http://zret.blogspot.com/2009/04/simboli-alieni.html
Simboli alieni?
Un campo dell’Ufologia indagato solo da qualche ricercatore ed in modo spesso estemporaneo è quello delle scritture e dei simboli alieni. Si tratta di un ambito molto singolare in cui sono proliferate le supposizioni: manca, infatti, una stele di Rosetta per interpretare presunte scritture extraterrestri. Le definisco presunte, perché non si può escludere che tali segni non siano vocaboli, ma glifi con funzioni particolari: in qualche caso potrebbero essere simboli.
Alcuni autori hanno evidenziato somiglianze formali tra ipotetiche scritture aliene e sistemi terrestri, congetturando un'origine stellare di lingue antiche.
Sul sito di Linda Moulton Howe, la ricercatrice statunitense che ha soprattutto indagato l'inquietante tema delle misteriose mutilazioni animali, di recente sono stati pubblicati degli articoli su scritture di civiltà esterne. Propongo la traduzione delle premesse a questi studi (gli articoli nella loro interezza possono essere letti soltanto dagli iscritti al portale), cui ho aggiunto qualche glossa.
L'avvistamento dovuto a tale Frank, risalente al 1947 e di cui non ho reperito altre informazioni, è riportato dalla Moulton Howe nei seguenti termini:
"Assomigliava ad una formazione militare composta da tre squadriglie di dischi volanti scintillanti ed argentei. Ciascuno dei tre gruppi era costituito da tredici oggetti, per un totale di 39. Disegnavano nel cielo delle figure simili a diamanti" Frank, Brooklyn, N.Y. I grafemi giapponesi, definiti katakana, sono simili a quelli che nel 1947 Frank vide scritti da una donna alta, dai capelli rosso tiziano, a bordo di un'astronave".
Il dossier intitolato Files di notevole stranezza sulle EBENs, è introdotto dall'immagine "Trilateral insignia": sono dei disegni simili ad asterichi ai cui lati si notano due cerchi (un emblema stellare con pianeti?); l'altro glifo, invece, è una clessidra squadrata, formata da due triangoli il cui vertice si congiunge al centro. "Questi "grafemi" furono visti da testimoni su navi spaziali. Il simbolo, simile ad una clessidra, è associato a creature umanoidi bionde e significa la convergenza di due mondi".
Sul valore di questi emblemi si potrebbe discettare a lungo, ma forse non ci discosteremo del tutto da un'interpretazione plausibile, se penseremo che eventuali creature di altri mondi attingano ad un repertorio di archetipi anche formali o di immagini tradotte in forme comuni o quasi nell'universo visibile. Questo potrebbe spiegare l'affinità tra significanti alieni e terrestri, senza dimenticare una parentela. Anche i significati potrebbero assomigliarsi? Se così fosse, nei triangoli dei "Nordici" si potrebbe scorgere la matrice o una declinazione dell'esagramma che esprime l’unione del cielo e della terra, del mondo spirituale con il mondo materiale.
Interessanti coincidenze...
Alcuni autori hanno evidenziato somiglianze formali tra ipotetiche scritture aliene e sistemi terrestri, congetturando un'origine stellare di lingue antiche.
Sul sito di Linda Moulton Howe, la ricercatrice statunitense che ha soprattutto indagato l'inquietante tema delle misteriose mutilazioni animali, di recente sono stati pubblicati degli articoli su scritture di civiltà esterne. Propongo la traduzione delle premesse a questi studi (gli articoli nella loro interezza possono essere letti soltanto dagli iscritti al portale), cui ho aggiunto qualche glossa.
L'avvistamento dovuto a tale Frank, risalente al 1947 e di cui non ho reperito altre informazioni, è riportato dalla Moulton Howe nei seguenti termini:
"Assomigliava ad una formazione militare composta da tre squadriglie di dischi volanti scintillanti ed argentei. Ciascuno dei tre gruppi era costituito da tredici oggetti, per un totale di 39. Disegnavano nel cielo delle figure simili a diamanti" Frank, Brooklyn, N.Y. I grafemi giapponesi, definiti katakana, sono simili a quelli che nel 1947 Frank vide scritti da una donna alta, dai capelli rosso tiziano, a bordo di un'astronave".
Il dossier intitolato Files di notevole stranezza sulle EBENs, è introdotto dall'immagine "Trilateral insignia": sono dei disegni simili ad asterichi ai cui lati si notano due cerchi (un emblema stellare con pianeti?); l'altro glifo, invece, è una clessidra squadrata, formata da due triangoli il cui vertice si congiunge al centro. "Questi "grafemi" furono visti da testimoni su navi spaziali. Il simbolo, simile ad una clessidra, è associato a creature umanoidi bionde e significa la convergenza di due mondi".
Sul valore di questi emblemi si potrebbe discettare a lungo, ma forse non ci discosteremo del tutto da un'interpretazione plausibile, se penseremo che eventuali creature di altri mondi attingano ad un repertorio di archetipi anche formali o di immagini tradotte in forme comuni o quasi nell'universo visibile. Questo potrebbe spiegare l'affinità tra significanti alieni e terrestri, senza dimenticare una parentela. Anche i significati potrebbero assomigliarsi? Se così fosse, nei triangoli dei "Nordici" si potrebbe scorgere la matrice o una declinazione dell'esagramma che esprime l’unione del cielo e della terra, del mondo spirituale con il mondo materiale.
Interessanti coincidenze...
OMG!!!! Il terzo a destra appare sempre sul mio pc... anche ora!!!!
ReplyDeleteeheheheheh
Primo.
solo coincidenze? noi di sanremo pensiamo di no
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