L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

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Sunday, February 24, 2013

OT satirico/elettorale: secondo me 'o comandante avrebbe votato per Giannino :)


...vista la millantata laurea :) Ma trovo stupenda quella dello Zecchino d'Oro :)))))

Un Robecchi in forma (anche se era facile...)
tdm

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/23/super-scoop-quando-giannino-fece-goal-al-real/509914/

Super scoop: quando Giannino fece goal al Real

L’istinto suggerisce di non accanirsi, di apprezzare l’autodafé e le dimissioni a metà (cioè da presidente, ma non da candidato), che di questi tempi sono già una gran cosa. E però qualcosa nel caso di Oscar Giannino ci preoccupa. Una laurea inventata, e vabbè. Un’altra laurea di fantasia, e ri-vabbé. Quanto al master alla scuola degli economisti di Chicago, non averlo conseguito è un titolo di merito, se si pensa a che razza di genìa erano quei ceffi nipotini di Milton Friedman, e conosco certi amici cileni che vorrebbero farci una chiacchierata (io li odio, i liberisti dell’Illinois!). Ma farsi smentire dal Mago Zurlì su una vantata e mai avvenuta partecipazione allo Zecchino d’Oro è troppo per chiunque. La pietà è una bella cosa, ma non funziona se si è piegati in due dal ridere.
Il timore, per noi umili cronisti, lo sapete, è sempre quello di prendere il “buco”, di scoprire che domani qualche giornale pubblica notizie che noi non abbiamo. E questo ci obbliga a portarci avanti col lavoro.
Per esempio, non è vero che Giannino assistette da vicino all’omicidio Kennedy, come ha più volte sostenuto: quel giorno era a Viterbo, quindi il suo ruolo di supertestimone della commissione Warren traballa un po’. È vero che nelle foto sgranate di Dallas si vede un tipo vestito come il nonno dell’abate Faria, ma non era lui.
Non abbiamo trovato sue tracce nelle formazioni di Barcellona, Real Saragozza e Atletico Bilbao, dove pur dice spesso di aver giocato in gioventù con buoni risultati (addirittura una tripletta al Real Madrid, sostiene, pur facendo il portiere). Una cosa è sicura, abbiamo controllato accuratamente: non è stato Giannino a inventare il Moplen, anche se se ne vanta spesso con gli amici Napoleone e Giulio Cesare, che gli credono sulla parola quando si scordano di prendere le pillole. Molti dubbi anche sulla sua carriera di chef come assistente del re dei cuochi Ferran Adrià per cui creava – si legge nel curriculum – “la famosa emulsione di cozze e segatura di faggio con l’azoto liquido”. Di sicuro si sa che in passato votò per Berlusconi, attratto dalle sue convinzioni liberali, il che conferma la nota teoria che i mitomani si attirano a vicenda. È invece certamente realizzata con le decalcomanie la pergamena appesa nel suo studio, che certifica il premio Nobel per la chimica vinto nel ’91 per la messa a punto del processo di trasformazione del moscato in idrocarburi. È vero però che scriveva sul Foglio e su Libero, e questo non alleggerisce la sua posizione.
Non è vero, come disse una volta in tivù, che trovò impiego come controfigura di Zorro, a Hollywood negli anni Cinquanta. Dove del resto non interpretò la famosa domestica di colore di Rossella O’Hara in Via col vento, come ha sostenuto durante un comizio a Carugate. Un fax della Nasa smentisce l’accreditata teoria di Oscar Giannino terzo uomo sulla Luna: “Se ci è andato – dicono da Cape Canaveral – lo ha fatto con mezzi suoi, noi non ne sappiano niente, chiedete all’economista Zingales che ha una bella macchina”.
Purtroppo in così pochi giorni non siamo riusciti a controllare tutto, per cui accettiamo con beneficio d’inventario alcuni punti della sua biografia: massaggiatore di Carlos Monzon prima dell’incontro con Nino Benvenuti, paroliere di Fred Buongusto dal ’67 al ’74, guerrigliero ceceno e negoziatore segreto ai tempi del rapimento di Paul Getty Junior. Può essere che sia tutto vero, dannazione, lo scopriranno sicuramente colleghi più bravi di noi. Peccato.
Il Fatto 23 Febbraio 2013

12 comments:

  1. Poveraccio, ha fatto una cazzata è si è mezzo dimesso (solo mezzo però) ma almeno non ha detto che la laurea l'avevano inventata i debunker!
    Strakkino, sei un coglione.

    Ubi maior, Strakkino cessat.

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  2. Ammetto il mio disappunto perchè a me Giannino (e soprattutto il programma di Fare) piace. :(

    Però Robecchi il suo maledetto cinismo sono una combinazione irresistibile. :)

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    1. Guarda Alessandro, a me Giannino (non l'avrei mai votato e non l'ho fatto) stava - e sta - simpatico, nonostante il suo lùuc e certe sue idee economiche e il suo (sino all'altroieri) 'berlusconismo', non fosse altro per la sua cialtronaggine: in poche ore ha affossato il suo partito, ha mentito roba che straker è Muzio Scevola in confronto ecc. :)

      Viviamo in un Paese incredibile...

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    2. Dimenticavo, Ale:
      1) tu che conosci bene la Tedeschia, vogliamo paragonare quel che è successo lì a politici vari per dei copia e incolla rispetto all'Italia?
      2) che ne pensi del fatto che qui un pagliaccio conclamato dica 'i 4 miliardi dell'IMU ve li rimborso di tasca mia'? In un qualsiasi paese 'normale' un'affermazione del genere avrebbe fatto crollare i voti per lui a percentuali da prefisso telefonico, magarii ne guadagnerà - e sto largo - una manciata... :)

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    3. visto quello che succede mi domado perchè mai non mi è mai venuta volgia di mettermi in politica, tanto la possono fare tutti, purtoppo ne abbiamo un lungo e triste esempio

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    4. Guarda Tigre il problema me lo sono posto. Nel senso: ci sono politici (molti) che mentono sistematicamente ma non subiscono conseguenze. Forse perchè se ne spari tante poi le cose si fondono tra loro. Non so. So che Kohl si ritirò a vita privata per una accusa di corruzione che poi si rivelò infondata e, comunque, non rientrò in politica. Ma so anche che i miei coetanei tedeschi sono attenti, preparati, critici. I miei coetanei italiani oscillano tra disinteresse e militanza. Nel primo caso votano "a cazzo", nel secondo votano aprioristicamente per i loro beniamini. Che possono essere anche politici seri, ma il senso critico non si deve mai perdere.
      E l'elettorato italiano spesso dimostra di averne poco. Assieme alla poca memoria. Ultimo aneddoto: a Schroeder nessuno ha perdonato rapporti poco puliti con Gazprom e la SPD ne paga le conseguenze ancora adesso, in termini di credibilità. In Italia tutto svanisce nel giro di poco e poi sbraitiamo incarogniti contro Giannino. Che ha sbagliato, ma non è mai stato e mai sarebbe stato capo del governo. Scusate il pippone.

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    5. Grazie, Ale. E' sempre un piacere discorrere con persone intelligenti (che avete capito, parlavo di me:-)

      ilpeyote ironico

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    6. Quindi discorri con me per un malcelato desiderio masochista? Intanto sono due elezioni politiche di fila che mi salto per colpa dei miei impegni NWO. Nel 2008 ero a Berlino, oggi sono in Alberta e francamente, considerando che sono solo uno stagista a part-time, mi becco solo 2500 euri signoraggiati e non ho il rimborso per la business. Dico, avete mai provato il cibo nella economy di Air Canada? Troppo bario! L'ultima volta mi sono portato il pranzo al sacco dal Tim Hortons.
      Avrei dovuto votare Grillo e mandarvi tutti ACASAAAAA!

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    7. Ale, non riesco a dormire, tra 5 ore arrivera' il taxi SMOM per portare me e domatrice c/o volo EK per la mia terra natale (MY) :-) sono emozionato :-)

      Tutto bene in quel di CA?

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    8. Tira vento freddo. Fanculizzati un pò va... :P

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  3. Il Nuovo che avanza....azz!E sta pure simpatico....azz!Fare per Fermare il Declino, ma finora mi sembra che l'unico a fermarsi sia stato quel simpaticone e serio economista, nonchè massima espressione della serietà applicata alla politica, di Giannino.

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