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I misteri di Leonardo, fra conoscenze esoteriche e preveggenza (due articoli di Zret)
Leonardo da Vinci: i misteri di un occultista
Quando si nomina Leonardo da Vinci, il pensiero corre immediatamente all’acuto indagatore della realtà naturale, all’ingegnere dalle idee avveniristiche, all’eccelso artista, insomma ad una figura poliedrica e geniale che incarnò lo spirito più genuino del Rinascimento. Eppure Leonardo fu anche un occultista, depositario di conoscenze segrete, come rivela l’indagine accurata di molte sue opere figurative. Non mi soffermerò qui sul celeberrimo Cenacolo dipinto in S. Maria delle Grazie, sul cui significato esoterico si è scritto molto, mentre dovrò accennare ad altri suoi capolavori, che dimostrano come Leonardo fosse una figura per lo meno singolare.
Prendiamo, in primo luogo, in esame l’Annunciazione degli Uffizi (1478-1480): sullo sfondo Leonardo dipinse un bellissimo brano di paesaggio con vegetazione oltre la quale s’intravede un litorale roccioso che sfuma nella nebbia. Tra gli alberi, che sono per lo più conifere, si nota lungo il piano prospettico che si diparte dalle ali dell’angelo, una pianta che, inopinatamente, pare corrispondere, per la conformazione dei rami e della chioma, ad un’auracaria, essenza tipica del Cile e dell’Australia. Ora, il dipinto precede di circa una dozzina d’anni la data ufficiale della scoperta dell’America, il 1492. E’ da tempo assodato che altri navigatori, prima di Cristoforo Colombo, approdarono nella parte settentrionale del Nuovo continente: senza dubbio i Vichinghi con Erik Leifson nei primi anni del secolo XI forse i Templari nei secoli successivi. Tuttavia è certo che questi ardimentosi navigatori non si spinsero fino in Cile. È ipotizzabile dunque che il genio di Vinci venne a conoscenza dell’auracaria attraverso una tradizione di cui si sono perse le tracce, a meno che non si voglia pensare ad una prodigiosa capacità che Leonardo aveva di squarciare il velo del tempo e dello spazio.
L’analisi dell’Annunciazione c’induce a considerare il particolare interesse che Leonardo riservava al mondo vegetale: nell’Adorazione dei magi (1481-1482), “la composizione è centrata secondo il sistema delle diagonali che s’incrociano sul capo della Vergine. Ma la scena ha il suo punto di fuga spostato a destra fra i due alberi (corsivo mio)” sicché l’occhio è attratto, anche grazie al movimento turbinoso dei personaggi, non tanto dalla scena dei magi che portano i loro doni al Salvatore, quanto dal centro prospettico, ossia… l’albero di carrubo. Il carrubo tradizionalmente è associato a S. Giovanni Battista; non solo, accanto al tronco, sulla destra dell’osservatore, si vede una figura che rivolge il dito indice della mano destra verso il cielo, nel gesto definito di S. Giovanni. Sullo sfondo svetta una palma, palese richiamo al martirio subito dal Battista. Tale personaggio evangelico è una costante dell’arte leonardesca: infatti, tralasciando altri esempi, si ritrova, non a caso, nell’ultima opera creata dal Maestro , ossia Il Bacco del Louvre (1511-1515), originariamente un S. Giovanni Battista nel deserto. Anche in questo quadro il precursore (?) del Messia, ritratto come un giovinetto quasi androgino dal sorriso enigmatico, addita il firmamento con l’indice della destra. Questo gesto potrebbe essere, invece che un generico riferimento all’importanza della dimensione spirituale, al Regno dei cieli, un’allusione, una sorta di messaggio cifrato ad abitatori del cosmo, a creature di altri pianeti da cui forse provengono conoscenze per iniziati. È questo il segreto (o una sua parte) che si cela dietro la misteriosa figura del Battezzatore, sul quale si possiedono pochissime fonti, ossia solo Giuseppe Flavio e gli evangelisti?
Le fonti dell'articolo sono contenute nello studio intitolato Leonardo da Vinci, S.Giovanni Battista e la nascita dell'ufologia, in www.spazioufo.com
Quando si nomina Leonardo da Vinci, il pensiero corre immediatamente all’acuto indagatore della realtà naturale, all’ingegnere dalle idee avveniristiche, all’eccelso artista, insomma ad una figura poliedrica e geniale che incarnò lo spirito più genuino del Rinascimento. Eppure Leonardo fu anche un occultista, depositario di conoscenze segrete, come rivela l’indagine accurata di molte sue opere figurative. Non mi soffermerò qui sul celeberrimo Cenacolo dipinto in S. Maria delle Grazie, sul cui significato esoterico si è scritto molto, mentre dovrò accennare ad altri suoi capolavori, che dimostrano come Leonardo fosse una figura per lo meno singolare.
Prendiamo, in primo luogo, in esame l’Annunciazione degli Uffizi (1478-1480): sullo sfondo Leonardo dipinse un bellissimo brano di paesaggio con vegetazione oltre la quale s’intravede un litorale roccioso che sfuma nella nebbia. Tra gli alberi, che sono per lo più conifere, si nota lungo il piano prospettico che si diparte dalle ali dell’angelo, una pianta che, inopinatamente, pare corrispondere, per la conformazione dei rami e della chioma, ad un’auracaria, essenza tipica del Cile e dell’Australia. Ora, il dipinto precede di circa una dozzina d’anni la data ufficiale della scoperta dell’America, il 1492. E’ da tempo assodato che altri navigatori, prima di Cristoforo Colombo, approdarono nella parte settentrionale del Nuovo continente: senza dubbio i Vichinghi con Erik Leifson nei primi anni del secolo XI forse i Templari nei secoli successivi. Tuttavia è certo che questi ardimentosi navigatori non si spinsero fino in Cile. È ipotizzabile dunque che il genio di Vinci venne a conoscenza dell’auracaria attraverso una tradizione di cui si sono perse le tracce, a meno che non si voglia pensare ad una prodigiosa capacità che Leonardo aveva di squarciare il velo del tempo e dello spazio.
L’analisi dell’Annunciazione c’induce a considerare il particolare interesse che Leonardo riservava al mondo vegetale: nell’Adorazione dei magi (1481-1482), “la composizione è centrata secondo il sistema delle diagonali che s’incrociano sul capo della Vergine. Ma la scena ha il suo punto di fuga spostato a destra fra i due alberi (corsivo mio)” sicché l’occhio è attratto, anche grazie al movimento turbinoso dei personaggi, non tanto dalla scena dei magi che portano i loro doni al Salvatore, quanto dal centro prospettico, ossia… l’albero di carrubo. Il carrubo tradizionalmente è associato a S. Giovanni Battista; non solo, accanto al tronco, sulla destra dell’osservatore, si vede una figura che rivolge il dito indice della mano destra verso il cielo, nel gesto definito di S. Giovanni. Sullo sfondo svetta una palma, palese richiamo al martirio subito dal Battista. Tale personaggio evangelico è una costante dell’arte leonardesca: infatti, tralasciando altri esempi, si ritrova, non a caso, nell’ultima opera creata dal Maestro , ossia Il Bacco del Louvre (1511-1515), originariamente un S. Giovanni Battista nel deserto. Anche in questo quadro il precursore (?) del Messia, ritratto come un giovinetto quasi androgino dal sorriso enigmatico, addita il firmamento con l’indice della destra. Questo gesto potrebbe essere, invece che un generico riferimento all’importanza della dimensione spirituale, al Regno dei cieli, un’allusione, una sorta di messaggio cifrato ad abitatori del cosmo, a creature di altri pianeti da cui forse provengono conoscenze per iniziati. È questo il segreto (o una sua parte) che si cela dietro la misteriosa figura del Battezzatore, sul quale si possiedono pochissime fonti, ossia solo Giuseppe Flavio e gli evangelisti?
Le fonti dell'articolo sono contenute nello studio intitolato Leonardo da Vinci, S.Giovanni Battista e la nascita dell'ufologia, in www.spazioufo.com
Le previsioni di Leonardo da Vinci
Quando si nomina Leonardo da Vinci, il pensiero corre immediatamente all’acuto indagatore della realtà naturale, all’ingegnere dalle idee avveniristiche, all’impareggiabile artista, insomma ad una figura eclettica e geniale che rappresentò lo spirito più genuino del Rinascimento. Eppure Leonardo fu anche un occultista, depositario di conoscenze segrete, come rivela l’indagine accurata di molte sue opere figurative. Non solo, egli fu anche una sorta di profeta: il suo sguardo acutissimo gli consentì di penetrare molti misteri della natura, ma anche di squarciare il velo del tempo.
Le “profezie” a lui attribuite sono state pazientemente raccolte nel corso dei secoli, dopo che interpretazioni differenti le hanno classificate come indovinelli o brevi testi di intrattenimento o, in qualche caso, come deliri. È comprensibile, del resto, che le sorprendenti intuizioni di uno “spirito magno”, possano essere sembrate ai suoi contemporanei il frutto di un’immaginazione sbrigliata. È noto, poi, che Leonardo si divertiva a raccontare facezie ed anche storielle licenziose, per stupire e scandalizzare il suo pubblico di mecenati e di estimatori.
Quando, però, lo scienziato ed artista toscano accennava a “mostri” sbuffanti vapore, in grado di percorrere lunghe distanze in poco tempo, o di marchingegni volanti che avrebbero attraversato il cielo, possiamo essere certi che non erano nugae, bensì visioni del futuro.
Tra i diversi vaticini di Leonardo, alcuni hanno attirato in modo particolare la mia attenzione. Li riporto con un breve commento, pur conscio che molte predizioni si adempiono o sembrano adempirsi post eventum.
“Vederassi la specie leonina scavare con le unghie nella terra fino ad aprire tane dove seppellirsi con gli altri animali”. Secondo Roberto Buccellani ed altri esegeti, la “specie leonina” è quella composta dai re e dagli esponenti delle élites: numerose fonti riferiscono di basi sotterranee costruite forse in previsione di un conflitto nucleare deciso dalla sinarchia, il governo segreto mondiale egemonizzato dai vertici della Chiesa di Roma. È noto che in molte aree degli Stati Uniti esistono delle installazioni militari ipogee in cui si compiono esperimenti coperti dal più impenetrabile segreto. Una si troverebbe non distante da Denver, città nota per il suo aeroporto decorato con simboli sinistri. Secondo David Icke, tali gallerie vengono scavate molto rapidamente grazie ad innovazioni tecnologiche come la Subterrene, una macchina ad energia nucleare che frantuma le rocce. Altre città sotterranee esisterebbero in vari stati del pianeta, anche in Italia.
“Terribili specie volatili percorreranno i cieli e da lì assaliranno uomini ed animali, riempiendo il mondo di morte”. E’ evidente qui il riferimento agli aeroplani che portano la distruzione dall’alto, sganciando bombe su popolazioni spesso inermi e lanciando missili. Non di meno, la premonizione evoca pure altri foschi scenari attuali con il cielo solcato da migliaia di velivoli chimici, simili a sciami di voraci cavallette di biblica memoria. Questi aerei spargono sostanze venefiche e mortali nella biosfera.
“Sopraggiungerà sugli uomini una malattia tanto crudele che l’uomo si strapperà le carni.” Qui paiono tratteggiati i sintomi della rogna, flagello che si diffuse in gran parte dell’Europa subito la morte di Leonardo avvenuta nel 1519, ma un’altra atroce patologia che letteralmente lacera la pelle e, a causa di un prurito insopportabile, spinge i pazienti a strapparsi le carni è il morbo di Morgellons. Non dimentichiamo che molti sventurati colpiti da questa sindrome provocata dalle “scie chimiche” sono morti suicidi, non potendo più tollerare il fastidio ed il dolore inenarrabili cagionati dalle ulcere.
“Infinite generazioni si perderanno per la caduta delle donne gravide; a gran numero della specie masculina sarà impedito il generare”. Come non pensare alla pratica dell’aborto e soprattutto al problema della sterilità maschile, legato, secondo molti ricercatori, alle diverse forme d’inquinamento ambientale?
Saranno pure coincidenze…
Fonti:
R. Buccellani, Le grandi profezie, Milano, 1995
J. Casbolt, Underground bases, missing children and extra-terrestrials, 2006
D. Icke, Il segreto più nascosto, Diegaro di Cesena, 2001
Zret, Che cosa accadde quel giorno di settembre, 2006
Id., Elicotteri neri, 2006
Id., Leonardo da Vinci: i misteri di un occultista, 2006
I due articoli qui sopra sono tratti dall'ottimo blog di Zret
Quando si nomina Leonardo da Vinci, il pensiero corre immediatamente all’acuto indagatore della realtà naturale, all’ingegnere dalle idee avveniristiche, all’impareggiabile artista, insomma ad una figura eclettica e geniale che rappresentò lo spirito più genuino del Rinascimento. Eppure Leonardo fu anche un occultista, depositario di conoscenze segrete, come rivela l’indagine accurata di molte sue opere figurative. Non solo, egli fu anche una sorta di profeta: il suo sguardo acutissimo gli consentì di penetrare molti misteri della natura, ma anche di squarciare il velo del tempo.
Le “profezie” a lui attribuite sono state pazientemente raccolte nel corso dei secoli, dopo che interpretazioni differenti le hanno classificate come indovinelli o brevi testi di intrattenimento o, in qualche caso, come deliri. È comprensibile, del resto, che le sorprendenti intuizioni di uno “spirito magno”, possano essere sembrate ai suoi contemporanei il frutto di un’immaginazione sbrigliata. È noto, poi, che Leonardo si divertiva a raccontare facezie ed anche storielle licenziose, per stupire e scandalizzare il suo pubblico di mecenati e di estimatori.
Quando, però, lo scienziato ed artista toscano accennava a “mostri” sbuffanti vapore, in grado di percorrere lunghe distanze in poco tempo, o di marchingegni volanti che avrebbero attraversato il cielo, possiamo essere certi che non erano nugae, bensì visioni del futuro.
Tra i diversi vaticini di Leonardo, alcuni hanno attirato in modo particolare la mia attenzione. Li riporto con un breve commento, pur conscio che molte predizioni si adempiono o sembrano adempirsi post eventum.
“Vederassi la specie leonina scavare con le unghie nella terra fino ad aprire tane dove seppellirsi con gli altri animali”. Secondo Roberto Buccellani ed altri esegeti, la “specie leonina” è quella composta dai re e dagli esponenti delle élites: numerose fonti riferiscono di basi sotterranee costruite forse in previsione di un conflitto nucleare deciso dalla sinarchia, il governo segreto mondiale egemonizzato dai vertici della Chiesa di Roma. È noto che in molte aree degli Stati Uniti esistono delle installazioni militari ipogee in cui si compiono esperimenti coperti dal più impenetrabile segreto. Una si troverebbe non distante da Denver, città nota per il suo aeroporto decorato con simboli sinistri. Secondo David Icke, tali gallerie vengono scavate molto rapidamente grazie ad innovazioni tecnologiche come la Subterrene, una macchina ad energia nucleare che frantuma le rocce. Altre città sotterranee esisterebbero in vari stati del pianeta, anche in Italia.
“Terribili specie volatili percorreranno i cieli e da lì assaliranno uomini ed animali, riempiendo il mondo di morte”. E’ evidente qui il riferimento agli aeroplani che portano la distruzione dall’alto, sganciando bombe su popolazioni spesso inermi e lanciando missili. Non di meno, la premonizione evoca pure altri foschi scenari attuali con il cielo solcato da migliaia di velivoli chimici, simili a sciami di voraci cavallette di biblica memoria. Questi aerei spargono sostanze venefiche e mortali nella biosfera.
“Sopraggiungerà sugli uomini una malattia tanto crudele che l’uomo si strapperà le carni.” Qui paiono tratteggiati i sintomi della rogna, flagello che si diffuse in gran parte dell’Europa subito la morte di Leonardo avvenuta nel 1519, ma un’altra atroce patologia che letteralmente lacera la pelle e, a causa di un prurito insopportabile, spinge i pazienti a strapparsi le carni è il morbo di Morgellons. Non dimentichiamo che molti sventurati colpiti da questa sindrome provocata dalle “scie chimiche” sono morti suicidi, non potendo più tollerare il fastidio ed il dolore inenarrabili cagionati dalle ulcere.
“Infinite generazioni si perderanno per la caduta delle donne gravide; a gran numero della specie masculina sarà impedito il generare”. Come non pensare alla pratica dell’aborto e soprattutto al problema della sterilità maschile, legato, secondo molti ricercatori, alle diverse forme d’inquinamento ambientale?
Saranno pure coincidenze…
Fonti:
R. Buccellani, Le grandi profezie, Milano, 1995
J. Casbolt, Underground bases, missing children and extra-terrestrials, 2006
D. Icke, Il segreto più nascosto, Diegaro di Cesena, 2001
Zret, Che cosa accadde quel giorno di settembre, 2006
Id., Elicotteri neri, 2006
Id., Leonardo da Vinci: i misteri di un occultista, 2006
I due articoli qui sopra sono tratti dall'ottimo blog di Zret
Primo. A quando Omero che previde nell'Iliade tanker chimici e morgelloni?
ReplyDeleteChe minchiate !!!
ReplyDeleteDan Brown e' stata la rovina di Leonardo.
O'professore rosicone dovrebbe dire dove sono i "simboli sinistri" che sarebberop decorati all'aereoporto di Denver, io ci sono stato parecchie volte ma non li ho mai visti.
Che li abbia visti con il telemetro di srakkino dal famoso terrazzino a Sanremo ?
Ne cito una sola, di minchiata, se no dovrei ripostare i due "articoli":
ReplyDelete"(...)pur conscio che molte predizioni si adempiono o sembrano adempirsi post eventum"
Zret, perché non fai un esempio di predizione che si adempie PRE eventum?
Braccia rubate alle miniere di carbone.
Ammetto di non aver nemmeno dato un sguardo alle ultime minchiate dei fratellini ed accoliti.
ReplyDeleteSono qui solo per comunicare che me ne vado in ferie all'estero per un po'.
Seguiranno ulteriori comunicazioni al ritorno.
Saluti
Michele
ahahhahhahAHAHAA!!!
ReplyDeletetigre della malora sei troppo forte!!! :D
Tigre della Malora basta di loggarti anonimo e di farti i complimenti.
ReplyDeleteHanmar, per un pò??
1 settimana, 2 settimane, 1 mese?
Tanto sappiamo che te ne vai ad addestrarti sull'isola di Man..
Avevo letto "I misteri di un oculista"
ReplyDeleteMarco, piantala di loggarti Marco e sparare minchiate a mo' di ak47.
ReplyDeleteSul mio profilo puoi vedere la mia età e dove abito.
ReplyDeleteQuanti anni hai e dove abiti te?
Scusa, Marco, ma a me non interessa guardare il tuo profilo, la tua età e dove abiti. Non vedo cosa interessi a te sapere quanti anni ho e dove abito.
ReplyDeleteSono gay.
ReplyDeleteMarco, guarda che Cuore e la sua rubrica "e chi se ne frega" non esistono più da anni.
ReplyDeleteCorrado Corrado, hai delle fonti affidabili?
ReplyDeleteSai l'affidabilità di zret è addirittura inferiore alla tua capacità di fare i conti (ogni riferimento alla dimensione di un jumbo a 10 KM di distanza è voluta), ossia NULLA
Mikhail Lanart-Hastur
Marco ha ormai inequivocabilmente dimostrato che e' un troll
ReplyDeleteAnonymous said...
ReplyDeleteMarco ha ormai inequivocabilmente dimostrato che e' un troll
Sei lo stesso anonymous che un certo Marco ha preso per me? :)
No tigre, sono un altro
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