http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/03/unita-ditalia-niente-da-festeggiare.html
Unità d'Italia, niente da festeggiare
Scuole agghindate in tricolore, strade invase da bandiere che penzolano da ogni balcone, maestri e professori che inneggiano all'unità d'Italia senza sapere di cosa parlano, dimenticando che Cavour, Mazzini e Garibaldi erano massoni, che l'unità è stata in realtà la conquista da parte del regno sabaudo, che l'unità è costata guerre sanguinose pagate con tasse salate dai sudditi dei Savoia. E cosa è successo alla fine delle guerre? Alcuni territori sono passati da un sovrano all'altro.
Libertà? I contadini di Bronte che reclamavano la libertà e che se la sono presa requisendo i terreni dei lartifondisti, furono giustiziati da Nino Bixio, luogotenente di Garibaldi.
Libertà? Dopo l'unità d'Italia i meridionali si trovarono con nuove tasse e con il servizio militare obbligatorio (assente sotto il regno borbonico), che per la prima volta li strappava alle loro terre ed all'affetto dei propri cari per farli andare a morire ammazzati per conto di un re, che loro percepivano come straniero.
Bandiera nazionale, inno nazionale, colori nazionali. Non bisogna essere anarchici per capire che "quando lo stato si prepara ad ammazzare si fa chiamare patria" (bellissima frase del commediografo Friedrich Dürrenmatt), bisogna solo essere delle persone consapevoli dello svolgimento degli eventi storici.
Per quale assurdo motivo i contadini sardi dovevano andare a morire nella guerra di Crimea, voluta dal massone Cavour (almeno ufficialmente) per portare l'Italia nel novero delle nazioni europee più prestigiose? Per quale motivo i contadini piemontesi dovevano combattere contro i contatini asburgici? Solo perché avevano la divisa di un altro colore, come cantava De André? O forse perché parlavano un'altra lingua? Far la guerra per pagare le tasse ad un sovrano piuttosto che ad un altro la chiamate libertà?
Libertà ... sotto i Savoia, quelli che poi regalarono l'Italia al fascismo di Mussolini?
Unità, un solo stato totalitario sotto la foglia di fico della costituzione albertina. No grazie preferisco mille comunità locali autogestite.
Niente da festeggiare (tratto dall'omonimo gruppo di facebook)
120.000 soldati piemontesi impiegati per invadere il Meridione;
443 milioni di monete in metalli preziosi espropriati dal sud per evitare la bancarotta di Lombardia, Parma, Modena e Venezia;
123.860 meridionali fucilati;
...
130.364 contadini feriti, molti dei quali moriranno per le mancate cure mediche;
43.629 meridionali deportati e costretti in schiavitù;
41 paesi sparsi tra Puglia, Lucania e Calabria completamente distrutti;
10.760 briganti condannati all'ergastolo;
382.637 briganti condannati per pene varie;
30.000 soldati piemontesi morti;
ECCO I NUMERI DELLA VOSTRA UNITA' D'ITALIA !!
No, non c'è niente da fasteggiare e da ricordare di un'operazione che ha svilito un popolo, violentato le sue terre e distrutto l'identità del suo popolo...
Perchè quella spedizione non è passata fra ali di folla festante, ma lasciandosi dietro migliaia di morti, di torturati, di crimini inauditi, di razzie e violenze contro gente inerme...
IO NON FESTEGGIO, IO RICORDO!
Per chi voglia e sentisse sua questa memoria storica...
Appendete un DRAPPO NERO in segno di lutto ai vostri balconi, fate contro-informazione, non lasciate che il revisionismo sempre più dilagante infetti ancora le vostre menti.
E adesso due belle canzoni sul tema della cosiddetta unità d'Italia e la lotta contro i Savoia, seguite da alcuni link per approfondire l'argomento
Questa fantastica canzone è stata scritta da Eugenio Bennato e Carlo D'Angiò nel 1978 per lo Sceneggiato Rai "L'Eredità della Priora".
La versione di questo video è dei MusicaStoria e differisce dall'originale di Eugenio Bennato per due versi.
La storia della canzone "Briganti se more":
http://www.ilportaledelsud.org/brigantesemore.htm
I primati del Regno delle Due Sicilie:
http://www.ilportaledelsud.org/primati.htm
http://www.vocedimegaride.it/html/primatidelregno.htm
La vera storia del risorgimento italiano:
http://www.ilportaledelsud.org/rec-ressa.htm
Le scene che fanno da sfondo sono tratte dal film: "Li Chiamarono...briganti" di Pasquale Squitieri.
Vulesse Addeventare 'nu Brigante
Alla fine del video sono presenti piccole note rigurado il fenomeno del "Brigantaggio" (sono soltanto pochi cenni. Maggiori informazioni possono essere trovate su Internet).
3 Esempi delle diverse personalità dei Briganti:
Il Sergente Romano:
http://www.brigantaggio.net/Brigantaggio/Briganti/SergenteRomano.htm
Carmine Crocco:
http://www.brigantaggio.net/Brigantaggio/Briganti/Crocco.htm
Giuseppe tardio
http://www.brigantaggio.net/Brigantaggio/Briganti/Tardio.htm
Il Giuramento dei Briganti:
http://cronologia.leonardo.it/storia/a1864d.htm
Le scene che fanno da sfondo sono tratte dal film: "Li Chiamarono...briganti" di Pasquale Squitieri.
La vera storia del risorgimento italiano:
http://www.ilportaledelsud.org/rec-ressa.htm
La versione di questo video è dei MusicaStoria e differisce dall'originale di Eugenio Bennato per due versi.
La storia della canzone "Briganti se more":
http://www.ilportaledelsud.org/brigantesemore.htm
I primati del Regno delle Due Sicilie:
http://www.ilportaledelsud.org/primati.htm
http://www.vocedimegaride.it/html/primatidelregno.htm
La vera storia del risorgimento italiano:
http://www.ilportaledelsud.org/rec-ressa.htm
Le scene che fanno da sfondo sono tratte dal film: "Li Chiamarono...briganti" di Pasquale Squitieri.
Vulesse Addeventare 'nu Brigante
Alla fine del video sono presenti piccole note rigurado il fenomeno del "Brigantaggio" (sono soltanto pochi cenni. Maggiori informazioni possono essere trovate su Internet).
3 Esempi delle diverse personalità dei Briganti:
Il Sergente Romano:
http://www.brigantaggio.net/Brigantaggio/Briganti/SergenteRomano.htm
Carmine Crocco:
http://www.brigantaggio.net/Brigantaggio/Briganti/Crocco.htm
Giuseppe tardio
http://www.brigantaggio.net/Brigantaggio/Briganti/Tardio.htm
Il Giuramento dei Briganti:
http://cronologia.leonardo.it/storia/a1864d.htm
Le scene che fanno da sfondo sono tratte dal film: "Li Chiamarono...briganti" di Pasquale Squitieri.
La vera storia del risorgimento italiano:
http://www.ilportaledelsud.org/rec-ressa.htm
Bravo Penna...
ReplyDeleteSii coerente allora...
Vedi di restituire un po' i soldi che hai sottratto allo stato liberticida col tuo lavoro di insegnate e di uomo delle istituzioni di questo stato che critichi.
Dai..
Almeno una volta... una piccola prova di coerenza!
Lo so che è difficile fare come Ghandi... ma un uomo libero e dedito alla verità come te non può esimersi dal farlo...
Scommettiamo???
;-)
Jabba
Stavolta sull'unità d'italia ha ragione...
ReplyDeleteNon menzionano i campi di concentramento però, hanno fatto pure quelli.
Che i tizi fossero massoni poco importa a dire il vero, ma da un complottista ci si poteva aspettare la sottolineatura, il resto è vero
La domanda nasce spontanea...
ReplyDeleteSe il sud reclama l'autonomia cosa stanno aspettando???
Che l'Italia sia stata unita con la forza da una piccola minoranza è un dato di fatto. Vorrei sottolineare che ci sono stati dei morti anche tra coloro che credevano in questo ideale. Esempio illustre: Goffredo Mameli.E poi si potrebbe anche parlare delle guerre di indipendenza.
ReplyDeleteA me danno molto fastidio i leghisti con la loro fantomatica Padania e i meridionali che favoleggiano sul Regno delle due Sicilie.
Saranno anche stati pochi i patrioti che unirono questo paese ma provenivano sia dal nord che dal sud!
Io festeggio.
ReplyDeleteTricolore
Che la storia dell'unificazione dell'Italia sia complessa con molte pagine oscure ed anche sanguinose è una cosa certa.
ReplyDeleteMa proprio questa storia, se si va a vedere bene, dimostra che tutte le favole sui complotti delle "elites" o della "massoneria" sono, appunto favole. Se vi capita di andare in libreria provate a dare un'occhiata al libro "Il regno del Nord" dello storico Arrigo Petacco, vi si racconta come i piani di Cavour e di Napoleone III non fossero quelli di creare un'Italia unita, ma una confederazione italiana, formata da tre regni più il territorio del Papa. Il regno del nord sarebbe andato ai Savoia e avrebbe compreso tutti i territori a nord del Po e il Veneto fino all'Istria. Il regno del sud sarebbe rimasto ai Borboni e si sarebbe ingrandito con l'aggiunta di parte delle Marche e dell'Umbria, al Papa sarebbe rimasta Roma, una parte del Lazio e la presidenza onoraria della confederazione italiana. La cosa interessante era il regno del centro, comprendente i restanti territori italiani, il suo re avrebbe dovuto essere Girolamo Bonaparte, cugino di Napoleone III e...GRAN MAESTRO DELLA MASSONERIA!! che aveva sposato una figlia di Vittorio Emanuele II.
Tutto questo complotto (qui sì che possiamo parlare di complotto) nonostante ci fossero di mezzo un imperatore, un primo ministro e un gran maestro della massoneria è fallito?
Come mai? Beh, leggetevi il libro (Petacco, voglio una percentuale sulle vendite!). Sta di fatto che una serie di eventi, in apparenza insignificanti, tipo il fatto che Francesco II di borbone era un bigotto di prim'ordine, hanno finito per far fallire un piano concepito da raffinate menti politiche, a riprova che la storia è di natura caotica ed eventi spesso trascurabili finiscono per alterarne il corso.
Penna perchè non te ne vai ? tanto sei inutili l'Italia non ti vuole
ReplyDeleteMi ricordo che il mio professore di storia del liceo tanti (purtroppo...) anni fa, anche lui critico per quanto riguardava il modo in cui è stata realizzata l'unità italiana, soleva dire che i "piemontesi" avevano portato al sud alcune cose come: l'istruzione elementare obbligatoria, un primo abbozzo di sistema sanitario (i medici condotti). Tra le cose buone metteva anche il servizio militare obbligatorio, perchè, diceva, permetteva ai giovani del sud di scoprire che esisteva un mondo fuori del paese dove erano nati e dove, altrimenti,la maggioranza di essi avrebbe passato tutta la vita. Allora, e anche ora, lo considero un punto di vista molto più rispettabile di quello del cannaiolo.
ReplyDeleteMi chiedo poi come mai a personaggi come corradino delle canne piacciano tanto certi periodi storici tipo il regno dei borboni o la Francia prerivoluzionaria. Mi dispiace di non avere la macchina del tempo, altrimenti mi piacerebbe spedirli lì e vedere quanti giorni (ma più probabilmente quante ore) riuscirebbero a sopravvivere.
A chi non va l'Italia unita do un consiglio: toglietevi tutti quanti dalle palle, di voi non abbiamo bisogno. Basta che la smettete di sbraitare quanto stavate meglio prima, perchè di coglioni ce ne sono già abbastanza in questo paese, ne facciamo volentieri a meno, noi ITALIANI
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