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Gli esseri dalla testa a stella
Alcune pitture rupestri create dai nativi americani del North Dakota (Stati Uniti) ritraggono misteriosi esseri.[1] Queste creature hanno la testa circondata da una specie di stella a tre punte. Sono figure stilizzate dal contorno nero piuttosto marcato. Il capo è un cerchio leggermente schiacciato, con gli occhi neri e separati dalla linea bicroma (nera e bianca) del naso che prosegue, senza soluzione di continuità nel triangolo superiore della stella. Il busto e gli arti sono squadrati: le braccia sottili terminano in mani appena abbozzate che stringono delle folgori culminanti in alto in una croce latina. Le figure mostrano sembianze meccaniche: le campiture uniformi, gialle e celesti, in cui sono partiti il torso e le braccia, settori delimitati da linee nere, evocano figure robotiche. Che cosa intese rappresentare l'ignoto artista? Dei visitatori dello spazio o, meglio, degli androidi alle loro dipendenze armati di dispositivi in grado di sparare raggi?L'aspetto più curioso di questi esseri "spaziali" è costituito dalla stella con tre punte che potrebbe sembrare un casco di strana foggia. Potrebbe anche trattarsi della raffigurazione semplificata di un alone luminoso che circonfondeva i presunti alieni.
Naturalmente molti chiameranno in causa simbolismi magico-religiosi: quando non si sa spiegare un'effigie o un contenuto, ci si riferisce sempre a non meglio precisati valori emblematici. Non escludiamo che tali valenze formino il lessico di molte tradizioni, miti e leggende, ma rinchiudere, in modo aprioristico, ogni manifestazione eccentrica, sia letteraria sia iconografica, in rigidi schemi interpretativi, è un errore.
Non dimenticando le varie saghe e radici culturali che legano i nativi americani a viaggiatori cosmici, si può ipotizzare che gli esseri con la testa a stella siano una delle tante reminiscenze di remoti contatti.
Da non trascurare un altro aspetto: al di sopra del “cosmonauta” si nota la raffigurazione dell’Orsa minore. Gli astri della costellazione sono raffigurati con quattro cunei che attorniano un cerchio: notevole è la somiglianza formale con la testa dei presunti ufonauti.
Fra le varie testimonianze che evocano la visita di abitanti di altri pianeti, questa è, a mio parere, una delle più suggestive. Una parte della verità è lassù, tra le faville che brillano nella notte.
[1] Nella regione, che divenne stato della Federazione, erano stanziati i Sioux.
Articolo correlato: C. Penna, Baalbek: la prova delle menzogne della storia antica, 2008
SCOOP!!!
AVVISTATO ANCHE UN ESSESE DALLA TESTA A SOLE.
AVVISTATO ANCHE UN ESSESE DALLA TESTA A SOLE.
Primo!!!
ReplyDelete"Gli esseri dalla testa a stella"???
I Grandi Antichi?
Gli *Illitidh*?
E poi, cos'altro? Ma uscire un po' di più, no...?
Ma il Sole non è una stella? Perché allora scrivere "anche"?
ReplyDeleteNon vorrei sbagliarmi, ma degli esseri
ReplyDeletedalla testa a stella sono presenti in uno
o piu' racconti di H.P. Lovecraft,
onde per cui propenderei per i Grandi Antichi
non ti sbagli... a quanto pare per alcuni i racconti di lovecraft non sono frutto di fantasia
ReplyDeletei fratelli, gli esseri dalla testa a palo!!!!
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