http://www.tankerenemy.com/2011/02/boati-e-voragini-in-cadore-quali-sono.html
Boati e voragini in Cadore: quali sono le vere cause?
Domegge. Non c’è solo il Fadalto ad avere il problema dei boati provenienti dalla terra: un fenomeno simile si verifica da tempo a Domegge. Più volte, tra il 1960 ed oggi, dal suolo sono arrivati dei forti boati. Non è stato facile trovare persone disposte a confermare queste voci, a Vallesella. Una di queste è Giovanni Fedon che abita vicino alle sponde del lago. «Sento spesso dei rumori sordi provenire dal lago, ma il più delle volte sono riconducibili alle lastre di ghiaccio che si rompono e cadono nell'acqua. Ho udito, però, altri rumori vicino al cimitero che si trova a metà strada tra Domegge e Vallesella. L'ultima volta che ho sentito un forte rumore, ero proprio in cimitero: era un rumore forte e secco che proveniva dal sottosuolo. Posso anche confermare che, a poca distanza dalla mia casa, tempo addietro, senza ragione, si è aperto un buco nel prato».
La nostra mini inchiesta si sposta verso Domegge, nelle vicinanze del campo sportivo, dove c'imbattiamo in Fulvio Pinazza, che conferma di aver udito dei boati e di aver visto delle voragini nel terreno: «I rumori che si sentono provenire dal sottosuolo e dal lago», spiega l'imprenditore ultraottantenne, «sono di due tipi, logicamente di origine diversa: il primo è collegato allo scioglimento del ghiaccio; tutto questo provoca dei forti rumori che si odono nelle aree tra Domegge e Vallesella più vicine al lago. Gli altri rumori, che si sentono ormai da molti anni, sono dei veri e propri boati che arrivano dal sottosuolo, accompagnati a volte dall'improvviso formarsi di buchi e voragini in mezzo ai prati. Non è certo rassicurante pensare di vivere su un territorio dove si verificano tali fenomeni».
Ma quale potrebbe essere la causa? A questa domanda cerca di rispondere Antonio Pinazza, che, insieme con Fulvio, sta compiendo la passeggiata giornaliera lungo la strada che collega il paese di Vallesella a Domegge: «Difficile rispondere, perché questo fenomeno è nato poco dopo la nascita del lago di Centro Cadore. Secondo quanto ho potuto capire, i boati potrebbero essere causati dalle gallerie sotterranee che si trovano nel sottosuolo tra Vallesella e Domegge, in modo particolare nella zona del campo sportivo. Queste gallerie sarebbero formate dall'acqua che corrode il terreno sottostante composto da gesso e marmorino, creando degli ampi tunnel che ogni tanto crollano, provocando forti rumori».
Del fenomeno è a conoscenza anche il sindaco, Lino Paolo Fedon, che comunque tende a rassicurare la popolazione: «Il problema dei boati è nato con il riempimento dell'invaso formato dalla diga di Sottocastello. Il Comune di Domegge è sempre stato molto attento a questi fenomeni, tanto che tempo fa sono stati eseguiti dei sondaggi che hanno chiarito la situazione. Sulla base dei rilievi, risulta che il territorio edificabile di tutto il comune è sicuro: unica eccezione è la zona dichiarata non edificabile nel momento dello spostamento a monte del paese. Anche per l'elaborazione del P.A.T., lo scorso anno, sono state eseguite delle perizie geologiche, che hanno confermato la non pericolosità del territorio».
Fonte: corrierealpi
ecco la solita minchiata a cui neanche un banbino crederebbe "(probabilmente dovuto alla costruzione di basi sotterranee)"
ReplyDeleteCome solito gli ignoranti e i complottisti danno spiegazioni menzioniere e senza alcun fondamento reale dato che affrontano ogni evento con estrema superficialità
Conosco molto bene la bellissima zona del Cadore e queste cosa non sono affatto nuove agli abitanti delle vallate. Come è spiegato la fonte è probabilmente legata alla creazione del lago, ecco che subito torna alla mente i medesimi boati che si crearono con la tragica diga del Vajont e che si poterono udire con il ritiro del Lago di Santa Croce ma questi sono solo alcuni degli aspetti geologici del Cadore, è semplice ricordare che Cortina è nata su un immensa frana e le torrenziali piogge estive creano smontamenti e frane sulle statali di normale percorrenza del territorio del Cadore. Ancora una volta i complottari hanno perso l'occasione di tacere
Longa, cosa peraltro CHIARISSIMA nell'articolo de Il Corriere delle Alpi.
ReplyDeleteCazzo c'entra con le "basi sotterranee" solo Buddha lo sa.
Saluti
Michele