo in un mondo disanimato in cui uomini, animali, piante sono reificati, misurati in base al loro controvalore in denaro. Il termine “anima” appartiene solo al linguaggio fumoso e forviante di qualche superstite metafisico. Il corpo stesso, da tempio dell’interiorità, è ormai degradato in macchina che, non appena non funziona più, si getta in una discarica. Tutto è numero, bit, informazione. Tutto è materiale, ma la materia, lungi dall’essere un flusso vitale, è uno schedario di dati.

L’ideale di una vita oltre il cerchio biologico è sostituito dal progetto di un’esistenza prolungata in cui la Verità, la Giustizia, l’Amore, la Dignità, citati dal Trimarchi, sono parole che suonano come un omaggio formale ad una specie di orientamento para-scientifico con venature New age.

L’idolatria della scienza che tutto spiega, condendo la Neurologia con un filo d’olio di Psicologia, sancisce il definitivo, irreversibile fallimento di una ricerca che, mentre ardita spiega le vele verso l’oceano del futuro, si incaglia nelle secche del Positivismo ottocentesco.

Vedi M. Trimarchi, Neuropsicofisiologia: dal condizionamento alla consapevolezza, in Puntozero, n. 1, 2011

Saturday, May 14, 2011

Il cavallo di Troia per il Transumanesimo

http://www.tankerenemy.com/2011/05/il-cavallo-di-troia-per-il.html

Il cavallo di Troia per il Transumanesimo

Pubblichiamo un articolo dell'amico Freeanimals. L'editoriale indaga il nesso tra Transumanesimo e Nuovo ordine planetario, captando i segnali che i media di stato inviano, instillando nell'opinione pubblica, in modo subdolo e progressivo, il desiderio di una società ipercontrollata e bio-sintetica. E' un piano di ingegneria sociale che passa attraverso le strategie "dolci" di trasmissioni nazional-volgari come "Voyager".

Se c’è una cosa di buono che ho fatto nella vita è stato liberare gli animali dai loro aguzzini. Un episodio in particolare merita di essere evidenziato: le due scimmiette portate via dall’istituto universitario di ricerca, di Trieste, una delle quali aveva un elettrodo impiantato nel cervello. Se a qualcuno dovesse passare per la testa l’idea che non è carino rompere porte, vetri, armadi e macchinari vari per “rubare” le cavie, rispondo che non è carino nemmeno quello che alle cavie viene fatto. Se vi scandalizza l’idea che qualcuno entri senza autorizzazione in una facoltà di medicina, spacchi attrezzature e sottragga animali da laboratorio, significa che siete complici degli aguzzini, dato che il proverbio dice: “Chi ha pietà dei lupi, non ha pietà delle pecore” e meritereste che si facesse la stessa cosa anche a casa vostra.

Per anni noi antivivisezionisti abbiamo sostenuto che tutto ciò che viene fatto alle bestie, viene fatto, come esercitazione, in previsione del tempo in cui sarà fatto sugli uomini. Tale principio, benché passi inosservato, è da molto tempo messo in pratica, ma ora sta cominciando a diventare sempre meno occulto. Cioè, diventa visibile anche a chi ha sempre avuto gli occhi foderati di prosciutto.

Più passa il tempo e più mi diventa chiaro l’insieme del quadro che si sta delineando. Per esempio, la trasmissione "Voyager", condotta da Roberto Giacobbo, è stata additata da alcuni studiosi della cospirazione come uno strumento di propaganda del sistema per creare confusione, sollevare polveroni e nascondere i veri problemi: si usa il termine inglese “gatekeeper”, guardiano del cancello. E’ il sistema che decide che cosa lasciar trapelare e che cosa occultare alla consapevolezza delle persone. Nella puntata del 9 maggio 2011 si è parlato degli studi compiuti da un numero crescente di ricercatori in merito alla possibilità per l’essere umano di vivere a tempo indeterminato, ovvero di raggiungere una specie di immortalità. Il servizio di "Voyager" in sé non avrebbe nulla di straordinario, se non lo si mettesse in relazione con un articolo di "Panorama" del 24 febbraio 2011, che a sua volta riportava la notizia apparsa sulla rivista "Time" del 21 febbraio, di cui qui sopra si vede la copertina. L’immagine di un cranio umano con un elettrodo che esce dalla nuca e che ci fa venire in mente il film "Matrix", chiude il cerchio con le scimmiette di Trieste e con tutte le altre cavie che, nel mondo, subiscono lo stesso trattamento.

Coloro che siedono nel posto di regia di tutto questo, sono ben consapevoli che, finché si tratta di animali si può fare tutto ciò che si vuole e protesteranno solo gli animalisti, che sono una minoranza, ma con gli esseri umani bisogna andare cauti, perché il primo a lamentarsi sarebbe il Vaticano, che non rappresenta certo una minoranza della popolazione mondiale. (In realtà il Vaticano fingerebbe di essere contrario, poiché la Chiesa di Roma è un think thank mondialista allineato con i poteri occulti, se non addirittura, come sostengono alcuni ricercatori, tra i principali artefici dell'agenda conosciuta come Nuovo ordine mondiale, n.d.r.)

Bisogna adottare una strisciante strategia per convincere la gente che avere un elettrodo impiantato nel cervello è buona cosa, è di moda e, soprattutto, è fatto per il nostro bene. "Time" ha osato diffondere l’immagine più forte, mentre trasmissioni televisive sedicenti scientifiche come "Voyager" o "Mistero", condotto da Raz Degan, usano approcci più leggeri e camuffati. Abbinare l’idea che con un elettrodo nel cervello, ma anche un microchip potrebbe servire all’uopo, il nostro corpo ne trarrebbe beneficio e le nostre funzioni biologiche sarebbero avvantaggiate, significa allestire uno specchietto per le allodole, per arrivare a sbaragliare ogni obiezione e ottenere una massa di persone sottomesse alle direttive che vengono dall’alto.

In parte già ci sono riusciti, mediante subdoli metodi di condizionamento mentale, attraverso la televisione e gli altri mass-media, fino ad arrivare a tecniche sofisticate che impiegano onde elettromagnetiche ed altre frequenze suscettibili di interferire sull’umore della gente.

Gli Illuminati che governano il mondo ci stanno già riuscendo, ma non sappiamo ancora fin dove arriva la loro influenza e dove invece i casi di depressione, omicidi inspiegabili e suicidi immotivati abbiano una causa naturale.

I fratelli Marcianò, titolari del sito di controinformazione sulle scie chimiche meglio informato e documentato in Italia, sospettano di essere stati vittime di una vendetta trasversale, poiché sul palazzo di fronte è stato installato un emettitore di onde elettromagnetiche, rivolto verso la loro abitazione, rimosso dopo la morte del padre, il soggetto più debole della famiglia. Solo i militari ed i servizi segreti potrebbero fare una cosa del genere in quanto, per sua stessa ammissione, l’esercito è tuttora in possesso di tecnologie derivate dagli studi di Nikola Tesla ed i corpi di polizia di varie parti del mondo sono già in possesso di strumenti atti a stordire, rendere sordi o cuocere i manifestanti durante le rivolte di piazza. Il cosiddetto taser è solo l’oggettino più innocuo di cui dispongono gli sbirri.

Immaginate una società in cui ai bambini piccoli, insieme con i vaccini obbligatori verrà inserito sotto pelle un chip con i dati anagrafici, un’antennina microscopica ed altre nano-apparecchiature atte a controllare l’individuo. Sarebbe un mondo in cui forse la criminalità verrebbe annientata, ma gli individui diventerebbero dei numeri privi di valore, automi impossibilitati ad obiettare, a criticare le imposizioni governative ed a operare scelte autonome. Se ora gli Illuminati, bontà loro, ci lasciano l’illusione del libero arbitrio, permettendoci di votare di tanto in tanto i nostri candidati preferiti, quando verrà instaurato il Nuovo ordine mondiale non avremo più neanche l’illusione di essere liberi e le generazioni che verranno dopo non sapranno nemmeno che cosa significa la parola libertà.

Quel concetto astratto per il quale sono morte migliaia di persone, lungo il corso della storia, sarà cancellato dal dizionario della neo-lingua orwelliana che rappresenterà l’unica cultura concessa dal vertice della piramide. Forse i giovani nati sotto quel tipo di regime non soffriranno la mancanza di un bene che non sanno neanche cosa sia.

"Voyager"," Panorama" e "Time" ci prospettano la possibilità che gli scienziati, torturando animali nei laboratori, mettano a punto tecniche di sopravvivenza che ci faranno raggiungere e forse superare i 120 anni di vita. In cambio di tale seducente prospettiva, i padroni del mondo ci chiederanno il piccolo sacrificio di accettare qualche impianto speciale, di piccole dimensioni, in fondo non molto diverso da una protesi, una vite d’acciaio nel femore o un “pacemaker” nel cuore.

La gente si sottometterà volentieri, fiduciosa, certa che tutto sarà fatto per il suo bene, accettando di lasciarsi controllare, pur di avere maggiore sicurezza nelle strade, pur di sconfiggere il terrorismo, che sono gli stessi Illuminati ad aver creato, pur di aspirare al traguardo dell’immortalità o di aggiungere anche un solo giorno alla propria vita che è la meta agognata da tutti gli esseri umani fin dagli albori della storia. Fin da quando abbiamo la consapevolezza della caducità delle cose e della nostra e altrui morte.

Un certo proverbio spavaldo dice: “Meglio vivere un giorno da leoni che un anno da pecore”. Un altro, altrettanto spaccone, recita così: “Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio”.

Belle frasi, smentite dalla pratica quotidiana. Sarà facendo leva sulla debolezza dell’essere umano che i massoni promotori del Nuovo ordine mondiale, che sono i discendenti degli alchimisti, introdurranno strumenti di controllo obbligatori e useranno la promessa dell’elisir di lunga vita per ridurci ad automi obbedienti e sottomessi.

Sarà la fine della storia e l’inizio di un incubo, il peggior incubo che ci possiamo immaginare, come neanche Orwell e Huxley sono riusciti a descrivere.


Fonte: Freeanimals