L'immensa sputtanata a Zelig

Il blog che si sta visitando potrebbe utilizzare cookies, anche di terze parti, per tracciare alcune preferenze dei visitatori e per migliorare la visualizzazione. fai click qui per leggere l'informativa Navigando comunque in StrakerEnemy acconsenti all'eventuale uso dei cookies; clicka su esci se non interessato. ESCI
Cliccare per vederla

Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

Tuesday, December 14, 2010

Blank

http://zret.blogspot.com/2010/12/blank.html

Blank

Il termine italiano “bianco” discende dal germanico "blank", “bianco lucente”, penetrato probabilmente già nel latino volgare. Nel X secolo è attestato il lessema “blancus”. Bianco è il colore del metallo, dell’acciaio scintillante: per questo si usa l’espressione “armi bianche”.

Il vocabolo subito ricorda il latte, ma soprattutto la neve: questo non-colore, che li accoglie tutti, è come un soffice mantello di cotone.

E’ questa l’impressione che suscita un paesaggio innevato, immerso in una quiete inviolabile, solenne, quasi fosse scesa con fragili ali di vento l’ora dell’addio. Il cielo trafitto dai puntali delle torri campanarie, i declivi su cui splendono le picche dei larici, la pianura laggiù incastonata di rogge vetrose… sono un deserto candido acceso di riverberi argentei, cangianti. Domina un senso di misteriosa solitudine, quasi il mondo fosse disabitato e lo stesso fumo che sale, in incerte volute dai comignoli, fosse solo il segno di un focolare che sta per spegnersi in dimore ormai abbandonate, vuote.

Vuoto è il bianco, poiché contiene, semi-cancellati e scialbi, i ricordi di quel che fu. Acceca quel bianco uniforme, acceca ed ammalia, quasi fosse l’ombra luminosa di una notte incantata, sospesa sull’alba di un sole straniero. E’ questo candore, mistico ed irreale - Edgar Allan Poe lo evoca nella parte conclusiva del romanzo “Le avventure di Gordon Pym”- che avvolge gli istanti finali, quando la luce più sfolgorante non abbacina più ed il tepore si stempera nel gelo dell’assenza.

“Blank verse”, in inglese, è il “verso libero dalle rime” forse perché le parole, sciolte dall’abbraccio di suoni innamorati, sprigionano più in fretta i loro echi nel vuoto della pagina e nello spazio sconfinato dell’anima. Il nulla, di cui il bianco è icona, si insinua fra le voci, permeandole goccia dopo goccia.

Alla fine è il silenzio la voce estrema.





4 comments:

  1. blank ? pensavo si riferisse al contenuto della scatola cranica del duo del terrazzino magico

    ReplyDelete
  2. Bianco è il colore del metallo, dell’acciaio scintillante: per questo si usa l’espressione “armi bianche”.

    Se il metallo è brunito, avremo le "armi brune" e se le lame sono di bronzo, avremo le "armi gialle".

    Alla fine è il silenzio la voce estrema.
    In altre parole, "taci che è meglio".

    ReplyDelete
  3. iNCREDIBILE.... NEMMENO UN ACCENNO ALLE SCIE CHIMICHE :-O

    ReplyDelete
  4. Ma quante cazzate riesce a sparare 'sto pirla...

    ReplyDelete