http://www.tankerenemy.com/2009/04/moria-delle-api-il-problema-si-aggrava.html
Moria delle api: il problema si aggrava
Pubblichiamo un breve articolo sulla moria delle api negli Stati Uniti, dove, come in Europa ed altrove, il problema si sta acuendo. Era dunque probabilmente un'invenzione giornalistica la recente notizia, secondo la quale gli imenotteri erano tornati in gran numero in California.
Giova ricordare che le cause principali della moria sono i campi elettromagnetici, le colture geneticamente modificate, i neonicotinoidi e le scie chimico-biologiche contenenti, oltre al gel di silicio, anche virus. Di fronte a tale quadro appare per lo meno grottesco che si tenti di arginare il problema con vaccini prodotti da una società specializzata in biotecnologia... E' come affidare un paziente alle amorevoli cure del dottor Mengele.
Il Dipartimento statunitense dell’agricoltura ha confermato i dati di Pettis et al. usciti su PloS-One a proposito del calo del numero delle api: 31% nel 2007, 37% nel 2008. Non si è notato alcun miglioramento, nonostante i principali apicoltori siano seguiti dai centri di ricerca, applichino i trattamenti anti-varroa, rinnovino le famiglie con nuove regine, senza mischiarle con quelle precedenti, curino questi imenotteri con fungicidi per la Nosema ceranae, un parassita diffuso negli Sati Uniti come nei paesi affacciati al Mediterraneo…
Stamattina mi ha chiamato un amico israeliano che produce vini spesso pregiati (non gliene rimane quasi più, solo poche bottiglie tenute da parte per i vecchi clienti). Abbiamo discusso della mortalità delle api che in Israele è dovuta anche alla siccità; abbiamo accennato anche alle promesse (sic) del vaccino “orale” Remebee. E’ stato messo a punto dal genetista Ilan Sela che aveva isolato il virus della paralisi acuta (I.A.P.V.), i cui sintomi corrispondono in parte a quelli della sindrome da spopolamento degli alveari o C.C.D.
Il vaccino è finanziato e prodotto dalla Beeologics, una nuova azienda biotecnologica di Miami e l’anno scorso è stato usato nell'ambito di un test clinico da Jamie Ellis dell’Università della Florida. Altri tests dovrebbe essere esefuiti, ma - a quanto sento dire - non ha dimostrato una grande efficacia.
Leggi qui l'articolo tratto da dweb.repubblica.it
Giova ricordare che le cause principali della moria sono i campi elettromagnetici, le colture geneticamente modificate, i neonicotinoidi e le scie chimico-biologiche contenenti, oltre al gel di silicio, anche virus. Di fronte a tale quadro appare per lo meno grottesco che si tenti di arginare il problema con vaccini prodotti da una società specializzata in biotecnologia... E' come affidare un paziente alle amorevoli cure del dottor Mengele.
Il Dipartimento statunitense dell’agricoltura ha confermato i dati di Pettis et al. usciti su PloS-One a proposito del calo del numero delle api: 31% nel 2007, 37% nel 2008. Non si è notato alcun miglioramento, nonostante i principali apicoltori siano seguiti dai centri di ricerca, applichino i trattamenti anti-varroa, rinnovino le famiglie con nuove regine, senza mischiarle con quelle precedenti, curino questi imenotteri con fungicidi per la Nosema ceranae, un parassita diffuso negli Sati Uniti come nei paesi affacciati al Mediterraneo…
Stamattina mi ha chiamato un amico israeliano che produce vini spesso pregiati (non gliene rimane quasi più, solo poche bottiglie tenute da parte per i vecchi clienti). Abbiamo discusso della mortalità delle api che in Israele è dovuta anche alla siccità; abbiamo accennato anche alle promesse (sic) del vaccino “orale” Remebee. E’ stato messo a punto dal genetista Ilan Sela che aveva isolato il virus della paralisi acuta (I.A.P.V.), i cui sintomi corrispondono in parte a quelli della sindrome da spopolamento degli alveari o C.C.D.
Il vaccino è finanziato e prodotto dalla Beeologics, una nuova azienda biotecnologica di Miami e l’anno scorso è stato usato nell'ambito di un test clinico da Jamie Ellis dell’Università della Florida. Altri tests dovrebbe essere esefuiti, ma - a quanto sento dire - non ha dimostrato una grande efficacia.
Leggi qui l'articolo tratto da dweb.repubblica.it
Etichette: Biologia, Ecologia, Entomologia, Moria delle api, organismi geneticamente modificati
In questi primi giorni di primavera il mio giardino è pieno di imenotteri che si nutrono del nettare miei fuori. Mi devo preoccupare?
ReplyDeleteE purtroppo ci sono anche le cavallette...ma un tankerone ad uso sterminio cavallette non si trova?
Fuori=fiori :-)
ReplyDeleteGiusto oggi stavo notando delle api in giardino... sara' stata una disfunzione dell'impianto bioplasmatico...
ReplyDelete