Scie chimiche sul quotidiano "La Gazzetta del Sud"
Il 30 luglio del 2009 sul quotidiano locale "La Gazzetta del Sud", uno dei giornali più diffusi nell'estremo sud d'Italia (e sicuramente il più diffuso nella provincia di Messina), è comparso un articolo sulle scie chimiche (a firma E.C.), intitolato Taormina Avvistata la "Chemtrail" - A distanza di un anno si ripete il fenomeno delle scie chimiche. Un altro segnale che la reale esistenza del fenomeno scie chimiche (in inglese chemtrails) è difficile da nascondere.
In tale articolo si afferma correttamente che dal 1996 le scie chimiche sono divenute un'emergenza a livello mondiale e che si pensa che esse siano causa tanto della siccità quanto di danni alla salute umana.
Nell'articolo viene riportato correttamente anche che "si tratta di scie tossiche che appaiono al di sotto dei 4 mila metri circa di quota, rilasciate non da aerei civili ma da veivoli non identificati, verosimilmente militari, che per scopi ignoti starebbero provando a modificare il clima terrestre".
Si segnala poi che un reticolo di scie chimiche ha eliminato alcuni cumuli in arrivo sulla costiera ionica della Sicilia lasciando sotto di sè "una sorta di nebbia biancastra".
Alla fine dell'articolo viene riportata la dichiarazione del Centro Ufologico Siciliano (che si occupa da tempo del fenomeno delle scie chimiche) secondo il quale "la prova evidente che non si tratta di una normale scia di condensa rilasciata da aerei di linea, starebbe nel fatto che la sua traccia è visibile solo in prossimità della zona di cancellazione, ma non era presente lungo la traiettoria dell'aereo né prima né dopo il suo passaggio". Ed in effetti i meteorologi pur di giustificare in qualche modo il "fenomeno" delle scie interrotte si arrampicano sugli specchi senza nemmeno preoccuparsi di contraddirsi a vicenda.
In questo articolo viene però affermato che si sarebbe avvistata una formazione di scie chimiche ad un anno di distanza da un precedente avvistamento nella stessa zona, come se il rilascio di scie chimiche in Sicilia avvenisse una volta l'anno. Di certo non si può chiedere ad un quotidiano di larga diffusione di riportare tutta la verità su un fenomeno sul quale vige un segreto di stato, però essendo stato personalmente in Sicilia la scorsa estate posso testimoniare che, nonostante il caldo torrido, persino a luglio ed agosto si osservavano scie persistenti per ore, scie evidentemente chimiche rilasciate quasi quotidianamente in piena luce (appena una o due al giorno oltre a qualche rara scia "evanescente" rilasciata da aerei che volavano a quote ridicolmente basse e quindi sicuramente chimiche anch'esse).
Un avvistamento degno di nota é stato quello di una scia rilasciata esattamente lungo la costa ove si trovavano i bagnanti, scia rilasciata solo lungo alcuni chilometri della costa tirrenica ma che non era presente né durante l'avvicinamento né durante l'allontanamento dell'aereo, la classica scia interrotta che non può certo derivare da un fenomeno di condensa. Quella scia é rimasta in cielo addiritttura 6 ore prima di dileguarsi e l'aereo volava decisamente basso: col caldo torrido dell'estate siciliana ci vuole un bel coraggio a pensare che quella fosse una "scia di condensa di vapore acqueo". La velenosa irrorazione degli ignari turisti é avvenuta intorno alle 11 di mattina (orario di punta per chi vuole farsi il bagno) sulla riviera della zona di Patti, in provincia di Messina.
Per altro nel periodo che sono stato in Sicilia ho osservato che:
a) di giorno passavano al massimo 2 o 4 aerei, quasi sempre con scia; quelli che non rilasciavano scia erano visibilmente aerei militari che volavano a quote ancora più basse e con un suono assordante
b) la notte al contrario ne passava uno ogni 15 minuti, il che significa un traffico aereo notturno maggiore di quello diurno secondo un rapporto di 16 a 1 (un aumento del 1600%), evidentemente dovuto agli aerei della morte che irrorano massicciamente ed occultamente durante la notte
c) all'alba spesso era visibile (benché ormai in dissolvimento) una ragnatela di scie persistenti rilasciate nelle ore notturne dai suddetti aerei.
In ultimo faccio notare che, sebbene le mie osservazioni sono state eseguite sulla costa tirrenica della Sicilia, sono arrivato e ripartito in aereo da Catania dove ho potuto osservare il rilascio di scie chimiche persistenti in entrambe le circostanze anche su quella zona. Ne posso concludere che anche in Sicilia il rilascio di scie chimiche é quotidiano e non certo occasionale.
In apertura di articolo scie chimiche su Messina, marzo 1998.
In tale articolo si afferma correttamente che dal 1996 le scie chimiche sono divenute un'emergenza a livello mondiale e che si pensa che esse siano causa tanto della siccità quanto di danni alla salute umana.
Nell'articolo viene riportato correttamente anche che "si tratta di scie tossiche che appaiono al di sotto dei 4 mila metri circa di quota, rilasciate non da aerei civili ma da veivoli non identificati, verosimilmente militari, che per scopi ignoti starebbero provando a modificare il clima terrestre".
Si segnala poi che un reticolo di scie chimiche ha eliminato alcuni cumuli in arrivo sulla costiera ionica della Sicilia lasciando sotto di sè "una sorta di nebbia biancastra".
Alla fine dell'articolo viene riportata la dichiarazione del Centro Ufologico Siciliano (che si occupa da tempo del fenomeno delle scie chimiche) secondo il quale "la prova evidente che non si tratta di una normale scia di condensa rilasciata da aerei di linea, starebbe nel fatto che la sua traccia è visibile solo in prossimità della zona di cancellazione, ma non era presente lungo la traiettoria dell'aereo né prima né dopo il suo passaggio". Ed in effetti i meteorologi pur di giustificare in qualche modo il "fenomeno" delle scie interrotte si arrampicano sugli specchi senza nemmeno preoccuparsi di contraddirsi a vicenda.
In questo articolo viene però affermato che si sarebbe avvistata una formazione di scie chimiche ad un anno di distanza da un precedente avvistamento nella stessa zona, come se il rilascio di scie chimiche in Sicilia avvenisse una volta l'anno. Di certo non si può chiedere ad un quotidiano di larga diffusione di riportare tutta la verità su un fenomeno sul quale vige un segreto di stato, però essendo stato personalmente in Sicilia la scorsa estate posso testimoniare che, nonostante il caldo torrido, persino a luglio ed agosto si osservavano scie persistenti per ore, scie evidentemente chimiche rilasciate quasi quotidianamente in piena luce (appena una o due al giorno oltre a qualche rara scia "evanescente" rilasciata da aerei che volavano a quote ridicolmente basse e quindi sicuramente chimiche anch'esse).
Un avvistamento degno di nota é stato quello di una scia rilasciata esattamente lungo la costa ove si trovavano i bagnanti, scia rilasciata solo lungo alcuni chilometri della costa tirrenica ma che non era presente né durante l'avvicinamento né durante l'allontanamento dell'aereo, la classica scia interrotta che non può certo derivare da un fenomeno di condensa. Quella scia é rimasta in cielo addiritttura 6 ore prima di dileguarsi e l'aereo volava decisamente basso: col caldo torrido dell'estate siciliana ci vuole un bel coraggio a pensare che quella fosse una "scia di condensa di vapore acqueo". La velenosa irrorazione degli ignari turisti é avvenuta intorno alle 11 di mattina (orario di punta per chi vuole farsi il bagno) sulla riviera della zona di Patti, in provincia di Messina.
Per altro nel periodo che sono stato in Sicilia ho osservato che:
a) di giorno passavano al massimo 2 o 4 aerei, quasi sempre con scia; quelli che non rilasciavano scia erano visibilmente aerei militari che volavano a quote ancora più basse e con un suono assordante
b) la notte al contrario ne passava uno ogni 15 minuti, il che significa un traffico aereo notturno maggiore di quello diurno secondo un rapporto di 16 a 1 (un aumento del 1600%), evidentemente dovuto agli aerei della morte che irrorano massicciamente ed occultamente durante la notte
c) all'alba spesso era visibile (benché ormai in dissolvimento) una ragnatela di scie persistenti rilasciate nelle ore notturne dai suddetti aerei.
In ultimo faccio notare che, sebbene le mie osservazioni sono state eseguite sulla costa tirrenica della Sicilia, sono arrivato e ripartito in aereo da Catania dove ho potuto osservare il rilascio di scie chimiche persistenti in entrambe le circostanze anche su quella zona. Ne posso concludere che anche in Sicilia il rilascio di scie chimiche é quotidiano e non certo occasionale.
In apertura di articolo scie chimiche su Messina, marzo 1998.
Il fisico bestiale con questo articolo ha superato se stesso. La soglia del ridicolo è ampiamente oltrepassata.
ReplyDeleteUna vera perla il punto b) delle "osservazioni" del sedicente fisico.
Ma questi sono mai stati in un aeroporto?
ReplyDeleteDi giorno passano 2 o 4 aerei???????
Pistolaaaaaaa è solo che di giorno se non fanno la scia non li vedi. Di notte li vedi sia per la scia sia per le luci.
3-4 aerei atterrano su certi aeroporti in 20 minuti
Ignorante di un fisico ignorante che non sai nemmeno la matematica e i principi della termodinamica.
Vatti a nascondereeeeeeeee e mentre sei nascosto dai un occhiata all'orario di un qualunque aeroporto.
Favoloso come ritengano sia possibile irrorare di notte per occultare la faccenda.
ReplyDeleteAh già, vero, ora viaggiano a luci spente ...