Abbiamo tradotto un breve studio sul bario, tra i "protagonisti" delle scie chimiche. Il testo, tratto da Theblanketeffect, si riferisce alle operazioni di manipolazione in alta atmosfera, studiate dalla giornalista indipendente ed attivista Carolin Williams Palit. La ricercatrice ritiene che tali interventi siano volti non allo studio di fenomeni fisici, ma alla militarizzazione dello spazio. Le sue conclusioni, fondate sull'analisi di documenti ufficiali in parte declassificati e su altri riscontri, sono plausibili.
Interessante nell'articolo è il riferimento circa la possibilità di ionizzare (strappare l'elettrone) il bario, con estrema facilità. Inoltre appare significativo il dettaglio secondo cui questo elemento chimico viene ionizzato dai raggi solari e di conseguenza lo spostamento delle nubi chimiche sembra dipendere dai campi elettromagnetici più che dalle correnti. Si nota, infatti, come spesso le scie chimiche si muovano in direzione opposta alle formazioni nuvolose naturali.
Un atomo può essere ionizzato attraverso l'assorbimento di luce. L'atomo di bario è particolarmente facile da ionizzare, poiché il suo elettrone esterno ha un legame molto debole.
Se enormi quantitativi di bario sono diffusi nello spazio, per creare delle nubi, gran parte del bario viene ionizzato dalla luce solare nell'arco di un minuto. La nuvola così generata si sposta in relazione all'energia elettromagnetica nello spazio e può essere usata per studiare i campi elettrodinamici.
In pratica il bario è incluso in contenitori insieme con ossido di rame e questi recipienti sono rilasciati attraverso razzi o satelliti ed incendiati. La reazione chimica risultante genera enorme calore, ma poiché è diffuso nello spazio più bario di quanto si possa combinare chimicamente, parte dell'elemento si vaporizza a formare una grande nuvola verdognola. [1]
[1] La colorazione verde è dovuta al nitrato di bario, usato anche nei fuochi d'artificio.
Leggi qui il testo in inglese.
Interessante nell'articolo è il riferimento circa la possibilità di ionizzare (strappare l'elettrone) il bario, con estrema facilità. Inoltre appare significativo il dettaglio secondo cui questo elemento chimico viene ionizzato dai raggi solari e di conseguenza lo spostamento delle nubi chimiche sembra dipendere dai campi elettromagnetici più che dalle correnti. Si nota, infatti, come spesso le scie chimiche si muovano in direzione opposta alle formazioni nuvolose naturali.
Un atomo può essere ionizzato attraverso l'assorbimento di luce. L'atomo di bario è particolarmente facile da ionizzare, poiché il suo elettrone esterno ha un legame molto debole.
Se enormi quantitativi di bario sono diffusi nello spazio, per creare delle nubi, gran parte del bario viene ionizzato dalla luce solare nell'arco di un minuto. La nuvola così generata si sposta in relazione all'energia elettromagnetica nello spazio e può essere usata per studiare i campi elettrodinamici.
In pratica il bario è incluso in contenitori insieme con ossido di rame e questi recipienti sono rilasciati attraverso razzi o satelliti ed incendiati. La reazione chimica risultante genera enorme calore, ma poiché è diffuso nello spazio più bario di quanto si possa combinare chimicamente, parte dell'elemento si vaporizza a formare una grande nuvola verdognola. [1]
[1] La colorazione verde è dovuta al nitrato di bario, usato anche nei fuochi d'artificio.
Leggi qui il testo in inglese.
Scusa comandante di cosa sono composte le scie chimiche che ti fai ogni mattina?
ReplyDeleteDOVE HAI MAI VISTO DUE NUVOLE CHE VANNO IN DIREZIONI OPPOSTE?
Nei tuoi sogni dopo aver assunto le scie?
Potrebbero esserci nuvole che vanno in direzioni diverse (anche opposte) se si trovano a quote differenti.
ReplyDeleteL'ennesima bufala sul bario ionizzato e' spettacolare.
Comandante, come si creano i fulmini? Non sono cariche elettriche (quindi paragonabili ai tuoi ioni)?
Di conseguenza tutte le nuvole che generano fulmini sono chimiche?
Non c'erano fulmini prima delgli anni 90?
Questa storia degli ioni e' proprio da co-ioni...
Non sono un fisico, ma da una rapida ricerca risulta che l'energia di prima ionizzazione del Ba e' di 5000 eV e rotti.
ReplyDeleteL'energia di un fotone nel visibile va da 1 a 3 eV. (FONTE)
Come dire, un po' come cercare di spostare una casa sputandoci addosso.
Comandante, sei di un'ignoranza mostruosa, e questo si sapeva.
Ma che anche Corrado (fisico) ti tenga bordone non depone proprio a suo favore.
Saluti
Hanmar
Ciao Hanmar, non vorrei dire cavolate, ma credo che il tuo dato sull E1st sia sbagliato.
ReplyDeletePesco da Wiki: E1st circa 500 KJ/mol, 1eV circa 96 KJ/mol, quindi E1st circa 5 eV.
Se invece ho sbagliato io, ti chiedo scusa.
Ad ogni modo, e' abbastanza irrilevante: gia' l'idea di mettere nello stesso recipiente bario metallico polverizzato e ossido di rame mi sembra una ricetta per il suicidio.
Il bario che dovvesse eventualmente sopravvivere alla reazione con l'ossido di rame, poi, penso che non ci metterebbe molto a reagire con l'acqua nell'atmosfera.
Infine, l'idea della prevalenza degli effetti elettrostatici su quelli del vento e' semplicemente assurda. Proviamo a prendere un pettine di plastica, caricarlo con una calza di nailon ed avvicinarlo con cautela ad un rivoletto d'acqua del rubinetto. Il rivolo si sposta, ok. Adesso soffiamo: cosa succede al rivolo? Si sposta ben di piu' per il soffio che non per il pettine, no?
Confermo quanto detto da dario.
ReplyDeleteL'energia di ionizzazione del Ba è di 5 e spiccioi eV per togliere il primo elettrone, e 10 per il secondo.
Confermo anche l'intento suicida di chi mette un ossido (di rame, ma anche di altre cose) insieme ad un metallo reattivo come il bario.
Confermo (uffa!!!) anche il fatto che il Ba sopravvissuto reagirebbe sia con l'acqua nell'atmosfera, sia con l'ossigeno.
In questo caso si formerebbe ossido di bario (BaO) nel quale è sì ionizzato ma la sia carica lo tiene vicino vicino all'ossigeno (che si ionizza anch'esso come il Ba ma con carica opposta). La risultante è che il BaO che si forma è elettricamente neutro, e se ne infischia altamente di seguire qualsiasi campo elettrico ci sia nelle vicinanze.
Potrebbe esserci del vero se si parlasse del vuoto dello spazio interplanetario dove gli ioni bario formati dalla "luce" del sole (in realtà UV o X) potrebbero sopravvivere fino quando non reincontrano elettroni. Ma non credo che lì ci volino molti aerei. L'unico vuoto che vedo in questi discorsi è quello nel cranio di di chi li fa.
...parte dell'elemento si vaporizza a formare una grande nuvola verdognola. [1]
[1] La colorazione verde è dovuta al nitrato di bario, usato anche nei fuochi d'artificio.
Chissà cosa ha letto e dove, e cosa ha capito (anche se non è necessario) per inventarsi questo.
A parte che non mi risulta che nessuno mai abbia parlato di "nuvole verdognole", la nuvola durerebbe il tempo che il bario s'infiamma (secondi o minuti al massimo). Qui non si capisce bene quanto dovrebbe durare. La lingua non batte dove la persistenza duole.
Poi l'aggettivo "verdognolo" mal s'addice ad una riga di emissione spettrale (che nulla ha a che vedere con fantasmi, zombi ecc). Sono colori puri o quasi, ben determinati e vividi (come appunto i fuochi d'artificio). Chi ha visto un colore di quel tipo non userebbe un -ognolo se non per scarsa proprietà di linguaggio o con intento "suggestivo".
La luce è emessa dal bario in qualsiasi forma durante la ionizzazione/ricombinazione, e non necessariamente dal nitrato, che nei fuochi d'artificio è usato per altre ragioni.
mc
ps.
@dario
Sei il dario del dario-quis sul blog di Simone?
Aspetto la soluzione.
Si, chiedo scusa.
ReplyDeleteMaledetta abitudine italica di considerare il punto come separatore delle migliaia, mentre i figli della perfida Albione lo usano per separare i decimali.
Io ero finito qui:
http://www.babylon.com/definition/Bario/Italian
Salto wiki a pie' pari ormai.
Comunque, svarione mio a parte, tra 1-3eV e 5eV ne passa di strada, anche tenendo conto di una distrubuzione stocastica delle energie dei fotoni.
Saluti
Hanmar
ciao Mastrocigliegia,
ReplyDeletesi, sono lo stesso.
Ho postato la risposta stamattina.
O almeno spero...