http://www.tankerenemy.com/2013/10/la-verita-sui-filamenti-di-ricaduta.html
La verità sui filamenti di ricaduta: sono polimeri di origine militare
Nella
seconda decade di ottobre sono caduti in molte zone d’Italia “strani”
filamenti: la pioggia di fibre è stata talmente copiosa che molti
cittadini, accortisi dell’anomalia, hanno allertato i Vigili del fuoco.
Alcune testate, per lo più locali, hanno prima riportato la notizia con
toni interrogativi, poi con incredibile tempestività, hanno riferito le
“spiegazioni” fornite dagli “esperti”.
L’A.R.P.A., l’Agenzia regionale per le palle sull’ambiente”, ha sentenziato: “Trattasi di tele di ragni volanti. E’ il fenomeno dello spider ballooning: sono cioè fili di Aracnidi che, migrando, secernono fili”. No! E’ tutto falso. Non sono né i ragni né Spiderman a tessere questi grovigli appiccicosi. Ci chiediamo come l’A.R.P.A., cui sarebbero stati consegnati campioni di filamenti, abbia potuto eseguire le analisi così velocemente. Sono analisi, infatti, che richiedono tempi molto lunghi. Non si comprende come gli enti ufficiali, che impiegano ere geologiche per fornire responsi, abbiano potuto subito rassicurare (e circuire) l’opinione pubblica, divulgando l’esito (falso) degli esami.
Quelle precipitate sono dunque fibre polimeriche diffuse con gli aerei impegnati nelle attività di geoingegneria illegale. Molti si chiedono per quale ragione i militari le disperdano: abbiamo in parecchi articoli analizzato la questione ed illustrato la composizione chimica dei filamenti. Essa NON coincide con la sericina, la proteina di cui sono formate le ragnatele. Mentre rinviamo alla lettura degli studi sottoelencati, rammentiamo le seguenti acquisizioni.
• I filamenti sono impiegati come vettori dei composti chimici, a loro volta usati per creare corridoi elettromagnetici.
• Le fibre, essendo costituite di materiali biocompatibili, si “legano” al D.N.A. degli esseri viventi, favorendone una ridefinizione genetica secondo nuovi parametri biologici, anzi biotecnologici.
I polimeri diffusi con gli aerei sono dannosissimi. Si consideri il caso del metanale.
Il metanale è un polimero particolarmente pericoloso che ha bisogno di un catalizzatore che, guarda caso, è costituito dai carbagammati.
I carbagammati sono di origine organica, della famiglia degli uretanici.
La reazione tra un gruppo amminico e biossido di carbonio permette la biosintesi del carbammato.
I carbammati costituiscono un gruppo importante di insetticidi: ne sono esempi il feniluretano, l'Aldicarb, il Carbofuran, il Fenoxycarb, il Sevin ed il Ethienocarb. Questi insetticidi agiscono causando inibizione della colinesterasi per inattivazione reversibile dell'enzima acetilcolinesterasi. Alcuni di questi composti sono molto tossici anche per gli esseri umani.
I poliuretani sono una classe di polimeri la cui struttura è formata da gruppi carbammato multipli. Questi materiali possiedono un'ampia varietà di proprietà e sono commercialmente disponibili come schiume, elastomeri e solidi.
Alcuni carbammati, come neostigmina, rivastigmina e meprobamato, sono usati in farmacoterapia come inibitori dell'enzima colinesterasi. L'uretano etilico (C2H5-O(CO)-NH2) è dotato di proprietà anestetiche generali ed anche mutagene. E' stato usato in passato nella terapia del mieloma multiplo, perché dotato di proprietà alchilanti del D.N.A. Oggi è stato del tutto abbandonato, poiché troppo tossico e riconosciuto anche dotato di proprietà cancerogene, soprattutto per il polmone e lo stomaco.
La formazione di un carbammato costituisce un utile gruppo protettivo adoperato nella sintesi chimica delle proteine per proteggere gruppi amminici che non si vuole far reagire. È stabile nelle condizioni di reazione e può essere successivamente facilmente rimosso per idrolisi.
IN SINTESI
I carbammati sono convenientemente sintetizzati per reazione di alcoli o fenoli con un isocianato o, in alternativa, per reazione di un gruppo amminico con un estere dell'acido cloroformico. Nel caso si impieghi un alcool o un fenolo, la reazione può così schematizzarsi:
R-N=C=O + R'-OH ? R-NH(CO)O-R'
Usando, invece, un cloroformiato, ottenuto per reazione del fosgene con un alcol o fenolo, lo schema di reazione è il seguente:
R-O(CO)Cl + R'-NH2 ? R-O(CO)NH-R'
L'inibizione della colinesterasi è stata associata all'esposizione a pesticidi oranofosfati e carbamati, fin dalla loro creazione durante la Prima e Seconda guerra mondiale. Tipicamente, essi provocano gravi disturbi neurologici che conducono alla paralisi non solo negli insetti, ma anche negli esseri umani. L'esposizione avviene solitamente attraverso l'uso improprio di dispositivi per la diffusione di pesticidi oppure attraverso l'irrorazione aerea (scie chimiche). Gli effetti dell'inibizione della colinesterasi per esposizione cronica o esposizione intensa e reiterata si traducono in un'inibizione delle attività dell'enzima acetil-colinesterasi (AchE). L'integrazione di nanoparticelle in vari materiali nanocompositi, come gli idrogel aerei ed altre simili sostanze usate nelle irrorazioni aeree, nella modificazione del tempo atmosferico e nella dispersione di nanosensori (M.E.M.S. n.d.r.), comportano nell'individuo l'inibizione della colinesterasi fino al 96.2% nonché la presenza in quantità rilevabile di materiali nanocompositi. Ciò a conferma delle scoperte pubblicate dalla Ocean University (Cina) nel numero di giugno 2009, sulla rivista Chemical sensitivities (Sensibilità chimica), secondo cui le nano particelle sono 100 volte più tossiche di una singola molecola di pesticida, come il malathion, il propoxopur o il benomyl.
Un approfondito studio referato, a cura della tossicologa Dottoressa Hildegrde Staninger, si può leggere qui.
La verità è questa: quanto, invece, si legge sui siti istituzionali è una ragnatela di sciocchezze e di bugie, un intrico in cui sono rimasti impigliati i negazionisti e le istituzioni tutte.
Che cosa scrivevano costoro qualche anno addietro, quando il fenomeno della Geoingegneria clandestina non era ancora conclamato? Il C.I.C.A.P., contraddicendo sé stesso, nel 1999 stabilì quanto segue:
- Analisi di fibre contenute nelle scie (articolo di FMM Research team), 2007)
- Le ragne del diavolo, 2007
- Ragnatele simili a quelle di ragno cadute a Venezia (Italia), 2007
- Ragnatele a confronto, 2007
- Ulteriori analisi sui polimeri di Mondovì, 2007
- Analisi dei filamenti di ricaduta: sono polimeri artificiali!, 2009
- Filamenti di polimeri già nel 2002: il caso di Alessandria, 2009
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Quelle precipitate sono dunque fibre polimeriche diffuse con gli aerei impegnati nelle attività di geoingegneria illegale. Molti si chiedono per quale ragione i militari le disperdano: abbiamo in parecchi articoli analizzato la questione ed illustrato la composizione chimica dei filamenti. Essa NON coincide con la sericina, la proteina di cui sono formate le ragnatele. Mentre rinviamo alla lettura degli studi sottoelencati, rammentiamo le seguenti acquisizioni.
• I filamenti sono impiegati come vettori dei composti chimici, a loro volta usati per creare corridoi elettromagnetici.
• Le fibre, essendo costituite di materiali biocompatibili, si “legano” al D.N.A. degli esseri viventi, favorendone una ridefinizione genetica secondo nuovi parametri biologici, anzi biotecnologici.
I polimeri diffusi con gli aerei sono dannosissimi. Si consideri il caso del metanale.
Il metanale è un polimero particolarmente pericoloso che ha bisogno di un catalizzatore che, guarda caso, è costituito dai carbagammati.
I carbagammati sono di origine organica, della famiglia degli uretanici.
La reazione tra un gruppo amminico e biossido di carbonio permette la biosintesi del carbammato.
I carbammati costituiscono un gruppo importante di insetticidi: ne sono esempi il feniluretano, l'Aldicarb, il Carbofuran, il Fenoxycarb, il Sevin ed il Ethienocarb. Questi insetticidi agiscono causando inibizione della colinesterasi per inattivazione reversibile dell'enzima acetilcolinesterasi. Alcuni di questi composti sono molto tossici anche per gli esseri umani.
I poliuretani sono una classe di polimeri la cui struttura è formata da gruppi carbammato multipli. Questi materiali possiedono un'ampia varietà di proprietà e sono commercialmente disponibili come schiume, elastomeri e solidi.
Alcuni carbammati, come neostigmina, rivastigmina e meprobamato, sono usati in farmacoterapia come inibitori dell'enzima colinesterasi. L'uretano etilico (C2H5-O(CO)-NH2) è dotato di proprietà anestetiche generali ed anche mutagene. E' stato usato in passato nella terapia del mieloma multiplo, perché dotato di proprietà alchilanti del D.N.A. Oggi è stato del tutto abbandonato, poiché troppo tossico e riconosciuto anche dotato di proprietà cancerogene, soprattutto per il polmone e lo stomaco.
La formazione di un carbammato costituisce un utile gruppo protettivo adoperato nella sintesi chimica delle proteine per proteggere gruppi amminici che non si vuole far reagire. È stabile nelle condizioni di reazione e può essere successivamente facilmente rimosso per idrolisi.
IN SINTESI
I carbammati sono convenientemente sintetizzati per reazione di alcoli o fenoli con un isocianato o, in alternativa, per reazione di un gruppo amminico con un estere dell'acido cloroformico. Nel caso si impieghi un alcool o un fenolo, la reazione può così schematizzarsi:
R-N=C=O + R'-OH ? R-NH(CO)O-R'
Usando, invece, un cloroformiato, ottenuto per reazione del fosgene con un alcol o fenolo, lo schema di reazione è il seguente:
R-O(CO)Cl + R'-NH2 ? R-O(CO)NH-R'
L'inibizione della colinesterasi è stata associata all'esposizione a pesticidi oranofosfati e carbamati, fin dalla loro creazione durante la Prima e Seconda guerra mondiale. Tipicamente, essi provocano gravi disturbi neurologici che conducono alla paralisi non solo negli insetti, ma anche negli esseri umani. L'esposizione avviene solitamente attraverso l'uso improprio di dispositivi per la diffusione di pesticidi oppure attraverso l'irrorazione aerea (scie chimiche). Gli effetti dell'inibizione della colinesterasi per esposizione cronica o esposizione intensa e reiterata si traducono in un'inibizione delle attività dell'enzima acetil-colinesterasi (AchE). L'integrazione di nanoparticelle in vari materiali nanocompositi, come gli idrogel aerei ed altre simili sostanze usate nelle irrorazioni aeree, nella modificazione del tempo atmosferico e nella dispersione di nanosensori (M.E.M.S. n.d.r.), comportano nell'individuo l'inibizione della colinesterasi fino al 96.2% nonché la presenza in quantità rilevabile di materiali nanocompositi. Ciò a conferma delle scoperte pubblicate dalla Ocean University (Cina) nel numero di giugno 2009, sulla rivista Chemical sensitivities (Sensibilità chimica), secondo cui le nano particelle sono 100 volte più tossiche di una singola molecola di pesticida, come il malathion, il propoxopur o il benomyl.
Un approfondito studio referato, a cura della tossicologa Dottoressa Hildegrde Staninger, si può leggere qui.
La verità è questa: quanto, invece, si legge sui siti istituzionali è una ragnatela di sciocchezze e di bugie, un intrico in cui sono rimasti impigliati i negazionisti e le istituzioni tutte.
Che cosa scrivevano costoro qualche anno addietro, quando il fenomeno della Geoingegneria clandestina non era ancora conclamato? Il C.I.C.A.P., contraddicendo sé stesso, nel 1999 stabilì quanto segue:
“I risultati riportati in tabella indicano che il campione di "capelli d'angelo" non può essere identificato con alcuno dei materiali riportati. Tale risultato permette comunque di escludere le ipotesi preliminari. Relativamente al campione esaminato, si può dunque concludere:
- non si tratta di tela di ragno;
- non si tratta di cellulosa o di materiali simili alla cellulosa (il che esclude la possibilità che si tratti di lana di pioppo o di rayon)”.
- Analisi di fibre contenute nelle scie (articolo di FMM Research team), 2007)
- Le ragne del diavolo, 2007
- Ragnatele simili a quelle di ragno cadute a Venezia (Italia), 2007
- Ragnatele a confronto, 2007
- Ulteriori analisi sui polimeri di Mondovì, 2007
- Analisi dei filamenti di ricaduta: sono polimeri artificiali!, 2009
- Filamenti di polimeri già nel 2002: il caso di Alessandria, 2009
Pubblicato da Straker
Anno dopo anno, le solite puttanate...
ReplyDeleteI carbagammati sono di origine organica, della famiglia degli uretanici.
ReplyDeleteI carbaGammati????
Che Kekulé ti perdoni ...
P.S. Il paragrafo sui carbammati è ovviamente tutto copiato.
Maddai, non sapevi che esistevano?
DeleteAl NWO abbiamo sviluppato anche i carbalfammati, i carbabetammati e i carbadeltammati! :D
La solita accozzagli di scemenze sciamiste scritte da ignoranti, non sono polimeri sono solo tele di ragno.
ReplyDeleteE' inutile fare copia e incolla di materie tecniche e formule chimiche che tanto non si capiscono !
Il metanale è un polimero particolarmente pericoloso che ha bisogno di un catalizzatore che, guarda caso, è costituito dai carbagammati.
ReplyDeleteA parte la minchiata sui carbagammati, giustamente segnalata da altri, ho cercato il significato di metanale.
E ho scoperto che cos'è, ovvero CHOH (FORMALDEIDE) che non c'entra una fava coi polimeri ed è gassosa a temperatura ambiente.
Infame straccione ignorante.
ilpeyote straker metanale e metatestadipene
ROTFL Tigre. Metatestadipene mi ha fatto ribaltare dalle risate.
DeleteDirei anche metacornigero.
Metacornigero lo riserviamo all'altro metanale Zret :)
DeleteContestare le idiozie in questo articolo è come svuotare il mare con un cucchiaino.
ReplyDeleteSono talemente tante e tali che ci rinuncio.
La vita è troppo breve.
Ciao mastro.
DeleteCome non quotarti, mi son giusto permesso, da dilettante, di sminchiare questo poveretto su di un punto nell'oceano di troiate diffuso.
Giusto per non far sprecare energie a persone competenti come te.
Solo una piccola nota: la frase sul metanale e i carbagammati proviene da un commento che un altro straccione ha postato sulla pagina FB di straker. Il comandante ha ingoiato la stronzata senza neanche chiedersi cosa volesse dire (tanto se anche se lo fosse chiesto non avrebbe saputo rispondersi).
DeleteMi pare che quello di prendere una frase da un commento e spacciarla per verità assodata sia un giochino che straker ha già fatto.
Sono questi i frutti della "filosofia" di zret sull'uso delle "fonti".
Basta che qualcuno dica qualcosa che piace (o non dispiace) al fuffaro ed è subito accreditato come "fonte" autorevole.
Invece di limitarsi a dire delle stronzate from scratch, aspetta che le dica qualcun altro per impossessarsene.
Più che per il suo antisemitismo e antistatalismo, zret dovrebbe essere allontanato dall'insegnamento per questa assenza patologica di senso critico.
Sarà una cazzata (ok, lo E', lo E'): ma qualcuno sa spiegarmi sono polimeri di origine militare da dove minchia deriva? Ci sono polimeri SOLO di origine civile, per caso?
ReplyDeleteO meglio: ci sono SOLO coglioni straccioni, dalle parti del terrazzino sanremese?