L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Tuesday, February 22, 2011

Tre minuti

http://zret.blogspot.com/2011/02/tre-minuti.html

Tre minuti

Tre minuti, erano solo tre minuti: eravamo adolescenti – adolescenza, età circonfusa d’oro, riflesso di un’epoca incommensurabilmente lontana nello spazio e nel tempo – quando, in modo inatteso, si viveva l’estasi.

Poteva essere una canzone che ci trascinava in un vortice di sensazioni ineffabili, poteva essere la contemplazione del cielo azzurro dove sprofondavamo in un’ebbra vertigine, la corsa a perdifiato in un campo inondato dal sole.

Il tempo si annullava – il tempo, questa bolla elettromagnetica in cui siamo imprigionati – la vita era un incantesimo, il brillio di un cristallo.

Il mondo là fuori, con le sue ferite purulente, si dileguava. La vita pareva allora un’avventura fantastica. Ogni emozione coinvolgeva tutto l’essere, trasfigurandoci, anche se solo per pochi minuti.

Oggi all’esperienza dell’incanto si è sostituita la sua descrizione attraverso i libri, la sua sciacquatura in concetti. La spensieratezza è defunta. Oggi – ammettiamolo – la felicità che non è la condizione dell’uomo volgare, ma insopprimibile impulso cui tendono le creature (l’aveva inteso Giacomo Leopardi) è, nel migliore dei casi, un piacere freddo, intellettualistico. Oggi un oscuro senso di colpa, dai contorni chiarissimi, ci divora il cuore, mentre presagi di disfacimento scivolano tra le ombre del crepuscolo. Soprattutto, simile ad una folgore, ci colpisce il dubbio che sia tutto sbagliato, privo di senso: dolore e gioia, principio e fine, cielo ed inferno… la stessa cosa. Siamo insignificanti errori di un gigantesco scarto dalla giusta rotta. Alla nostra voce di disperata speranza risponde solo l’eco della stessa voce.

E’ appena un istante, ma che resta per sempre: cicatrice indelebile sull’anima.




2 comments:

  1. Certo che l'allegria e la voglia di vivere di zrettino sono sempre in aumento...
    Ma vedi di farti curare, 'mbecille!

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  2. Siamo insignificanti errori di un gigantesco scarto dalla giusta rotta.

    Parole sante.

    ilpeyote parla per te

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