http://zret.blogspot.it/2014/01/universi-paralleli.html
Universi paralleli
Nobody's listening to the sounds of the street: the clamor, the violence, the sirens, the heat. (Ayo)
Più passa il tempo e più si approfondisce il solco tra il mondo fittizio proiettato dai media di regime e la realtà quotidiana. Le più recenti tecnologie (penso, ad esempio, alla televisione HD) creano scenari sfavillanti, dalle tinte nitide, dagli spazi profondi, prospettici.
Paradossalmente questa realtà finta è più sensoriale e più aggettante dell’universo “reale” ormai offuscato ed appiattito dalle incessanti azioni distruttive perpetrate ai danni della natura. La natura “naturale” è oggi quella dei documentari prodotti da prestigiose reti: la savana, la foresta equatoriale, il deserto... hanno una plasticità ed una forza iconica ignota agli ambienti veri. [zretino, sei mai stato nella savana, nella foresta equatoriale o in un deserto?]
Talora ci si chiede se quell’esplosione di vita con animali e piante esotiche non sia, almeno in parte, il risultato di artifici digitali. Molte specie estinte continuano a vivere forse solo nella ri-creazione elettronica. Qui l’Oceano Pacifico pullula ancora di fauna, si slarga in azzurri orizzonti, in cieli sconfinati, si accende di tramonti corruschi..., mentre la concreta desolazione radioattiva di Fukushima si staglia in un silenzio invisibile.
All’evocativa ed esotica Terra del fuoco, nell’estremo sud dell’America oggi si è sovrapposto il paesaggio campano: nella “terra dei fuochi” dai rifiuti tossici si elevano tetre colonne di fumo, si sprigionano aspri colori.
La distanza tra questi universi aumenta sempre più: il diorama attrae con le sue figure fantasmagoriche, ma l’esistenza langue in una cella squallida. Mentre nell’universo catodico la morte è solo un ingrediente narrativo, essa aleggia sulle città-dormitorio simile all’ombra di un angelo dalle ali pesanti, coperte di catrame.
Più passa il tempo e più si approfondisce il solco tra il mondo fittizio proiettato dai media di regime e la realtà quotidiana. Le più recenti tecnologie (penso, ad esempio, alla televisione HD) creano scenari sfavillanti, dalle tinte nitide, dagli spazi profondi, prospettici.
Paradossalmente questa realtà finta è più sensoriale e più aggettante dell’universo “reale” ormai offuscato ed appiattito dalle incessanti azioni distruttive perpetrate ai danni della natura. La natura “naturale” è oggi quella dei documentari prodotti da prestigiose reti: la savana, la foresta equatoriale, il deserto... hanno una plasticità ed una forza iconica ignota agli ambienti veri. [zretino, sei mai stato nella savana, nella foresta equatoriale o in un deserto?]
Talora ci si chiede se quell’esplosione di vita con animali e piante esotiche non sia, almeno in parte, il risultato di artifici digitali. Molte specie estinte continuano a vivere forse solo nella ri-creazione elettronica. Qui l’Oceano Pacifico pullula ancora di fauna, si slarga in azzurri orizzonti, in cieli sconfinati, si accende di tramonti corruschi..., mentre la concreta desolazione radioattiva di Fukushima si staglia in un silenzio invisibile.
All’evocativa ed esotica Terra del fuoco, nell’estremo sud dell’America oggi si è sovrapposto il paesaggio campano: nella “terra dei fuochi” dai rifiuti tossici si elevano tetre colonne di fumo, si sprigionano aspri colori.
La distanza tra questi universi aumenta sempre più: il diorama attrae con le sue figure fantasmagoriche, ma l’esistenza langue in una cella squallida. Mentre nell’universo catodico la morte è solo un ingrediente narrativo, essa aleggia sulle città-dormitorio simile all’ombra di un angelo dalle ali pesanti, coperte di catrame.
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Solito sproloquio incomprensibile del fratellonzo studiato
ReplyDeletesì però "un silenzio invisibile"" aridaje con gli ossimori... (fra un po' ne pubblicherà un prontuario su lulu.com :D)
Deletequesta realtà finta è più sensoriale e più aggettante
ReplyDeleteMa aggettami 'sta fava, e curati, straccione triste che non sei altro.
ilpeyote aggetto continuo
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DeleteCapisco che fa figo trovare termini astrusi per far finta di essere colto: basta selezionare la parola e andare su un vocabolario online e scoprire che vuol dire semplicemente "sporgente".
DeleteMa parla cume te magnet! :)
sporgente dal terrazzino... e borla giò?
Deletequell'oscuro aggetto del desiderio LOL!
E allora che mi sporga (e spurghi) anche la fava, 'sto immondo demente.
Deleteilpeyote IDIOTA
Per lo meno, a differenza di acconguagliato che è inventato di sana pianta, il termine esiste. Traducendo dallo zrettese quindi si potrebbe scrivere:
Deletequesta realtà finta è più sensoriale e più sporgente
Inomprensibile, come tutto quello che scrive il professoruncolo fallito.
Domanda: ma perché l'imbecille deve mettere "Marco Preve" tra le labels anche quando nulla c'entra?
ReplyDeleteMah ...
Ma perché è un imbecille, no?
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ReplyDeleteScusate, ho sbagliato url, ecco quello corretto:
Deletehttp://www.freezepage.com/1390372290QPKHQHIFTR
I fuffari sanno solo fare miserabile accattonaggio.
DeleteDa quanto vedo su amazon, Lannes ha un grande ammiratore, un certo MARCELLO che ha recensito entusiasticamente tutti i suoi libri-fuffa. A dire il vero è anche l'unico a recensirli a parte un altro tizio che ne ha recensito solo uno.
DeleteTutto sta in essere come per quelle statue di sabbia che belle stanno sulle spiagge d’estate ad ammaliare i turisti o per quelle altre statue di ghiaccio invernali delle città “sample for tourism”, “campioni di turismo”
ReplyDeleteAntonino ha molto da lavorare prima di arrivare a questi livelli.. non scrivo chi è ma è facile da indovinare. La cosa più divertente dopo i suoi post sono i commenti dei suoi fan.
Vero. Però un post dove si elencano alluvioni terremoti e fatti strani senza dare la colpa a nessuno, un semplice elenco che non tira istericamente in ballo NWO haarp illuminati e gesuiti Antonino non sarebbe proprio capace di cominciarlo...
DeleteGennaro for president!
ma l’esistenza langue in una cella squallida.
ReplyDeleteNo. Non è una cella.
E' un terrazzino.
Epic win! :D
Deletesi sta preparando per partecipare al festival del metasesema?
ReplyDeletela tecnica di scrittura è chiaramente ispirata a candy crush saga quando il sistema mischia le caramelle
solo che lui usa figure retoriche