L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

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Sunday, February 10, 2013

BENIGNI HA FRODATO L’ITALIA E LANNES HA FRACASSATO LA UALLERA


http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/02/benigni-ha-frodato-litalia.html

BENIGNI HA FRODATO L’ITALIA



di Gianni Lannes
 
Potrebbe essere rubricato alla voce "inganno popolare a caro prezzo". Chi non crederebbe ad un comico osannato dal successo di pubblico? Se l'ha detto lui c'è da credergli. L'assioma è disarmante ma ben programmato nell'efficacia. La strategia del sistema di potere che ci domina è lungimirante. A chi affidare la recita per far presa sull'opinione pubblica tricolore, se non all'immancabile Roberto Benigni? Il 17 dicembre scorso, in prima serata su Rai Uno, è andato in onda il programma “La più bella del mondo”. Il riferimento è alla Costituzione italiana. Per questa sceneggiata a caro prezzo, la RAI , ovvero il popolo italiano, ha sborsato alla Melampo del comico toscano (e relativa consorte), la bellezza di 1,8 milioni di euro. Non è solo una questione di soldi esorbitanti. In fondo, Benigni è un comune mortale che spara le solite banalità a iosa. [e tu spari vaccate dal mattino alla sera] In cosa è consistito l’inganno, o meglio l’imbroglio  del toscanaccio che è andato in scena su commissione. Perché Benigni si è prestato a questa sfacciata operazione di mistificazione della realtà? Solo per tanto denaro? O c'è dell'altro: qualcosa di indicibile?
Infatti, Benigni ha omesso di dire che la Costituzione italiana è stata annullata dal Trattato di Lisbona. [vedi sopra]

 “Repetita iuvant”. Il Trattato di Lisbona, tra l’altro, ha reintrodotto la pena di morte. [ecco la dimostrazione lampante che sei un cazzaro: leggi qui http://www.peacelink.it/europace/a/31649.html]Noto anche come Trattato di riforma, firmato per l’Italia da Romano Prodi e Massimo D’Alema il 13 dicembre 2007 (entrato in vigore il primo gennaio 2009), ha apportato ampie modifiche al Trattato sull'Unione europea e al Trattato che istituisce la Comunità europea, ribattezzato Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Rispetto al precedente Trattato, quello di Amsterdam, esso abolisce i "pilastri" della democrazia popolare, provvede a togliere la sovranità del Popolo di tutti gli Stati membri e dà potere assoluto a banchieri ladri, criminali ed assassini. Capitolo finale: Eurogendfor, sotto il diretto controllo della NATO.
Mediante il  “Trattato di Lisbona” le carte costituzionali dei Paesi europei sono state annullate, compresa la Costituzione repubblicana promulgata nel 1948. [sì, come no... ma trovati uno buono]
Di conseguenza: venuta meno la norma fondamentale su cui si reggeva la Repubblica italiana, c’è stato un golpe silenzioso, [in tutta Europa? C'è uno psichiatra nei dintorni?] senza spargimenti di sangue ben prima che andasse in onda la farsa del governo di Mario Monti (già al soldo di banche e potentati segreti anglo-americani). Provate a chiedere lumi a qualche costituzionalista italico, semplicemente distratto. Il comico Benigni che interpreta la Costituzione a modo suo, ci fa o ci è? Chi l'ha assoldato per recitare un copione adulterato che non risponde alla realtà?
In Italia, a causa delle elezioni politiche anticipate e della volontà di alcuni gruppi parlamentari di non procedere alla ratifica a camere sciolte, nonostante un appello informale in questo senso fosse stato fatto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il disegno di legge presentato dal Governo Prodi II non fu votato. Il nuovo Governo Berlusconi IV ha dovuto quindi ripresentare un disegno di legge per procedere alla ratifica. Tale disegno di legge è stato   approvato definitivamente dal Parlamento il 31 luglio 2008, promulgato dal presidente della Repubblica il 2 agosto 2008 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (Serie Generale numero 185 dell'8 agosto 2008). 

E non una parola sulle clausole segrete dell'armistizio di Cassibile del 1943. Ma come si fa a mistificare così spudoratamente? Una volta, quando era ancora vivo Massimo Troisi, l’attore mi stava anche simpatico, ma dopo questa pagliacciata a danno del “popolo sovrano” e di chi non ha gli strumenti culturali per difendersi, si è squalificato da solo. E si è rivelato per un giullare al soldo di chi detiene il potere!
Disonesto o stupido un comico che invita a votare con una legge palesemente incostituzionale? Delle due l’una: o Benigni è un ignorantone che si è fatto usare per metterci tutti d'accordo, oppure è un furbone in malafede pagato fior di quattrini pubblici per dispensare melassa! In ogni caso, a rimetterci siamo noi, perché libertà e democrazia sono state di fatto cancellate definitivamente e in un colpo solo! A norma di legge, s’intende. 

E' innegabile che i padroni del vapore ci vogliano tutti a cuccia, normalizzati, standardizzati e lobotomizzati a dovere. Ma è pur vero che in fondo, l'oppressione cova dentro di noi. Se non ci liberiamo interiormente, come possiamo pretendere di liberare addirittura il Belpaese? Non c'è niente da ridere: lo show siamo noi. [parla per te] Buon letargo...
riferimenti:

2 commenti:

  1. Giusto quello che dici, ma secondo me c'è dell'altro, ed era in funzione prettamente elettorale. Questo è il commento che avevo scritto dopo l'evento.

    Benigni è un grande attore, non è una novità, e lunedì lo ha dimostrato ancora una volta. La critica per cui un comico non dovrebbe occuparsi della Costituzione, o più in generale della politica, mi pare semplicemente ridicola. Un attore prende un soggetto qualunque e lo fa suo interpretandolo. Il problema è quando i politici si comportano da comici, ma questo è un altro discorso.
    L'enfasi eccessiva che mette nella sua recitazione a me stanca abbastanza presto, ma questo fa parte del personaggio; se non fosse così esagerato probabilmente non sarebbe nessuno.
    Entrando nel merito, Benigni ha colto una serie di aspetti molto belli, interessanti e niente affatto banali; aspetti che meriterebbero ben altro approfondimento. Ma era uno spettacolo, non una lezione.
    Peccato che il tutto avesse delle finalità ben precise:
    - parlare male di Berlusconi
    - sostenere Bersani
    - non mettere in discussione il governo Monti
    - fare da contraltare a Grillo
    - fare uno spot pro-euro e pro-istituzioni europee
    Tutte cose che con la costituzione non c'entrano una cippa.
    Giusto a titolo di esempio (ma se ne potrebbero fare altri) sull'articolo 11 ha dato tanta attenzione alla "limitazione di sovranità" spacciandola come qualcosa che ci fa progredire, ignorando completamente il passo immediatamente precedente che le ammette solo "in condizioni di parità con gli altri Stati". La cosa ovviamente non è casuale, perchè se le limitazioni sono evidenti, l'assenza di condizioni di parità ci viene nascosta sistematicamente.
    Altra cosa francamente vomitevole è la pretesa beatificazione dei politici che l'hanno scritta. Sicuramente c'erano persone di tutto rispetto, ma una gran parte di loro ha continuato a far politica anche per decenni; questo significa che le grandi menti che l'hanno scritta sono le stesse che poi non l'hanno applicata. Qualche nome: Andreotti, Scalfaro, Moro, Colombo, Leone, La Malfa, Fanfani...
    Luci e ombre quindi, ma dal mio punto di vista le ombre prevalgono.
    Quanto ai costi non conosco i dettagli, ma pragmaticamente (in fondo sono sempre un ragioniere) la cosa si risolve molto facilmente: se per la RAI il saldo dell'intera operazione è positivo, allora ha fatto bene.
    Se invece la vogliamo mettere su un piano di etica ed equità, allora il discorso cambia completamente; in tal caso però Benigni è solo la punta dell'iceberg.
    Chiudo telegraficamente. Mi sono rotto i coglioni di sentire battute su Berlusconi; lo vogliamo capire che in questo modo si fa solo il suo gioco?
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  2. Forse lei, sig. dantini, non ha letto attentamente quello che ho appena scritto! E dunque, ha erroneamente interpretato. Non ho detto affatto che un comico non può interessarsi pubblicamente di politica ed imbastirci spettacoli. Ma quella di Benigni è stata una farsa a caro prezzo (1,8 milioni di euro) pagata dai contribuenti. Quanti secoli occorrono ad un comune mortale italiano per guadagnare quella cifra? Ma il punto nodale è un altro. Ripeto: in cosa è consistita la mistificazione? Una terribile omissione: il Trattato di Lisbona che ha effettivamente annullato la tanto osannata Costituzione repubblicana ed antifascista del 1948. Tutto il resto è sterile retorica a buon mercato!
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8 comments:

  1. Una volta, quando era ancora vivo Massimo Troisi, l’attore mi stava anche simpatico

    Non capisco il nesso...vediamo: quando era vivo Troisi Benigni gli stava anche simpatico...o quando era vivo Troisi Troisi gli stava anche simpatico...in ogni caso lannes che c'entra Benigni con Troisi?

    Ah, ho visto che nel piano del movimento 5 stelle (i famosi 20 punti) c'è anche il referendum propositivo senza quorum, se riescono a far approvare questa idea lanciamo subito un referendum per la riapertura dei manicomi!!!

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    1. Mi risulta che l'unico connessione tra Benigni e Troisi sia il film "Non ci resta che piangere" di cui erano i protagonisti.

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  2. "Infatti, Benigni ha omesso di dire che la Costituzione italiana è stata annullata dal Trattato di Lisbona."
    Gia' il fatto che quel cialtrone di lannes continui a sparare le sua vaccate dimostra che la Costituzione NON e' stata annullata. E che lui sta abusando della parte dove si parla di "liberta' di espressione"

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  3. A proposito di lannes e dell'attentato che avrebbe subito, voci dalla discarica:

    essellesabato, febbraio 09, 2013 2:14:00 PM

    speriamo davvero che gramiccioli abbia solo scherzato, ma perchè parli di falso attentato a lannes, straker?

    Sardegna, 8 feb 2013, tripla tromba marina a largo di Porto Cervo

    https://sphotos-a.xx.fbcdn.net/hphotos-ash4/426660_532964023391049_1893247924_n.jpg
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    .....

    Esselle, una serie di elementi mi spingono a pensare alcune cose, che però è meglio non scrivere in questa sede. ;-)
    Rispondi


    ho tagliato un commento di mezzo che non c'entrava.

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  4. Premesso che lannes spara cazzate a non finire, imho la trasmissione di Benigni (che trovo intelligentissimo e che mi piace molto) l'ho trovata un patetico tentativo di promuovere un'unità nazionale che non esiste, non è mai esistita e probabilmente non potrà mai esistere.
    L'Italia non è UNA nazione, ma l'unione di più nazioni messe insieme per forza.
    Sia chiaro, non parlo in modo razzista di italiani di serie A e B o C altro.
    Mi piacerebbe essere smentito con I fatti.
    Saluti

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    1. Siamo ancora alla frase di Massimo D'Azeglio "Pur troppo s'è fatta l'Italia, ma non si fanno gl'Italiani".
      In effetti potrebbe essere vero; da quando l'Italia è stata unita politicamente forse ben poco è stato fatto per unire l'Italia culturalmente e come POPOLO.
      Vero che veniamo da secoli di divisioni (Comuni medioevali, Stati rinascimentali, ecc..) però secondo me si è fatto troppo poco.

      Ubi maior, Strakkino cessat.

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    2. Quello di Benigni mi è sembrato uno spettacolo a favore di quel patriottismo un pò mieloso e provincialotto che fa molto "Italia". Quel nazionalismo di: costituzione più bella del mondo, cucina che tutto il mondo ci invidia, musei che il mondo si sogna, etc.

      La costituzione andrebbe cambiata, era adeguata ai suoi tempi ma va aggiornata, la nostra cucina è senz'altro buona ma potremmo apprezzare anche altro senza sentirci colpiti nell'orgoglio (cosa non darei per un buon ristorante libanese nella mia città). Infine, gli italiani che berciano del nostro patrimonio culturale sono gli stessi che vanno allo stadio con lo striscione "aridatece la Gioconda".
      Quando leggo Lannes, però, mi spaventa vedere questo cospirazionismo antieuropeista. Perchè che si sia italiani, tedeschi, friulani, siciliani, siamo tutti europei. La UE avrà mille difetti ma è il nostro futuro. Ed è senz'altro migliore del nostro passato, almeno di quello che ha portato gli europei ad autodistruggersi per due volte in meno di 50 anni. Scusate la prolissità.

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  5. Fossi in Benigni li querelerei lanes per diffamazione

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