Universi
Coesistono differenti concezioni dell'universo. Semplificando, si potrebbero individuare tre visioni. Sorvolo su tutte le interpretazioni intermedie.
- Universo ahrimanico, cioè dominato dal Male. E' la Weltanschauung, ad esempio, di Giacomo Leopardi che scrisse pure un incompiuto Inno ad Ahriman, il dio delle tenebre nella religione mazdea, come di Arthur Schopenauer. Questi ed altri filosofi ritengono che il caso e l'assurdo dominino il mondo: la Natura leopardiana è irrazionalità, un cieco impulso che perpetua sé stesso. La Natura è indifferente al dolore delle creature, come la Volontà posta alla base del Tutto dal pensatore tedesco. Il Male quindi si esplica specialmente come non-senso e gratuità.
Una versione sfumata e non organica di questa interpretazione si rintraccia nelle idee degli scienziati materialisti che, sottolineando processi come l'entropia, la morte termica e la stocasticità, escludono qualsiasi ratio o piano provvidenziale all'interno del cosmo e dell’esistenza.
- Universo luminoso, ma con angoli di buio (male), la cui scaturigine non è chiara. Per spiegare il lato oscuro, i teologi ed i filosofi che sostengono questa concezione, ricorrono agli argomenti più disparati: dal libero arbitrio degli uomini e degli angeli ribelli che hanno rinnegato Dio, al male come presenza necessaria affinché la coscienza evolva e risplenda la Luce, dall'intervento di un demiurgo folle al cedimento ontologico connesso ad una colpa (errore) primordiale... Quantunque nessuna teodicea risulti esaustiva e convincente, va riconosciuto agli indagatori del male nelle sue molteplici manifestazioni che riescono, seppure in modo parziale ed epidermico, a giustificare alcuni aspetti atroci e dolorosi della vita, collocandoli in un'ampia e rassicurante prospettiva, poiché il male non è un arché, un principio, ma una macula, simile ad un'ombra fuggevole che vela due occhi radiosi e profondi.
- Universo perfetto ed unitario, cui soggiace un'intrinseca logica. E' la visione di filosofi come Plotino o specialmente Leibnitz che considerano il male un particolare irrilevante, un accidente o lo reputano un'illusione ottica. Molte tradizioni religiose orientali, confinando il mondo materiale nel dominio di maya, svuotano il male di ogni valore ontologico, riducendolo a parvenza, a caduca ed inconsistente ombra sulla superficie polita del divino. Insieme con il male, viene rigettato il concetto di dualità e di separazione che sono fallaci e transeunti. Questa concezione monista, tautologica ed autoreferenziale, coerente su un piano sovrumano, in cui spazio e tempo sono trascesi, trasforma il manifesto in un gioco (lila) dell'Assoluto, un gioco che, però, a volte alle pedine può apparire crudele.
- Universo ahrimanico, cioè dominato dal Male. E' la Weltanschauung, ad esempio, di Giacomo Leopardi che scrisse pure un incompiuto Inno ad Ahriman, il dio delle tenebre nella religione mazdea, come di Arthur Schopenauer. Questi ed altri filosofi ritengono che il caso e l'assurdo dominino il mondo: la Natura leopardiana è irrazionalità, un cieco impulso che perpetua sé stesso. La Natura è indifferente al dolore delle creature, come la Volontà posta alla base del Tutto dal pensatore tedesco. Il Male quindi si esplica specialmente come non-senso e gratuità.
Una versione sfumata e non organica di questa interpretazione si rintraccia nelle idee degli scienziati materialisti che, sottolineando processi come l'entropia, la morte termica e la stocasticità, escludono qualsiasi ratio o piano provvidenziale all'interno del cosmo e dell’esistenza.
- Universo luminoso, ma con angoli di buio (male), la cui scaturigine non è chiara. Per spiegare il lato oscuro, i teologi ed i filosofi che sostengono questa concezione, ricorrono agli argomenti più disparati: dal libero arbitrio degli uomini e degli angeli ribelli che hanno rinnegato Dio, al male come presenza necessaria affinché la coscienza evolva e risplenda la Luce, dall'intervento di un demiurgo folle al cedimento ontologico connesso ad una colpa (errore) primordiale... Quantunque nessuna teodicea risulti esaustiva e convincente, va riconosciuto agli indagatori del male nelle sue molteplici manifestazioni che riescono, seppure in modo parziale ed epidermico, a giustificare alcuni aspetti atroci e dolorosi della vita, collocandoli in un'ampia e rassicurante prospettiva, poiché il male non è un arché, un principio, ma una macula, simile ad un'ombra fuggevole che vela due occhi radiosi e profondi.
- Universo perfetto ed unitario, cui soggiace un'intrinseca logica. E' la visione di filosofi come Plotino o specialmente Leibnitz che considerano il male un particolare irrilevante, un accidente o lo reputano un'illusione ottica. Molte tradizioni religiose orientali, confinando il mondo materiale nel dominio di maya, svuotano il male di ogni valore ontologico, riducendolo a parvenza, a caduca ed inconsistente ombra sulla superficie polita del divino. Insieme con il male, viene rigettato il concetto di dualità e di separazione che sono fallaci e transeunti. Questa concezione monista, tautologica ed autoreferenziale, coerente su un piano sovrumano, in cui spazio e tempo sono trascesi, trasforma il manifesto in un gioco (lila) dell'Assoluto, un gioco che, però, a volte alle pedine può apparire crudele.
Sono rimasto indietro. Ricordo il vecchio dibattito tra universo stazionario e big bang, ho letto qualcosa di divulgativo sull'universo inflazionario ma sinceramente l'universo luminoso e quello ahrimanico mi erano sfuggiti. Quanto sono ignorante....
ReplyDeleteHo cliccato sul primo link che riporta ad un vecchio post del 2008. Il post è il solito parto zretiano ma i commenti fra una certa illusion e corrado sono spassosissimi. Danno proprio l'idea del genere di sbalestrati che i siti complottari attirano.
ReplyDeletePaolino,
ReplyDeleteammazza che commenti a quel link!
Illusion è quella fulminata di Buffy/75mercy, ve la ricordate?
CHI, QUELLA DI PERLE COMPLOTTISTE MASSONICHE?
ReplyDeleteQUELLA DEI VIAGGI SPAZIALI (USANDO LA CANAPA)?
ANCHE TROPPO!!!
Firmato
geoing. viva il NWO, maestoso cospiratore della nobile setta sciacomista di Sanremo.
(Per me) non è consigliabile commentare queste minchiate d'o professore di 'sta pinna di squalene, rischio una denuncia penale e civile per ingiurie quantomeno.
ReplyDeleteUtilizzo questo spazio per augurare a tutti i lavoratori (a parte gli spaccapietre con la testa) un I maggio come si deve.
ilpeyote scaturigine (ma che cosa minchia vuol dire?)
boring...
ReplyDeletePer trascrivere(1) le sue follie lo zret utilizza il vocabolario degli Accdemici della Crusca, condito con quello delle citazioni latine.
ReplyDeleteEcco cosa potrebbe scrivere a proposito del germano: Se magnanimità è fuor di sua misura, ella fa l' huomo minacciatore, e enfiato, e crucciato, e senza riposo, e corrente a grandi parole, sanza nulla onestade. Cui prodest? (che ci sta sempre bene)
E su quelli che li criticano: Queste cose son nimiche de' gorgoglioni, e de' topi, e d' ogni altro bigattolo nocivo al grano.
(1) librarius amanuensis
VORREI RI-RACCONTARVI QUESTA:
ReplyDeleteUN FISICO SPERIMENTALE HA BISOGNO DI UN LABORATORIO, DI UN MANUALE DI FISICA, DI FOGLI E MATITA PER SCRIVERE E DI UN CESTINO PER LE COSE SBAGLIATE.
UNO TEORICO FA A MENO DEL LABORATORIO.
UN MATEMATICO NON NECESSITA NEANCHE DEL MANUALE.
UN FILOSOFO RISPARMIA ANCHE SUL CESTINO.
ORA DITEMI A CHI DI QUESTI APPARTIENE zret.
Firmato
geoing. viva il NWO, luminoso Illuminato (al contrario di qualcuno che in testa ha la totale oscurità).
Calma, la filosofia merita la massima considerazione e rispetto, lo zretino no, tanto più che non è certo un filosofo ma solo un bamboccione ignorante, falsificatore e bugiardo.
ReplyDeleteDIPENDE DALLA FILOSOFIA E ANCHE DAL FILOSOFO, SECONDO ME.
ReplyDeleteLE IDEE DI zretino (QUELLE DEL BLOG zret, ALMENO) RIENTRANO NEL CAMPO FILOSOFICO, E SONO D'ACCORDO NEL PENSARE CHE UNO COME LO zretino SPORCHI IL BUON NOME DELLA FILOSOFIA.
IN GENERALE, LE IDEE new age SPORCANO IL BUON NOME DELLA FILOSOFIA, A MIO PARERE.
POI, SI PUò ANCHE NON PENSARLA COME ME, NON SONO MICA COME i pistola fumanti...
Firmato
geoing. viva il NWO, luminoso Illuminato (al contrario di qualcuno che in testa ha la totale oscurità).