L'immensa sputtanata a Zelig

Il blog che si sta visitando potrebbe utilizzare cookies, anche di terze parti, per tracciare alcune preferenze dei visitatori e per migliorare la visualizzazione. fai click qui per leggere l'informativa Navigando comunque in StrakerEnemy acconsenti all'eventuale uso dei cookies; clicka su esci se non interessato. ESCI
Cliccare per vederla

Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

Friday, January 3, 2014

Dante e le “segrete cose”

http://zret.blogspot.it/2014/01/dante-e-le-segrete-cose.html

Dante e le “segrete cose”

Se è vero, come è vero, che la “Commedia” è opera esoterica (si pensi alle intuizioni di U. Foscolo, D. G. Rossetti, G. Pascoli, L. Valli, R. Guénon...), è indubbio che il valore intimo di certi versi ci sfugge. Dante appartiene a quel Medioevo che abbiamo definito indecifrabile: qualcosa si è compreso, ma non siamo ancora entrati nel sancta sanctorum.



Consideriamo un passaggio del III canto (Inf. 14-21). Dante, insieme con Virgilio, si accinge ad internarsi nell’inferno, quando legge la terribile epigrafe sulla porta dell’Ade. Il pellegrino chiede alla sua guida di illustrargli il significato dell’iscrizione. Il maestro risponde:

"Qui si convien lasciare ogne sospetto;
ogne viltà convien che qui sia morta.

Noi siam venuti al loco ov'i' t'ho detto
che tu vedrai le genti dolorose
c'hanno perduto il ben de l'intelletto
".

Quindi...

"E poi che la sua mano a la mia puose
con lieto volto, ond'io mi confortai,
mi mise dentro a le segrete cose
".

Sotto il profilo esoterico, è palese che l’Inferno è il mondo dei profani, il Purgatorio evoca i gradi dell’affiliazione, il Paradiso adombra la dimensione degli iniziati. Questo è il disegno simbolico, al cui interno, però, molti particolari sono sfocati.

Per quale ragione il vate di Andes, dopo aver spiegato al viandante il senso dell’epigrafe, decide di rivelargli ulteriori “segrete cose”? In che cosa consistono codeste “segrete cose” che gli esegeti di solito interpretano con “soggetti ignoti ai vivi”?

Forse l’autore latino intende chiarire al suo discepolo che il luogo della perdizione non è interminabile, ma uno stato dell’anima che, nell’infinita misericordia divina, è destinato ad essere un giorno trasceso, come nell’escatologia di Origene?

E’ arduo rispondere. Dante era “cristiano” (anche se le accezioni dell’aggettivo “cristiano” sono molteplici e talora difformi): purtuttavia la sua Weltanschauung accoglie concezioni ai margini dell’”ortodossia”, talvolta persino catare. Ad esempio, nel canto in oggetto, il cenno alle schiere degli angeli non ribelli a Dio, ma che neppure seguirono Lucifero, trova riscontro solo nella teologia albigese.

Per un motivo o per un altro, sia il concetto di una gehenna senza termine sia quello di un inferno che un giorno lontanissimo finirà, ripugnano alla coscienza umana.

Dante, grazie alla profonda saggezza di Virgilio, riuscì a trovare la quadratura del cerchio?

Post scriptum

Il saggio di Adriana Mazzarella, “Alla ricerca di Beatrice, Il viaggio di Dante e l’uomo moderno” offre del capolavoro dantesco un’esegesi simbolico-iniziatica alla luce (a volte offuscata) della psicologia junghiana.


Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati

11 comments:

  1. Veramente la versione originale recitava:
    "E poi che la sua mano a lo mio puose
    con lieto volto, ond'io m'inturgidii,
    mi mise dentro a le segrete cose"


    :D

    ReplyDelete
    Replies
    1. In questo caso mi sa che sia corretto quanto riportato da zretino

      Fonte

      http://www.liberliber.it/mediateca/libri/a/alighieri/la_divina_commedia/html/testo_01.htm

      Delete
    2. Foe, ma no, dai.
      Prova a fare l'esegesi di quanto detto da Straniero. Vai oltre la lettera e cerca il senso.

      Delete
    3. Io però credo che l'"a" del terzo verso sia una interpolazione apocrifa posteriore, e che vada espunta.

      Delete
  2. Se è vero, come è vero, che la “Commedia” è opera esoterica

    Questo lo sostieni tu professoruncolo imbecille e ignorante. I personaggi illustri che hai citato non credo avessero questa certezza adamantina che invece hai tu, cretino !!!
    Povero Dante Alighieri, la tua Commedia viene insozzata dai commenti deliranti di questo becero, ignorante, saccente e presuntuoso figuro cui demenziali leggi italiane consentono di insegnare letteratura italiana in un liceo ...

    ReplyDelete
  3. Da notare che Adriana Mazzarella è una psicoterapeuta junghiana e non una luminare, ma nemmeno un'esperta dantista o di letteratura italiana. La sua interpretazione della Commedia é quindi una visione deformata dalle lenti delle teorie junghiane ...

    ReplyDelete
  4. AHAHAHAHAHAHAHAHAHSHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

    http://zret.blogspot.com/2014/01/la-repubblica-delle-stragi-impunite.html

    Zretino, sei un fallito.
    Strakkino, sei un coglione.

    ReplyDelete