http://straker-61.blogspot.com/2009/12/onde-elettromagnetiche-e-salute-quei.html
Onde elettromagnetiche e salute: quei "punti caldi" pericolosi per i nostri bambini (di Andrea Boretti)
Mentre la Francia proibisce l'uso dei cellulari nelle scuole, la Provincia di Roma copre con il wi-fi e tante onde elettromagnetiche il territorio romano. Un progresso tecnologico dannoso per la nostra salute e soprattutto per quella dei bambini, secondo i ricercatori dell’Università dello Utah.
Entro Natale ci saranno 200 nuovi hot spot nella Provincia di Roma, ed entro fine 2010 saranno 500Entro Natale ci saranno 200 nuovi hot spot nella Provincia di Roma, ed entro fine 2010 saranno 500. I "punti caldi" saranno la chiave tecnologica con cui la Provincia renderà accessibile gratuitamente la rete da palmare, telefoni cellulari e computer in gran parte del territorio romano. Anche piazza del Popolo, insieme a parchi, biblioteche, asl, centri d'impiego e punti di informazione, sarà raggiunta dal nuovo servizio. "La Provincia di Roma sarà la più grande area italiana a offrire Internet gratis” dice il Presidente della Provincia Nicola Zingaretti.
E probabilmente sarà anche quella con il più alto tasso di onde elettromagnetiche. Sì perché tutto questo proliferare di antenne ha un costo, questa volta non monetario, ma in termini di salute. Da tempo si parla delle conseguenze che le onde elettromagnetiche hanno sulla salute degli individui e, sebbene la questione - come tutte quelle in cui girano parecchi soldi - sia ancora oggi molto controversa, aumentano costantemente i medici e gli scienziati che ritrovano nell'alta esposizione ad onde elettromagnetiche una delle cause di aumento del rischio di tumori cerebrali e infertilità.
Ma non è tutto. Posto il fatto che gli effetti sono più gravi se si accumulano nel tempo, diverse ricerche dimostrano come questo rischio sia ancora maggiore quando si parla di bambini. Ricercatori dell'Università dello Utah affermano che il cervello di un bambino di 5 anni assorbe quattro volte le quantità di radiazioni di un adulto e il suo fluido oculare assorbe, invece, ben 10 volte più di quello di un adulto.
Queste evidenze scientifiche si sono tradotte negli ultimi anni in diverse proteste organizzate di gruppi di cittadini e associazioni che chiedono di limitare l'uso di queste tecnologie, di informare gli utenti e soprattutto di regolamentare l'utilizzo di questo tipo di strumenti.
In Francia il governo, dopo forti resistenze, ha messo mano alla questione proibendo l'uso dei cellulari nelle scuole medie ed elementari. Il divieto, ovviamente, non riguarda solo gli studenti, ma tutto il personale sia docente che non docente.
All'estero la sensibilità verso questo tipo di problemi cresce di anno in anno, in Italia restiamo sempre al palo come dimostra la Provincia di RomaIn Francia qualcosa si muove, in Italia no. Al solito e con grande dispiacere, siamo così costretti a constatare che mentre all'estero la sensibilità verso questo tipo di problemi cresce di anno in anno, in Italia restiamo sempre al palo come dimostra la Provincia di Roma, che se da un lato è da lodare per la lungimiranza tecnologica dall'altro si rivela, invece, miope in campo sanitario. Domanda: che necessità c'è di coprire di onde elettromagnetiche i parchi? Proprio queste zone frequentate dai più piccoli andrebbero preservate e protette da questo tipo di rischio.
Una lotta tutta italiana in questo senso è quella del Ctcu (Centro Tutela Consumatori Utenti) che, dall'Alto Adige collabora con analoghi gruppi austriaci, svizzeri e tedeschi per ottenere tutele a favore dei più piccoli. Dice il Ctcu: "il cervello dei bambini ha una maggiore conducibilità, è più piccolo, la consistenza delle componenti ossee è minore e ridotta è anche la distanza complessiva rispetto all’antenna". Le conseguenze di una negligente incuranza di questa problematica possono essere: disturbi dell'attenzione, diminuita capacità di apprendimento, problemi del sonno, disposizione a manifestare epilessia e altre patologie.
Come dicevamo, ad oggi non ci sono evidenze definitive sulla nocività effettiva delle onde elettromagnetiche - sebbene più di qualche indizio ormai esista - può essere che un giorno scopriremo come queste paure fossero ingiustificate, ma in attesa di quel momento siamo sicuri di voler scommettere sulla nostra salute e soprattutto su quella dei nostri bambini?
Fonti: terranauta.it e ariannaeditrice.it
Entro Natale ci saranno 200 nuovi hot spot nella Provincia di Roma, ed entro fine 2010 saranno 500Entro Natale ci saranno 200 nuovi hot spot nella Provincia di Roma, ed entro fine 2010 saranno 500. I "punti caldi" saranno la chiave tecnologica con cui la Provincia renderà accessibile gratuitamente la rete da palmare, telefoni cellulari e computer in gran parte del territorio romano. Anche piazza del Popolo, insieme a parchi, biblioteche, asl, centri d'impiego e punti di informazione, sarà raggiunta dal nuovo servizio. "La Provincia di Roma sarà la più grande area italiana a offrire Internet gratis” dice il Presidente della Provincia Nicola Zingaretti.
E probabilmente sarà anche quella con il più alto tasso di onde elettromagnetiche. Sì perché tutto questo proliferare di antenne ha un costo, questa volta non monetario, ma in termini di salute. Da tempo si parla delle conseguenze che le onde elettromagnetiche hanno sulla salute degli individui e, sebbene la questione - come tutte quelle in cui girano parecchi soldi - sia ancora oggi molto controversa, aumentano costantemente i medici e gli scienziati che ritrovano nell'alta esposizione ad onde elettromagnetiche una delle cause di aumento del rischio di tumori cerebrali e infertilità.
Ma non è tutto. Posto il fatto che gli effetti sono più gravi se si accumulano nel tempo, diverse ricerche dimostrano come questo rischio sia ancora maggiore quando si parla di bambini. Ricercatori dell'Università dello Utah affermano che il cervello di un bambino di 5 anni assorbe quattro volte le quantità di radiazioni di un adulto e il suo fluido oculare assorbe, invece, ben 10 volte più di quello di un adulto.
Queste evidenze scientifiche si sono tradotte negli ultimi anni in diverse proteste organizzate di gruppi di cittadini e associazioni che chiedono di limitare l'uso di queste tecnologie, di informare gli utenti e soprattutto di regolamentare l'utilizzo di questo tipo di strumenti.
In Francia il governo, dopo forti resistenze, ha messo mano alla questione proibendo l'uso dei cellulari nelle scuole medie ed elementari. Il divieto, ovviamente, non riguarda solo gli studenti, ma tutto il personale sia docente che non docente.
All'estero la sensibilità verso questo tipo di problemi cresce di anno in anno, in Italia restiamo sempre al palo come dimostra la Provincia di RomaIn Francia qualcosa si muove, in Italia no. Al solito e con grande dispiacere, siamo così costretti a constatare che mentre all'estero la sensibilità verso questo tipo di problemi cresce di anno in anno, in Italia restiamo sempre al palo come dimostra la Provincia di Roma, che se da un lato è da lodare per la lungimiranza tecnologica dall'altro si rivela, invece, miope in campo sanitario. Domanda: che necessità c'è di coprire di onde elettromagnetiche i parchi? Proprio queste zone frequentate dai più piccoli andrebbero preservate e protette da questo tipo di rischio.
Una lotta tutta italiana in questo senso è quella del Ctcu (Centro Tutela Consumatori Utenti) che, dall'Alto Adige collabora con analoghi gruppi austriaci, svizzeri e tedeschi per ottenere tutele a favore dei più piccoli. Dice il Ctcu: "il cervello dei bambini ha una maggiore conducibilità, è più piccolo, la consistenza delle componenti ossee è minore e ridotta è anche la distanza complessiva rispetto all’antenna". Le conseguenze di una negligente incuranza di questa problematica possono essere: disturbi dell'attenzione, diminuita capacità di apprendimento, problemi del sonno, disposizione a manifestare epilessia e altre patologie.
Come dicevamo, ad oggi non ci sono evidenze definitive sulla nocività effettiva delle onde elettromagnetiche - sebbene più di qualche indizio ormai esista - può essere che un giorno scopriremo come queste paure fossero ingiustificate, ma in attesa di quel momento siamo sicuri di voler scommettere sulla nostra salute e soprattutto su quella dei nostri bambini?
Fonti: terranauta.it e ariannaeditrice.it
Il cervello di un bambino assorbe 4 volte più onde di un adulto (a che frequenze? Ah già parlare di frequenze a certa gente è come parlare di perifrastica passiva ad un cinese). Bene, verissimo, significa che per avere effetti forse un pochino pericolosi servono 100 W/mq anziché 400. 400 W/mq sono la potenza che riceviamo stando ad un paio di metri da un forno a microonde aperto ed acceso (possibile solo con le protezioni disabilitate).
ReplyDeleteI limiti di legge internazionali sono di circa 1 W/mq e quelli italiani di 0,1 W/mq. Un hot spot a qualche metro espone a un centesimo di W/mq.
Un altro cialtrone si è aggiunto alla schiera?
ReplyDeleteMentre la Francia proibisce l'uso dei cellulari nelle scuole...
Non è che lo hanno fatto per questioni di ordine, noooo, perchè tutti i cellulari che suonano assieme in classe fanno festa e non disturbano le lezioni... Fonte? Non c'è...
Come dicevamo, ad oggi non ci sono evidenze definitive sulla nocività effettiva delle onde elettromagnetiche...
...e poi si contraddice da solo...
Scusa solo una domanda, Gianni: io ho sempre sentito parlare (anche per lavoro) di W/kg e non W/mq (metro quadro?) oppure di volt/metro per la potenza emissiva delle antenne fisse. Che differenza c'è?
straker spegni la tua wi-fi altrimenti ti carichi elettricamente e quei due capelli che hai si alzano e diventano antenne passive per HAARP.
ReplyDelete@ Ironman: volt/metro è la misura del campo elettrico. C'è una formuletta che correla il campo elettrico di un'onda col flusso di energia ad essa associato, se non sbaglio dovrebbe essere I [W/m^2]=1/2 *e0*c*E^2. dove e0 è la costante dielettrica, c la velocità della luce e E il campo elettrico in volt/metro. Chiedo conferma a Gianni perché quello elettrico non è il mio "campo" :-P
ReplyDeleteI W/kg non li conosco, ma immagino che sia una grandezza "empirica" per capire quanta energia effettivamente interagisce con la materia, un po' come i Gray in ambito radiologico.
Marko, ti assicuro che i W/kg non sono una grandezza empirica, ma vengono applicati in medicina (ad esempio Risonanza Magnetica) come limiti di sicurezza sugli esami nel corpo umano. Tra l'altro so per certo (lavoro...) che i limiti legislativi parlano di 2 W/kg quale limite per esami sul cervello, 4 per il tronco (torace-addome) e 6 sulle estremità.
ReplyDeleteI W/kg si riferiscono al tasso d'assorbimento, detto SAR ;)
ReplyDeletehttp://it.wikipedia.org/wiki/Tasso_d'assorbimento_specifico
@Gianni,
ReplyDelete"I limiti di legge internazionali sono di circa 1 W/mq e quelli italiani di 0,1 W/mq. Un hot spot a qualche metro espone a un centesimo di W/mq."
secondo me, i beoti sanremesi ci impiegheranno 4 giorni a capire le differenze tra 1 W/mq, 0.1 e un centesimo.
poi a capire che i loro odiatissimi hot spot sono meno pericolosi di mezzo cellulare, beh, qui ci facciamo ferragosto prossimo!
Scommettiamo che... strakkino a breve parlerà di piccioni?
ReplyDelete"Queste evidenze scientifiche si sono tradotte negli ultimi anni in diverse proteste organizzate di gruppi di cittadini e associazioni che chiedono di limitare l'uso di queste tecnologie.."
ReplyDeleteHo capito: si sono rotti le palle di essere presi per il culo da amici, parenti, vicini di casa e pure dai bambini che incontravano per strada a causa della loro ossessione per le scie comiche e allora hanno girato il disco!
La prossima storia cosa sarà? La rugiada è la nuova sostanza velenifera dei tankeroni rettiliani??
Saluti
MarcoB (aspirante onda d'urto per cervelli strakkinari)