http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/07/bp-chief-tony-hayward-sold-shares-weeks.html
Il dirigente della BP ha venduto le sue azioni della compagnia petrolifera circa un mese prima dell'esplosione della piattaforma
Ma che strana coincidenza, anche la potentissima banca Goldman Sachs ha venduto il 43,7% delle sue azioni della BP tre settimane prima del terribile disastro ecologico (che ha ovviamente causato un enorme ribasso del valore delle azioni della compagnia petrolifera britannica).
Ancora una volta una notizia che accresce le nostre convinzioni che il disastro sia stato artificialmente e deliberatamente causato, anche perchè risulta poco credibile che un colosso aziendale con un enorme fatturato come la BP lesini sulle spese per la sicurezza ben sapendo che un errore può costare molto più caro; per la stessa ragione risulta poco credibile che tale azienda abbia iniettato nel pozzo certi prodotti chimici particolari solo per risparmiare sul loro smaltimento. Davvero una grande e ricchissima azienda rischia di perdere un capitale per risparmiare una piccola percentuale dei suoi introiti?
Ecco qui di seguito la traduzione dei passaggi più significativi dell'articolo BP chief Tony Hayward sold shares weeks before oil spill ovvero
Di Jon Swaine e Robert Winnett
L'amministratore delegato della BP ha venduto azioni del gigante petrolifero per un valore di 1,4 milioni di sterline alcune settimane prima che la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico causasse il collasso del loro valore.
Tony Hayward ha venduto circa un terzo delle sue azioni della compagnia un mese prima che una trivellazione della piattaforma Deepwater Horizon si incendiasse, causando un disastro ambientale.
Mr Hayward, il cui stipendio è di 4 milioni di sterline all'anno, ha quindi finito di pagare il nuto della sua villa nel Kent, il cui valore viene stimato più di 1,2 milioni di sterline.
Non c'è nessun indizio che egli abbia agito impropriamente o che abbia saputo in anticipo che la compagnia stava per affrontare il più grande tracollo della sua storia.
La sua decisione, tuttavia, significa che egli ha evitato di perdere più di 423.000 sterline quando il valore delle azioni della BP è price è precipitato dopo che è iniziata la fuoriuscita del petrolio sei settimane fa.
Dal momento in cui egli ha venduto 223.288 azioni il 17 marzo, il valore delle azioni della compagnia è diminuito del 30%. Circa 40 miliardi di sterline sono stati spazzati via. Tale caduta ha causato dolore non solo ai detentori di azioni della BP, ma anche a milioni di fondi pensione e di piccoli investitori che hanno soldi investiti nei tracker funds [vedi questo link, che spiega cosa siano questi fondi e questo approfondimento sulla crisi economica collegata al tracollo della BP - N.d.T.].
La fuoriuscita, che ancora non è stata fermata, ha causato una seria crisi ambientale e si stima che costi alla BP fino a 40 miliardi di sterline per la ripulitura [del mare].
...Davvero una grande e ricchissima azienda rischia di perdere un capitale per risparmiare una piccola percentuale dei suoi introiti?..."
ReplyDeleteIn una parola? Sì. Nella mia ancora breve vita lavorativa l'ho visto succedere un sacco di volte, in diversi settori, petrolifero incluso. Interruttori elettrici di sicurezza riparati alla meglio perchè "nuovo costa 300 Euro!", apparecchi da mezzo milione di euro collegati con cavi non fire-proof per risparmiare 70 centesimi al metro...potrei andare avanti per ore. Tutti complotti? No, semplice negligenza e malaffare.
Tony Hayward ha venduto parte delle sue azioni? Ammesso che sia vero, che c'è di strano? Ci sono un sacco di spiegazioni possibili e legittime. Magari in quel momento le azioni valevano parecchio e ha pensato di capitalizzare. Magari gli servivano liquidi per comprarsi una Ferrari. In ogni caso, se veramente sapeva, perchè vendere solo una parte delle azioni? Perchè non disfarsi di tutto il blocco? Comunque, su questo, lascio la parola a chi ne sa più di me...
Ancora sta storia delle azioni?
ReplyDeleteCORRADO IMBECILLONE DOVO SONO I 40 MILIONI DI DEPORTATI? Non vuoi che la gente si ricordi di questa cazzata, vero?
Riguardo il discorso del risparmio, pensa che dove lavoro io (ente pubblico, teoricamente scialacquatore)controllano perfino la cosiddetta "piccola cassa" ovverosia quella che servirebbe per comprare le minuzie che non arrivano con la spesa mensile...
niente non ce la si fa proprio ..... ma non si stanca di ripetere a vuote le stesse cose
ReplyDeleteBenedetta ignoranza....
ReplyDeleteCorradooooooooooooo.....
Sai che cosa sono le "stock option"?
Sai come funziona il sistema di retribuzione di un CEO???
Scommetto di no.....
Vediamo di schiarirti le idee...
I CEO vengono di solito retribuiti così:
- hanno una parte fissa che di solito è "ridicola" (il CEO della multinazionale per cui lavoravo guadagnava nel 2003 MENO di 800k$ solo col fisso!)
- hanno una parte "variabile" che dipende da come si comporta il CEO (leggasi: "dipende da come andrà l'azienda"). Questa parte può avere un controvalore così "piccolo" da rendere ricchissimo il suddetto dirigente (Corrado, sai chi è Steve Ballmer???? E' diventato ricchissimo, Presidente di Microsoft e azionista della stessa proprio perchè si è fatto pagare in questa maniera!!! Che è... anche questo un complotto???)
La seconda parte può essere "cash" oppure, il più delle volte, viene pagata in azioni mediante "stock option". Queste ultime sono "vantaggiose" se il dirigente riesce a far "crescere" l'azienda in borsa poichè il guadagno sta nella differenza tra il valore delle azioni quando sono state date le "option" e quello che hanno le azioni quando le "option" sono esercitate (è un po' semplificativo... si badi bene). Ora le "stock option" non sono esercitabili se non dopo un dato periodo che di solito corrisponde ad 1 anno.
Quindi il CEO si trova in mano delle "possibili azioni" che potrà acquistare e vendere solo dopo un anno, posto che gli convenga!
Il risultato??? Semplice: in qualunque azionda con almeno "board directors", capiterà che ci siano simili vendite almeno una diecina di volte all'anno...
Quindi, il dirigente di BP vende le sue azioni???
A meno di non portare altre informazioni utili, questo evento non ha nulla di strano. Faccio anche notare che simili eventi passano il vaglio di oportune commissioni che effettuano controlli per eventuale "insider trading".
Jabba
Il risultato??? Semplice: in qualunque azionda con almeno "board directors", capiterà che ci siano simili vendite almeno una diecina di volte all'anno...
ReplyDeleteVolevo dire: "in qualunque azienda con almeno 10 board directors"...
Jabba
Veramente, non posso credere che un imbecille e ignorante così sia laureato e, soprattutto, insegni!!!
ReplyDeleteMah, e poi ci si chiede come mai il livello della ns istruzione è più basso che in altri paesi??
Saluti
MarcoB
Poi vogliamo far notare che ha venduto un terzo delle azioni in suo possesso, tenendosene due terzi?
ReplyDeleteNo, vero?
Un genio della finanza, non c'e' che dire :D
Saluti
Michele
..che il dirigente della BP, Tony Haywards, ha venduto azioni della propria compagnia petorlifera per un valore di 1,4 milioni di sterline (circa un milione e mezzo di euro)..
ReplyDeleteVolendo si può osservare anche questo.
Il valore di 1.4 milioni di £ è il valore del venduto e non il guadagno che ha avuto il suddetto dirigente.
Perchè???
Ci sono tre possibili modi con cui il suddetto personaggio è entrato in possesso delle azioni:
1) l'azienda gli ha regalato un po' delle azioni
2) l'azienda gli ha dato delle stock option
3) il tizio si è comperato delle azioni coi suoi soldi
Solo nel caso 1 il venditore ha un guadagno pulito corrispondente ai suddetti 1.4M£. In tutti gli altri casi, il dirigente ha dovuto prima comperare le azioni (eh sì... anche con le stock option) e poi rivenderle: quindi il guadagno è dato dalla differenza tra il totale ottenuto con la vendita ed il prezzo pagato per comperare le azioni!
L'articolo fornisce ragguagli in merito? No...
Faccio notare che lo stesso tipo di informazione fu dato ai tempi della "notiziona" su GS: fu fornito il valore totale delle azioni vendute ma non fu fornita alcuna informazione sull'effettivo guadagno!
Inoltre continuo a non capire l'intelligenza di chi vende la parte più piccola del proprio capitale azionario per poi vedersi completamente svalutata la parte maggiore...
E non regge la "storia" di chi sostiene che lo facciano per "salvare" un po' di capitale prima del disastro: se adesso "salvo" 10€ e domani, con la svalutazione del mio capitale rimanente, ne perdo 50, questo implica che domani perdo 40€ nell'illusorio tentativo di salvare 10€ ieri!!
Va bene tutto.... ma questi "illuminati" sarebbero dei veri coglionazzi!
Jabba
Sono le stock option ovvero la paga degli amministratori, è chiaro che per incassarli devono venderle. Comunque casi di insider traning (il caso per esempio di Skilling con quando ha venduto le azioni della Enron) all'estero vengono perseguite.
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