L'immensa sputtanata a Zelig

Il blog che si sta visitando potrebbe utilizzare cookies, anche di terze parti, per tracciare alcune preferenze dei visitatori e per migliorare la visualizzazione. fai click qui per leggere l'informativa Navigando comunque in StrakerEnemy acconsenti all'eventuale uso dei cookies; clicka su esci se non interessato. ESCI
Cliccare per vederla

Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

Monday, January 10, 2011

Cromlech

http://zret.blogspot.com/2011/01/cromlech_07.html

Cromlech


Le più belle poesie si scrivono sopra le pietre, coi ginocchi piagati e le menti aguzzate dal silenzio. (A. Merini)

Ossa di giganti, antichi abitatori di una terra incognita, flagellata dai venti glauchi dell’oceano. Sono lì confitte nell’orizzonte, chiostra solenne nella notte su cui piove la grandine delle stelle: tracce di mondi perduti dove l’eco degli eoni corre tra i ciuffi di eriche e gli anfratti delle scogliere.

Come voci acuminate intagliano il profilo di brughiere solitarie. Sono coti donde si sprigionano le scintille della pioggia.

Forse allora il tempo era immobile, impietrito nello stupore di un mondo aurorale. Dall’alto il firmamento riversava cascate di luce che subito si cristallizzavano e la Via Lattea cingeva in un radioso abbraccio il silenzio.

Oggi, se ci aggiriamo tra questi monoliti, custodi di segreti per sempre suggellati, se penetriamo nel santuario del passato, tra ombre di druidi salmodianti, le nostre vane parole si stremano ad interrogare il buio, solcato appena da vene esangui.



0 comments:

Post a Comment