http://zret.blogspot.com/2011/10/dietro-la-crisi-uno-scenario-plausibile.html
Dietro la crisi: uno scenario plausibile?
"La
diffusione della tecnologia è asservimento in sommo grado, sebbene essa
sia presentata come il modo per liberare l’uomo dalla schiavitù del
lavoro".
“Se si riconoscesse che il comunismo non è un programma per la condivisione del benessere, bensì un metodo per il suo controllo, allora l’apparente paradosso dell’arciricco che promuove il comunismo non è più tale. Diventa il logico, il perfetto strumento per megalomani in cerca di potere. Il comunismo non è il movimento delle masse oppresse, ma dell’élite economica”. Bella Dodd, esponente del C.P.U.S.A., Communist Party of United States of America
Che cosa si nasconde dietro la crisi economica mondiale? Dimentichiamo gli astrusi modelli interpretativi degli analisti: l’economia è una scienza semplice dal linguaggio complesso. L’attuale recessione non è la conseguenza di concomitanti fattori avversi, ma il risultato di un piano congegnato nei minimi particolari. Il cedimento del sistema produttivo e finanziario è un pretesto per destabilizzare la società, per spolpare ed annichilire la classe media: il fine ultimo non è il controllo delle risorse planetarie, bensì la diffusione del caos, presupposto per costruire un nuovo ordine.
L’indebolimento dell’euro non è, a differenza di quanto sostengono alcuni economisti, la conseguenza di un tentativo di salvare il dollaro a danno della moneta europea. Le élites stanno compiendo enormi speculazioni per semplificare via via il sistema con l’obiettivo di introdurre un’unica divisa valida in tutto il mondo. Sarà una moneta elettronica, gravata dal signoraggio, quindi basata sul debito e sull’usura. La riduzione progressiva del circolante si comprende in questo quadro: la graduale ma irreversibile digitalizzazione degli strumenti di pagamento.
E’ ovvio che il debito cosiddetto “sovrano” – grottesca dicitura – non potrà mai essere saldato: anzi il debito pubblico fu ideato per portare al fallimento gli stati. Nel frattempo, però, prima che le nazioni dichiarino la bancarotta, sarà attuata una serie di manovre finanziarie per colpire la middle class: questa manovre condurranno alla stagflazione. L’inflazione, forse paragonabile all’aumento dei prezzi associato alla svalutazione del marco, con cui fu distrutta la già precaria Repubblica di Weimar, è destinata a sovvertire gli equilibri sociali.
Gli sconvolgimenti della società non saranno, ancora una volta, solo la ripercussione dello sconquasso economico e finanziario, ma il risultato di una ben pianificata strategia. Fiumi di soldi serviranno per finanziare movimenti e partiti all’apparenza progressisti o rivoluzionari ("Italia dei valori", "Zeitgeist movement", "Movimento cinque stelle", "Paradismo" etc.) che, esautorata l’odierna screditata classe “dirigente”, formeranno il nuovo establishment. Come nel caso della rivoluzione russa, sostenuta da banchieri ebrei e dai Gesuiti, gli ideali di libertà, di giustizia e di partecipazione saranno disattesi, mentre sarà imposto un sistema tecnocratico, dove ad ogni “cittadino” sopravvissuto sarà garantito l’essenziale per il sostentamento. [1] Egli dovrà, però, rinunciare alla sua umanità per accettare di diventare un codice. Non è escluso che gli sarà impiantato un microprocessore sottocutaneo necessario per tutte le transazioni e volto ad un controllo totale.
Questo scenario, tra fantasia e realtà, prefigura un’organizzazione rigida, socialista, dominata dalla tecnologia informatica e fortemente centralizzata. E’ naturale che la massaia di Voghera non riesce a concepire una situazione siffatta. L’uomo comune è ancorato a convincimenti errati: crede che la crisi dipenda dagli sprechi, dall’inefficienza e dalla cupidigia dei politici. Non giunge neanche a sospettare che, dietro la tanto vituperata casta parlamentare, agiscono potentissimi finanzieri.
Non riesce infine ad immaginare quali diabolici obiettivi si prefiggano le élites, ben nascoste in una cabina di regia dove incredibilmete il denaro è l’ultima delle preoccupazioni.
Che Dio ce la mandi buona.
[1] Se il crollo delle borse e degli istituti di credito è pilotato, quindi fittizio, poiché i mercati azionari e le banche simulano il fallimento per sottrarre liquidità ai cittadini e drenare ingenti risorse, la crisi alimentare, catalizzata dalla bio-geoingegneria sarà tragicamente reale: essa precipiterà nella miseria e nella fame milioni di persone.
“Se si riconoscesse che il comunismo non è un programma per la condivisione del benessere, bensì un metodo per il suo controllo, allora l’apparente paradosso dell’arciricco che promuove il comunismo non è più tale. Diventa il logico, il perfetto strumento per megalomani in cerca di potere. Il comunismo non è il movimento delle masse oppresse, ma dell’élite economica”. Bella Dodd, esponente del C.P.U.S.A., Communist Party of United States of America
Che cosa si nasconde dietro la crisi economica mondiale? Dimentichiamo gli astrusi modelli interpretativi degli analisti: l’economia è una scienza semplice dal linguaggio complesso. L’attuale recessione non è la conseguenza di concomitanti fattori avversi, ma il risultato di un piano congegnato nei minimi particolari. Il cedimento del sistema produttivo e finanziario è un pretesto per destabilizzare la società, per spolpare ed annichilire la classe media: il fine ultimo non è il controllo delle risorse planetarie, bensì la diffusione del caos, presupposto per costruire un nuovo ordine.
L’indebolimento dell’euro non è, a differenza di quanto sostengono alcuni economisti, la conseguenza di un tentativo di salvare il dollaro a danno della moneta europea. Le élites stanno compiendo enormi speculazioni per semplificare via via il sistema con l’obiettivo di introdurre un’unica divisa valida in tutto il mondo. Sarà una moneta elettronica, gravata dal signoraggio, quindi basata sul debito e sull’usura. La riduzione progressiva del circolante si comprende in questo quadro: la graduale ma irreversibile digitalizzazione degli strumenti di pagamento.
E’ ovvio che il debito cosiddetto “sovrano” – grottesca dicitura – non potrà mai essere saldato: anzi il debito pubblico fu ideato per portare al fallimento gli stati. Nel frattempo, però, prima che le nazioni dichiarino la bancarotta, sarà attuata una serie di manovre finanziarie per colpire la middle class: questa manovre condurranno alla stagflazione. L’inflazione, forse paragonabile all’aumento dei prezzi associato alla svalutazione del marco, con cui fu distrutta la già precaria Repubblica di Weimar, è destinata a sovvertire gli equilibri sociali.
Gli sconvolgimenti della società non saranno, ancora una volta, solo la ripercussione dello sconquasso economico e finanziario, ma il risultato di una ben pianificata strategia. Fiumi di soldi serviranno per finanziare movimenti e partiti all’apparenza progressisti o rivoluzionari ("Italia dei valori", "Zeitgeist movement", "Movimento cinque stelle", "Paradismo" etc.) che, esautorata l’odierna screditata classe “dirigente”, formeranno il nuovo establishment. Come nel caso della rivoluzione russa, sostenuta da banchieri ebrei e dai Gesuiti, gli ideali di libertà, di giustizia e di partecipazione saranno disattesi, mentre sarà imposto un sistema tecnocratico, dove ad ogni “cittadino” sopravvissuto sarà garantito l’essenziale per il sostentamento. [1] Egli dovrà, però, rinunciare alla sua umanità per accettare di diventare un codice. Non è escluso che gli sarà impiantato un microprocessore sottocutaneo necessario per tutte le transazioni e volto ad un controllo totale.
Questo scenario, tra fantasia e realtà, prefigura un’organizzazione rigida, socialista, dominata dalla tecnologia informatica e fortemente centralizzata. E’ naturale che la massaia di Voghera non riesce a concepire una situazione siffatta. L’uomo comune è ancorato a convincimenti errati: crede che la crisi dipenda dagli sprechi, dall’inefficienza e dalla cupidigia dei politici. Non giunge neanche a sospettare che, dietro la tanto vituperata casta parlamentare, agiscono potentissimi finanzieri.
Non riesce infine ad immaginare quali diabolici obiettivi si prefiggano le élites, ben nascoste in una cabina di regia dove incredibilmete il denaro è l’ultima delle preoccupazioni.
Che Dio ce la mandi buona.
[1] Se il crollo delle borse e degli istituti di credito è pilotato, quindi fittizio, poiché i mercati azionari e le banche simulano il fallimento per sottrarre liquidità ai cittadini e drenare ingenti risorse, la crisi alimentare, catalizzata dalla bio-geoingegneria sarà tragicamente reale: essa precipiterà nella miseria e nella fame milioni di persone.
Uffa voglio anch'io provare le sostanze del penna....cavolo con sti trip che te fa far....te son propio s'ciocà!!! Antonio......ma va in mona de tu mare!
ReplyDeleteChe Dio ce la mandi buona.
ReplyDeleteFinalmente lo ammetti che hai bisogno di gnocca...
E dalli, l'acconguaglione Antonio persevera nel cercare di menare sfiga. Evidentemente sta studiando da jettatore con lo scopo di ottenere la patente ...
ReplyDelete@The Foe-Hammer
ReplyDeleteA portare sfiga riesce benissimo! Però mi pare anche che negli ultimi post il povero Zret sia sempre più depresso...