La Fusione Fredda e la Santa Inquisizione

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La Fusione Fredda e la Santa Inquisizione

  

 

Ricevo una serie di mail sull’incredibile censura che ha dovuto sostenere la ricerca sulla fusione fredda, una procedura per ottenere grandi quantitativi di energia a costi ed emissioni assai ridotti. La ricerca e le poche applicazioni in questo settore hanno dato tutti risultati positivi e sorprendenti, eppure l’agenda dei ricercatori è stata inibita dal continuare il loro lavoro in questa direzione. Com’è mai? Al solito si tirano in ballo le scuse più indecenti come il pericolo di uno sconvolgimento degli equilibri strategici internazionali basati sulla gestione e controllo dei carburanti fossili o dell’uranio. Viene subordinato quindi al mantenimento dello status quo una scoperta che potrebbe cambiare definitivamente il rapporto dell’uomo con il suo ambiente e con il lavoro in senso generale. Resta il fatto che di fusione fredda non ne sentiremo parlare ancora per molto.

 

Questo fatto ci costringe a riflettere sulla predominanza degli interessi strategici sulle convenienze esistenziali dei popoli. La Tav è un altro di questi esempi in cui si antepongono oscuri interessi indicibili alle reali esigenze della popolazione. Ci rendiamo conto quindi che siamo in una specie di stato di guerra continua e totale in cui ogni aspetto della nostra esistenza viene concepito e subordinato in funzione di ipotizzate esigenze belliche. Dato che siamo coinvolti profondamente in questo scenario, gradiremmo almeno sapere contro chi si conduce questa guerra e quale sia l’oggetto del contendere. Temo che a questa domanda non si possa dare risposta. Subiamo limitazioni esistenziali ed ispezioni imbarazzanti nella nostra sfera intima a causa della favola del terrorismo, pressioni fiscali brutali per l’inconsistente ed artefatta depressione economica, avvelenamento biochimico per il supposto riscaldamento globale. Tutte deboli scuse per mettere in atto una serie di apparati volti al contenimento, numerazione e definitiva modifica del genere umano.

 

Non pensiate che dieci minuti persi alla perquisizione intima ed ingiustificata prima di un volo negli stati uniti siano poca cosa. Si tratta di un abuso immotivato che ci fanno subire per abituarci al tempo futuro in cui dovremmo necessariamente risultare totalmente trasparenti alle istituzioni che di noi possederanno le informazioni più complete ed intime che si possano immaginare.

 

Le istituzioni e gli apparati degli stati hanno, grazie alla tecnologia, un potere tendenzialmente illimitato. Il nuovo organismo europeo per la stabilità monetaria ad esempio nasconde la creazione di una cupola di intoccabili burocrati che decideranno le sorti materiali di questa parte di pianeta. L’immissione dei letali organismi geneticamente modificati avverrà a breve ed a nulla serviranno le proteste degli avveduti. In un crescendo di tensioni si giungerà al parossismo di un’umanità costretta e relegata in ambiti sempre più stretti ed angusti. Le reali possibilità di azione vitale sul territorio verranno limitate ad arte tramite leggi e regolamenti omnicomprensivi e dichiaratamente illiberali. Questi regolamenti in effetti già esistono e si chiamano leggi urbanistiche ed edilizie dall’ardua applicazione e comprensione.

 

Non si può fare a meno di constatare una violazione dei diritti fondamentali dell’uomo (quelli veri e profondi non le scempiaggini rattoppate delle varie carte internazionali!) senza collegarla ad un’altra e ad un’altra ancora fino a delineare un quadro oppressivo che impedirà lo sviluppo della nostra intraprendenza a meno che non sia indirizzata verso lidi organizzati e ben prevedibili.

 

Nel tempo futuro della sostituzione coatta di esigenze reali con artefatti vinilici l’uomo annasperà confuso. Frequenze disarmoniche domineranno la sua esistenza spaesandolo e costringendolo al movimento inconsulto, sterile ed autodistruttivo. In balia di potenti fattori ipnotici (mediatici, elettromagnetici e chimici) condurrà un’esistenza confinata e priva di senso. Questa sorta di diluizione forzata del genere umano in un mare di idrocarburi presuppone un annichilimento intenzionale della nostra specie di cui non mi posso neanche immaginare l’origine. Importante ora è riflettere su come poterne uscire in un momento in cui il programma è in piena fase di applicazione.

 

Un ultimo pensiero, chissà perché, alla Santa Inquisizione che, solo pochi secoli addietro, metteva in opera un’incredibile azione coordinata di annichilimento violento delle divergenze spirituali e delle possibilità alternative di sviluppo del pensiero. In tutta Europa si avvicendavano processi preconfezionati che portavano sovente alla tortura ed all’uccisione dei divergenti. Questa pratica disumana mise in serio pericolo l’esistenza di scampoli di vitale sciamanesimo ancora ben presenti e radicati nel continente oltre a reprimere forme di pensiero scientifiche contrarie ai ‘trattati’ religiosi. Ma allora…l’Europa Unita c’era già!