L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

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Friday, March 4, 2011

Cablegate: Berlusconi in declino come il paese

http://neovitruvian.wordpress.com/2011/02/19/cablegate-berlusconi-in-declino-come-il-paese/

Cablegate: Berlusconi in declino come il paese

Posted: 19 febbraio 2011 by neovitruvian

Le valutazioni della diplomazia statunitense contenute nei nuovi documenti segreti. “La reputazione in Europa è lesa”. “Il premier danneggia l’Italia ma ci è utile e non dobbiamo abbandonarlo, alla fine ne trarremo vantaggi”

Quattromila cables riservati filtrati dall’ambasciata Usa a Roma, oltre 30 mila pagine di documenti finora segreti che raccontano l’Italia e i suoi protagonisti dal punto di vista critico e sferzante del suo più importante alleato. E molti di questi con un denominatore comune: il declino del ruolo internazionale dell’Italia è strettamente legato all’immagine di Silvio Berlusconi, l’uomo che la guida e la condiziona dal 1994, l’anno della sua discesa in campo. Dal 2002 al 2010 parlano ambasciatori, segretari di Stato, diplomatici di alto livello, politici di primo piano. Tutte comunicazioni rigorosamente classificate. Tutte rigorosamente destinate a restare riservate. Tutte, adesso, contenute nei cables che WikiLeaks ha ottenuto e che l’Espresso, in collaborazione con Repubblica, comincia da oggi a pubblicare.

UN PREMIER CHE OFFENDE TUTTI

“Il premier Silvio Berlusconi con le sue frequenti gaffes e la scelta sbagliata delle parole” ha offeso nel corso del suo mandato “quasi ogni categoria di cittadino italiano e ogni leader politico europeo”, mentre “la sua volontà di mettere gli interessi personali al di sopra di quelli dello Stato ha leso la reputazione del Paese in Europa ed ha dato sfortunatamente un tono comico al prestigio dell’Italia in molte branche del governo degli Stati Uniti”.
E’ il febbraio del 2009 quando Ronald Spogli, ambasciatore americano in Italia nominato dal Presidente George W. Bush,

si congeda dal suo mandato e scrive al nuovo segretario di Stato Hillary Clinton un memoriale intitolato “What can we ask from a a strong allied” (Cosa possiamo chiedere ad un forte alleato), classificato come Confidential e che ha un sapore profetico. Non è ancora esploso lo scandalo di Noemi Letizia, non è apparsa all’orizzonte la escort Patrizia D’Addario, non c’è ancora traccia dei festini di Arcore, né delle accuse di sfruttamento della prostituzione minorile con la marocchina Ruby, né delle pressioni sulla questura di Milano per procurarsi il silenzio della vittima. Le leggi ad personam proposte per tutelare il primo ministro dalle conseguenze dei processi in corso non sono state ancora respinte e non ha raggiunto l’apice il violento conflitto con la magistratura. Ma ad inizio 2009 il premier, visto dagli Usa, è già un uomo debole, prigioniero dei suoi conflitti di interesse e dell’evidenza internazionale dei suoi abusi di potere. Quindi bisognoso dell’aiuto americano per legittimarsi sul piano interno e estero e come tale disponibile, quando richiesto, a comportarsi come “il migliore alleato”. Berlusconi insomma non è nelle condizioni di dire alcun “no” a chi lo sostiene. Una sorta di ostaggio, che accetta volentieri tutte le richieste in termini di impegno militare e politico negli scacchieri strategici che vanno dall’Afghanistan alla ricollocazione dei prigionieri di Guantanamo, dalle basi sul territorio italiano alle sanzioni all’Iran. Un prezzo che finora non si sapeva di aver pagato.

L’IMMAGINE DI UN PAESE IN DECLINO

“Il lento ma costante declino economico dell’Italia – scrive l’ambasciatore Spogli – compromette la sua capacità di svolgere un ruolo nell’arena internazionale. La sua leadership spesso manca di una visione strategica. Le sue istituzioni non sono ancora sviluppate come dovrebbero essere in un moderno paese europeo. La riluttanza o l’incapacità dei leader italiani a contrastare molti dei problemi che affliggono la società, come un sistema economico non competitivo, l’obsolescenza delle infrastrutture, il debito pubblico crescente, la corruzione endemica, hanno dato tra i partner l’impressione di una governance inefficiente e irresponsabile. Il primo ministro Silvio Berlusconi è il simbolo di questa immagine”. Spiega Spogli: gaffes e preminenza per gli interessi personali, assieme “al frequente uso delle istituzioni pubbliche per conquistare vantaggi elettorali sui suoi avversari politici, la sua preferenza per soluzioni a breve termine hanno danneggiato la reputazione dell’Italia in Europa”. Un’immagine che Berlusconi tenta di rivitalizzare con iniziative che lasciano perplessi gli Usa. L’Italia – annota Spogli – “fa molti sforzi, alcuni seri altri meno, per mantenere una posizione di rilevanza e influenza”. Come quando “si propone nel ruolo di grande mediatore delle crisi mondiali, un ruolo autoconferitosi che alcuni politici, specialmente il premier Silvio Berlusconi, pensano possa conferire grande visibilità senza praticamente spendere alcunché”. O come quando, senza alcun coordinamento, ritiene di avere i titoli per “mediare tra la Russia e l’Occidente, impegnarsi con Hamas e Hezbollah, stabilire nuovi canali di negoziato con l’Iran, espandere l’agenda del G8 con mandati al di là di ogni riconoscimento”.
Insomma, una politica assolutamente velleitaria. Con costernazione Spogli prende atto che in una puntata di “Porta Porta” Berlusconi annuncia il ritiro dall’Iraq: svegliati in piena notte i generali Usa a Baghdad e mandata la trascrizione della puntata tv al Pentagono. Esterrefatto l’ambasciatore registra che mentre Israele bombarda Gaza il Cavaliere rilancia l’idea del tutto estemporanea di costruirvi alberghi e resort, annunciando che potrebbe “trovare investitori”. Allibito informa Washington che il premier ha una sua strategia per la Siria, visto che l’allora moglie Veronica “ha conosciuto la consorte di Assad a Damasco”, e dice: “Dovremmo coinvolgerla…”
Ma a Washington sono pragmatici. Si deve abbandonare un alleato pasticcione, in declino economico e inviso alle cancellerie europee per idiosincrasia politica?. “No – scrive Spogli alla Clinton – non dobbiamo. Dobbiamo anzi riconoscere che un impegno di lungo termine con l’Italia e i suoi leader politici ci darà importanti dividendi strategici adesso e in futuro”

IL DIVIDENDO DI WASHINGTON

Cosa può incassare l’America da questo governo? Spogli è esplicito. “L’Italia ci permetterà di consolidare i progressi fatti faticosamente nei Balcani negli ultimi vent’anni, le loro forze armate continueranno a giocare un ruolo importante nelle operazioni di peacekeeping in Libano e in Afghanistan, e, infine, il territorio italiano sarà strategico per l’Africom (United States African Command)”, l’organismo costituito nel 2008 dalla Difesa Usa per coordinare gli interventi militari in Africa: comando a Stoccarda, ma bombardieri di stanza a Vicenza, nella base Dal Molin, e portaerei della VI flotta a Napoli. ” Se useremo una forte pressione – sostiene inoltre Spogli – l’Italia eserciterà la sua influenza economica in Iran per mandare a Teheran un chiaro segnale che potrebbe influire sulla loro politica di sviluppo nucleare”. E anche sul fronte del terrorismo Washington sa che Roma spalancherà le sue porte. Già nel febbraio 2009 Spogli avverte infatti che l’Italia si sta diligentemente preparando ad esaudire “quelle che ritengono saranno tra le nostre prime richieste, il farsi carico della custodia di alcuni detenuti nella prigione di Guantanamo (il ministro Frattini ufficializzerà la decisione 4 mesi dopo, ndr.) e un maggiore sforzo militare in Afghanistan (l’Italia sorprenderà gli Usa aggiungendo altri 1200 soldati ad Herat, portando il contingente schierato ad un totale di 4200 uomini).
L’unica vera preoccupazione è il rapporto tra Roma e Mosca, tra Berlusconi e Putin. Gli Usa vogliono controbilanciare la crescente influenza russa sul fronte dell’energia, e notano con disappunto che “l’Italia, sfortunatamente, invece la favorisce”. Sui rapporti tra Berlusconi e Putin il punto di vista americano è noto. L’ambasciata Usa anche dopo la sostituzione di Spogli con David Thorne è in allarme e agisce su più fronti. Stimola il ritorno al nucleare, interviene sul governo per spezzare l’asse con Mosca e suggerisce: “dobbiamo far capire a Berlusconi che ha una relazione personale con noi e dobbiamo assecondare la sua convinzione di essere uno statista esperto”. Ma l’operazione non è facile, il legame del cavaliere con “il suo amico Vladimir” è solida e ha radici misteriose. tanto misteriose da indurre Hillary Clinton nel gennaio 2010 a chiedere alle rappresentanze diplomatiche interessate di indagare sulle “possibili relazioni e investimenti personali che legano Putin e Berlusconi e che possono influenzare la politica energetica dei due paesi”, e di svelare ” i rapporti tra l’amministratore delegato dell’Eni Paolo Scaroni, i top manager dell’Eni e i membri del governo italiano, specialmente il premier e il ministro degli esteri Frattini”. Gli americani si troveranno davanti ad un muro: in un cable un diplomatico italiano spiega che “tutto avviene direttamente tra Berlusconi e Putin”.

UN PREZZO IRRISORIO DA PAGARE

Pasticciona e in difficoltà, l’Italia chiede aiuto agli Usa quando si accorge che l’organizzazione del G8 a L’Aquila comincia a fare acqua. Gli americani se ne sono già accorti, e una serie di cables descrivono la tensione nell’ambasciata di Roma: il flop può tramutarsi in una debacle per Berlusconi, già colpito dalle prime rivelazioni sugli scandali sessuali. Scatta il soccorso all’utile alleato: “Berlusconi – annotano – ha bisogno di mostrarsi un leader credibile a livello internazionale per ripulire la sua immagine, e ci sarà tremenda attenzione” al trattamento che riceverà dagli altri capi di stato e di governo. Obama acconsente e in Abruzzo il presidente “abbronzato” è gentile e comprensivo. Il vertice è un successo, il Cavaliere è salvo, l’opposizione politica è sconfitta

CONDANNATI ALL’INSTABILITA’

Gli americani capiscono dunque che con Berlusconi dovranno conviverci. A lungo. E sfruttarne le debolezze, che utilitaristicamente diventeranno per Washington preziose cambiali in bianco, da riscuotere all’occorrenza. Ne sono consci già prima delle elezioni del 2008, che – dopo la caduta della litigiosa coalizione guidata da Romano Prodi – riporteranno a Palazzo Chigi il Cavaliere, vittorioso su Walter Veltroni. “Se vince Veltroni la situazione sarà eccellente – scrivono da Roma a Washington – se ritorna Berlusconi sarà molto eccellente”. Ne sono ancora più convinti dopo il G8 de L’Aquila. Non apprezzano la magistratura, definita “una casta inefficiente e autoreferenziale”, priva di controllo e che condiziona la vita politica; non credono nei dissidenti della maggioranza; giudicano il Pd disorganizzato. E anche quando la Corte Costituzionale boccia il lodo Alfano non si preoccupano: Berlusconi resisterà. Temono invece gli effetti sul Paese dello scontro con il presidente Napolitano. Il Presidente è visto come una figura assolutamente cruciale per la stabilità del Paese, è stimato e seguito. Il Quirinale non si tocca, è un assoluto punto di riferimento. “Gli attacchi a una figura molto rispettata potrebbero essere presi male da molti italiani e determinare più ampie divisioni tra le due istituzioni”.
È uno scenario preoccupante, ma che porta anche dei vantaggi. Il premier infatti “per difendersi dai processi si dovrà distrarre dal lavorare per il popolo italiano”. Ma ci sono altri referenti pronti a lavorare per gli Usa. I ministri Frattini e La Russa, ad esempio, vengono definiti particolarmente ansiosi di collaborare. Mentre ad Arcore continuano i festini, il business può proseguire.

Fonte

18 comments:

  1. Scusami essse, ma vista la monotona monotonia monotematica degli scritti (ehm...) di Neovitruvian,non sarebbe il caso di abbandonarlo al suo destino e non dargli altra visibilità?

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  2. non saprei. lo trovo divertente.

    che ne pensano gli altri? lo lasciamo perdere?

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  3. @ eSSSe

    Magari solo qualche citazione ogni tanto, quando dice scemenze più grosse del solito...

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  4. @subaceto

    ma cosí dovrei leggermi io tutte le sue minchiate.......

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  5. E' monotono e noioso. Le balle dei marciano sono più divertenti perchè si inventano delle storielle deliranti di proprio pugno. Questo tizio invece è solo tarato, copia roba da altri siti e basta, lui non aggiunge una virgola fa solo rigirare la solita pappa. fa quasi pena

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  6. troppo scemo per essere divertente
    lasciamolo perdere

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  7. In effetti non mi sembra divertente, non ci mette nulla del suo (il che la dice lunga: è talmente patetico da non riuscire nemmeno a inventarsi qualche cretinata di suo e deve ricorrere sempre e comunque a quelle degli altri...).

    Per chiarire meglio: io l'ho letto qualche volta, all'inzio, ma poi mi sono reso conto che:

    - se sono di buonumore me lo fa passare in parte, più che altro perchè mi rendo conto che certe persone, pure giovani, passano la vita incollate al pc alla ricerca di articoli stupidi (più sono stupidi e meglio sono)

    - se sono giù di morale non riesco nemmeno a tirarmi su ridendo della sua idiozia perchè è una idiozia replicata e mi dà proprio l'impressione di una persona amorfa, quindi certamente non divertente.

    - se ho tempo e decido di divertirmi leggendo le solite scempiaggini complottiste, con Neo mi rendo conto di perdere tempo e basta, tanto mi lascia indifferente quello che copia, come lo copia, il suo blog ecc. ecc.

    Io la penso così. Buon fine settimana a tutti

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  8. bhe ragazzi, potete dirmi tutto, ma io ho letto una parte di stò articolo (non tutto, non ho potuto reggere)e non mi sembra che dica cose così lontane dalla realtà. il fatto che berlusconi sia un mezzo mafioso che è salito al governo per fare i suoi interessi fregandosene dell'italia mi sembra palese, poi oh, pensatela come volete

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  9. "il fatto che berlusconi sia un mezzo mafioso"

    ma come diavolo si fa a essere "mezzo mafioso"? O lo si è oppure no. Al limite si può aver avuto a che fare con la mafia ed in tal caso come vittime della stessa.

    "salito al governo per fare i suoi interessi fregandosene dell'italia"

    Ma cos'hai, 15 anni? A te questa sembrerebbe una "prima"?? Mah!

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  10. "al limite si può aver avuto a che fare che fare con la mafia e in tal caso come vittime della stessa"

    Oddio, io spero che tu stia scherzando, perchè d'accordo, neanche io credo alle scie chimiche, al falso attentato dell'11 settembre, al falso sbarco sulla luna e tutte le altre cazzate complottiste da quattro soldi, ma quella che hai appena detto è la più grande puttanata che io abbia mai sentito.
    anche perchè, tu mi puoi dire di essere pro o contro berlusconi, ma il fatto che berlusconi (o suo padre prima di lui) abbiamo avuto perlomeno contatti amichevoli con la mafia è un dato di fatto sul quale a tutt'oggi i magistrati indagano e per il quale il nostro caro premier è stato anche sotto processo

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  11. "è un dato di fatto sul quale a tutt'oggi i magistrati indagano e per il quale il nostro caro premier è stato anche sotto processo"

    e certo, è arrivato il genio in diritto. Ora i magistrati indagano per 15 anni su una persona che ha avuto contatti con la mafia e dopo tutto questo tempo ancora non lo hanno condannato. Forse perchè le prove latitano?? Oppure è tutto un gombloddo?? Ma per favore, cercano di condannare berlusconi da due decenni e secondo te lui è colpevole del reato di mafia con decine di giudici che cercano in tutti i modi di sbatterlo dentro senza riuscirci? Mica sempre è stato premier, sai...? Mi sa che le barzellette qui le racconta qualcun'altro.

    E per non vedere la caccia alle streghe della magistratura nei confronti di berelusconi non è sufficiente essere di sinistra, bisogna essere ciechi o tarati!

    Con tutti i contatti che avrebbe avuto (tra pentiti e testimoni si potrebbe riempire un treno intero ormai) è possibile che non ci sia una prova tangibile? Solo gente che si alterna a dire "mio cuggino lo ha visto" o "mio frattello lo ha sentito"?

    Mah, è possibile che in questo paese esistano solo persone che si fanno pigliare per il culo? Quelli di destra lo vogliono santo, quelli di sinistra lo additano come il demonio in persona. Veramente un paese di imbecilli!

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  12. oh mamma, la caccia alle streghe nei confronti di berlusconi della magistratura, dopo questa le ho sentite tutte. quindi secondo te berlusconi sarebbe vittima di un complotto della magistratura che fà di tutto per metterlo dentro? ah beh si certo deve essere così, perchè lui è sceso in campo per noi, lui è il buono contro i magistrati cattivi, anzi già che siamo perchè non eliminiamo la magistratura, tanto sono solo dei bastardi comunisti anti-berlusconi. e poi tu ti permetti di prendere in giro i complottisti? apri gli occhi perfavore, uno come berlusconi può esistere solo in italia perchè negli altri paesi sarebbe già in galera da qualche decennio. non sò se ti sei informato ultimamente sui processo mills e sugli altri 16 processi (ma del resto, è una persona onesta) a suo carico; in tal caso, ti consiglio di leggere qui

    http://it.wikipedia.org/wiki/Procedimenti_giudiziari_a_carico_di_Silvio_Berlusconi

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  13. Tu NON VUOI capire perché sei un altro ossessionato dalla figura di berlusconi.

    Hai parlato di mafia, tra le altre cose e io ti ho risposto parlando DI MAFIA. Quindi se continui sull'argomento bene altrimenti discuti da solo parlare con uno che cambia discorso ogni tre per due girando la frittata come gli pare è tipico dei complottisti, non delle persone sensate!

    Inoltre, visto che hai citato l'estero, se in un altro paese sarebbe già in prigione da un bel pezzo, mi citi per favore altri 10 casi (10 eh, non 10 mila) in cui un primo ministro sia stato perseguito per 15 anni per qualsiasi possibile reato previsto dalla costituzione del paese in oggetto? E in quale altro caso, tanto per gradire e non andare a illuminarci la mente e arricchirci di cultura su wiki, il tutto è coinciso quasi precisamente dal momento in cui, dopo essere entrato in politica, ha avuto larghi consensi?

    Attendo risposte caro amico perchè, vedi, la caccia alle streghe non la si fa solo nei confronti delle persone innocenti. Anche un colpevole di certi reati ne può essere soggetto: se rubo un pollo da un pollaio e per 15 anni cercano di mettermi dentro per rapina amano armata in banca.... e non partire con la solita manfrina del tipo "rubare un pollo? Altro che" ecc, era UN ESEMPIO!!

    PS: io gli occhi li ho aperti tempo fa e per questo non voto lui ma nemmeno molti della sinistra che, poverini forse per la crisi, riescono spesso a pigliarsi appartamenti da 2 milioni a 300/400 mila euro, oppure risultano parenti di propietari di appartamenti in centri abusivi, oppure usano soldi pubblici per andare a p..... oppure..... Tu sei sicuro di averli aperti bene e di non essere l'ennesimo ossessionato dal silviaccio nazionale??

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  14. no non credo proprio di essere ossesionato. tu mi dici di citare altri 10 casi internazionali in cui un premier sia stato perseguitato per 15 anni: ebbene non esiste, ma per il semplice fatto che negli altri paesi civili un presidente (del consiglio o della repubblica che sia)si dimette alla prima accusa basata o al primo avviso di garanzia. noi invece abbiamo lui che nonostante sia indagato e siano aperti ancora molti processi a suo carico rimane alla guida dell'italia e continua a farsi leggi ad personam assurde per di evitare le sentenze dei giudici (che non è detto che lo dichiarino al 100% colpevole sia chiaro, non stò dicendo questo). ma la tua logica secondo la quale ci sia un complotto per farlo dimettere è assurda semplicimente per il fatto che non esiste in italia qualcuno con abbastanza potere perchè, in quel caso, non saremmo una democrazia. la magistratura in italia ha sempre garantito processi equi e sicuramente non faziosi, quindi chi si sottrae al suo giudizio e cerca di aggirarlo per quanto mi riguardo è un delinquente.

    p.s. piccola nota, non è vero che le indagini su berlusconi corrispondo cronologicamente ai suoi successi politici, pensa che la magistratura indagò per la prima volta su di lui nel 1983, quando il nostro premier cantava ancora sulle barche (ovviamente, si fà per dire...)

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  15. ah scusa, dimenticavo la parte sulla mafia che dici tu. Il cavaliere è stato anche indagato per concorso esterno in associazione mafiosa nle 1998 insieme a marcello dell'ultri, il quale poi è stato condannato per 9 anni.

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  16. Di complotto parli solo tu, non certo io. E che la politica sia scorretta da sempre e su tutti i fronti o la capisci oppure è meglio che vai a vivere nella repubblica che non c'è.

    I 10 nomi non esistono e il perchè lo sai bene ma ovviamente ti fa comodo nasconderti dietro un "perchè sono onesti e se non lo sono si sono dimessi subito". la storia insegna che non è così.

    Comodo trovare il modo di accusare qualcuno per farlo dimettere al volo.

    Se è indagato dal 1983 significa che sono ben 28 anni pieni. E quanto ci vuole a condannare uno per mafia? O forse: COSA ci vuole? PROVE, caro mio, prove... anche perchè nè tu nè io, in questioni di mafia, siamo tanto diversi dal silviaccio demoniaco, almeno fino a che non sarà condannato. O no? Forse che in questo democratico paese basti essere indagato dai magistrati per essere mafioso? Ultimamente sembra di si, non è più come ai tempi dei miei nonni, sic!

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  17. ma io non capisco perchè ti concentri in questo modo sul reato di origine mafiosa (sul quale peraltro berlusconi è stato prosciolto) quando la magistratura ha a suo carico ancora 7 procedimenti in corso; con questo non voglio dire che la politica è priva di soggetti disonesti, ma che un premier indagato per così tanti reati non si dimetta per rendere conto alla giustizia in un aula di tribunale concedemi che è un caso unico nel mondo occidentale del 21° secolo.

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  18. "anche perchè, tu mi puoi dire di essere pro o contro berlusconi, ma il fatto che berlusconi (o suo padre prima di lui) abbiamo avuto perlomeno contatti amichevoli con la mafia è un dato di fatto sul quale a tutt'oggi i magistrati indagano e per il quale il nostro caro premier è stato anche sotto processo"

    sei tu che ti concentri, ma nemmeno te ne accorgi!

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