domenica 9 ottobre 2011
Waste land
Continuano
senza requie i voli della morte: passaggio dopo passaggio, il cielo
viene come intonacato. Da quando, dopo qualche giorno di fermo tecnico,
gli aerei chimici hanno ricominciato a tessere le loro ragnatele,
l’azzurro del firmamento è virato prima nel celeste, infine in un bianco
in cui affiora appena una sfumatura grigio-cilestrina.
La nebbia di ricaduta, risultato dei voli notturni e delle irrorazioni con scie non persistenti durante il giorno, è sempre più fitta, soffocante, mefitica. I pochi cumuli che si sono formati sono stati fagocitati dai composti igroscopici. Qualcuno, non notando scie durevoli, crede che le operazioni si siano interrotte: in realtà la caligine densa impedisce talora di scorgere i velivoli, inoltre le attività sono spesso concentrate nottetempo. Già, all’imbrunire ad un occhio attento non sfuggiranno i sorvoli per opera dei soliti aerei. Al mattino l’orizzonte sarà mezzo cancellato dalla bruma, la visibilità ridotta ad un miglio.
Tonnellate di mortale nanoparticolato vengono riversate ogni giorno nell’atmosfera, fra la beata indifferenza della maggioranza della popolazione, mentre i negazionisti, per tentare di dimostrare che è tutto normale, continuano a proporre fotografie realizzate con programmi di videografica, in cui il cielo appare di un blu falso, sintetico.
E’ un dato di fatto che, non appena l’alta pressione comincia a cedere, gli avvelenatori si sbizzarriscono con le scie durevoli che, allargandosi, formano una coltre “pettinata”, sotto la quale aleggiano sfilacci di cumuli, da cui non cadrà una sola goccia.
La conseguenza principale è la siccità: la Liguria è diventata, soprattutto nel Ponente, regione più riarsa. Lo stesso Pelìde Achille ha recentemente ammesso che ormai l’aridità è un problema. Se e quando pioverà, le precipitazioni dilaveranno l’humus dal suolo bruciato, rendendo ancora più sterile un terreno crepato in cui non crescono più neanche le erbe infestanti. Le piogge, se saranno copiose e con la caduta di parecchi millimetri in poco tempo, causeranno più danni che altro, a causa dello Pseudomonas syringae che rende friabile la terra. Il suolo, inoltre, dopo un prolungato periodo di siccità, non riuscirà ad assorbire l’acqua: danni alle colture, frane, tracimazioni di fiumi e torrenti saranno l’inevitabile ripercussione, come avvenuto negli anni passati, quando si sono succeduti fenomeni meteorologici estremi, con il solito corollario di rovinosi incendi e di dissesti idro-geologici.
Al declino del turismo, ormai endemica, si aggiunge la crisi dell’agricoltura: una regione già debole e marginale come la Liguria, la cui economia si impernia su un terziario sempre più traballante, è destinata a diventare una “terra desolata”.
La nebbia di ricaduta, risultato dei voli notturni e delle irrorazioni con scie non persistenti durante il giorno, è sempre più fitta, soffocante, mefitica. I pochi cumuli che si sono formati sono stati fagocitati dai composti igroscopici. Qualcuno, non notando scie durevoli, crede che le operazioni si siano interrotte: in realtà la caligine densa impedisce talora di scorgere i velivoli, inoltre le attività sono spesso concentrate nottetempo. Già, all’imbrunire ad un occhio attento non sfuggiranno i sorvoli per opera dei soliti aerei. Al mattino l’orizzonte sarà mezzo cancellato dalla bruma, la visibilità ridotta ad un miglio.
Tonnellate di mortale nanoparticolato vengono riversate ogni giorno nell’atmosfera, fra la beata indifferenza della maggioranza della popolazione, mentre i negazionisti, per tentare di dimostrare che è tutto normale, continuano a proporre fotografie realizzate con programmi di videografica, in cui il cielo appare di un blu falso, sintetico.
E’ un dato di fatto che, non appena l’alta pressione comincia a cedere, gli avvelenatori si sbizzarriscono con le scie durevoli che, allargandosi, formano una coltre “pettinata”, sotto la quale aleggiano sfilacci di cumuli, da cui non cadrà una sola goccia.
La conseguenza principale è la siccità: la Liguria è diventata, soprattutto nel Ponente, regione più riarsa. Lo stesso Pelìde Achille ha recentemente ammesso che ormai l’aridità è un problema. Se e quando pioverà, le precipitazioni dilaveranno l’humus dal suolo bruciato, rendendo ancora più sterile un terreno crepato in cui non crescono più neanche le erbe infestanti. Le piogge, se saranno copiose e con la caduta di parecchi millimetri in poco tempo, causeranno più danni che altro, a causa dello Pseudomonas syringae che rende friabile la terra. Il suolo, inoltre, dopo un prolungato periodo di siccità, non riuscirà ad assorbire l’acqua: danni alle colture, frane, tracimazioni di fiumi e torrenti saranno l’inevitabile ripercussione, come avvenuto negli anni passati, quando si sono succeduti fenomeni meteorologici estremi, con il solito corollario di rovinosi incendi e di dissesti idro-geologici.
Al declino del turismo, ormai endemica, si aggiunge la crisi dell’agricoltura: una regione già debole e marginale come la Liguria, la cui economia si impernia su un terziario sempre più traballante, è destinata a diventare una “terra desolata”.
... causeranno più danni che altro, a causa dello Pseudomonas syringae che rende friabile la terra. ...
ReplyDeleteEeeeeeeh? Ma che caaaaa...spiterina ciancia questo mentecatto? Solo perché (probabilmente) fa fa nucleo di congelamento sulle piante non necessariamente crea problemi al terreno, in quanto il comportamento nel suolo e nelle piante sono nettamente diversi. O è troppo difficile da capire una cosa simile?
Al declino del turismo, ormai endemica, si aggiunge la crisi dell’agricoltura: una regione già debole e marginale come la Liguria, la cui economia si impernia su un terziario sempre più traballante, è destinata a diventare una “terra desolata”.
Wasp, ma cosa aspettate a dare il foglio di via come indesiderato a questo imbecille che sputa nel piatto dove mangia? Che se ne torni tra le discariche abusive attorno a Saviano (o da dove proviene) e vediamo se poi si troverà meglio.
Non voglio essere razzista, ma indubbiamente il problema nel napoletano esiste, cosa che invece proprio non c'è in Liguria.
E scommetto pure che il cielo non è per nulla quello descritto da questo imbecille.
Oh oh..abbiamo un problema, cialtrone.
ReplyDeleteSì, perchè pare che ieri si vedessero le alture della Corsica da Genova, evento assolutamente eccezionale:
Cito Meteolive.it
"La Corsica vista da Genova
La combinazione tra Favonio ed alta pressione garantisce panorami mozzafiato in Liguria. Ecco la visione della Corsica da un'altura di Genova."
http://tinyurl.com/3jc3yop
MeteoLive Zoom - Oggi, ore 11.20"
Ieri da quasi la foce del Po si vedevano gli appennini.
ReplyDeleteSe e quando pioverà, le precipitazioni dilaveranno l’humus dal suolo bruciato, rendendo ancora più sterile un terreno crepato in cui non crescono più neanche le erbe infestanti.
ReplyDeleteAnnotare: la liguria di ponente è zona desertificata.
E' il solito gioco dello sciacallaggio. le previsioni danno temporali? Sappiamo tutti quali sono i problemi del nostro territorio, basta fare una generica dichiarazione di disastri dovuti alle piogge perché con buona probabilità si avverino.
ReplyDeleteStrakkino e zrettino... mi dite perché qui a palermo, dove mi trovo attualmente, piove, c'è vento e grandine, eppure non si vede nemmeno una scia?
ops Palermo vuole la P e non la p
ReplyDeleteMa se qualche cagata fà lo stercorario diceva che i ciliegi fioriscono a settembre...
ReplyDeleteAHAHAHAHAHAHAHAHAH non sanno più che baggianate inventarsi... sono ridotti a fare vedere il cielo blu e dire che è stato fatto dalle scie.
ReplyDeleteFatevi un sonno prima che vengano a prendervi che poi le occhiaie fanno una brutta impressione :P
Zret, questa foto l'hai fatta a 9 minuti di differenza da quella dell'altro post. Se non vuoi che ti sbufaliamo subito, non fare la scemenza di caricare la foto con la data vera. La prima foto è del 4 ottobre (c'è anche sul nome del file) non di ieri.
ReplyDeleteLa seconda è del 7 ottobre.
Fatte tutte con un cellulare Samsung S5570 Galaxy Next.
Qui quello che fa le foto rimaneggiate sei tu, o il tuo fratellino (il famoso falsario di video).
BECCATO e NEUTRALIZZATO!! AHAHAHAHAHAHAH
ma come? un Samsung S5570 Galaxy next... quello che ha la connessione wi-fi? ed il G3?
ReplyDeleteMa non era pericolossisimo usare il wi-fi? Non è forse il wi-fi uno dei subdoli sistemi del NWO per ottenere il controllo mentale della popolazione, fargli venire strani mali ecc...?
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH BUFFONEEEEEEEEEEEE
Antonio........i dati exif babbeo!!!!!!!
ReplyDeletehttp://www.telefonino.net/Samsung/Schede-Tecniche/n2150/Samsung-S5570-Galaxy-Next.html
ReplyDeletel'arma del delitto :P
Minchia! E chi se lo può permettere un cellulare simile?
ReplyDeleteGiusto come promemoria:
ReplyDeleteIl Wi-fi minaccia la salute dell'uomo: le frequenze radio alterano la regolazione genica
http://straker-61.blogspot.com/2010/10/il-wi-fi-minaccia-la-salute-delluomo-le.html
Onde elettromagnetiche e nanoparticelle uccidono gli alberi (articolo di René Schoemaker)
http://www.tankerenemy.com/2010/11/onde-elettromagnetiche-e-nanoparticelle.html
Rifugiati dal wi-fi trovano riparo nelle montagne della Virginia dell'Ovest
http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/09/rifugiati-dal-wi-fi-trovano-riparo.html
Il wi fi sta uccidendo i nostri alberi?
http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/11/il-wi-fi-sta-uccidendo-i-nostri-alberi.html
La pericolosa tecnologia wi fi in tutte le scuole entro il 2012 - Brunetta specifica che il suo sogno è installarlo in tutte le scuole elementari
http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/05/la-pericolosa-tecnologia-wi-fi-in-tutte.html
E ancora:
Zret ha detto...
Oggi gli orti sono purtroppo quasi tutti morti, come i parchi cittadini dove non si ode più un solo cinguettio... per fortuna, però, sono zone wi-fi.
15 ottobre, 2010 22:43
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Straker ha detto...
@ WAKEUP
La tecnologia wireless (ed i realtivi ponti )vengono impiegati con la smartdust diffusa con i voli chimici.
11 marzo, 2011 12:52
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Adesso stiamo addirittura diventando una terra desolata ?!
ReplyDeleteConfermo che anche dalle alture di Camogli ieri si vedeva benissimo la Corsica, un panorama spettacolare!
L'unica Waste Land in Liguria è un appartamento in via Alighieri a Sanremo.
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