http://zret.blogspot.com/2009/08/goodbye-blue-sky.html
Goodbye, blue sky
"Goodbye, blue sky" è la celebre canzone dei Pink Floyd del 1979, contenuta nell'album "The wall". Breve ma tagliente come una staffilata, la composizione è trafitta dall'orrore di un'inascoltata profezia. Nel video del pezzo, la colomba vola solo per qualche istante, presto ingoiata da un'aquila di ferro ed annientata da squadriglie di bombardieri che assumono le forme funeree di croci.
I fari della contraerea, il sangue, le macerie e gli uomini raggomitolati nei rifugi, ridotti a maschere subumane con le loro inutili maschere antigas, sono immagini lancinanti, mentre, per contrappunto, le note di una desolata poesia scorrono tranquille, onde di un mare appena increspato. Il cielo azzurro è la sfocata memoria di un delirio febbricitante: ora il cielo è un coperchio grigio, metallico che rimanda l'eco dell'indifferenza.
E' l'indifferenza di chi assiste alle guerre tramite la televisione, tra le nevrosi quotidiane ed il malcelato fastidio per queste schegge visive di morte e di arti amputati confitte nella folle normalità del quotidiano.
E l'indifferenza di chi crede che la guerra sia sempre lontana, altrove, ignorando che l'attacco può essere strisciante, come un filo di tempesta che s'insinua in una fessura dimenticata.
Puoi sentire le bombe cadere e le grida di paura tu che non senti la vita?
La colomba, alla fine, si allontana dalla nera marea della terra, da questa terra cui è estranea, come l'innocente chiaroveggenza del bambino che esclama inconsapevolmente conscio: "Guarda, mamma, c'è un aeroplano lassù in alto".
I fari della contraerea, il sangue, le macerie e gli uomini raggomitolati nei rifugi, ridotti a maschere subumane con le loro inutili maschere antigas, sono immagini lancinanti, mentre, per contrappunto, le note di una desolata poesia scorrono tranquille, onde di un mare appena increspato. Il cielo azzurro è la sfocata memoria di un delirio febbricitante: ora il cielo è un coperchio grigio, metallico che rimanda l'eco dell'indifferenza.
E' l'indifferenza di chi assiste alle guerre tramite la televisione, tra le nevrosi quotidiane ed il malcelato fastidio per queste schegge visive di morte e di arti amputati confitte nella folle normalità del quotidiano.
E l'indifferenza di chi crede che la guerra sia sempre lontana, altrove, ignorando che l'attacco può essere strisciante, come un filo di tempesta che s'insinua in una fessura dimenticata.
Puoi sentire le bombe cadere e le grida di paura tu che non senti la vita?
La colomba, alla fine, si allontana dalla nera marea della terra, da questa terra cui è estranea, come l'innocente chiaroveggenza del bambino che esclama inconsapevolmente conscio: "Guarda, mamma, c'è un aeroplano lassù in alto".
Antò ... Antò ... Antò ... lasciami stà i Pink xpiacere su ... dai Antò
ReplyDeletePuppa
ahhppperò...che cultura poliedrica quest'uomo: abduction, scie, lingue, ed ora mi tira fuori addirittura i Pink Floyd!!!
ReplyDeleteZRET
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PUPPAAAA!!!!!!
Anto che tua si ignorante, che ti faccia prendere continuamente per il culo dai tuoi allievi sono cazzi tuoi, ma non parlere di GENI di cui non capisci un cazzo.
ReplyDeletei Pink sono almeno 20 ordini di grandezza più capaci di un quaquaraqua come te
Poi se tu capissi qualcosa di musica (e anche di altro se per questo) sapresti che si riferivano alla seconda guerra mondiale
Mikhail Lanart-Hastur
E' proprio un randazzone. Lo sa tutto il mondo che quella canzone (e altre, soprattutto da the final cut) sono ispirate dalla II guerra mondiale e alla morte del padre di Roger Waters durante lo sbarco ad Anzio.
ReplyDeleteilpeyote da sbarco
Fuori di testa... POVERI STUDENTI!!
ReplyDeleteSto guardando Toxic Skies, il "film" che confermerebbe che esistono le chemtrails. Vi posso dire che se il film rispecchiasse la realtà, sarebbe la prova schiacciante che i Marcianò sono dei truffatori. :-) Appena rientro dal mio tour posto una bella recensione.
ReplyDeleteStavolta m'incazzo!
ReplyDeleteTony, lascia stare i Pink Floyd altrimenti ti faccio mangiare una saponetta per aver osato nominarli!
Saluti
Michele
'ndonio, ho capito che a scuola ti pigliano per il qulo,ma metterti a fare il rockettaro per avvicinarti ai tuoi ggiovani studenti...
ReplyDeletecaptcha: forche (gulp!!!)