Si', ha scritto proprio "radiatività"
http://www.anticorpi.info/2010/12/cellulari-classifica-della.htmlCellulari: Classifica della Radiatività (SAR)
di Environmental Working Group
Traduzione di Anticorpi
Quattro miliardi di persone nel mondo posseggono almeno un telefonino cellulare. Tale mercato in forte e costante crescita ha suscitato forti preoccupazioni circa la effettiva sicurezza delle radiazioni emesse da tali dispositivi.
Recenti studi hanno riscontrato rischi significativamente più elevati di contrarre gravi patologie al cervello e alle ghiandole salivari tra le persone che abbiano utilizzato telefonini cellulari per 10 anni o più. Tali riscontri scientifici sono inquietanti, quindi diviene essenziale la prudenza in attesa che si producano ulteriori studi e ricerche.
Noi di Environmental Working Group stiamo continuando a utilizzare i telefoni cellulari, tuttavia riteniamo che fino a quando non se ne sappia di più circa tale argomento, sia intelligente per i consumatori acquistare cellulari con un basso fattore di emissioni radiative (SAR = Specific Absorption Rate).
Il governo americano avrebbe dovuto obbligare le società di telefonia cellulare di segnalare con una etichetta l'indice di radiatività dei loro prodotti, 'in modo tale che i consumatori avessero potuto confrontare gli indici direttamente presso i rivenditori.
Tutto ciò non è stato fatto, per cui EWG ha creato una guida interattiva online 'user friendly' riguardante le emissioni dei telefoni cellulari, la quale copre più di 1.000 telefoni attualmente sul mercato.
Articolo pubblicato sul sito: EWG.org
Link diretto all'articolo:
http://www.ewg.org/cellphone-radiation
Traduzione a cura di Anticorpi.
Si', ha scritto proprio "radiatività"
ReplyDeleteDai commenti si capisce perché:
corrado on 15 dicembre 2010 23:49 ha detto...
errore di traduzione, presumo
radiative, NON radioattive
il cellulare emette radiazioni non ionizzanti e quindi ben diverse, sebbene dannose, da quelle radioattive
ANTICORPI on 15 dicembre 2010 23:56 ha detto...
grazie della correzione.
sicchè anche il titolo è da correggersi con 'radiatività'?
ciao
ilpeyote che massa di imbecilli
Come al solito, la maggior parte delle paranoie complottiste derivano principalmente da una bestiale ignoranza dei fenomeni fisici e dell'inglese che li porta a prendere fischi per fiaschi.
ReplyDeleteE ce ne vuole veramente tanta in entrambi i campi per interpretare un articolo che parla di "Cell Phone radiation" come un rischio radiattivo.
anche io voglio un cellulare radiativo! LOL
ReplyDeleteGHHGHGHGHGHG
Sì, ed intanto l'immagine che sta dietro al cellulare è sempre la medesima, ovvero la segnalazione di apparecchio emettitore di Raggi X. Sono proprio due imbecilli (lui e corrado con la minuscola voluta), considerando inoltre che hanno tradotto il titolo "ad capocchiam". Il titolo originale è "Limit Your Exposure To Cell Phone Radiation" ovverosia "Limita la tua esposizione all'emissione delle onde radio dei telefoni cellulari". Certo che scrivere "onde radio" non fa abbastanza effetto, meglio "radiatività" o ancora meglio "radioattività".
ReplyDeleteDue veri deficienti terroristi.
Consiglio: cari complottisti stile "you&me 0 cent. alla risposta 500 sms gratis", compratevi un bel contatore Geiger.
ReplyDeleteCosì potrete misurare qualsiasi radiazione ionizzante emessa da:
- vecchi e vecchissimi televisori
- vecchi cristalli e ceramiche
- oggetti fosforescenti presenti in vecchi orologi, profondimetri, strumenti aeronautici, ecc...
- più o meno vecchie ottiche fotografiche, lenti per occhiali, componenti elettronici, rilevatori di fumo, ecc..
Oh mica sono delle semplici onde radio, qui si parla di Uranio, Torio, Radio 226, roba messa sul mercato dall'inizio del '900 fino agli anni '50... stica**i, l'NWO ci aveva già provato con la popolazione appartenente ad un livello sociale medio-elevato ma a quanto pare sono riusciti comunque a riprodursi e oggi siamo diventati 6,8 miliardi!
Che pagliacci, per nascondere la loro insipienza son stati cancellati da http://www.anticorpi.info/2010/12/cellulari-classifica-della.html i due commenti dei professoroni di 'sta pinna di squalene che ho citato.
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