L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

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Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

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Wednesday, January 16, 2013

Il lato oscuro dei dischi volanti: siamo di fronte a qualcosa di malvagio? (articolo di Sean Castell)

http://zret.blogspot.co.uk/2013/01/il-lato-oscuro-dei-dischi-volanti-siamo.html

Il lato oscuro dei dischi volanti: siamo di fronte a qualcosa di malvagio? (articolo di Sean Castell)

Il ricercatore Sean Castell recensisce un libro di Cecil Michael, "Round trip to Hell in a flying saucer". La valutazione è piuttosto equilibrata: Castell evidenzia l’eccezionalità di un testo risalente agli anni ‘50 del XX secolo. Mentre dominava la visione del contattismo volto ad ostentare uno scenario edulcorato con extraterrestri saggi e dall’aspetto attraente, se non angelicato, Michael fu una voce fuori dal coro, con il suo ammonimento a guardare oltre le apparenze. Invero, nell’epoca d’oro dei dischi volanti anche Williamson e Bailey avvertirono dei pericoli di un’operazione “cavallo di Troia”. Oggi, alla luce di ulteriori indagini ed acquisizioni, l’ufologia “pessimista” di Michael trova una giustificazione non irrilevante, sebbene il rischio dell’integralismo e del manicheismo sia dietro l’angolo. Tuttavia, se il saggio di Michael è stato valorizzato tramite una nuova edizione arricchita di recenti contributi, significa che i tempi sono maturi per cominciare a superare interpretazioni ingenue. Di estremo interesse, soprattutto per i risvolti antropologici, è il capitolo dedicato alle creature proteiformi all’interno di un testo il cui limite maggiore risiede nella descrizione dei governi: come sappiamo essi hanno delle immani responsabilità e dipingerli come difensori dei popoli è ridicolo, oltre che inverosimile.

Il mistero di chi sta manipolando i testimoni di U.F.O in tutto il mondo fin dai tempi antichi annovera molte interpretazioni. Usufruendo delle prove disponibili, si può congetturare che gli extraterrestri siano araldi della seconda venuta di Cristo o che siano invasori dal sangue freddo, decisi a colonizzare il nostro pianeta per mezzo di una sapiente combinazione del nostro D.N.A. con il loro.

Esiste anche un’interpretazione meno frequente: che l'attuale fenomeno U.F.O. ed i sequestri alieni siano semplicemente una manifestazione tecnologica degli stessi demoni che tormentarono e cercarono di manipolare l'umanità fin dall'inizio dei tempi. In altre parole, gli alieni grigi non sono una novità ed il loro intento malvagio di base non è mai cambiato.

La seguente affermazione proviene da un'autorità quale Lord Hill-Norton, il defunto ammiraglio a cinque stelle ed ex direttore del Ministero della difesa britannico. L’asserzione di Lord Hill-Norton aiuta a mettere a fuoco questo punto di vista: "Gli U.F.O. sono essenzialmente una questione religiosa piuttosto che una minaccia militare, inoltre si può enucleare un grado di coinvolgimento psichico in quasi tutti i casi. Molto spesso queste esperienze sono sicuramente antitetiche rispetto alla fede cristiana".

Recentemente ho partecipato alla stesura di un nuovo libro su questo lato oscuro dei dischi volanti. Il testo si intitola "Round trip to Hell in a flying saucer" Una parte della pubblicazione è una ristampa di un volume precedente, edito negli anni ’50 del XX secolo da Cecil Michael. Nel libro, Michael descrive un'esperienza di rapimento infernale durante la quale visitò il regno dei dannati da cui in qualche modo tornò miracolosamente con abbastanza lucidità per riferire il vissuto. L’ottica di Michael è esattamente agli antipodi della maggior parte dei resoconti dovuti ai contattisti degli anni ‘50, la maggior parte dei quali descrivono alieni biondi, di bell’aspetto che con compassione avvertono gli uomini del loro possibile destino inerente ad una guerra nucleare ed all’inquinamento ambientale.

Dato che Michael è per il suo tempo una voce fuori dal coro, si potrebbe facilmente liquidare quanto dichiara. Questo, però, non è il caso. Come dimostra tutto il materiale aggiornato che è stato riversato in "Round trip to Hell in a flying saucer", un gran numero di ricercatori e di sequestrati della generazione più recente vedono nel fenomeno U.F.O. qualcosa di satanico e demoniaco.

Due dei nomi più importanti nella ricerca sugli U.F.O., John Keel ed il celebre Jacques Vallée, giunsero alla conclusione che ai dischi volanti soggiace un aspetto parafisico che viene troppo spesso negato dai ricercatori “viti e bulloni”, inclini a valorizzare la dimensione concreta di visitatori provenienti da un altro pianeta a bordo di astronavi tangibili. Non sono pochi, però, gli incontri con gli U.F.O. e con i loro occupanti che si fondono e si confondono con le storie di demoni e con i protagonisti del “piccolo popolo”.

Il libro aggiornato effettivamente presenta alcuni aneddoti spaventosi. Una sezione del libro si occupa dei Jinn, i demoni della tradizione pre-islamica ed islamica, creature in genere più dispettose che malvagie. [...]

All’interno del libro Adam Gorightly si occupa di incontri sessuali tra umani e alieni e discute di come "la Grande Bestia", Aleister Crowley, usò droghe allucinogene e la magia sessuale per evocare entità ultraterrene. Gorightly, nel capitolo "Psychic space age vampires", correla le abductions ai miti antichi che descrivono predatori sessuali. Tim Swartz racconta storie di mutilazioni umane per opera degli occupanti degli U.F.O., un episodio che occorse in una base militare in Texas nel 1956. E’ anche esplorata l'idea che gli alieni-demoni possano nutrirsi dell'energia contenuta nel sangue umano e della sofferenza inflitta agli esseri viventi.

I miei contributi al saggio includono una panoramica delle ipotesi formulate da Keel e da Vallée nonché l’interpretazione del fenomeno per opera del pilota e ricercatore John Lear. John Lear ci ammonisce: quando si vede lo spettacolo sfavillante di un che U.F.O. che si avvicina, è preferibile correre via a rompicollo e non lasciarsi incantare dalla bellezza delle astronavi. Secondo Lear, gli alieni vogliono solo succhiare il midollo della nostra anima: la nostra paura ed umiliazione sono nutrienti per loro.

Ho anche intervistato un pastore in pensione di nome Tom Horn, che racconta la storia di un vero incontro con un’entità demoniaca che è stata confermata da diversi seguaci della sua congregazione. [...]

Ho anche contribuito con un breve capitolo in cui analizzo le opinioni esposte in "Communion" del rapito Whitley Strieber e le ricostruzioni del ricercatore Budd Hopkins, autore di "Intruders". Strieber, quando mi rilasciò un’ìintervista, riconobbe che era molto facile per lui collocare sullo stesso piano gli alieni grigi ed i demoni e che il terrore e l’angoscia delle esperienze resero impossibile distinguerli. Hopkins, d'altra parte, evidenzia che la complessità del fenomeno abduction rende impossibile trarre conclusioni circa l’intrinseca natura degli alieni, discernendoli in benevoli e malvagi. [...]

Nel frattempo, non mancano storie terribili da raccontare circa i lati più sinistri della tradizione ufologica. In un'intervista con Timothy Beckley, editore, Christopher O'Brien indugia sul folklore che circonda creature chiamate "skin-walkers", avvistate nella misteriosa Saint Louis Valley. E’ un luogo che si estende su parte del Colorado e del New Mexico ed è una regione di avvistamenti U.F.O. da diversi decenni. Il termine "skin-walkers" è intercambiabile con "mutaforma" e si riferisce essenzialmente ad una creatura che può cambiare le sue sembianze da umane in animali e viceversa.

"Secondo le conoscenze tradizionali", osserva O'Brien, "gli skinwalkers sono in grado di leggere i pensieri della vittima. Si pensa che siano capaci di imitare qualsiasi suono umano o animale. Questa abilità è talvolta usata per attirare vittime inconsapevoli, chiamandole con la voce di una persona a loro nota con un il verso familiare di un animale. Non bisogna mai fissare gli occhi di un versipellis per evitare che la propria volontà sia soggiogata”.

Qual è il collegamento del governo con tutto questo? Il noto autore Nick Redfern sostiene, in un'intervista a Tim Beckley contenuta in "Final events," che l’esecutivo tempo fa concluse che gli U.F.O. erano di natura demoniaca e che i margini di azione in termini di protezione dei cittadini erano molto risicati. Hanno cominciato a sviluppare un piano per convertire la popolazione al cristianesimo evangelico in modo da offrire un’arma per un combattimento spirituale tale da difendere le proprie anime immortali. Tom Horn, citato sopra in questa recensione, chiama queste persone "guerrieri della preghiera". Egli afferma: "La preghiera fervente del giusto potrebbe essere l’ariete in grado di sfondare l'oppressione demoniaca." [...]

I demoni classici del cristianesimo insieme con gli zombies, i mutaforma, i vampiri, gli incubi ed i succubi sono tutti passati in rassegna in "Round trip to Hell in a flying saucer".[…] Non esiste uno studio altrettanto esaustivo delle valenze oscure collegate alle manifestazioni xenologiche. [...]

Vorrei concludere notando che il fenomeno U.F.O. e persino i rapimenti alieni non sono sempre di natura demoniaca. Ci vorrebbe un libro intero altro per perorare la tesi degli alieni benevoli in modo da completare il quadro delineato all’interno di "Round trip to Hell in a flying saucer" la cui copertina, da sola, con i disegni di Tim Swartz, è agghiacciante. E’ necessario approcciare questo libro con cautela.

Fonte: ufodigest

4 comments:

  1. Usufruendo delle prove disponibili, si può congetturare... ...qualsiasi cosa e il suo contrario. Cioè fare chiacchiere a vuoto che potrebbero interessare solo uno psichiatra che voglia studiare le malattie mentali di zret e di chi gli va dietro.

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  2. Il lato oscuro dei dischi volanti: siamo di fronte a qualcosa di malvagio?

    Mah, ritengo piuttosto siamo di fronte a qualcosa di perversamente vuoto, anzi perversamente "sotto vuoto": la scatola cranica di Zret.
    Almeno quella di suo fratello è piena di letame (anche se non so quale delle due condizioni sia la meno peggio).

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  3. Di estremo interesse, soprattutto per i risvolti antropologici, è il capitolo dedicato alle creature proteiformi all’interno di un testo il cui limite maggiore risiede nella descrizione dei governi: come sappiamo essi hanno delle immani responsabilità e dipingerli come difensori dei popoli è ridicolo, oltre che inverosimile.

    Cioè, professo':

    - riporti una recensione
    - il libro NON l'hai letto (otretutto è in inglese, figuriamoci)
    e ti permetti di giudicarne il contenuto e 'il limite'?

    Vergognati, la tua ignoranza è immane, e c'è anche qualche obnubilato che ti da anche credito.

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