Piramidi in Italia?
Latitudine 44°06'44.18" N, longitudine 8°13'04.46" E: queste sono le coordinate di un sito dove sorge forse una piramide che, coperta di vegetazione ed erosa dagli agenti atmosferici nel corso del tempo, si staglia a dominare la piana di Albenga (SV) nella Riviera di ponente (Liguria occidentale). E' evidente che potrebbe trattarsi di una formazione naturale, ma, vista da certe angolazioni, la montagna rivela dei declivi piuttosto regolari, simili alle facce di un solido. E' ovvio che solo una campagna di scavi potrebbe stabilire la vera natura del sito. Pertanto la presente è solo una curiosità.Sembra comunque che esistano dei manufatti piramidali in Italia: ad esempio, a Sant'Agata de’ Goti (comune in provincia di Benevento, 159 m. s.l.m.) si elevano due probabili costruzioni, con caratteristiche non dissimili dalle piramidi di Visoko in Bosnia, scoperte nel 2005 da un'équipe guidata da Semir Osmanagic.
L'archeologa Gabriela Lukacs, dopo aver eseguito un sopralluogo nella località campana, ha redatto un resoconto in cui osserva: "After my visit and on-site research at S. Agata dei Goti, I can verify the existence of a pyramid hill with a possible tunnel system and the existence of stone spheres present in this area. Another conical hill and the proof of a rich prehistoric past in this area give even more hints to a sacred, shaped landscape dating back to ancient times" [1].
Sembra che le formazioni rispecchino l'allineamento astronomico relativo alla Cintura di Orione, come i celeberrimi monumenti di Gizah. Interessante il ritrovamento in loco di alcune sfere di pietra con coppelle di cui non si conosce né la funzione né il significato.
In provincia di Lecco, nella frazione di Rovagnate, all’interno del Parco del Curone, si allineano tre colline di roccia calcarea di forma piramidale, ormai ricoperte di erba e di terra sui lati ad ovest. Non si sa chi le costruì e con quale fine. I monumenti furono scoperti nel 2001 dall’architetto Vincenzo Di Gregorio.
Le piramidi (?) sono tre e sono poste su un asse obliquo da nord-ovest a sud-est. Pare che la proporzione e l’allineamento astronomico dei tre presunti manufatti con la cintura del Gran Cacciatore, siano identici ai monumenti egizi.
Questi edifici sembrano le mute, grandiose testimonianze di una civiltà antidiluviana, ma, nonostante siano stati versati fiumi di inchiostro, ancora oggi si ignora chi eresse questi poliedri di pietra e per quali motivi.
Si ringrazia il gentilissimo Davy per la collaborazione nella ricerca.
[1] "Dopo il mio sopralluogo a Sant'Agata dei Goti, posso verificare l'esistenza di una collina piramidale con un possibile sistema di gallerie e l'esistenza di sfere litiche nell'area. Un'altra collina conica e la prova di un ricco passato preistorico in questa zona alludono ad un paesaggio sacro risalente a tempi remoti". Gabriela Lukacs, Pyramid, tumuli, tunnels, stone balls 2008-11-19
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