L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

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Monday, November 2, 2009

Minimalismo

Un post deflagrante d'o'professore

http://zret.blogspot.com/2009/11/minimalismo.html

Minimalismo

Esprimere l'infinità dell'istante essenziale, lapidario. Concentrare in fulminee illuminazioni il senso degli eventi o la follia dell'altro. Togliere, sfrondare, sfoltire, persino ossificare per restituire alla parola la sua nuda presenza. Porre le domande fondamentali in modo che inceneriscano le impossibili risposte.

Intrecciare la vita e la morte come la trama e l'ordito di un tessuto, in maniera inestricabile. Rendere la prospettiva e la tridimensionalità, non incidendo linee, con le sfumature e le proporzioni, ma fondendo il bianco con il nulla fino a quando risalti la profondità ottica nelle forme non più vedute, ma costruite dalla mente, come avviene in certi quadri dell'Iperrealismo, dove la realtà si dà per sottrazione, gelida monocromia ed assenza. Il bianco è colore della morte, il velo sugli occhi che scende inavvertito.

Ancora, spegnere le emozioni per respirare solo il loro ineffabile, struggente profumo nell'aria. Replicare con uno sguardo sfuggente. Illimpidire la pupilla nell'iride. Allontanarsi nell'ombra dell'indifferenza. Ascoltare suoni vuoti per lasciare che fluiscano nel deserto dell'origine... Questo è minimalismo.

Con grazia e concisione tutta orientale, che è spontaneità, leggiadria, distacco, malinconica coscienza del mondo e della sua imperturbabile vanità, soprattutto di fronte al destino più duro, un pilota giapponese scrisse questo haiku.

Se solo potessimo cadere
come i fiori dei ciliegi in primavera,
così puri, così luminosi.





11 comments:

  1. professore di 'sto randazzo, hai fatto deflagrare in minutissime particelle testicoli e ovaie di tutte le persone pensati, e da tempo. Quando la pianterai?

    il peyote attributi polverizzati

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  2. Vedo poche cose meno pure e luminose di zret e di suo fratello...

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  3. Quasi quasi sta chiedendo scusa.

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  4. E' una ispirata ode alle ultime ore di quiete precedenti la pubblicazione del famoso file audio.
    Dopo ci sarà solo un grande coro di pernacchie.

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  5. O forse sta solo prendendo per il culo i lettori.
    Il che è più probabile.

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  6. Sempre più allegro, 'o professore: citare un haiku di un kamikaze è di una finezza insuperabile.

    ilpeyote banzai

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  7. Pero' la foto e' stupenda, dai!

    Quelli del XII Gruppo Tanker di stanza ad Osaka sanno lavorare bene, vero Luca? :D

    Saluti
    Michele

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  8. Grande Zret,onore al merito.
    Questo non è minimalismo: e' una supercazzola in una delle sue massime espressioni, che diamine.
    'gnoranti! :-P

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