http://zret.blogspot.it/2014/02/breakdown.html
Breakdown
Viviamo
momenti febbrili. Quanto sta accadendo in questo periodo in Parlamento
dà la temperatura di una situazione ormai prossima al collasso. Se non
si riuscirà a frenare il processo involutivo innescato da una masnada di
politicanti al soldo di una cricca di psicopatici, anche gli ultimi
ruderi di una decrepita democrazia saranno sgretolati.
Ha ragione il magistrato Paolo Ferraro. Egli ci ricorda che i vertici del “Movimento cinque stelle” sono infiltrati da potenti logge, ma nella base opera qualche parlamentare integro e volenteroso. Questi deputati e senatori devono, però, sganciarsi da Casaleggio e rinunciare a progetti velleitari, come la messa in stato d’accusa del re Giorgio. Anche fra i militanti della “Lega nord” qualcuno ha gli strumenti per agire. E’ opportuno che essi concentrino tutte le energie su questioni decisive: in primis la geoingegneria clandestina ed il signoraggio bancario. Devono ricorrere a questi temi come un grimaldello per scardinare il sistema, per denunciare la vergognosa collusione dei politicanti con gli apparati militari ed economici. Se non si percorrerà questa strada – è un’erta, ma tant’è… - si rischia di precipitare nel burrone.
Nel peggiore dei casi, una delegittimazione dell’establishment ci potrà liberare di questa marmaglia che rigurgita di violenti e di inetti. Sappiamo bene che sono dei burattini, ma gli esecutori dei piani mondialisti non sono meno spregevoli dei mandanti. E’ ora non di mandarli a casa, come si suole ripetere, ma a spezzarsi le reni nelle miniere. Non è vendetta, ma karma. Ben venga dunque se questi “incapaci capaci di tutto” trascorreranno delle notti insonni e avvertiranno un brivido gelido lungo la schiena.
Siamo in balia di una spaventosa burrasca. Una ciurmaglia sta devastando l’Italia con leggi omicide, con un fisco sanguinario, per mezzo di una “giustizia” sterminatrice. Si esacerba sempre più il controllo dei cittadini per cui presto sarà creata un’anagrafe del D.N.A. Spacciata per una misura atta a scagionare coloro che sono sospettati di qualche delitto, vi si potrà, invece, ricorrere per incastrare i dissidenti, contraffacendo i risultati delle analisi genetiche.
Lo sconquasso non investe solo il quadro politico-istituzionale, ma soprattutto la società e l’ambiente prossimi alla disgregazione: le ininterrotte attività di geoingegneria abusiva, da cui è dipeso lo spostamento della corrente a getto, stanno strappando il tessuto produttivo. Inoltre i flagelli climatici che si sono abbattuti e si abbattono sul nostro paese stanno creando le condizioni per un’emergenza che potrebbe essere il pretesto per imprigionare la popolazione nelle grandi città o in campi di concentramento alla mercé della “Protezione civile”. Alcune fonti, tempo fa, ci riferirono che, in caso di calamità “naturali”, la “Protezione civile” avrebbe ricevuto l’ordine di minare i ponti e di rendere impraticabili le maggiori vie di comunicazione, appunto per impedire alla gente di cercare vie di scampo.
Negli Stati Uniti li chiamano preppers: sono coloro che, paventando catastrofi di matrice governativa, si organizzano per sopravvivere lontano dai grandi centri urbani. Forse esagerano, ma la famigerata F.E.M.A. ha da tempo costruito dei lager che sono capolinea di strade ferrate. Forse esagerano, ma l’esecutivo di USAtana è capace di delitti abominevoli. I preppers sono saggi a non fidarsi.
Si grida: “Al lupo, al lupo!”... tutti sappiamo come va a finire.
Nota: per una visione metapolitica, di cui lo scenario italiota è solo una sfaccettatura, si legga C. Penna, Ecco come ci stanno vendendo al nemico, 2014
Ha ragione il magistrato Paolo Ferraro. Egli ci ricorda che i vertici del “Movimento cinque stelle” sono infiltrati da potenti logge, ma nella base opera qualche parlamentare integro e volenteroso. Questi deputati e senatori devono, però, sganciarsi da Casaleggio e rinunciare a progetti velleitari, come la messa in stato d’accusa del re Giorgio. Anche fra i militanti della “Lega nord” qualcuno ha gli strumenti per agire. E’ opportuno che essi concentrino tutte le energie su questioni decisive: in primis la geoingegneria clandestina ed il signoraggio bancario. Devono ricorrere a questi temi come un grimaldello per scardinare il sistema, per denunciare la vergognosa collusione dei politicanti con gli apparati militari ed economici. Se non si percorrerà questa strada – è un’erta, ma tant’è… - si rischia di precipitare nel burrone.
Nel peggiore dei casi, una delegittimazione dell’establishment ci potrà liberare di questa marmaglia che rigurgita di violenti e di inetti. Sappiamo bene che sono dei burattini, ma gli esecutori dei piani mondialisti non sono meno spregevoli dei mandanti. E’ ora non di mandarli a casa, come si suole ripetere, ma a spezzarsi le reni nelle miniere. Non è vendetta, ma karma. Ben venga dunque se questi “incapaci capaci di tutto” trascorreranno delle notti insonni e avvertiranno un brivido gelido lungo la schiena.
Siamo in balia di una spaventosa burrasca. Una ciurmaglia sta devastando l’Italia con leggi omicide, con un fisco sanguinario, per mezzo di una “giustizia” sterminatrice. Si esacerba sempre più il controllo dei cittadini per cui presto sarà creata un’anagrafe del D.N.A. Spacciata per una misura atta a scagionare coloro che sono sospettati di qualche delitto, vi si potrà, invece, ricorrere per incastrare i dissidenti, contraffacendo i risultati delle analisi genetiche.
Lo sconquasso non investe solo il quadro politico-istituzionale, ma soprattutto la società e l’ambiente prossimi alla disgregazione: le ininterrotte attività di geoingegneria abusiva, da cui è dipeso lo spostamento della corrente a getto, stanno strappando il tessuto produttivo. Inoltre i flagelli climatici che si sono abbattuti e si abbattono sul nostro paese stanno creando le condizioni per un’emergenza che potrebbe essere il pretesto per imprigionare la popolazione nelle grandi città o in campi di concentramento alla mercé della “Protezione civile”. Alcune fonti, tempo fa, ci riferirono che, in caso di calamità “naturali”, la “Protezione civile” avrebbe ricevuto l’ordine di minare i ponti e di rendere impraticabili le maggiori vie di comunicazione, appunto per impedire alla gente di cercare vie di scampo.
Negli Stati Uniti li chiamano preppers: sono coloro che, paventando catastrofi di matrice governativa, si organizzano per sopravvivere lontano dai grandi centri urbani. Forse esagerano, ma la famigerata F.E.M.A. ha da tempo costruito dei lager che sono capolinea di strade ferrate. Forse esagerano, ma l’esecutivo di USAtana è capace di delitti abominevoli. I preppers sono saggi a non fidarsi.
Si grida: “Al lupo, al lupo!”... tutti sappiamo come va a finire.
Nota: per una visione metapolitica, di cui lo scenario italiota è solo una sfaccettatura, si legga C. Penna, Ecco come ci stanno vendendo al nemico, 2014
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zret ma le hai rilette le stronzate che hai scritto ?
ReplyDeletee invece di prendere le armi e scendere in strada, il professorino prende il dizionario e va a insegnare italiano ai ragazzini dei primi anni di liceo linguistico
ReplyDeleteforse lavora sotto copertura...
Mi risula che insegni in un liceo classico
Deleteno, il liceo Cassini è un classico con indirizzi aggiunti linguistico e scientifico, dove il versatile professorino insegna a 15-16enni (secondo e terzo anno su cinque) nelle sezioni:
Delete- liceo linguistico, classi 2S storia e geografia (3 h/sett) e 3V italiano (4 h/sett)
- liceo scientifico, classi 2D italiano (4 h/sett), 2E italiano (4 h/sett) e 3E latino (3 h/sett)
http://www.liceogdcassini.it/blog/documents/1498/orario%20definitivo%20DOCENTI.pdf
http://www.liceogdcassini.it/blog/documents/1499/orario%20definitivo%20CLASSI.pdf
http://www.liceogdcassini.it/blog/documents/1494/ELENCO_CLASSI_AS13_14_disposizione_stanze_al_10092013.pdf
Evidentemente non lo considerano all'altezza per insegnare italiano, greco e latino nel classico e nemmeno di insegnare in classi superiori :-D
Deletequalcuno che faccia il lavoro sporco ci dovrà pur essere!
Delete...ma temo che in questo caso ci sia qualcuno che sporca il lavoro...
"Alcune fonti, tempo fa, ci riferirono che, in caso di calamità “naturali”, la “Protezione civile” avrebbe ricevuto l’ordine di minare i ponti e di rendere impraticabili le maggiori vie di comunicazione, appunto per impedire alla gente di cercare vie di scampo."
ReplyDelete[cit.: mio cuggino]
"Alcune fonti, tempo fa, ci riferirono che, in caso di calamità “naturali”, la “Protezione civile” avrebbe ricevuto l’ordine di minare i ponti"
ReplyDeletequesto credo si chiami procurato allarme
zret finiscila di dire cazzate fai schifo
e meno male che costui insegna, come ho detto nel commento sopra, italiano latino storia e geografia ma non educazione civica...
DeleteNon ha spiegato che le sue fonti venivano da alcuni internati in cure nel reparto di psichiatria
DeleteHAHA
Che tristezza. "se questo è un insegnante" !!!
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