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I bambini di Hopewood, i più sani d'Australia
I BAMBINI DI HOPEWOOD – I PIÙ SANI D’AUSTRALIA
Articolo di Ian Sinclair dal sito vaccinationdebate.com, tradotto per comedonchisciotte.org da GIANNI ELLENA
Nel 1942 Leslie Owen Bailey, un grande filantropo e fondatore della Natural Health Society of Australia [Società Australiana per la Salute Naturale] , accettò l’affidamento di 85 bambini le cui madri non erano in grado di accudire. Allevati secondo i principi della Salute Naturale e cresciuti nella Hopewood House di Bowral, NSW (Nuovo Galles del Sud), essi divennero famosi come i bambini di Hopewood.
Molti di questi bambini erano poco più che neonati, e siccome non era possibile allattarli al seno, furono allevati con latte caprino. Ai più grandicelli all’inizio venne dato latte di mucca non pastorizzato, ma siccome alcuni svilupparono problemi di muco, venne usata frutta fresca e succhi vegetali come sostituto. Dai due anni in su, la dieta di questi bimbi consisteva in frutta fresca, radici e verdure, insalate, uova, noci, riso, porridge, pane e biscotti integrali, frutta secca, burro non salato, lenticchie, soia, ecc.
Tra un pasto e l’altro si dava loro soltanto frutta o succhi di frutta, e i bambini erano incoraggiati a bere molta acqua delle fonti locali e quindi pura e senza floruri. Il loro dolce preferito era fatto di carrubi, cocco, frutta secca e miele.
Il Child Welfare Department [Dipartimento per il Benessere Infantile], che sovrintendeva alla salute dei bambini, insisteva che venisse loro data “carne”, ma quando questa veniva loro servita, i bimbi la rifiutavano. Alcuni nutrizionisti dell’Università di Sydney, analizzando i contenuti nutritivi della dieta di Hopewood, videro che non solo era più che adeguata, ma addirittura superiore, come livelli di proteine, carboidrati, grassi e minerali, alle cosiddette “diete convenzionali”. Quando i risultati dei test furono resi pubblici, il Dipartimento per il Benessere Infantile non insistette più perché ai bimbi fosse aggiunta la carne nella dieta.
È degno di nota considerare che tra questi 85 bambini non ci fu mai alcuna malattia seria, che nessuno di loro fu mai operato, né furono loro somministrati medicinali di alcun tipo, né furono usate droghe, e non furono MAI VACCINATI. L’unico caso di malattia capitò quando 34 bambini svilupparono la varicella; furono immediatamente ricoverati e furono curati esclusivamente con acqua e succhi di frutta freschi. Tutti si ripresero senza alcun danno ulteriore. Indagando su come questo fosse successo, si scoprì che mentre erano a scuola i bambini avevano scambiato i loro pranzetti sani con pranzi convenzionali meno sani, quindi quel caso di varicella non sorprese più di tanto.
Nel 1947 il dottor N. E. Goldsworthy, medico a capo dell’Istituto per la Ricerca Dentale di Sydney, volle controllare lo stato dentale dei bimbi di Hopewood. Lui e i suoi assistenti fecero un ampio rilevamento sullo stato dentale dei bambini per un periodo di dieci anni e scoprirono che i bambini di Hopewood avevano sviluppato fino a 16 volte meno carie dei loro coetanei di Sydney. Mentre ai bimbi di Sydney fu riscontrata una media del 9,5% di denti cariati, mancanti o piombati per bimbo, nei bambini di Hopewood questa percentuale arrivava soltanto allo 0,58. Nelle parole del dottor Goldsworthy stesso, i risultati furono “poco meno che miracolosi”. I bambini di Hopewood avevano il più alto standard di salute dentale mai studiato, sorpassando perfino i bambini nativi della Nuova Guinea che, fino allora, avevano la reputazione di avere i denti più sani del mondo.
Anche la medicina tradizionale si interessò al caso dei bambini di Hopewood, nelle persone di Sir Lorimer Dodds e del dottor D. Clements, direttore del Centro per il Nutrimento Infantile dell’Università di Sydney, che monitorarono la salute dei bimbi per un periodo di 9 anni. Esaminarono tonsille e adenoidi e convennero di non aver mai visto un gruppo così sano. Anche una psicologa infantile, Zoe Benjamin, esperta in auge in quel periodo, dopo aver passato un lasso di tempo con il gruppo di bimbi, disse con stupore di non aver mai incontrato un gruppo di bambini con personalità così indipendenti e felici.
La cosa più notevole fu il fatto che nonostante alcuni di questi bambini avessero ereditato una salute cagionevole dovuta alle malattie delle loro madri, e nonostante il fatto di non essere stati allattati al seno né aver avuto l’affetto e la tenerezza materni, erano cresciuti robusti e sicuri di sé.
I bambini di Hopewood servono da esempio a tutti quei genitori che vogliono allevare i loro bambini in modo naturale, senza medicinali o vaccini. Questi bambini sono testimoni della verità e validità della Salute Naturale. La storia completa dei bambini di Hopewood si può leggere sul volume 5, numeri 3, 4, 5 e 6 e sul volume 6, numero 1 della rivista National Health, pubblicati dalla Natural Health Society of Australia [Società Australiana per la Salute Naturale n.d.t.].
Articolo di Ian Sinclair dal sito vaccinationdebate.com, tradotto per comedonchisciotte.org da GIANNI ELLENA
Nel 1942 Leslie Owen Bailey, un grande filantropo e fondatore della Natural Health Society of Australia [Società Australiana per la Salute Naturale] , accettò l’affidamento di 85 bambini le cui madri non erano in grado di accudire. Allevati secondo i principi della Salute Naturale e cresciuti nella Hopewood House di Bowral, NSW (Nuovo Galles del Sud), essi divennero famosi come i bambini di Hopewood.
Molti di questi bambini erano poco più che neonati, e siccome non era possibile allattarli al seno, furono allevati con latte caprino. Ai più grandicelli all’inizio venne dato latte di mucca non pastorizzato, ma siccome alcuni svilupparono problemi di muco, venne usata frutta fresca e succhi vegetali come sostituto. Dai due anni in su, la dieta di questi bimbi consisteva in frutta fresca, radici e verdure, insalate, uova, noci, riso, porridge, pane e biscotti integrali, frutta secca, burro non salato, lenticchie, soia, ecc.
Tra un pasto e l’altro si dava loro soltanto frutta o succhi di frutta, e i bambini erano incoraggiati a bere molta acqua delle fonti locali e quindi pura e senza floruri. Il loro dolce preferito era fatto di carrubi, cocco, frutta secca e miele.
Il Child Welfare Department [Dipartimento per il Benessere Infantile], che sovrintendeva alla salute dei bambini, insisteva che venisse loro data “carne”, ma quando questa veniva loro servita, i bimbi la rifiutavano. Alcuni nutrizionisti dell’Università di Sydney, analizzando i contenuti nutritivi della dieta di Hopewood, videro che non solo era più che adeguata, ma addirittura superiore, come livelli di proteine, carboidrati, grassi e minerali, alle cosiddette “diete convenzionali”. Quando i risultati dei test furono resi pubblici, il Dipartimento per il Benessere Infantile non insistette più perché ai bimbi fosse aggiunta la carne nella dieta.
È degno di nota considerare che tra questi 85 bambini non ci fu mai alcuna malattia seria, che nessuno di loro fu mai operato, né furono loro somministrati medicinali di alcun tipo, né furono usate droghe, e non furono MAI VACCINATI. L’unico caso di malattia capitò quando 34 bambini svilupparono la varicella; furono immediatamente ricoverati e furono curati esclusivamente con acqua e succhi di frutta freschi. Tutti si ripresero senza alcun danno ulteriore. Indagando su come questo fosse successo, si scoprì che mentre erano a scuola i bambini avevano scambiato i loro pranzetti sani con pranzi convenzionali meno sani, quindi quel caso di varicella non sorprese più di tanto.
Nel 1947 il dottor N. E. Goldsworthy, medico a capo dell’Istituto per la Ricerca Dentale di Sydney, volle controllare lo stato dentale dei bimbi di Hopewood. Lui e i suoi assistenti fecero un ampio rilevamento sullo stato dentale dei bambini per un periodo di dieci anni e scoprirono che i bambini di Hopewood avevano sviluppato fino a 16 volte meno carie dei loro coetanei di Sydney. Mentre ai bimbi di Sydney fu riscontrata una media del 9,5% di denti cariati, mancanti o piombati per bimbo, nei bambini di Hopewood questa percentuale arrivava soltanto allo 0,58. Nelle parole del dottor Goldsworthy stesso, i risultati furono “poco meno che miracolosi”. I bambini di Hopewood avevano il più alto standard di salute dentale mai studiato, sorpassando perfino i bambini nativi della Nuova Guinea che, fino allora, avevano la reputazione di avere i denti più sani del mondo.
Anche la medicina tradizionale si interessò al caso dei bambini di Hopewood, nelle persone di Sir Lorimer Dodds e del dottor D. Clements, direttore del Centro per il Nutrimento Infantile dell’Università di Sydney, che monitorarono la salute dei bimbi per un periodo di 9 anni. Esaminarono tonsille e adenoidi e convennero di non aver mai visto un gruppo così sano. Anche una psicologa infantile, Zoe Benjamin, esperta in auge in quel periodo, dopo aver passato un lasso di tempo con il gruppo di bimbi, disse con stupore di non aver mai incontrato un gruppo di bambini con personalità così indipendenti e felici.
La cosa più notevole fu il fatto che nonostante alcuni di questi bambini avessero ereditato una salute cagionevole dovuta alle malattie delle loro madri, e nonostante il fatto di non essere stati allattati al seno né aver avuto l’affetto e la tenerezza materni, erano cresciuti robusti e sicuri di sé.
I bambini di Hopewood servono da esempio a tutti quei genitori che vogliono allevare i loro bambini in modo naturale, senza medicinali o vaccini. Questi bambini sono testimoni della verità e validità della Salute Naturale. La storia completa dei bambini di Hopewood si può leggere sul volume 5, numeri 3, 4, 5 e 6 e sul volume 6, numero 1 della rivista National Health, pubblicati dalla Natural Health Society of Australia [Società Australiana per la Salute Naturale n.d.t.].
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Non sapevo che i "pranzi convenzionali meno sani" trasmettessero la varicella.
ReplyDeletePrendo nota.
Bisogna vaccinarsi perché l'inoculazione di un nanomungo morgellonato fa bene al corpo e all'anima.
ReplyDeletecompletamente delirante..
ReplyDeleteGli articoli di Corrado sul suo blog non li commenta mai nessuno. La spiegazione secondo voi è:
ReplyDeletea) Non se lo fila nessuno
b) Lo leggono solo i gonzi e non capiscono una sega di quello che scrive
c) Lo leggono solo i disinformatori e lui censura tutti i commenti
a+b+c
ReplyDeleteilpeyote abbecedario
E da quando esistono cure specifiche per la varicella ?
ReplyDeleteAnch'io da bambino mi sono ammalato di varicella e non ho fatto alcuna cura specifica per guarire, non c'e' nulla di eccezionale nella guarigione di quei bambini, e' la norma.
Certo che prendere informazioni su quei bambini sul sito dell'organizzazione che li ha, per cosi' dire, adottati e' come chiedere a dei mafiosi opinioni su toto' riina
La scoperta dell'acqua calda!
ReplyDeleteUn gruppo di bambini, ben nutriti rispetto allo standard dell'epoca (non e' che per caso era il primo dopoguerra, vero?), tenuti lontani dal contatto con altri bambini, in un luogo igienicamente ottimale, con pochi zuccheri complessi nell'alimentazione...
STA BENE!!!
Cazzo!
Guarda, corra', i miei figli sono sanissimi d'estate, ma chissa' perche' quando comincia la scuola devo fare incetta di fazzoletti di carta.
Ah, pure loro hanno preso la varicella, stranamente tramite contatto coi compagni invece che scambiandosi le merendine. E sono guariti benissimo senza bisogno di farmaci particolari, come del resto tutti i bambini in buona salute e senza patologie.
Pure a te, corra', mavaffa...
Saluti
Michele