In attesa di un lungo articolo di disamina di tutte le incongruenze sulle versioni ufficiali riguardo al terremoto in Abruzzo dell'aprile 2009, che messe insieme fanno pensare come minimo ad una strage colposa, vi lascio qui alcuni video dei quali ho anche riportato una buona parte della trascrizione dei dialoghi.
Il primo è un'intervista di Claudio
Messora ad una persona scampata dal terremoto, ed è collegata all'interessante articolo
L'informazione assassina (che riporta gran parte delle notizie e delle informazioni che avevo raccolto anche io con una ricerca del tutto indipendente)
Ed ecco la trascrizione dell'intervista che ho ripreso dall' articolo succitato
Claudio Messora: «Invece, nei giorni precedenti all'evento catastrofico addirittura sui TG regionali e sui quotidiani passava un messaggio...»
Stefania Pace: «Sì, passava il messaggio: "Non date retta ai ciarlatani! I ciarlatani dicono che prevedono i terremoti, e invece i terremoti non si possono prevedere". Questo ci fa capire quanto l'informazione sia stata in qualche modo complice di tutte queste morti. Un'informazione che dice state tranquilli, ci sta dicendo che pure se c'è un terremoto del quarto grado non c'è bisogno di uscire di casa tanto non c'è nessun pericolo. Io mi ricordo di quando ero bambina e c'erano terremoti - nel nostro territorio ce ne sono sempre stati -, beh: appena si sentiva la scossa di terremoto si usciva in strada, si dormiva nelle macchine. E nessuno ti veniva a dire Dormite nella case
perchè non c'è pericolo. La gente si è fidata. Sbagliando, si è fidata!»
Claudio Messora: «Tu hai seguito gli eventi del caso di Sulmona per i quali Giuliani ha ricevuto l'avviso di garanzia? Sai com'è andata?»
Stefania Pace: «In quei giorni ci siamo sentiti spessissimo. Io so che lui non ha mai detto che ci sarebbe stato un terremoto fortissimo a Sulmona. C'era stato un sisma, mi sembra alle 11 o alle 13 di due domeniche precedenti al nostro, e Giuliani mi aveva detto per telefono che se ci fosse mai stato un altro evento, ma doveva ancora verificarlo, sarebbe stato di minore o di pari intensità. Stiamo parlando di magnitudo 4.3. Quindi non ha procurato nessun allarme
perchè un terremoto di magnitudo 4.3 può causare qualche lesione ma nessun danno grave.»
Claudio Messora: «Sai se Giuliani ha
benificato di fondi, per le sue ricerche?»
Stefania Pace: «Non ha beneficiato assolutamente di nulla, anzi io so addirittura che ha acceso dei mutui anche contro il parere dei suoi familiari. E' una persona assolutamente in buona fede, che agisce per il bene della collettività e non per interessi personalistici, a differenza di molti altri invece, tra politici e non.»
Claudio Messora: «Quindi se tanta gente, la notte tra il 5 e il 6, all'Aquila e dintorni si è salvata, lo si deve anche a Giuliani.»
Stefania Pace: «Credo proprio di sì... Credo proprio di sì!»
Il secondo è un'altra intervista di Claudio Messora, questa volta a Giuliani, ed è collegata all'interessante articolo Il cacciatore di terremoti
Claudio Messora: "Quindi possiamo ipotizzare che sia stata un'azione dolosa?" Giampaolo
Giuliani: "Secondo me sì. Perché poi lo dovrei pagare io questo dolo, se ho detto qualcosa di diverso, che poi è stato riportato in maniera catastrofica?"
Il terzo è un'esternazione di Marco Travaglio, che di certo non è uno dei personaggi che io amo di più (dato che tante cose scomode non le dice o le nega) però statelo a sentire
Come quarto contributo vi propongo l'audio dell'intervista di
Giuliani a Radio Base, in cui egli dichiara di essere stato minacciato.
Ed ecco la trascrizione dei passaggi più salienti dell'intervista (consiglio a tutti di ascoltare l'audio per verificare di persona la sensazione che danno l'intonazione ed il modo di parlare di Giuliani, che non sembra per niente un attore consumato, ma sembra invece molto sincero):
La comunità scientifica internazionale da 40 anni dice che è stato riscontrato che in prossimità di forti terremoti che avvengono sul pianeta si riscontrano anche delle forti emissioni di Radon con lo strumento che noi abbia costruito, completamente diverso dagli strumenti convenzionali che vengono utilizzati per la ricerca del radon, come i radometri, è stato possibile osservare che a forti concentrazioni di radon corrispondono nell'area di sensibilità dello strumento eventi sismici fra le 6 e le 24 ore [dopo].
Proponendo una rete di questi rivelatori è possibile quindi poter trovare l'epicentro del sisma, il grado sismico, e nella finestra temporale tra le 6 e le 24 ore possiamo dare un'allarme, sappiamo che si verificherà un terremoto e questo è corroborato da 10 anni di dati che noi abbiamo accumulato nella nostra ricerca sperimentale.
Moltissime persone si sono salvate che hanno avuto l'opportunità di guardare i nostri grafici on line e comprendere da soli che qualcosa di terribile stava per accadere (...)
Domanda della conduttrice: Allora cosa è successo prima del terremoto, cosa avete visto coi vostri sensori?
Allora prima del terremoto ho analizzato una situazione assurda, l'ho vista montare con una rapidità incredibile (...) Ero stato oggetto di un avviso di garanzia e non ho avuto il coraggio di avvisare se non le persone più care, le persone più vicine, ma non l'ho fatto con tutti gli altri perché ero controllato, perché mi avevano dato l'avviso di garanzia, perché mi avevano detto che se l'avessi fatto ancora mi avrebbero mandato in galera. Ho subito delle minacce telefoniche, che mi dicevano che se non l'avessi piantata mi avrebbero fatto qualche cosa, mi avrebbero fatto fare una brutta fine a me e alla mia famiglia e allora ho avuto paura anche di questo.
Vedevo il disastro, il mostro che montava con una rapidità incredibile e non ho avuto il coraggio (...) vedevo il disastro e non ho avuto la possibilità di salvare tanti amici che ho perduto.
E dulcis in fundo eccovi un video (correlato a questo articolo del blog tuttouno) in cui viene descritta una macchina (o arma?) per generare terremoti; è uno spezzone della trasmissione "les coléres du climat" (ovvero "le collere del clima") trasmesso sulla 5 (emittente televisiva franco-tedesca).
Ed ecco la trascrizione di quanto viene detto in questo video:
Alcuni hanno pensato a dissipare preventivamente la potenza dei grandi terremoti generando molti piccoli sismi. E questa idea si è concretizzata, un macchina è stata creata per questo scopo, essa è nata dalle menti di alcuni ingegneri dell'ex Unione Sovietica, in piena guerra fredda.
Ideata per fornire una nuova fonte di energia, la macchina per terremoti aveva la potenza di un piccolo reattore nucleare. I sismologi vollero testarla per misurare lo spessore della crosta terrestre.
Il principio di questa esperienza era il seguente: attraversando un potente campo magnetico, lo scarico del reattore di un missile provocava delle scariche simili a fulmini capaci di propagarsi fino a 50 km di profondità.
Ma quello che si produsse li sbalordì, la terra replicò con dei micro-sismi! Da lì ad immaginare che alleggerendo la pressione accumulata sotto la crosta terrestre si possa evitare un grande sisma, come quello che minaccia Istanbul, c'è solo una linea che non si dovrebbe scavalcare alla leggera. Infatti se una tale macchina fosse posizionata su una faglia tettonica nessuno sa cosa potrebbe accadere, forse un'incontrollabile reazione a catena di tsunami e terremoti nel mondo intero
Dr. John Ebel direttore dell'osservatorio di Weston:
«La sperimentazione su madre natura è molto difficile, dobbiamo esser emolto prudenti, infatti potremmo scatenare un sisma più potente di quello che tenteremmo di evitare»
I militari americani hanno comprato la macchina per i terremoti alla fine della guerra fredda. Dov'è oggi? Nessuno lo sa.
E' come guardare una puntata del National Geographic sugli sciacalli... affascinante.
ReplyDeleteCordialità
Attila
Caro Penna.. Travaglio le cose "scomode" le dice eccome..
ReplyDeletedice infatti che le scie chimiche sono una BUFFONATA!!!!
http://www.youtube.com/watch?v=gvW5wDsWCBc
ovviamente è un video montato da uno dei soliti sciacalli.. ma basta ascoltare solo le parole di Marco per avere il suo vero punto di vista.