Quale segreto nascondono i rosoni? Le finestre circolari che si aprono nelle facciate delle chiese romaniche e soprattutto gotiche, lasciano filtrare all'interno delle costruzioni una luce soffusa, misteriosa, spirituale. Il termine "rosone" deriva da rosa che, in inglese e francese, è l'anagramma di éros, inteso sia come energia sensuale sia come fuoco mistico: il misticismo sa essere erotico e l’éros può spiritualizzarsi nella purezza.
In Dante Alighieri il simbolismo del fiore sacro alla dea Afrodite culmina nella Candida rosa che è una magnifica, radiosa ghirlanda di anime.
Come avviene per tutti i simboli, però, numerosi sono i significati: così questi fiori litici sono pure "ruote" astronomiche. Di solito, infatti, i dodici raggi adombrano i segni dello zodiaco, ma, come è stato dimostrato, alludono anche alle ere astrologiche ed al fenomeno della precessione, riscoperto dallo scienziato ellenistico Ipparco nel II secolo a.C., ma già noto ad antichi popoli.
Il cerchio, emblema di perfezione, e di movimento cosmico, è il centro della facciata: assorbe la luce e la trasmuta, quasi alchemicamente, nel momento in cui i dardi aurei del sole penetrano nell'interno della chiesa, ora per innervarsi sui pilastri polistili ora per sfaldarsi fra le navate e sciogliersi tra le ogive.
Il rosone è pure un vortice, una sorta di chakra, il chakra del cuore in cui convergono e si sublimano le energie sottili.
Ancora, l'apertura circolare, con la sua delicata raggiera e le raffinate decorazioni, ricorda le forme armoniose generate dalle vibrazioni sull'acqua o su sostanze viscose. E' noto che, per mezzo del suono, si possono creare delle figure geometriche che rispecchiano l'intima natura vibratoria della materia. Infatti ogni particella ha la sua peculiare frequenza di risonanza.
I rosoni, con le loro dodici note, sono dunque simili a melodie addormentate nella pietra.
Per approfondire si possono leggere i seguenti testi o voci:
Enciclopedia dei simboli, a cura di H. Biedermann, Milano, 1991, s.v. rosa
J. Volk, Il suono, scultore della vita, 2008
Zret, La cosmica rosa, 2007
Id., 23 gradi e cinque, 2006
In Dante Alighieri il simbolismo del fiore sacro alla dea Afrodite culmina nella Candida rosa che è una magnifica, radiosa ghirlanda di anime.
Come avviene per tutti i simboli, però, numerosi sono i significati: così questi fiori litici sono pure "ruote" astronomiche. Di solito, infatti, i dodici raggi adombrano i segni dello zodiaco, ma, come è stato dimostrato, alludono anche alle ere astrologiche ed al fenomeno della precessione, riscoperto dallo scienziato ellenistico Ipparco nel II secolo a.C., ma già noto ad antichi popoli.
Il cerchio, emblema di perfezione, e di movimento cosmico, è il centro della facciata: assorbe la luce e la trasmuta, quasi alchemicamente, nel momento in cui i dardi aurei del sole penetrano nell'interno della chiesa, ora per innervarsi sui pilastri polistili ora per sfaldarsi fra le navate e sciogliersi tra le ogive.
Il rosone è pure un vortice, una sorta di chakra, il chakra del cuore in cui convergono e si sublimano le energie sottili.
Ancora, l'apertura circolare, con la sua delicata raggiera e le raffinate decorazioni, ricorda le forme armoniose generate dalle vibrazioni sull'acqua o su sostanze viscose. E' noto che, per mezzo del suono, si possono creare delle figure geometriche che rispecchiano l'intima natura vibratoria della materia. Infatti ogni particella ha la sua peculiare frequenza di risonanza.
I rosoni, con le loro dodici note, sono dunque simili a melodie addormentate nella pietra.
Per approfondire si possono leggere i seguenti testi o voci:
Enciclopedia dei simboli, a cura di H. Biedermann, Milano, 1991, s.v. rosa
J. Volk, Il suono, scultore della vita, 2008
Zret, La cosmica rosa, 2007
Id., 23 gradi e cinque, 2006
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