http://nonvotarechitiavvelena.blogspot.com/2011/11/le-scie-di-condensa-sono-un-fenomeno.html
Le scie di condensa sono un fenomeno statisticamente raro alle nostre latitudini; la prova delle radiosonde
Se sono davvero scie di condensa come mai "sgocciolano"? [n.d.essse: forse perche' e' acqua?] |
Ho controllato i dati dei
radiosondaggi, messi a disposizione on line da una università del
Wyoming (USA), e l'ho fatto per alcuni giorni di seguito. La scelta
dell'anno e del luogo è casuale (si tratta dei valori rilevati sopra
una città del Nord Italia, Udine). Il periodo dell'anno è stato scelto
invece intenzionalmente, si tratta della fine di dicembre, periodo
notoriamente freddo, ovvero periodo in cui il freddo a livello del mare
corrisponde anche al freddo ad alta quota. E' noto come il freddo ad
alta quota sia uno dei fattori che potrebbe contribuire alla
generazione delle scie di condensa, purché ci sia anche abbastanza
umidità relativa. Queste non sono affermazioni partigiane di un fisico
che denuncia le scie chimiche, ma affermazioni desunte da libri di
meteorologia, riviste di aeronautica, e persino da un articolo scritto
dal colonnello Costante De Simone (meteorologo che pur nega l'esistenza
delle scie chimiche e chiama scie di condensa tutte quelle strisce che
in certi giorni arrivano a coprire il sole su larga parte della
nazione).
Per l'esattezza il colonnello De
Simone ha affermato nel suo articolo “Le scie di vapore prodotte dai
jet”, pubblicato il 2/5/2007 sulla Rivista di Meteorologia Aeronautica che:
“Perché una scia sia
visibile da terra e perduri nel tempo tanto da mostrarsi come una nube
allungata, l’aereo che la genera deve volare in una fascia
dell’atmosfera in cui la temperatura dell’aria sia inferiore a 36 gradi
centigradi sotto lo zero e sia presente una quantità opportuna di
umidità nell’aria stessa.”
L'affermazione è un poco
sibillina, dal momento che la quantità opportuna di umidità nell'aria è
lasciata nel vago, ma si fa riferimento ad una temperatura di -36°C.
Anche quel perduri nel tempo lascia nel vago il quanto duri la scia di condensa.
Affermazione molto più chiara è invece quella che si legge sul Manuale
di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici
e climatici in collaborazione con l’UAI (Unione Astrofili Italiani)
, edito nel 2006 per la Gremese Editore e scritto da Girolamo Sansosti
& Alfio Giuffrida. Su tale testo a pag. 86 leggiamo infatti “L’immissione
in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di
condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del
vapore acqueo e, quindi, la formazione di scie. Le scie di
condensazione si formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è
molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%.
Le scie possono essere più o meno durare nel tempo, a seconda della
stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente.”
Un documento dell'aviazione statunitense del 1975 (Aviation_Weather_1975) afferma inoltre (pag. 143):
“La scia di condensa del
vapore fuoriuscito dal motore si forma a causa dell'immissione
nell'atmosfera di vapore acqueo aggiunto dai motori dell'aereo in
quantità sufficiente da causare la saturazione o sovrassaturazione
dell'aria. Dal momento che l'atmosfera è anche surriscaldata dal motore
dell'aereo, il vapore aggiunto deve essere di tale entità da saturare o
sovrassaturare l'atmosfera nonostante tale calore aggiuntivo.”
Il guaio è che molto spesso,
soprattutto in certi periodi dell'anno, l'aria in alta quota è secca, e
non si possono formare scie di condensa. Il fatto è che ad alta quota
l'umidità relativa è generalmente molto bassa. Valori più alti
dell'umidità si trovano più di frequente negli strati dell'atmosfera
inferiori allequote di sorvolo dei jet. Ogni tanto a quote di 8/9
chilometri si osservano livelli relativamente alti di umidità relativa,
ma si tratta di una eccezione piuttosto che di una regolarità. Diversa è
la situazione a maggio, per esempio, mese in cui notoriamente si può
trovare aria più umida; ma anche in tal caso alle alte quote per le
quali si raggiungono i -40°C le umidità relative sono ancora troppo
basse (controllate anche voi a partire da questo link eventulamente modificando il giorno del mese nel link; laddove verso la fine trovate scritto YEAR=2008&MONTH=05&FROM=2912 basta sostituire il 29 con altra data).
E non crediate che considerando
validi i -36°C di De Simone cambia qualcosa, provare per credere;
d'altronde quelle temperature spesso le troviamo a quote troppo basse,
ove gli aerei non volano se non in fase di decollo o di atterraggio, e
d'altronde lo stesso De Simone afferma nel succitato articolo che: “Per
le caratteristiche termodinamiche dei motori, per le quote di volo e
per la localizzazione, la quasi totalità delle scie che si osservano in
cielo sono prodotte dai jet di linea degli operatori commerciali.”
Come fare adesso a credere alle parole di Gianni Comoretto (astrofisico) quando afferma che il 70% degli aerei lascia dietro di sé una scia di condensa?
Ma ecco i dati relativi ad una
decina di giorni della fine del 2008. Da notare che nel seguito per
quote si intende le quote che vanno dagli 8 km in su, o in ogni caso le
quote a partire dalle quali si rilevano temperature al di sotto dei
-40°C. Le altezze dei radiosondaggi sono nella seconda colonna (HGHT),
le temperature nella seconda (TEMP) e le umidità relative nella quarta
(RELH).
31 dicembre 2008 - Umidità relativa bassissima a tutte le quote
------------------------------------ PRES HGHT TEMP DWPT RELH hPa m C C % ------------------------------------
391.0 7365 -38.1 -61.5 7 345.0 8217 -44.7 -64.7 9 343.0 8255 -44.9 -64.9 9 300.0 9140 -50.5 -70.5 8 255.0 10183 -56.4 -73.7 10 250.0 10310 -57.1 -74.1 10 239.0 10595 -58.9 -74.9 11 225.0 10973 -60.2 -76.8 10 214.0 11287 -61.3 -78.3 9 200.0 11710 -60.5 -79.5 7 198.0 11773 -60.4 -79.7 6 192.0 11965 -60.0 -80.2 5 180.0 12369 -59.1 -81.4 4 165.0 12912 -57.9 -82.9 3 162.0 13027 -58.1 -83.5 3 150.0 13510 -59.1 -86.1 2 149.0 13552 -59.1 -86.1 2
30 dicembre 2008 - Umidità relativa ancora molto bassa a tutte le quote
------------------------------------ PRES HGHT TEMP DWPT RELH hPa m C C % ------------------------------------
400.0 7280 -36.7 -51.7 20 368.0 7850 -41.7 -53.7 26 358.0 8036 -42.9 -58.9 16 324.0 8693 -48.4 -61.0 22 300.0 9200 -52.7 -62.7 29 295.0 9309 -53.7 -62.7 32 250.0 10360 -60.3 -73.3 17 246.0 10460 -61.1 -74.1 16 242.0 10561 -61.4 -74.7 16 221.0 11117 -63.0 -78.0 11 200.0 11730 -64.7 -81.7 8 197.0 11823 -62.3 -80.3 7 191.0 12016 -62.1 -80.8 7 186.0 12181 -62.0 -81.3 6 168.0 12815 -61.5 -83.0 4 160.0 13118 -61.2 -83.8 4 153.0 13397 -61.0 -84.6 3 150.0 13520 -60.9 -84.9 3 140.0 13951 -59.2 -85.5 2
------------------------------------ PRES HGHT TEMP DWPT RELH hPa m C C % ------------------------------------
328.0 8540 -49.0 -68.0 9 326.0 8581 -49.3 -68.3 9 300.0 9120 -52.3 -73.3 6 296.0 9207 -52.7 -73.7 6 288.0 9382 -54.2 -74.1 7 261.0 10010 -59.5 -75.5 11 258.0 10083 -59.7 -74.9 12 250.0 10280 -60.3 -73.3 17 249.0 10305 -60.4 -73.4 17 234.0 10687 -62.3 -74.8 17 220.0 11066 -64.1 -76.1 18 214.0 11236 -63.6 -76.5 16 200.0 11650 -62.3 -77.3 12 195.0 11808 -61.9 -78.1 10 170.0 12666 -59.4 -82.4 4 163.0 12929 -58.7 -83.7 3 154.0 13285 -60.3 -84.7 3 150.0 13450 -61.1 -85.1 3 140.0 13877 -61.7 -85.7 3
28 dicembre 2008 - Umidità relativa bassissima a tutte le quote
------------------------------------ PRES HGHT TEMP DWPT RELH hPa m C C % ------------------------------------
400.0 7080 -40.7 -57.7 14 371.0 7587 -42.7 -65.4 7 346.0 8057 -44.5 -72.5 3 309.0 8805 -48.3 -69.2 7 300.0 9000 -49.3 -68.3 9 276.0 9542 -52.7 -72.7 7 250.0 10180 -53.5 -76.5 4 234.0 10604 -54.2 -77.5 4 200.0 11610 -55.9 -79.9 3 190.0 11937 -55.6 -80.7 3 179.0 12316 -55.3 -81.6 2 165.0 12835 -54.9 -82.9 2 150.0 13440 -56.9 -84.9 2 142.0 13785 -59.1 -86.1 2 139.0 13919 -58.7 -85.9 2
------------------------------------ PRES HGHT TEMP DWPT RELH hPa m C C % ------------------------------------
363.0 7711 -38.3 -71.3 2 326.0 8438 -43.1 -70.5 3 300.0 9000 -46.9 -69.9 6 293.0 9156 -47.1 -71.1 5 259.0 9960 -51.3 -75.3 4 250.0 10190 -52.5 -76.5 4 226.0 10839 -55.7 -77.7 5 225.0 10867 -55.8 -77.8 5 211.0 11277 -56.5 -78.5 5 203.0 11525 -54.0 -77.5 4 200.0 11620 -53.1 -77.1 4 199.0 11652 -52.1 -76.1 4 180.0 12296 -55.4 -82.4 2 174.0 12513 -56.5 -84.5 2 164.0 12890 -55.4 -86.1 1 160.0 13048 -55.0 -86.8 1 156.0 13209 -54.5 -87.5 1 154.0 13292 -54.8 -87.4 1
26 dicembre - Umidità relativa bassissima a tutte le quote
------------------------------------ PRES HGHT TEMP DWPT RELH hPa m C C % ------------------------------------
400.0 7110 -41.1 -60.1 11 389.0 7299 -42.7 -62.7 9
337.0 8255 -48.0 -69.9 6 333.0 8335 -48.5 -70.5 6 327.0 8455 -46.9 -70.9 5 301.0 8998 -51.3 -74.4 5 300.0 9020 -51.5 -74.5 5 296.0 9107 -52.5 -75.5 5 257.0 10013 -56.0 -78.0 5 256.0 10038 -56.1 -78.1 5 251.0 10164 -52.7 -76.7 4 250.0 10190 -52.9 -78.9 3 215.0 11151 -57.7 -82.8 3 208.0 11362 -58.7 -83.7 3 200.0 11610 -56.5 -81.5 3 199.0 11642 -56.4 -81.9 3 194.0 11803 -55.9 -83.9 2 170.0 12639 -57.4 -85.4 2 169.0 12676 -57.5 -85.5 2 159.0 13066 -51.9 -80.9 2 150.0 13440 -54.7 -86.7 1 145.0 13656 -55.9 -87.9 1 144.0 13700 -55.9 -87.9 1
IMBECILLE!!!!!
ReplyDelete30 dicembre 2008 - Umidità relativa ancora molto bassa a tutte le quote
Sì, ma la temperatura dell'aria l'hai vista? Quando hai temperatura -80° C non pensi basti l'acqua degli scarichi degli aerei per produrre le scie?
Ah, sì dimenticavo: è perennemente fumato, non può capire.
Prima di dire queste scemenze bisognerebbe almeno conoscere la differenza tra umidità relativa, umidità assoluta, temperatura di brinamento, e saper leggere un radiosondaggio ROTFL
ReplyDeleteTra le tante vaccate (forse non gli basta lo sputtanamento di meteoweb: http://tinyurl.com/3qtrfp2 )
ReplyDeleteE' noto come il freddo ad alta quota sia uno dei fattori che potrebbe contribuire alla generazione delle scie di condensa, purché ci sia anche abbastanza umidità relativa
Scarso tentativo di manipolazione. Dove l'hai letto "ad alta quota"?
l’aereo che la genera deve volare in una fascia dell’atmosfera in cui la temperatura dell’aria sia inferiore a 36 gradi centigradi sotto lo zero e sia presente una quantità opportuna di umidità nell’aria stessa.
È un pò diverso dire "alta quota" e "in una fascia dell'atmosfera". Infatti, e non è raro, possono coesistere condizioni tali da permettere la formazione di scie di condensa anche a livello pista.
@Buzz Loyd, attenzione, -80°C è la temperatura di bulbo umido, quella "vera" è la colonna precedente.
ReplyDeleteSe Corrado avrà voglia di affrontare l'argomento, sa dove trovarmi, intanto un paio di annotazioni:
come al solito, c'è confusione fra condizioni per la formazione e condizioni per la persistenza delle scie.
La formazione dipende esclusivamente dal binomio quota-temperatura ambiente. Incrociando la temperatura dell'atmosfera standard con il grafico di Appleman saltano fuori i fatidici "8000 metri". In altre parole, *non è normale* se *non* ci sono scie dietro gli aerei sopra gli 8000 metri. Succede quando ci sono temperature molto elevate anche lì, ma è un fenomeno raro.
La condizione per la persistenza delle scie, invece, è anche l'umidità. In teoria serve un'umidità del 100% per farle persistere, ma ci sono alcuni fattori che riducono questa soglia:
1) serve l'umidità del 100% relativa al ghiaccio (RHi) e siccome a -50 è più facile formare ghiaccio che acqua, il 100% di RHi corrisponde a circa 60-70% di RH, letto dalle sonde.
2) se la temperatura ambiente è molto più bassa di quanto richiesto da Appleman (es. -65°C contro una teorica di -50), la scia, pur non espandendosi, persiste a lungo per il semplice fatto che non c'è abbastanza agitazione termica per disperdere la scia. È il motivo per cui all'alba si vedono facilmente scie sottili e lunghe.
3) I radiosondaggi si fanno solo due volte al giorno e in maniera "puntiforme", per cui bisogna stare attenti a estrapolare i dati per luoghi e tempi diversi. Tutti i laureati in fisica dovrebbero essere a conoscenza dei problemi legati all'estrapolazione.
4) Misurare l'umidità a -50°C, appesi su un pallone dondolante, con materiali usa-e-getta, esposti alla radiazione del Sole è una cosa molto delicata. Le sonde Vaisala RS92 sono calibrate per misurare correttamente l'umidità fino a 3000 metri, oltre questa quota i dati sono indicativi. Esistono paper che affrontano gli errori delle sonde e propongono correzioni. Sulla base di questi paper, l'ottimo MarcoVi ha fatto un software che prende direttamente i valori dei radiosondaggi dal sito e valuta le condizioni per la formazione e per la persistenza delle scie quota per quota, in tabella.
Corrado, se guardi quotidianamente questi radiosondaggi, sei disposto ad ammettere almeno che effettivamente la forma, la consistenza e la persistenza delle scie cambiano col cambiare dei valori di T e RH a 8-12mila metri, a prescindere dai valori assoluti? Sarebbe già un bel passo avanti, perché potremmo concludere che a) le scie sono a quelle quote e non a 1561 metri, e b) che l'umidità e la temperatura sono sicuramente fattori che c'entrano con le scie, insomma che stiamo parlando di fenomeni meteorologici. Poi ci mettiamo a discutere se serve il 50 o il 70% di umidità, sei d'accordo?
Resto in attesa di un tuo commento.
Errata corrige, la seconda colonna di T è la temperatura di rugiada, non di bulbo umido. Piccola differenza pratica, grande differenza teorica.
ReplyDeletecome al solito capisce meno della metà di uno che non capisce niente.
ReplyDeleteQuesti sono gli effetti del famoso dogma inventato da Rosario Marcianò. Non serve l'umidità per la creazione delle scie, l'umidità ce l'ha già il vapore acqueo, altrimenti neanche le auto farebbero il fumetto bianco d'inverno.
ReplyDeleteGià, Nico. Seguendo i "ragionamenti" (parola grossa) di questi straccioni anche il fiato che si "vede" d'inverno è una scia chimica, dato che non s'è di solito sull'Everest a -40° e con RH>70%...
ReplyDeleteA pensarci bene, però, i mentecatti sono talmente marci dentro che il loro fiato è (cit. 'o professò cogliò) una scia tumorale.
Poi, una piccola osservazione: come mai corrado pinna di squalene mostra nel novembre 2011 per "confutare" roba scritta negli USA negli anni '70 ("del secolo scorso", aggiungerebbe il minchia team sanremese) radiosondaggi del 2008 dalle parti di Udine?
ReplyDeleteilpeyote logica questa sconosciuta
ps: ciao markogts
Vorrei sbagliarmi, ma la colonna marcata MIXR (che il cialtrone evita di riportare) dovrebbe indicare la massima quantita' di acqua (in gr di acqua per kg di aria) che l'aria puo' contenere prima di andare in saturazione.
ReplyDeleteDa -30/-40 °C e' PRATICAMENTE 0. Questo significa che, per quanto poco vapore acqueo ci sia nello scarico di un aereo (e in realta' ce ne e' TANTO) questo basta e avanza per SATURARE l'aria.
Se ho scritto vaccate, uccidetemi pure.
Frankbat, hai ragione da vendere. Quello che gli sciachimisti non vogliono/possono capire è che mentre l'aria quaggiù può contenere 15-20 grammi di vapore acqueo ogni kg di aria, a -50°C ne può contenere 0,05. Quindi "quel poco" di vapore che esce dagli scarichi non ha fisicamente dove mettersi. Avevo fatto anche un conto della serva tempo fa sul forum di cosenascoste
ReplyDeleteHo letto e riletto quel che ha scritto corrado pinna di squalene.
ReplyDeleteHo letto e riletto quel che han scritto sull'argomento persone competenti.
Ho fatto mente locale sui miei studi liceali e universitari in materia (logica, fisica, matematica ecc.).
Ho letto e riletto materiale a cura di "esperti" del settore.
Infine, ho letto e riletto quel che hanno scritto, ad es., markogts e frankbat.
Sono giunto a un paio di conclusioni:
1) corrado pinna di squalene mente tante volte quanto il suo ritmo di respirazione al minuto
2) la mia firma in calce.
ilpeyote straccioni cialtroni andate a spaccare pietre con la testa
Markogts, sono andato a leggermi il tuo intervento su cosenascoste. Molto chiaro, molto comprensibile, se appena sai fare 2+2 o poco piu'.
ReplyDeleteDa far leggere, IMHO, agli sciachimisti. Sempre che lo vogliano capire, ovviamente.
Ma mi sa che non vogliono...