http://www.tankerenemy.com/2009/12/inibizione-della-colinesterasi-come_05.html
Inibizione della colinesterasi come risultato dell’esposizione ad emissioni aeree di materiali nanocompositi (seconda parte – Hildegarde Staninger)

Recenti studi, condotti dal Collegio di Scienze Ambientali ed Ingegneria della Ocean University (Cina), Qingdao, China (Z. Wang et. al.) [5], [6] hanno mostrato che le nanoparticelle fabbricate artificialmente possono essere tossiche, tramite le loro interazioni con proteine (aminoacidi precursori) e con gli enzimi. L'acetil-colinesterasi (AchE) è un enzima chiave localizzato nel cervello, nel sangue e nel sistema nervoso. Di conseguenza, l'assorbimento e l'inibizione dell'AChE per opera di specifiche nanoparticelle, SiO2, TiO2, Al2O3, Al, Cu, e Cu-C (rame rivestito al carbonio), di nanotubi di carbonio a pareti multiple (MWCNT) e nanotubi di carbonio a parete singola (SWCNT) hanno avuto i seguenti risultati.
• I nanotubi di carbonio hanno mostrato un'elevata affinità per l'assorbimento di AChE. I nanotubi del tipo SWCNT (94%), le nanoparticelle SiO2 e Al2O3 hanno mostrato il minor tasso di assorbimento.
• Il rilascio di Cu (2+) nelle sospensioni di nanoparticelle Cu e Cu-C ha causato il 40% e il 45% di riduzione dell'attività dell'AChE rispettivamente, inoltre, dal confronto tra le particelle di Cu grezzo e quelle attivate al carbonio, emerge che l'inibizione per opera delle particelle grezze è inferiore rispetto a quella delle corrispondenti nanoparticelle.
• Nelle particelle grezze di Cu, l'inibizione dell'AChE è causata principalmente da ioni dissolti, ma per il carbone attivo si ha essenzialmente assorbimento.
• L'inibizione di AChE per opera di Cu, Cu-C, MWCNT e SWCNT è correlata al dosaggio e le loro concentrazioni inibitorie medie (IC 50) sono 7, 17, 156 e 96 mg/L-1, rispettivamente, a dimostrazione del fatto che queste particelle possono avere un potenziale neurotossico e che l'enzima AChE si presta ad essere usato come bioindicatore nell'esposizione a nanoparticelle.
I principali meccanismi di azione tossicologica delle nanoparticelle impiegate nei materiali nanocompositi, sono principalmente connessi all'inibizione della colinesterasi. Sono tre le principali reazioni biochimiche responsabili di questi effetti tossicologici.
1. Inibizione dell'attività della colinesterasi.
2. Inibizione dell'esterasi bersaglio della neuropatia (Neuropathy Target Esterase, N.T.E.) e sviluppo di neuropatia ritardata.
3. Rilascio di gruppi alchilici attaccati all'atomo di fosforo e alchilazione delle macromolecole, inclusi D.N.A. ed R.N.A.


E' importante notare che, nella formulazione della proteina Drago, l'acido adiptico (o adipico), un precursore dell'aspartame con isoleucina, leucina, lisina e arginina, reagisce con gli esteri della fenilalanina. [6],[7]
La proteina Drago è stata usata come proteina universale per miscelare i plasmidi di D.N.A. negli idrogel e nei materiali nanocompositi. La paziente aveva quantità misurabili di aminoacido fenilalanina presenti nei suoi precedenti test delle urine. Il nome chimico dell'aspartame è estere metilico N-L-alfa-aspartil-L-fenilalanina-1. L'aspartame ed i suoi isomeri sono 160 volte più dolci dello zucchero normale.
Si tratta di un dipeptide che si ricava dall'N-benzoildiestere. Quando questo composto viene fatto reagire con un estere della fenilalanina come additivo nel cibo o come componente in molte proteine nano-sintetiche, si ha la liberazione di un composto più reattivo: l'estere P-nitrofenile. L'estere P-nitrofenile è noto come neurotrasmettitore stimolatore proprio come la forma L dell'acido aspartico ed è un ingrediente primario nella produzione di aspartame.

La fenilalanina è un precursore dei neurotrasmettitori di catecolamina nel cervello. Livelli elevati in sede cerebrale sono stati messi in relazione con colpi apoplettici e con il rischio di infarto emorragico (quando la fenilalanina forma fenil-propanolamina ed in associazione con l'aspartame). L'acido aspartico è in grado di abbassare le soglie di manifestazione del colpo apoplettico, rendendo tale evento più probabile nel futuro. Questo effetto congiunto dell'acido aspartico e della fenilalanina incrementerebbe notevolmente la probabilità di un colpo apoplettico, soprattutto in condizioni di ipoglicemia.
Fine seconda parte. [e qui il comandante mette un bel video della sua scrivania impolverata, con scritte MEMS sbagliate come sempre... non ha ancora capito che la S sta per systems e non sensors.]
Ormai sono tante e tali le scempiaggini sciacomiche e nanoparticellari che nessuno osa più nemmeno mandarlo a quel paese?
ReplyDeleteVabbè, straker ma vachegher và!
PS: primo, ma senza onore, ormai è come sparare sulla croce rossa, verde e bianca