L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Thursday, September 17, 2015

L'inquinamento da peti nella cameretta rende dementi

 

L’inquinamento da polveri sottili uccide 

http://www.tankerenemy.com/2015/09/linquinamento-da-polveri-sottili-uccide.html



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Friday, March 14, 2014

Una brutale bruttezza

http://zret.blogspot.it/2014/03/una-brutale-bruttezza.html

Una brutale bruttezza

L’ignoranza avanza e non abbiamo più speranza.
Omo de panza, omo de sostanza. (mi sembrava che ci stesse bene)

Non sono un estimatore di Vittorio Sgarbi che, alla fine, palesa una visione ingenua e parziale degli amministratori di cui egli condanna "solo" l’insipienza e la corruzione. Purtroppo i governanti, quelli veri, non i pu-pazzi putrefatti che infestano i media, sono tutto fuorché incapaci, ma questo è un altro discorso...

Sgarbi ha ragione, però, quando si avventa contro le brutture del “paese dove il sì suona”, quando si scaglia contro i bruti che stuprano l’arte e la natura. In una scadente skyline si stagliano abominevoli edifici pubblici progettati da architetti ignoranti, costruiti per volontà di "politici" ancora più beoti, opere pubbliche che devastano il territorio con colate di cemento, obbrobriose nonché pericolose rotatorie, squallidi centri commerciali e parcheggi che sorgono là dove si estendevano parchi o campi coltivati... E’ in ogni dove l’inno alla più brutale bruttezza, il peana all’orrore.

Contemporamente capolavori architettonici, scultorei e pittorici, nel migliore dei casi, giacciono nell’incuria, quando non sono più o meno deliberatamente danneggiati o distrutti. E’ il caso in special modo di quei monumenti che, con la scusa dei restauri, sono poi in parte demoliti o stravolti nella loro originaria fisionomia.

Invano tuoneremo contro questi scempi che si consumano nell’indifferenza e nell’ignavia di una popolazione incapace di vedere, figuriamoci di guardare. Dappertutto mefitiche discariche, mortali inceneritori, fabbricati industriali, quartieri congestionati da tetri casermoni...

Le montagne sono sventrate, gli alvei dei fiumi cementificati, le pianure dilaniate da superstrade. Nelle colline sono conficcati tralicci ed antenne, il cielo è un viluppo di scie velenose e nebbie mortali.

La vita sul pianeta sta agonizzando, ma la bellezza è già morta da tempo. E’ morta, perché oggigiorno quasi nessuno più è sensibile ai veri valori estetici.

Non sorprende che in questa età attratta in modo irresistibile verso il laidume e la deformità si celebri il trionfo di una pellicola italiota che incarna, con la sua sconvolgente mostruosità, un’epoca di ammorbante putrefazione.

Non sorprende che la televisione ed il cinema siano impastati di sangue, di scene truculente e sordide. Soprattutto le nuove generazioni amano sguazzare in questa pozza ripugnante.

Prima ci hanno defraudato dell’incanto che si sprigiona da un firmamento trapunto di stelle, da una volta su cui fluttuano nubi vaporose, ora ci privano del benessere, della salute. Se l’anima è morta, è fatale che il corpo, ormai patetico, inutile involucro, langua e perisca.

Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati


Monday, June 24, 2013

La prova del mineralogramma

http://www.tankerenemy.com/2013/06/la-prova-del-mineralogramma.html

La prova del mineralogramma

Il mineralogramma o analisi tissutale del capello è un esame di laboratorio che impiega come campione il capello e, mediante avanzate tecniche, determina la concentrazione dei principali minerali presenti nello specimen.

Questa analisi si compie prelevando capelli della lunghezza di pressappoco tre centimetri dal retro della nuca, nella zona della base del cranio, nella misura di circa 0,5 grammi. Il campione deve essere estratto in piccole quantità da aree differenti della regione occipitale, tagliando i capelli il più vicino possibile allo scalpo. I capelli vengono lavati con una soluzione neutra per eliminarne le sostanze esterne, quindi sciolti in una soluzione acida per esaminarli con uno spettrofotometro ad assorbimento atomico, capace di misurare la quantità di minerali contenuti.

Naturalmente il mineralogramma è un efficace strumento per rilevare e quantificare l’entità di metalli all’interno dell’organismo.

Se qualcuno ancora vaneggia che le scie che sfregiano spesso il cielo sono solo vapore acqueo, potrà rinsavire grazie ad un mineralogramma. Se anche fra adolescenti e giovani si rintracceranno “dosi” elevate di metalli pesanti (alluminio, bario, cadmio, stronzio etc.), si dovrà concludere che qualcosa non quadra. Tonnellate di nanoparticolato sono disperse ogni giorno in tutto il globo: la Geoingegneria clandestina è senza dubbio la principale fonte di inquinamento!

E’ capzioso chiamare in causa un generico inquinamento ambientale da cui derivano la contaminazione dell’aria, dell’acqua “potabile” e del cibo. Oggigiorno molti stabilimenti industriali, in forza di norme restrittive, sono meno inquinanti rispetto al passato. Lo stesso vale per gli autoveicoli. La delocalizzazione poi ha causato lo spostamento degli opifici nell’Estremo Oriente o in altri paesi lontani dalla “civile” Europa.

Certo, non tutto l’inquinamento proviene dalle irrorazioni clandestine (inceneritori, poligoni militari, centrali per la produzione di energia, traffico veicolare e via discorrendo contribuiscono), ma, se si rilevano notevoli quantità di metalli in persone residenti lontano da impianti, da centrali per la produzione di energia elettrica, da arterie stradali e ferroviarie etc., in soggetti che vivono in zone pressoché incontaminate, come si può spiegare l'avvelenamento testimoniato dall’analisi tissutale? Soprattutto come si può motivare la presenza di bario e di litio in concentrazioni anomale nell'organismo, dal momento che l’impiego di tali metalli non è poi così diffuso nei processi industriali?

I negazionisti continuino pure ad arrampicarsi sugli specchi per tentare di confutare l’ennesima prova del genocidio globale. Gli altri si adopereranno per instaurare trattamenti che aiutino a smaltire i metalli nocivi, prima che il loro accumulo provochi malattie più o meno gravi.

Fonte: Enciclopedia Treccani, s.v. mineralogramma

Articoli correlati:

Bario e Sclerosi Multipla: conferme, 2007
Scie chimiche ed inceneritori: profitto e delitto, 2008
Alluminio, Alzheimer ed altre alee, 2012


Wednesday, August 3, 2011

Napoli: attenti a quei due!

http://straker-61.blogspot.com/2011/08/napoli-attenti-quei-due.html

Napoli: attenti a quei due!

Absit iniuria verbis

La risoluzione dei problemi per il sistema è il problema.

Rien à faire: Luigi De Magistris è come tutti gli altri. Ci si lamenta del problema costituito dai rifiuti, questione indicata come “emergenza” con uno dei tanti virtuosismi linguistici peculiari del "giornalismo", ma, quando si offrono delle risoluzioni concrete, gli amministratori nicchiano.

Il neo-sindaco di Napoli si è speso e si spende solo in vuoti proclami: “Bisogna intensificare la raccolta differenziata!”, “E’ necessario che istituzioni e cittadini agiscano per affrontare l’emergenza”… Sono buoni proponimenti, di cui, come è noto, è lastricata la strada per l’inferno. Anzi, il suo mantra della raccolta differenziata è probabilmente una frode: infatti, dopo che il meticoloso cittadino ha separato l’immondizia e l’ha conferita nei cassonetti del vetro, dell’alluminio, della carta e dell’umido, siamo sicuri che i rifiuti subiranno un idoneo trattamento per essere poi avviati al riciclaggio? Dove sono gli impianti per lo smistamento ed il trattamento? Siamo certi che la spazzatura non è tutta ammassata in un’unica discarica o bruciata nello stesso inceneritore?

In verità, la spazzatura è al centro di loschi ma redditizi interessi economici, mentre il riuso ed il riciclaggio sono boicottati in ogni modo. Non dimentichiamo poi che discariche ed inceneritori sono il non plus ultra per contaminare l’ambiente e per provocare malattie e decessi, criminali fini perseguiti in modo deliberato dall’establishment.

Abbiamo scritto sia al borgomastro partenopeo sia a sua Eminenza (sic), il cardinale Crescenzio Sepe che, maestri nel metodo Stanislavskij, ostentano tanta inquietudine per la questione, suggerendo loro l’impiego del T.H.O.R., un sistema ideato da un ricercatore italiano del C.N.R. E’ un macchinario che consente di smaltire i rifiuti senza inquinare, ma esistono anche altri apparati che funzionano con un principio simile, ossia il tipo di scarto viene riconosciuto da appositi sensori, raccolto su differenti nastri e trattato per essere trasformato in compost o smistato per il riuso.

La tecnologia esiste, ma quando potrebbe essere di giovamento per la società civile, sembra di essere all’età della pietra, mentre, nel settore militare e del controllo, gli strumenti tecnologici sono diabolicamente avveniristici. La tecnologia è consacrata solo alla distruzione ed alla morte.

Quanto ai due ipocriti e funesti personaggi, De Magistris ed il pasciuto porporato, il loro silenzio è emblematico, oltre che odioso. Un muro dimostra una maggiore capacità di interloquire.


Thursday, December 9, 2010

No tengo dinero

http://www.tankerenemy.com/2010/12/no-tengo-dinero.html

No tengo dinero

Per la guerra i denari si trovano sempre. (A. Manzoni)

Il sempre aggiornato blog Freeskies riporta la notizia secondo la quale la Corte dei Conti ha segnalato una voce di spesa inerente alla "difesa" per "motivazioni segretate", pari all'astronomica cifra di 500.000.000 di euro. L'informazione deve essere verificata, ma non è così inverosimile che una somma tanto abnorme sia dilapidata per finanziare le operazioni illegali di aerosol. E' noto che molti stati dispongono di ingentissimi fondi neri, destinati a progetti e ad attività militari, risultato di funeste ricerche scientifiche condotte in laboratori segreti. E' risaputo che gli esborsi ufficiali dell'Italia in ambito strategico sono già elevatissimi: se aggiungiamo tutte le risorse che vengono drenate per azioni belliche occulte, si toccano cifre esorbitanti.

Molti si chiedono per quale motivo, pur essendo la pressione fiscale in Italia molto alta, i denari per i servizi alla collettività (formazione, sanità, sistema previdenziale...) scarseggino sempre più, senza dimenticare che lo stato ha creato un sistema di provvidenze sociali viziato alla radice. L'evasione e l'elusione fiscale, gli sprechi ed i ladrocinii nella pubblica amministrazione, il deficit della bilancia commerciale, gli stipendi d'oro ed i privilegi di una classe dirigente composta da parassiti non bastano a spiegare la cronica penuria di fondi. E' necessario chiamare in causa il signoraggio bancario e soprattutto le uscite per le irrorazioni chimico-biologiche con tutti gli annessi e connessi.

Ecco perché nelle scuole ormai manca persino il materiale di cancelleria, mentre si tagliano in maniera indiscriminata posti tra il personale docente ed amministrativo. Ecco perché negli ospedali, spesso fatiscenti e con poche apparecchiature mediche, il numero di operatori socio-sanitari, infermieri e medici è insufficiente a coprire persino le esigenze primarie. Ecco perché gli operai ricevono salari miseri ed i disoccupati (quelli ancora fortunati) si ritrovano con assegni inconsistenti. Ecco perché per i bisognosi, gli indigenti, i malati, gli invalidi… non si trova più un baiocco. Così si spiega la stretta che attanaglia l’intero sistema delle prestazioni pubbliche già molto carenti.

Molti lamentano le inadeguatezze di uno stato che, a ben vedere, è, invece molto efficiente: ogni qual volta si tratta di reperire liquidità per costruire centrali inquinanti, inceneritori, discariche, faraoniche ed inutili infrastrutture, per dotare le nostre città di impianti atti alla videosorveglianza, per organizzare costosi “vertici” tra briganti… i denari si trovano sempre. Altresì, in vista di elezioni-truffa, si promette al popolino che, con una miracolosa riforma del fisco e con qualche correzione finanziaria, finalmente si potranno sovvenzionare i servizi per la collettività e migliorare le condizioni dei ceti meno abbienti. Sono promesse che non saranno mai mantenute, non solo perché non si può, ma soprattutto perché non si vuole: infatti i governi si rafforzano quanto più la società civile è debole, povera e disgregata.

E’ inutile protestare contro le sperequazioni e gli sperperi dovuti alla classe “politica”, se non si considera il gorgo delle spese strategiche in cui sono risucchiate quantità inimmaginabili di capitali. Occorre comprendere la natura irremisibilmente maligna ed oppressiva del potere che è sempre schierato contro le nazioni. In questo contesto la crisi economica di tipo artificiale trova nell’esecranda operazione “scie chimiche” un formidabile strumento per investire e, nel contempo, scialacquare cospicue risorse con cui si depauperano i popoli che, nel contempo, sono intossicati.

I cittadini, defraudati di essenziali mezzi economici, versando gravose imposte dirette ed indirette, finanziano la loro spoliazione, il loro avvelenamento, la loro morte.

Eppure tutto cambierà…



Saturday, January 2, 2010

Mario Tozzi e l'incenerimento dell'informazione

http://complottisti.blogspot.com/2010/01/mario-tozzi-e-lincenerimento.html

Mario Tozzi e l'incenerimento dell'informazione

Scritto da Maurizio Pallante
venerdì 22 febbraio 2008


Mario Tozzi colpisce ancora. Il conduttore di "Gaia" e "Terzo Pianeta" (rai3) è uno di quelli a cui è affidata la cosiddetta divulgazione scientifica in tv, monopolizzata da personaggi come (per dirne un altro) Veronesi, che rassicura sulla bontà degli inceneritori mentre la sua fondazione è finanziata da una lista terrificante di aziende di ogni tipo tra cui spiccano ACEA e VEOLIA, che costruiscono e gestiscono inceneritori. Tozzi, testimonial inceneritorista già stipendiato da Hera (la multiutility che costruisce e gestisce inceneritori) che il WWF continua incredibilmente a tenere all’interno di quello che spaccia per un comitato scientifico, sabato scorso 16 febbraio ha confezionato un'altra (non è la prima) puntata promozionale per i suoi amici piromani sforbiciando allegramente sulle risposte della controparte rappresentata dall''esperto Maurizio Pallante, che nella lettera che segue racconta tutto.

Mario Tozzi mi ha invitato a partecipare alla sua trasmissione “Terzo Pianeta” sui rifiuti, andata in onda sabato 16 febbraio. Lo spezzone in cui sono stato inserito...

E' stato registrato venerdì 15 nella discarica di Serre. Il mio interlocutore è stato Paolo Degli Espinosa, sostenitore dell’inceneritore di Brescia. Sapevo che non sarei stato trattato alla pari e sospettavo che alcune mie affermazioni potessero essere tagliate, ma pensavo che valesse comunque la pena far sentire una voce fuori dal coro in cui Tozzi canta. In effetti Degli Espinosa ha avuto molto più spazio, con un’intervista iniziale da solo e poi nel dibattito con me. Ma non è stato un fatto negativo, perché ha potuto dire più cose infondate e facilmente smentibili in poche parole. Ciò che non mi aspettavo è invece la quantità dei tagli che sono stati fatti ai miei interventi.
Qualche sforbiciata l’avevo messa in conto, ma non è rimasto quasi niente.
Faccio l’elenco delle cose che sono state cassate.

1. L’inceneritore è uno sfacelo economico. Senza Cip 6 non se ne farebbero. Dopo che sono stati tolti ai nuovi inceneritori, la gara per completare quello di Acerra è andata deserta e Prodi li ha reintrodotti con un apposito decreto per i tre nuovi impianti previsti in Campania.

2. L’incenerimento è una scelta alternativa alla raccolta differenziata. Se le quantità di rifiuti conferiti a un inceneritore diminuissero e il forno non lavorasse a pieno regime il deficit economico crescerebbe.

3. Ogni mezza parola i politici dicono che dobbiamo stare in Europa. Eppure l’incenerimento è l’opposto delle indicazioni europee sul trattamento dei rifiuti, che prevedono, in ordine: la riduzione, la raccolta differenziata e il riciclaggio, il recupero energetico senza combustione (fermentazione anaerobica della frazione organica), il recupero energetico con combustione. Questa sequenza me l’ha fatta ripetere una seconda volta. Per tagliarla meglio?

4. Per la parte indifferenziata residua ho descritto il Trattamento Meccanico-Biologico e i suoi vantaggi rispetto all’incenerimento in termini di costi d’investimento, recupero di materia, guadagno economico, impatto ambientale e sulla salute, smaltimento finale dei minimi residui inerti.

5. Di fronte alla (pseudo)argomentazione che le emissioni del traffico sono maggiori di quelle degli inceneritori ho messo in evidenza la sua assurdità logica. Non si possono paragonare le mele con i tacchini. Le emissioni degli inceneritori vanno confrontate con quelle di altri sistemi di trattamento dei rifiuti; quelle del nostro patrimonio edilizio con quelle di case costruite meglio; quelle del traffico automobilistico con quelle di altri sistemi di trasporto.

6. È stata cassata la parte in cui dicevo che le nanopolveri possono essere causa di tumori.

7. Quando Tozzi ha sostenuto che l’incenerimento smaltisce i rifiuti gli ho ricordato la legge di Lavoiser. Anche questa citazione è sparita.

Credo che sia utile far conoscere ai lettori di questo blog questi retroscena, che in ultima analisi sono un segno di debolezza culturale e politica. Se si ricorre a questi mezzi per convincere l’opinione pubblica della bontà di una scelta scellerata in termini economici ed ecologici qual è l’incenerimento, vuol dire che, nonostante la forsennata campagna mediatica in corso, non ci sono riusciti. Anzi, da quel poco che vedo, hanno contribuito a far crescere il numero di chi ne ha giustamente paura e li rifiuta.

Fonte: Pressante.com

Tuesday, November 10, 2009

Bambini (e tutti noi) ed inquinamento ambientale (articolo di Rocco Panzavolta - prima parte)

http://www.tankerenemy.com/2009/11/bambini-e-tutti-noi-ed-inquinamento.html

Bambini (e tutti noi) ed inquinamento ambientale (articolo di Rocco Panzavolta - prima parte)

Volentieri pubblichiamo uno studio di Rocco Panzavolta che esamina il gravissimo problema dell'inquinamento ambientale, causa di tante malattie soprattutto tra i bambini. Purtroppo, infatti, le chemtrails costituiscono "solo" il coronamento di uno scellerato piano per intossicare la popolazione, ma migliaia sono i composti chimici che aggrediscono uomini, animali e piante. Le scie tossiche, in tale inquietante scenario, si possono considerare la globalizzazione dell'avvelenamento ed il colpo di grazia. Per fortuna esistono, se non dei rimedi, delle contromisure da attuare per proteggere in primis la salute dei bambini, più vulnerabili agli inquinanti ambientali. Si consultino a tale proposito gli articoli della categoria "Morgellons". Un'ultima osservazione: è evidente che le difficoltà cognitive rilevate da educatori e docenti nelle nuove generazioni sono imputabili, in buona parte, alla contaminazione della biosfera. Fantasiose sindromi psicologiche dalle improbabili sigle c'entrano poco o punto.

Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale (Prof. Lorenzo Tomatis, 1929-2007).


Oggi i bambini sono sottoposti al rischio dell’esposizione a più di 15 mila sostanze chimiche sintetiche, senza contare l’inquinamento dell’aria, il traffico, la contaminazione di acqua e cibo, le radiazioni (R.F. e E.M.F., radiofrequenze e campi elettromagnetici) ed altre fonti sulle quali vi è ancora “dibattito”.

Non c’era una volta…

Centomila sostanze di sintesi sono state registrate nella sola Unione europea., ma i composti si contano a milioni. Si badi che gli effetti cumulativi e soprattutto sinergici tra ogni singola sostanza sono di fatto sconosciuti per la mancata ricerca. Si aggiunga il “fondo” elettromagnetico maggiore di dieci milioni di unità rispetto a quello naturale. Alimentazione ricca in volumi, ma povera di nutrienti essenziali. Nanoparticelle dovute alle politiche “verdi” sulla mobilità (catalizzatori al platino) e degli inceneritori. Un migliaio di test nucleari in superficie e sotterranei dal 1945 ad oggi, vaccinazioni multiple, pesticidi, erbicidi… Potremmo continuare ad addizionare ancora rischi e pericoli prodotti dall’umanità per il “benessere”. Una vera e propria giungla di insidie, non sempre tenuta nella giusta considerazione, anzi decisamente ignorata a favore di diagnosi psichiatriche più che tossicologiche. Ciò, nonostante le numerose evidenze scientifiche, dal dopoguerra ad oggi, e benché si registrino casi di M.C.S. anche nella prima infanzia.

Sono i bambini di oggi, gli adulti di domani, a fare le maggiori spese per l’attuale situazione ambientale. Nell’aria di casa e in quella esterna, nei cibi, nell’acqua e persino nei giocattoli sono presenti sostanze che quotidianamente mettono a rischio la loro salute, così come nella quasi totalità delle attrezzature medico-ospedaliere (siringhe, kit flebo etc.) e dei farmaci (mercurio come conservante, coloranti, lattosio e via dicendo).

Rapporti sanitari nel cassetto dell'agenda politica

A lanciare uno delle tante grida d’allarme fu l’Organizzazione Mondiale della Sanità (W.H.O.) e l’Agenzia Europea per l’Ambiente (E.E.A.) nel 2002, con la pubblicazione del rapporto Children’s Health and Environment - A review of evidence, nel quale vennero analizzati i diversi fattori di rischio per la salute dei bambini, prendendo spunto da una serie di studi compiuti sull’argomento nei diversi paesi europei.

Nell'aggiornamento del 2007 emerge un quadro della situazione decisamente peggiore.

Oltre il 40 per cento delle patologie causate da fattori ambientali colpisce bambini di età inferiore ai 5 anni. I bambini sono particolarmente vulnerabili all’inquinamento ambientale, in parte poiché la loro esposizione precoce a determinati fattori può avere ripercussioni anche a lungo termine, in parte perché in proporzione al loro peso corporeo i bambini respirano, bevono e mangiano più degli adulti, con una conseguente maggiore assimilazione delle sostanze potenzialmente tossiche.

“Innanzitutto c’è un’enorme differenza – commenta Giorgio Tamburlini, che ha partecipato alla stesura del rapporto – da un paese all’altro d’Europa per quelli che sono i pericoli a carico dei bambini. Nel rapporto abbiamo sintetizzato questo concetto, parlando di 'ingiustizia ambientale', individuando tre fattori preponderanti che possono creare situazioni di rischio. Innanzitutto c’è il fattore locale, le singole città, una determinata zona del territorio; anche in spazi limitati si possono avere delle differenze notevoli da questo punto di vista. Un altro fattore da tenere in considerazione è poi la vicinanza agli scarichi di rifiuti tossici, un problema maggiormente presente nei paesi più poveri ormai destinati ad essere la discarica dei paesi più ricchi. Ma il fattore da tenere in maggiore considerazione è l’accumulo di inquinamento. Stiamo ormai accantonando delle riserve di inquinamento di varia natura che necessariamente penalizzeranno gli adulti di domani (mentre quelli di oggi si ammalano sempre maggiore numero, n.d.r.). La loro esposizione a certi fattori è notevolmente più rilevante di quella delle generazioni precedenti. Questo avrà necessariamente una ripercussione negativa sulla loro vita futura”. Oggi i bambini sono sottoposti al rischio dell’esposizione a più di 15 mila sostanze chimiche sintetiche, nella maggioranza dei casi create negli ultimi 50 anni. Non si dimentichi poi una serie di agenti fisici, come l’inquinamento dell’aria, il traffico, la contaminazione di acqua e cibo, dei giocattoli, le radiazioni.

“Tra i fattori emergenti collocherei al primo posto il piombo e gli effetti che la concentrazione troppo alta di questo metallo pesante può avere sull’intelligenza del bambino, effetti che possono diventare cronici, se il bambino viene sovresposto nei primi anni di vita – continua cautamente il dottor Tamburlini – .Anche i casi di bronchiti e di asma in aumento rappresentano un rischio aggiuntivo. E questi sono fattori di rischio di cui conosciamo la pericolosità. Ci sono poi casi di incertezza. Qualche tempo fa, uno studio su alcuni grandi mammiferi esposti per lungo tempo d inquinanti, evidenziò la maggiore incidenza di malformazioni e la diminuita fertilità. Soprattutto quest’ultimo problema è molto sentito anche da noi ed è in parte dovuto al fatto che il numero e la carica degli spermatozoi è diminuito. Questo può essere dovuto agli inquinanti, anche se non sono state stabilite relazioni scientificamente certe."

Leggi qui l'articolo su Lettere dalla Germania.




Monday, August 17, 2009

Scie chimiche ed inceneritori: profitto e delitto

http://straker-61.blogspot.com/2009/08/scie-chimiche-ed-inceneritori-profitto.html

Scie chimiche ed inceneritori: profitto e delitto

Pur trattando il problema delle scie chimiche ed annessi, sappiamo che molteplici sono le fonti di inquinamento dei biomi terrestri. In particolare, gravissima è la polluzione causata dagli inceneritori, impianti che bruciano ad altissime temperature rifiuti solidi (carta, cartone, plastica...). I composti chimici immessi nell'atmosfera da quelli che ipocritamente vengono definiti "termovalorizzatori" sono decine: tra i vari composti molto tossica è la diossina. Diossina è termine generico per indicare un composto delle tetraclorodibenzodiossine (TCCD). La diossina per antonomasia è la 2, 3, 7, 8, tetraclorodibenzo-p-diossina: sia il prodotto cristallino sia i suoi vapori sono molto inquinanti, cancerogeni e teratogeni. L'esposizione a diossina può indurre lesioni a carico di vari organi tra i quali il fegato ed i reni. La pseudocloracne è una forma di dermatite provocata dalla diossina.


Una Montagna Di Balle from spazzatour on Vimeo.


Recentemente il giornalista del quotidiano L'Adige, Zenone Sovilla, autore anche di un'inchiesta sulle scie chimiche, ha realizzato un reportage intitolato Civilità bruciata e dedicato ai termodistruttori. Sovilla analizza in questo documentario, trasmesso da Rebus, il programma condotto dal valente Maurizio de Collanz, l’annoso problema. Sovilla evidenzia tutti gli interessi economici legati alla perversa "moda" che ha portato l'Italia e molti altri paesi europei a costruire impianti per l'incenerimento dell'immondizia. Addirittura, in modo paradossale, in alcune regioni come il Veneto, dove si ricorre alla raccolta differenziata dei rifiuti, si moltiplicano giganteschi impianti, nonostante il parere contrario di gran parte della popolazione. Amministratori ed industriali sostengono che con gli inceneritori, oltre a smaltire i rifiuti, si produce energia. Costoro li presentano come una panacea e sorvolano sia sulle emissioni ammorbanti sia sull'impatto ambientale. Dimenticano anche che nei filtri degli impianti si accumulano scorie che devono essere poi stoccate con la creazione di siti ad hoc.

I fumi che si levano dalle ciminiere degli inceneritori, a causa dell'inversione termica, tendono a ristagnare al mattino sui centri abitati: le persone con l'aria inalano nanoparticelle (PM 2 o inferiori), col cibo e con l'acqua ne ingeriscono altre; queste nanoparticelle non sono metabolizzate dall'organismo e, alla lunga, possono determinare infiammazioni, tumori ed altre patologie. E' il problema studiato in Italia dai coniugi Stefano Montanari e da Antonietta Gatti, ma, come si dimostrerà, in modo più che altro strumentale. [andavamo bene, adesso cominciamo con le fantasie...]

Qual è il nesso tra scie chimiche ed inceneritori? E' una correlazione negli scopi e nella logica sottesa, una logica diabolicamente sopraffina. Mi spiego. La costruzione dei "termovalorizzatori" è senza dubbio promossa da chi ha degli interessi economici. Sono imprenditori e "politici" privi di scrupoli che traggono ingenti introiti dalla realizzazione e dalla gestione degli impianti, ma oltre al profitto, bisogna considerare il delitto. I rifiuti potrebbero essere destinati al riciclaggio ed al riuso, ma questi sistemi, pur essendo piuttosto vantaggiosi sul piano economico, sono in ogni modo osteggiati, poiché inquinano poco o nulla, laddove lo scopo principale dei potenti è la contaminazione degli ecosistemi e la diffusione di malattie tra la popolazione. Un inceneritore è un'arma chimica micidiale che si aggiunge a tutte le altre fonti di polluzione: onde elettromagnetiche, chemtrails, radiazioni ionizzanti, insetticidi, anticrittogamici, pesticidi in agricoltura, scarichi industriali e veicolari etc.

In questo quadro, emblematico è il caso della Campania, dove la crisi dei rifiuti è stata deliberatamente creata ed aggravata per imporre in maniera subdola la “risoluzione” degli inceneritori. Infatti, dopo che le discariche sono state totalmente riempite di pattume o di ecoballe, a causa di una mancata attuazione della raccolta differenziata, la spazzatura si è ammassata dappertutto. (Vedi Come in alto così in basso) Di fronte ai cumuli di immondizia maleodorante, si è proposta la solita risoluzione: l'inceneritore. Altre iniziative, dalla produzione di imballaggi meno ingombranti e biodegradabili al riuso, sono state, sono e saranno boicottate affinché i cittadini accettino alla fine, pur di non vedere enormi di mucchi di immondizia di fronte alla porta di casa, di essere avvelenati con le emissioni nocive degli inceneritori. Tra l’altro la combustione dei rifiuti ad altissime temperature, combustione tipica dei “termovalorizzatori” più “efficienti”, rilascia polveri finissime ancora più perniciose, proprio per le loro dimensioni ridottissime, di quelle emesse dagli impianti di vecchia generazione.

Intanto prosegue senza sosta l'operazione "scie chimiche", volta, tra gli altri fini, ad indebolire il sistema immunitario delle persone e di conseguenza a diffondere patologie. Tale operazione sostituisce gli inceneritori in quelle zone in cui non sorgono questi impianti: infatti lo spargimento quotidiano di tonnellate di particolato in atmosfera è assimiliabile, ma moltiplicato per cento, alle emissioni dei termodistruttori.

Chi vive in una zona irrorata dagli aerei della morte è come se abitasse vicino ad un inceneritore, anzi peggio, poiché, con le chemtrails, vengono sparse nanoparticelle ancora più piccole e quindi più insidiose, anche inferiori a PM 1! Ecco perché i coniugi succitati e lo stesso Antonio Zecca(1), contrari alla costruzione di questi impianti, agiscono in modo ambiguo, quando non denunciano e negano lo scempio chimico-biologico nei cieli. Essi si ergono ad ambientalisti, ma sono degli ambientalisti dimezzati, nel migliore dei casi, se non dei personaggi che, col loro carisma, distraggono la gente non solo da altre questioni, ma anche da temi che potrebbero rivelare ai cittadini una verità inconfessabile.

Qual è la verità? L'inquinamento non è tanto una conseguenza della "civiltà" dei consumi, consumi sfrenati e spesso inutili, ma un mezzo per soggiogare i popoli con malattie e sensi di colpa (si veda la demonizzazione del biossido di carbonio), un’arma per distruggere il pianeta. Le élites usano farmaci ed antidoti che li proteggono dai veleni diffusi nella biosfera, mentre, nella loro follia distruttiva, non si peritano di contaminare, avvelenare e deturpare gli ecosistemi.

Di ciò i cittadini dovrebbero prendere coscienza: non è solo l'avidità di denaro a motivare le nefande azioni dei soliti noti, piuttosto un'assoluta, irredimibile adesione al Male che li spinge a devastare, ad uccidere, ad intossicare…

In fondo, però, i veleni più letali che essi spargono non sono chimici, ma le loro impudenti, putride menzogne.

(1) Zecca è l’”esperto” che è stato interpellato dalla redazione di Focus, la rivista della scienza-spazzatura, sul tema delle scie chimiche. Egli, come tutti gli appartenenti all’esecranda setta degli sciacondensisti, le spiega come normalissime ed innocue contrails.




Monday, May 25, 2009

Polis

http://zret.blogspot.com/2009/05/polis.html

Polis

Che cos'è oggi più anacronistico della politica? La politica, come attività che ha per fine la felicità dei cittadini (Aristotele), è defunta da secoli, forse da millenni. Eppure assistiamo non solo alle solite maratone elettorali, che con la politica non sono neanche lontanamente imparentate, ma anche alle decisioni di cittadini la cui ingenuità è pari soltanto al machiavellismo della nomenclatura di partito che li strumentalizza e li sfrutta, per convincere gli elettori più recalcitranti e disgustati a "fare il proprio dovere", ossia recarsi alle urne. Così, soprattutto in occasione di tornate amministrative, alcuni donchisciotte si candidano magari in qualche lista civica, illudendosi di poter difendere i diritti di qulche categoria vilipesa o di promuovere in paio di iniziative utili per la collettività. Infinito candore!

Se si condurranno delle battaglie per la raccolta differenziata o per la creazione di parchi giochi per i bimbi, finita la legislatura, si porterà a casa, nella migliore delle ipotesi, uno scivolo tra le erbacce e la vaga promessa che sarà riciclato il 2 per cento della carta. Non di più. Orbene, ammesso che non si venga fagocitati o corrotti dal sistema, si potrà agire come un indigeno armato di fionda contro soldati che usano mitragliatrici.

In verità, esisterebbe un modo non per scalfire un potere granitico e perverso, ma almeno per provocare un ideale corto circuito: bisognerebbe dimostrare il coraggio di denunciare, anche a livello locale, problemi come i vaccini pericolosi, il signoraggio e le scie chimiche. D'altronde sciolti questi nodi, si troverebbero le risorse ed il mordente per aggredire tutte le altre questioni. Chi, però, dimostra il coraggio di esibire le contraddizioni del potere e la sua natura intimamente malvagia per distruggerlo dall'interno, per scalzare le radici che allignano in un terreno infernale? No. Ci si balocca con obiettivi angusti e campanilistici, per quanto lodevoli (qualche fondo destinato ai soggiorni termali per i pensionati, la strada interpoderale da asfaltare, dei buoni pasto per le famiglie dei bimbi accolti negli asili comunali, una pista ciclabile, un impianto sportivo per i giovani…), mentre le persone continuano ad ammalarsi ed a morire per le antenne, gli inceneritori, le irrorazioni, le centrali nucleari, mentre la disoccupazione e la crisi economica attanagliano i sopravvissuti. Questa è demagogia: si accontentano alcune “corporazioni” con donativi una tantum o gli edonisti con l'organizzazione di qualche demenziale notte bianca e les jeux sont faits. Intanto i criminali piani delle immonde élites procedono senza intoppi, nella beata incoscienza dell'uomo medio. Neanche Caligola era così incline a blandire la plebe in modo tanto dolciastro e la plebe di Roma non era sprovveduta come la massa odierna.

Mancano un disegno complessivo, una visione prospettica e di ampio respiro: tutto si raggrinzisce in azioni e discorsi da condomini. Meglio allora innaffiare i gerani del proprio terrazzo o ritirarsi in un eremo in attesa che questo ordine basato sull’ingiustizia e sulla violenza di stato imploda o crolli sotto il suo stesso peso. Meglio non illudersi di poter incidere su una realtà immodificabile. Si potranno svelare verità inconfessabili, se si sarà intrepidi e noncuranti del giudizio della marmaglia. Viviamo, però, in un’epoca di vigliacchi e di inetti. Un banditore delle verità scomode sarebbe guardato come un pazzo, un visionario. Eppure, pur nella consapevolezza di quanto sia inefficace oggi la vera azione politica, è doveroso almeno tentare di svegliare qualche coscienza sopita. E’ forse possibile raggiungere la massa critica, ma non cianciando delle fioriere da collocare ai bordi delle strade, piuttosto denunciando le questioni scottanti. Se non vi si riuscirà, rimane la testimonianza: questa che viviamo è un'età per testimoniare la decadenza, la fine, la morte. Il sistema non può essere riformato: deve essere solo trasceso e negato in modo definitivo. Bisogna additarne coram populo il volto inteschiato e le membra sfatte, putride, mefitiche.

Meritano un encomio quei pochissimi uomini politici (a loro si addice una parola tanto nobile quanto stuprata nel suo vero significato) che, affrontando il dileggio e le minacce dei guardiani del sistema, hanno portato alla luce con intemerata risolutezza la questione chemtrails nelle sedi istituzionali. Che poi si riesca o no a fermare gli avvelenatori, è ininfluente sotto il profilo etico: la virtus è premio a sé stessa.

Se non si possiedono queste doti o se si preferisce non agire, allora, piuttosto che candidarsi in una lista civica, è molto più onorevole vivere appartati e sdegnosi come un seguace della scuola cinica.

P.S. Questo testo è stato inviato al Direttore di Sanremonews, ma crediamo che non verrà pubblicato.