http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/09/lassociazione-culturale-pediatri-non-ce.html
L'associazione culturale pediatri: non c'è affatto pandemia, no a misure drastiche
Lettera aperta ai politici, ai professionisti della salute e ai mezzi di comunicazione
Quello che sappiamo per certo di questo nuovo virus influenzale A/H1N1, è che per ora si è dimostrato meno aggressivo della comune influenza stagionale. Diventa perciò difficile capire perché sia stato dichiarato lo stato di pandemia,modificando addirittura i criteri della definizione (è scomparsa ad esempio l’elevata mortalità), come spiega Tom Jefferson della Cochrane vaccines field in un’intervista a Spiegel. Nessuno è però in grado di dire se in futuro questo virus si modificherà e diventerà pericoloso. Il suo comportamento, come quello di tutti i virus, è assolutamente imprevedibile.
La bassa mortalità, ossia quanti morti rispetto ai casi, riscontrata finora nei paesi dove l’A/H1N1 è già circolato ampiamente (dello 0,3% in Europa e 0,4% negli USA), potrebbe essere in realtà ancora inferiore perché facilmente diversi casi con sintomi lievi sfuggono alla sorveglianza e alcuni decessi possono essere dovuti ad altre cause presenti e non al solo virus.
I sintomi della nuova influenza sono assai generici (febbre, tosse, raffreddore, dolori muscolari, malessere, vomito o diarrea) e, come quelli dell’influenza stagionale, possono essere causati da molti altri virus o batteri. Questo è uno dei motivi per cui il fenomeno “influenzale” nel suo complesso, viene generalmente sovrastimato.
I vaccini contro il nuovo virus A/H1N1 sono ancora in fase di sperimentazione. Nessuno è in grado oggi di sapere se e quanto saranno efficaci e sicuri. Ma per diventare aggressivo il virus dovrebbe cambiare (per mutazione? riassortimento con altri virus?), quindi i vaccini mirati al virus attuale, potrebbero non essere utili. Sulla sicurezza sia l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che l’Agenzia del farmaco europea (EMEA), fanno presente la necessità di un’attenta sorveglianza postmarketing per rilevare eventuali effetti collaterali che potrebbero manifestarsi con l’uso su grandi numeri, anche perché alcuni vaccini sono allestiti con tecnologie nuove. Abbiamo già visto durante la pandemia del 1976, diversi casi di Guillain-Barré (una neuropatia periferica) associati alla vaccinazione di milioni di americani contro un virus anch’esso di derivazione suina. Chi decide di vaccinarsi, dovrebbe firmare un “consenso informato” che illustri con precisione benefici e rischi.
Quanto al vaccino contro l’influenza stagionale, recenti studi confermano i dubbi sulla sua efficacia sia nei bambini che negli anziani. E sotto i 2 anni di età, è risultato del tutto inefficace. Non si vedono quindi motivi per offrire la vaccinazione stagionale ai bambini sani, per la quale oltre a tutto, ci dice il Center for Disease Control europeo (ECDC), per prendere decisioni servono informazioni basilari come l’impatto della vera influenza (numero di casi, ricoveri e complicazioni) nelle varie età dell’infanzia. Informazioni che non abbiamo.
Riguardo agli antivirali a cui il nuovo virus è risultato sensibile in laboratorio - Oseltamivir (Tamiflu) e allo Zanamivir (Relenza) - non sappiamo quanto siano efficaci “in vivo”. Per ora non abbiamo studi al riguardo. Si sa però che entrambi sono poco efficaci verso l’influenza stagionale e sono già state segnalate resistenze del nuovo virus all’Oseltamivir, in alcuni paesi (Danimarca, Giappone, Cina, USA). Inoltre non va dimenticato che gli antivirali possono dare a volte effetti collaterali importanti. Il 18% dei bambini in età scolare del Regno Unito a cui è stato somministrato l’Oseltamivir in occasione dell’epidemia di A/H1N1, ha presentato sintomi neuropsichiatrici e il 40% sintomi gastroenterici. Gli antivirali vanno quindi usati solo su indicazione medica e solo per casi gravi o persone in cattive condizioni di salute.
Sull’uso dei vaccini e degli antivirali, c’è chi come Ernesto Burgio (direttore scientifico di ISDE, Medici per l’ambiente) esprime un’ulteriore perplessità: entrambi potrebbero favorire la mutazione del virus verso ceppi più aggressivi.
Cosa fare?
Andrà innanzi tutto mantenuta calma e lucidità, di fronte alle notizie allarmanti diffuse quotidianamente dai mezzi di comunicazione. Se i casi di influenza saranno più numerosi del solito o il virus dovesse diventare aggressivo, sarà importante permettere ai medici e alle strutture sanitarie di dedicarsi ai pazienti più gravi.
La chiusura delle scuole – con tutte le sue ricadute sociali - potrebbe essere presa in considerazione solo se in futuro dovesse circolare un virus altamente aggressivo (non l’attuale A/H1N1). In tal caso andrebbero chiusi anche tutti i luoghi di ritrovo come i cinema, le discoteche, ecc.
Potremo invece mettere in atto da subito le uniche misure che si sono dimostrate efficaci nell’impedire la diffusione di tutti i virus respiratori (come l’H1N1 anche se dovesse cambiare):
- lavarsi le mani spesso e accuratamente, con acqua e sapone
- ripararsi la bocca e il naso quando si tossisce o si starnutisce (e dopo lavarsi le mani)
- evitare di toccarsi occhi, naso e bocca, facili vie di entrata dei virus
- stare a casa quando si hanno sintomi di influenza
- evitare i luoghi affollati quando i casi di malattia sono molto numerosi
L’uso della mascherina è risultato efficace negli ambienti di assistenza sanitaria, mentre per altre circostanze l’efficacia non è stata stabilita.
Luisella Grandori
Responsabile Gruppo vaccinazioni ACP
Michele Gangemi
Presidente ACP
tratto da www.megachipdue.info
5 settembre 2009
Piccolo ma doveroso commento a tale lettera da parte del curatore del blog: come fare a giustificare allora una campagna di vaccinazione di massa (che in certi paesi potrebbe essere addirittura obbligatoria) di fronte a simili affermazioni che fanno il paio con quelle di ministri della salute ed medici primari?
Faccendo un pò di zapping del web ... su tanker enemy ho incontrato il famoso Mr. Bear (sarà l'MB del post su Sblendorio ?)
ReplyDeletemr.bear ha detto...
Ginger tutto quello che dici è già successo nel 1976, guarda attentamente i due filmati in questo forum e in particolare l'ultimo minuto nel secondo filmato.
http://poteriocculti.mastertopforum.biz/prevenzione-influenza-suina-a-h1n1-vt1132.html
09 settembre, 2009 12:14
curioso vado sul topic di "poteri occulti" .. ok c'è il video ... ma non ci penso proprio a guardarlo. Mi colpisce invece il post di un certo Baghwati (apprendista ... stregone?). Nel post dice testualmente
Consiglio quindi di assumere a scopo preventivo un prodotto a base
di erbe, VLE - OTI (che non è il solito RPE - OTI che consigliamo per la normale influenza), che grazie alla sua particolare formulazione esplica una potente azione stimolante del sistema immunitario.
Posologia:
a scopo preventivo, assumere da subito una capsula al giorno
prima di coricarsi per 3 mesi.
Il prodotto è indicato con la stessa dose anche per i bambini
a partire dall'età di 6 anni.
In caso di sintomi influenzali già in atto assumere 2 cps per
3-4 volte/dì per almeno una settimana.
Per i bambini metà dose.
--------------------------------------------------
Centro di terapie naturali del Dott. Antonio Fassina
Viale Monte Santo, 12 – 20124 Milano Italy
Tel. * 39 02/20520488 – fax *39 02/20421810
Internet: www.studiofassina.com
e-mail: info@studiofassina.com
dopo Morfina (altro apprendista con uno nome che è tutto un programma) gli chiede cosa siano i composti con le sigle VLE - OTI.
il tipo risponde candidamente
"Non sono un medico né un farmacista, perciò non so esattamente cosa siano, a parte che sono delle medicine omeopatiche (quindi a base di erbe ed estratti naturali), la cui funzione è quella descritta."
Ormai siamo al fai da te ... saranno anche medicine omeopatiche però ... qualcuno mi deve spiegare se quel tipo parlando per conto del centro omeopatico sotto linkato può non essendo nè farmacista , nè medico anche solo consigliare l'uso e sopratutto la posologia via web.
scusate l'OT