http://www.tankerenemy.com/2009/04/una-possibile-relazione-tra-spostamento.html
Una possibile relazione tra spostamento delle scie chimiche e campi elettromagnetici
Dopo aver constatato le convergenze tra le nostre osservazioni e quelle di alcuni lettori, abbiamo deciso di pubblicare questo breve studio, in cui è esposta un’ipotesi che altri elementi potranno verificare o falsificare in tutto o in parte.
Molti ricercatori e testimoni, studiando ed osservando il fenomeno delle scie chimiche, hanno notato che, non di rado, le scie si muovono in una direzione opposta a quella in cui si spostano le nuvole, pur essendo più o meno alla stessa quota. E' possibile che per il gioco delle correnti in quota le scie si spostino verso direzioni contrarie a quelle delle formazioni nuvolose naturali, ma non quando si trovano alla medesima altitudine.
Si deve presumere che si usino dei fasci di onde elettromagnetiche per dirigere le nubi chimiche e per spostare la copertura là dove è necessario. L'interazione tra campi elettromagnetici e formazioni composte soprattutto da metalli è da considerare un'ipotesi plausibile: molte volte le scie (cirri artificiali) risultano come stirate, pettinate. Il particolato composto da metalli elettroconduttivi reagisce alle emissioni elettromagnetiche, muovendosi anche controvento o in assenza di vento. Si ricordi che i metalli sono elementi chimici caratterizzati da alto potere riflettente, elevata conducibilità termica ed elettrica. I metalli sono in maggioranza paramagnetici. Il paramagnetismo è una proprietà di alcune sostanze che presentano permeabilità magnetica assoluta costante [1], al variare di un campo magnetico esterno. Se viene applicato un campo elettrodinamico esterno, un materiale paramagnetico si magnetizza nella direzione del campo. I metalli paramagnetici più diffusi sono l'alluminio, il platino, il manganese, il cromo, il palladio, oltre alle loro leghe e sali disciolti.
E’ possibile che siano impiegate anche energie scalari (così le definiscono l’ingegnere elettronico Thomas Bearden ed altri) per influire sul moto delle nubi chimiche [2]. Le loro bizzarre configurazioni lasciano comunque supporre l’azione di “agenti” artificiali: è un dato incontrovertibile che i fenomeni atmosferici risultano, almeno da dieci-quindici anni, in buona parte manipolati.
[1] La permeabilità magnetica è la grandezza fisica che esprime l’attitudine di una sostanza a lasciarsi magnetizzare.
[2] Scalare è una grandezza completamente individuata da un solo valore numerico, in contrapposizione alle grandezze vettoriali, come la velocità che non può essere descritta da una sola quantità numerica, essendo correlata ai parametri di spazio e tempo. Stando ad alcuni interpreti, per energia scalare Bearden intende l'etere o energia del punto zero e non l'elettromagnetismo.
Fonte:
Enciclopedia delle Scienze, Milano, 2005, sotto le voci metalli, paramagnetismo, permeabilità magnetica
Molti ricercatori e testimoni, studiando ed osservando il fenomeno delle scie chimiche, hanno notato che, non di rado, le scie si muovono in una direzione opposta a quella in cui si spostano le nuvole, pur essendo più o meno alla stessa quota. E' possibile che per il gioco delle correnti in quota le scie si spostino verso direzioni contrarie a quelle delle formazioni nuvolose naturali, ma non quando si trovano alla medesima altitudine.
Si deve presumere che si usino dei fasci di onde elettromagnetiche per dirigere le nubi chimiche e per spostare la copertura là dove è necessario. L'interazione tra campi elettromagnetici e formazioni composte soprattutto da metalli è da considerare un'ipotesi plausibile: molte volte le scie (cirri artificiali) risultano come stirate, pettinate. Il particolato composto da metalli elettroconduttivi reagisce alle emissioni elettromagnetiche, muovendosi anche controvento o in assenza di vento. Si ricordi che i metalli sono elementi chimici caratterizzati da alto potere riflettente, elevata conducibilità termica ed elettrica. I metalli sono in maggioranza paramagnetici. Il paramagnetismo è una proprietà di alcune sostanze che presentano permeabilità magnetica assoluta costante [1], al variare di un campo magnetico esterno. Se viene applicato un campo elettrodinamico esterno, un materiale paramagnetico si magnetizza nella direzione del campo. I metalli paramagnetici più diffusi sono l'alluminio, il platino, il manganese, il cromo, il palladio, oltre alle loro leghe e sali disciolti.
E’ possibile che siano impiegate anche energie scalari (così le definiscono l’ingegnere elettronico Thomas Bearden ed altri) per influire sul moto delle nubi chimiche [2]. Le loro bizzarre configurazioni lasciano comunque supporre l’azione di “agenti” artificiali: è un dato incontrovertibile che i fenomeni atmosferici risultano, almeno da dieci-quindici anni, in buona parte manipolati.
[1] La permeabilità magnetica è la grandezza fisica che esprime l’attitudine di una sostanza a lasciarsi magnetizzare.
[2] Scalare è una grandezza completamente individuata da un solo valore numerico, in contrapposizione alle grandezze vettoriali, come la velocità che non può essere descritta da una sola quantità numerica, essendo correlata ai parametri di spazio e tempo. Stando ad alcuni interpreti, per energia scalare Bearden intende l'etere o energia del punto zero e non l'elettromagnetismo.
Fonte:
Enciclopedia delle Scienze, Milano, 2005, sotto le voci metalli, paramagnetismo, permeabilità magnetica
Ma hano cambiato nel frattempo le definizioni di energia e di "scalare" e nessuno se n'è accorto???
ReplyDeleteMagari sono io che mi ricordo male, ma mi pare che in tutti gli esami di fisica che mi è capitato di affrontare la quantità "energia" fosse SEMPRE uno scalare!!!!
E la cosa divertente è che ho studiato anche io Ingegneria Elettronica....
Ma forse nel mondo anglosassone l'insegnano in modo differente...
Mah...
J.
Guarda, avere informazioni tecniche e scientifiche da chi dice:
ReplyDelete"Gli aerei consumano di più a quote elevate" e "Gigabyte di Watt", è come chiedere a una pornostar di recitare i salmi.
Zret lascia stare la fisica sei troppo ignorante per capirla, non basta fare un po' di copia ed incolla.
ReplyDeleteIn ogni caso se si parla di energia scalare si presuppone che esista una energia vettoriale !
Non ho parole !!!!
@Nico
ReplyDeleteEh eh eh....
Aggiungi anche che con un laser da 5mW (leggasi milliwatt... non ho detto megabyte di watt... ;-) ) e con portata "teorica" di 3km riescono a vedere il raggio "riflesso" da un aereo a circa 3km...
Per non parlare della "riflessione" sulla scia... :-p
Che dire?
;-)
J.
Zret tu dovresti spiegare materie umanistiche e ti fa una figura di merda anche lì, lascia stare le materie tecniche, anche perché così sei la perfetta impersonificazione del detto:
ReplyDeleteMeglio tacere e dare l'impressione di essere idiota, che parlare e togliere ogni dubbio
Mikhail Lanart-Hastur
Ciao! Vi chiedo in anticipo scusa per l'OT, ma ho appena letto un commento del "fisico" e ho deciso di segnalarvelo (se poi ne foste già a conoscenza, vi chiedo ulteriori scuse!).
ReplyDeletehttp://tinyurl.com/dhz8u7
"E la cosa divertente è che ho studiato anche io Ingegneria Elettronica...."
ReplyDeleteguarda che Thomas Bearden non ha studiato Ingegneria Elettronica. Dal sito di wikipedia:
"Biographies of Bearden consistently state that he received a BS in Mathematics from Northeastern Louisiana University and an MS in Nuclear Engineering from Georgia Institute of Technology[17].
Some time in or before 2001, Bearden began to identify himself as "Tom Bearden, Phd"[18], with no affiliation or details. The Skeptical Inquirer, among others, revealed that Bearden purchased his PhD from Trinity College and University, which the magazine describes as "a British institution with no building, campus, faculty, or president, and run from a post office box in Sioux Falls, South Dakota"[19]. This institution is not accredited by any recognized accreditation association and is generally regarded as a degree mill. It has since changed its name to Bronte International University and its exact location is uncertain.
Although Bearden has defended his degree and claims to have written a PhD thesis[20], he has never made this thesis public. Since the controversy, he no longer identifies himself as "PhD" on the main page of his web site but, as of July 2005, was continuing to do so in correspondence"
Ecco anche Straker avrebbe potuto fare come Bearden, anzichè usare photoshop
@Anonymous
ReplyDeleteMi basavo su quello che è stato postato da Zret.
Ma vedo che, oltre a copiare male, Zret prende pure ad esempio uno che ha una cursus studiorum piuttosto controverso...
Di bene in meglio... ;-)
J.
Jabba era giusto per precisare che ogni "scienziato" od "esperto" citato dai fratelloni Marcianò a sostegno delle proprie tesi sta alla scienza "seria" così come cicciolina sta alla verginità
ReplyDeleteSe anche Straker avesse messo il Trinity College invece dell'universita' di genova non l'avrebbe sgamato nessuno.
ReplyDeleteO no?
Qualcuno mi dice come si deduce che "le scie si muovono in una direzione opposta a quella in cui si spostano le nuvole, pur essendo più o meno alla stessa quota???
ReplyDeleteNon dovremmo più dire "occhio di lince" per indicare un uomo con spiccate attitudini visive ma...
occhio di vibravito....d'ora in poi
@Anonymous
ReplyDelete...e aggiungiamo che, oltre a teorizzare una forma di energia "non scalare", l'ingegnoso "ingeniere elettronico" ha pure costruito delle macchine con rendimento maggiore di 1...
Ora, io mi sono fermato a tre esami dalla laurea e non dovrei parlare più di tanto, ma tirar fuori energia dal vuoto....
Non vorrei avesse fantasticato un po' sulla radiazione di Hawking... ma gli manca un "buco nero" temo.. ;-)
J.
ho ormai smesso di chiedermi come si possano credere certe boiate, ormai riesco solo a ridere a crepapelle perché è evidente come non ci sia speranza di recuperarli alla normalità
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