http://www.tankerenemy.com/2014/02/frutta-e-verdura-contaminate-da-metalli.html
Frutta e verdura contaminate da metalli pesanti
Un
articolo non recente, ma purtroppo sempre attuale, ci sprona a
domandarci: di che cosa ci nutriamo, anche quando scegliamo per la
nostra dieta frutta fresca e secca, verdure ed altri alimenti il più
possibile naturali? Meglio non pensarci… In particolare i kiwi, frutti
originari della Nuova Zelanda, ricchi soprattutto della salutare
vitamina C (acido ascorbico), risultano spesso contaminati, perché le
falde freatiche sono inquinate. E’ il caso soprattutto dei kiwi, di
altra frutta ed ortaggi coltivati nel Lazio: sono prodotti pieni di
metalli… Che strano! Sono gli stessi veleni contenuti nelle “scie
chimiche”! L’aspetto ignominioso è il seguente: né la regione Lazio né
altri enti hanno avvisato gli agricoltori e la popolazione. Organi
preposti, tecnici dell’A.R.P.A., ministro dell’ambiente… è proprio il
caso di chiedersi: Kiwi li ha visti?
“L’ignoranza è una brutta bestia“, e quando si parla di “ignoranza” mi riferisco a colui che ignora, che non conosce in modo adeguato un fatto, un dato, qualcosa e, a fronte di questo, non si rende conto delle possibili conseguenze dovute ad un atto specifico della persona stessa.
Succede nelle province di Roma e Latina, nella cosidetta Valle d’oro di Borgo Montello: piantagioni di insalata, pomodori, uva da tavola, ma sopratutto di kiwi. Tutta roba venduta in Italia. Tutta roba tossica. E noi, come sempre, ignari di tutto. E chi di competenza, come sempre, se ne resta nel suo silenzio.
Nelle falde a pochi metri dalle coltivazioni sono stati trovati “veleni” che hanno contaminato le varie piantagioni, in particolar modo quella dei kiwi. Al confine est della Valle d’oro c’è dagli anni ’80 una macchia grigia: inizialmente era piccola, appena visibile, ma, col passare del tempo, si è estesa fino a divenire un mostro da 50 ettari, un tumore che si allarga sulla terra, lambendo i confini del fiume Astura. E ovviamente questa “macchia grigia” contiene le sue “tossine”, metalli pesanti come piombo, arsenico, ferro, manganese. Tutte sostanze cancerogene, capaci di concentrarsi nei prodotti agricoli e, di conseguenza, nel nostro organismo. In particolar modo l’arsenico. Per non parlare della spazzatura che i camion del comune di Latina gettavano in un terreno adiacente. La cosa davvero grave e scandalosa è che nessuno né la regione né il comune di Latina, ha avvisato del pericolo la popolazione e i coltivatori. Sì, perché loro ne erano già al corrente e anche da un po’. Già nel 2009, infatti, i tecnici dell’A.R.P.A. Lazio hanno iniziato a cercare la traccia dei veleni fuori dagli invasi della discarica cresciuta a dismisura: c’era il timore che le sostanze normalmente presenti nelle falde avessero superato il fiume, confine labile con le coltivazioni.
Dal 2010 l’ente ambientale che dipende dalla Regione Lazio ha iniziato a prelevare i campioni delle falde acquifere sui bordi dei campi, oltre il fiume. Il risultato è stato davvero impressionante. L’arsenico, ad esempio, prendendo come limite di legge i 10 microgrammi per litro, l’A.R.P.A. ne ha rilevato valori fino a 30 volte superiori la norma. Per intenderci e per farvi capire meglio la gravità della situazione, nel giugno del 2010, ad esempio, un campione conteneva 260 microgrammi di arsenico per litro, mentre nel gennaio del 2011 (quindi sette mesi dopo) in un altro prelievo il campione conteneva ben 382 microgrammi per litro! Per non parlare del piombo, il cui valore risulta essere al di sopra dei valori consentiti, del ferro e del manganese (additivo per carburanti aeronautici - n.d.r.), entrambi con tassi di concentrazione al di sopra della media consentita in quella zona. Questi dati, partiti dagli uffici dell’A.R.P.A. Lazio il 20 marzo del 2012, sono contenuti in un rapporto mai divulgato alla popolazione. Un secondo rapporto, consegnato invece lo scorso maggio, risulta essere introvabile, mantenuto sotto riserbo dagli uffici ambientali della Regione Lazio. Perché è stato tenuto segreto? Perché i dati sono adesso rassicuranti e quindi era inutile fomentare eventuali allarmismi oppure questo secondo rapporto si è rivelato “catastrofico” e, come sempre, si preferisce il silenzio per non doversi assumere le proprie responsabilità? Non ci è dato saperlo.
Corrado Carruba, commissario dell’A.R.P.A. Lazio, ha spiegato che quei dati non sono stati forniti perché manca una valutazione finale da parte dell’I.S.P.R.A., mentre la Regione Lazio ha dichiarato che il rapporto non è ancora disponibile perché incompleto.
Di avviso diverso l’I.S.P.R.A., chiamata in causa dall'agenzia regionale diretta dal Dottor Carruba, che con le sue dichiarazioni ha voluto in un certo senso smentire quanto dichiarato dalla regione e dall’Arpa Lazio: “Si ritiene che i dati siano pubblici e che siano accessibili presso gli enti preposti. L’approfondimento tecnico del modello concettuale del sito insistente nell’area delle discariche di Borgo Montello, è del tutto indipendente dal procedimento amministrativo di bonifica e/o messa in sicurezza che resta in capo agli enti preposti”.
Intendiamo ancora continuare a far finta di niente? Vogliamo ancora causare inutili morti dovute a "disattenzioni" e negligenze di questo tipo?
Davvero non ci sono parole.
Fonte: dionidream.com
“L’ignoranza è una brutta bestia“, e quando si parla di “ignoranza” mi riferisco a colui che ignora, che non conosce in modo adeguato un fatto, un dato, qualcosa e, a fronte di questo, non si rende conto delle possibili conseguenze dovute ad un atto specifico della persona stessa.
Succede nelle province di Roma e Latina, nella cosidetta Valle d’oro di Borgo Montello: piantagioni di insalata, pomodori, uva da tavola, ma sopratutto di kiwi. Tutta roba venduta in Italia. Tutta roba tossica. E noi, come sempre, ignari di tutto. E chi di competenza, come sempre, se ne resta nel suo silenzio.
Nelle falde a pochi metri dalle coltivazioni sono stati trovati “veleni” che hanno contaminato le varie piantagioni, in particolar modo quella dei kiwi. Al confine est della Valle d’oro c’è dagli anni ’80 una macchia grigia: inizialmente era piccola, appena visibile, ma, col passare del tempo, si è estesa fino a divenire un mostro da 50 ettari, un tumore che si allarga sulla terra, lambendo i confini del fiume Astura. E ovviamente questa “macchia grigia” contiene le sue “tossine”, metalli pesanti come piombo, arsenico, ferro, manganese. Tutte sostanze cancerogene, capaci di concentrarsi nei prodotti agricoli e, di conseguenza, nel nostro organismo. In particolar modo l’arsenico. Per non parlare della spazzatura che i camion del comune di Latina gettavano in un terreno adiacente. La cosa davvero grave e scandalosa è che nessuno né la regione né il comune di Latina, ha avvisato del pericolo la popolazione e i coltivatori. Sì, perché loro ne erano già al corrente e anche da un po’. Già nel 2009, infatti, i tecnici dell’A.R.P.A. Lazio hanno iniziato a cercare la traccia dei veleni fuori dagli invasi della discarica cresciuta a dismisura: c’era il timore che le sostanze normalmente presenti nelle falde avessero superato il fiume, confine labile con le coltivazioni.
UNA MARCHETTA PER TANKER ENEMY - Il Comitato "Tanker enemy" e' in crisi e i fratelloni stanno sbroccando. Se continua cosi' dovranno trovarsi un lavoro.
Dal 2010 l’ente ambientale che dipende dalla Regione Lazio ha iniziato a prelevare i campioni delle falde acquifere sui bordi dei campi, oltre il fiume. Il risultato è stato davvero impressionante. L’arsenico, ad esempio, prendendo come limite di legge i 10 microgrammi per litro, l’A.R.P.A. ne ha rilevato valori fino a 30 volte superiori la norma. Per intenderci e per farvi capire meglio la gravità della situazione, nel giugno del 2010, ad esempio, un campione conteneva 260 microgrammi di arsenico per litro, mentre nel gennaio del 2011 (quindi sette mesi dopo) in un altro prelievo il campione conteneva ben 382 microgrammi per litro! Per non parlare del piombo, il cui valore risulta essere al di sopra dei valori consentiti, del ferro e del manganese (additivo per carburanti aeronautici - n.d.r.), entrambi con tassi di concentrazione al di sopra della media consentita in quella zona. Questi dati, partiti dagli uffici dell’A.R.P.A. Lazio il 20 marzo del 2012, sono contenuti in un rapporto mai divulgato alla popolazione. Un secondo rapporto, consegnato invece lo scorso maggio, risulta essere introvabile, mantenuto sotto riserbo dagli uffici ambientali della Regione Lazio. Perché è stato tenuto segreto? Perché i dati sono adesso rassicuranti e quindi era inutile fomentare eventuali allarmismi oppure questo secondo rapporto si è rivelato “catastrofico” e, come sempre, si preferisce il silenzio per non doversi assumere le proprie responsabilità? Non ci è dato saperlo.
Corrado Carruba, commissario dell’A.R.P.A. Lazio, ha spiegato che quei dati non sono stati forniti perché manca una valutazione finale da parte dell’I.S.P.R.A., mentre la Regione Lazio ha dichiarato che il rapporto non è ancora disponibile perché incompleto.
Di avviso diverso l’I.S.P.R.A., chiamata in causa dall'agenzia regionale diretta dal Dottor Carruba, che con le sue dichiarazioni ha voluto in un certo senso smentire quanto dichiarato dalla regione e dall’Arpa Lazio: “Si ritiene che i dati siano pubblici e che siano accessibili presso gli enti preposti. L’approfondimento tecnico del modello concettuale del sito insistente nell’area delle discariche di Borgo Montello, è del tutto indipendente dal procedimento amministrativo di bonifica e/o messa in sicurezza che resta in capo agli enti preposti”.
Intendiamo ancora continuare a far finta di niente? Vogliamo ancora causare inutili morti dovute a "disattenzioni" e negligenze di questo tipo?
Davvero non ci sono parole.
Fonte: dionidream.com
“L’ignoranza è una brutta bestia“, e quando si parla di “ignoranza” mi riferisco a colui che ignora, che non conosce in modo adeguato un fatto, un dato, qualcosa e, a fronte di questo, non si rende conto delle possibili conseguenze dovute ad un atto specifico della persona stessa.
ReplyDelete...
hmmmm...
....
E faccio notare che lui nel campo è un vero esperto... ;-)
Deletei kiwi, frutti originari della Nuova Zelanda
ReplyDelete...
L’ignoranza è una brutta bestia
Eh si, l'ignoranza é proprio una brutta bestia visto che il Kiwi, il frutto, é originario della Cina e non della Nuova Zelanda. Probabilmente strakkino fa confusione con l'altro kiwi, l'uccello...
E qualcuno gli dica che l'Italia il primo produttore MONDIALE di kiwi! :D :D :D
Deletehttp://www.salvi.it/gamma/kiwi_com3.pdf
Ps: fitoaccumulo, questo sconosciuto...
...del manganese (additivo per carburanti aeronautici - n.d.r.)
ReplyDeleteOvviamente non c'è nessun riferimento.
La frasetta "additivo per carburanti aeronautici" è messa dietro ogni possibile cosa (chessò... pipì di capra, lucido da scarpe, ultrastufato di pinzimonio...) per tentare di far quadrare i conti nelle puttanate di straker.
Le grotte di Frasassi devono il loro bellissimo colore all'ingresso proprio al "mangaLese" (come diceva mio figlio di 6 anni ...) ... perchè il Mn si trova solo nei carburanti aereonautici, vero Sterker?
ReplyDeleteE' palese che alcuni gigabAit di anni luce fa i rettiliani hanno sciato su Frasassi spargendo manganese.
DeleteDevo proprio spiegarvi tutto?
M'è arrivato questo
ReplyDeleteDIFFIDA lunedì 10 febbraio 2014 - 13:55
Da: Rosario Marcianò
A: XXX (un sacco di indirizzi)
No Spam - Segna come Spam
Egregio Dottor YYY alias Task Force Butler, (Gestore adsl: Host Name host abcde -static.25 fghib.business.telecomitalia.it - IP asdfghjk) con la presente, mi pregio di comunicarLe che, essendo le Sue generalità ormai note, onde si eviti che Ella incorra nelle sanzioni e nelle pene previste dal C.P. in ordine alle azioni compiute, La esorto a rimuovere (e far rimuovere dai suoi collaboratori) dalla Rete (forum, pagine Facebook, Blogger, Wordpress, You-Tube, Google Plus etc.) ogni diffamazione e calunnia ai danni di Antonio e Rosario Marcianò, nonché, secondo la normativa vigente, a chiedere la rettifica degli articoli in cui varie testate locali e nazionali hanno inserito contenuti vituperosi, falsi e lesivi della reputazione degli scriventi. La esorto anche ad inviare istanze di rettifica a tutte le società, enti, istituzioni cui Ella ha inviato segnalazioni calunniose. La esorto anche a ritirare e far ritirare eventuali querele, costituzioni di parte civile etc. nei confronti degli scriventi. In difetto di ciò, i sottoscritti si vedranno costretti ad adire le vie legali per vedere tutelati i propri diritti e per i relativi indennizzi a carico di tutti coloro che risultano e risulteranno coinvolti in questo disegno. La rimozione e le rettifiche di cui sopra dovranno avvenire nell'arco di 48 ore. Le mail di richiesta rettifica dovranno essere inviate in copia nascosta agli scriventi.
Con riserva di ulteriori istanze.
La presente richiesta si estende anche a tutti i Suoi sodali.
Distinti saluti
Antonio e Rosario Marcianò
NOTA: Copia conforme è stata inviata ai diretti interessati via email certificata.
Ilpeyote vituperoso
È arrivata anche a me.
DeleteCredo che il giudice la vedrà con interesse.
DeleteLOL! :D
Deletehttp://sd.keepcalm-o-matic.co.uk/i/keep-calm-and-be-bimbominkia.png
E' arrivata anche a me, pero' chissa' come mai mi ha scritto su gmail e non alla mail di consulvendite?
DeleteNOTA: Copia conforme è stata inviata ai diretti interessati via email certificata.
DeleteIo non ho alcuna PEC, che minchia s'inventa il falso rasta sanremese?
ilpeyote certificami 'sta fava
No Spam - Segna come Spam
ReplyDeleteImmagino che l'hai segnata come spam :D
Però state attenti che adesso che siete stati aidentifaid, i fratellonzi acconguagliati, Rosario Cuor di Coniglio e Antonio Rosicone vi fanno la bua.
AHAHAHAHAHAHAH
essendo le Sue generalità ormai note
Come no, generalità inventate ed attribuite ad minkiam dal coglionazzo.
:D
Copia conforme è stata inviata ai diretti interessati via email certificata.
Si la posta certificata ad minkiam dall'accher di stocazzo
:D
Mi domando se quei due rintronati pensino davvero di intimidire qualcuno con queste email ridicole. Se fosse così sono da ricoverare al più presto al neurodeliri
Intanto, per non perdere la buona abitudine
Straker Gran Coglionazzo
PUPPA !!!!!!!!
Distinti saluti
DeleteAntonio e Rosario Marcianò
Mi è venuta in mente questa :
Salutandovi indistintamente i fratelli Caponi (che siamo noi i Fratelli Caponi)
:D:D:D
Peccato, a me non è arrivata. Altrimenti si beccavano anche una denuncia per minacce e violenza privata.
ReplyDeleteMagari è finita nello spam
DeleteUltimi guaiti da tankerenemy:
ReplyDeleteStrakermercoledì, febbraio 12, 2014 11:30:00 AM
Sono passate le quarantotto ore di tempo concesse a Task Force Butler (ed ai suoi compagni di merende Angelo Nigrelli, Giovanni Giuliana, Claudio Longagnani nonché le altre decine di soggetti coinvolti a vario titolo nelle operazioni governative di discredito) di rimediare ai danni arrecati a me, a mio fratello nonché ad altri amici attivisti. Infatti, abbiamo inviato formale diffida via PEC ai diretti interessati, ma non avendo ricevuto alcun riscontro, riteniamo ora sacrosanto intraprendere tutte le iniziative legali utili a risolvere la questione in maniera definitiva.
Egregio Dottor Professor F.D.M.. Questo è l'ultimo avviso, che scade alle ore 12:00 di oggi. Se non verrà dato immediatamente seguito alle nostre legittime e sacrosante richieste pervenuteVi via PEC due giorni or sono, pubblicheremo le Sue (e di altri) generalità al momento per la massa sconosciute, con tutte le conseguenze che Lei ben può immaginare.
La saluto!
A me non è arrivato niente, qui finisce che il NWO mi decurta lo stipendio!!!!
A me la mail e' arrivata via gmail, altro che PEC. PECzenti
DeleteNota:
Delete"operazioni governative di discredito"
BHUAHAHAHAHAHA
Sono passate le quarantotto ore di tempo concesse a ... [cut] ... Infatti, abbiamo inviato formale diffida via PEC ai diretti interessati, ma non avendo ricevuto alcun riscontro, riteniamo ora sacrosanto intraprendere tutte le iniziative legali utili a risolvere la questione in maniera definitiva.
Delete....
Questo è l'ultimo avviso, che scade alle ore 12:00 di oggi.
Scommettiamo che l'orario dell'ultimatum si allungherà ancora?
P.S. Nemmeno io non ho ricevuto nulla (va be' che sono un disinformatore di quindicesimo piano, forse per quello).
Se penso che solo ieri mattina il Giudice ci ha esortati a cercare di trovare un accordo ...
DeleteMa forse, come al solito, Rosario ha capito qualcos'altro.
Dai, poraccio, è stonato, che accordo volevi trovasse? :D
Delete
ReplyDeleteinfatti, abbiamo inviato formale diffida via PEC ai diretti interessati
Ma quale di quale PEC del menga sta parlando strakkino ?
L'accher nonché inforNATICO Rosario Marcianó non ha la piú pallida idea di cosa sia un PEC visto che ha mandato dal suo account non PEC una email ad una casella PEC della polizia postale lamentandosi pure di non avere ricevuto nessuna risposta.
Strakkino, per mandare mail ad una casella PEC devi usare a tua volta una casella PEC, le email provenienti da caselle di posta ordinaria vengono automaticamente scartate.
Ha ragione TFB sei un coglione !!!
TFB, il coglionazzo ha fatto una tua nuova aidentifichescion :D
ReplyDeleteTra l'altro tra i tuoi presunti nomi falsi ha messo pure Michele Atzeni che é anche il nominativo del suo amichetto, o ex, mike, AHAHAHAHAHAH
Ma che gran pirla é :D
ma a parte il fatto che l'identifichescion col pizzaiolo va a farsi benedire... almeno stavolta l'ha azzeccata? :-D
Delete