http://dirtyskyes.blogspot.com/2009/08/moria-dellavifauna-in-sardegna-articolo.html
Moria dell'avifauna in Sardegna (articolo di Marcello)
Da appassionato di ornitologia, un fenomeno che ho potuto osservare, in questa estate 2008, è stata l'assenza di balestrucci, che hanno cominciato a diminuire di numero già qualche anno addietro, mentre oggi risultano totalmente scomparsi. Stranamente alcuni topini (specie di rondoni di montagna simili ai "cittadini", ma dalla livrea marrone) hanno cominciato a nidificare in alcune edifici dei centri abitati, segno, a mio parere, che in montagna stiano scarseggiando gli insetti.
Tutti gli anni una ballerina gialla nidificava in un anfratto di un vecchio casolare, ma quest'anno non l'ho rivista. Anche le cinciallegre non sono più tornate. Ho notato anche comportamenti "anomali" delle specie dell'avifauna che un tempo intrecciavano i loro voli nel cielo di Sardegna: ad esempio, alcune taccole che la mattina ed il pomeriggio saltellavano sul terrazzo dell'abitazione in cui vivo, per chiedere da mangiare e bere - facevo trovare loro delle briciole di pane, delle granaglie ed una ciotola d'acqua - nel periodo della nidificazione, un giorno sono tornate con uno dei loro nidiacei e lo hanno abbandonato sul poggiolo. Il pulcino era malato e, pur essendo abile al volo, si lasciava avvicinare ed aveva una strana espressione come di tristezza. L'ho preso delicatamente in mano e pareva sano di costituzione, ma sembrava soffrire di una forma di autismo animale. L'ho lasciato girovagare e l'ho nutrito e, non potendo far altro, l'ho lasciato andare al suo destino quando ha deciso di riprendere il volo.
Quest'anno più che mai diverse specie di falchi si sono dovute spingere in città per trovare il loro cibo: spesso li ho visti mentre scendevano in picchiata sui rondoni anche a pochi metri dalle finestre. Ho scorto un falco pellegrino che aveva ghermito un piccione.
Un assiolo ogni anno nidificava in un antico monastero di fronte casa, il suo verso caratteristico, chiù, mi faceva compagnia nelle notti estive. E' sparito, mentre nel campanile dello stesso convento sono ormai pochi i colombi che nidificano.
Sono tutti segni, come la moria delle api, che dovrebbero realmente indurci a riflettere, ma che passano del tutto inosservati alla maggior parte delle persone.
Articolo correlato: Zret, Scie chimiche ed avifauna cittadina, 2008
Tutti gli anni una ballerina gialla nidificava in un anfratto di un vecchio casolare, ma quest'anno non l'ho rivista. Anche le cinciallegre non sono più tornate. Ho notato anche comportamenti "anomali" delle specie dell'avifauna che un tempo intrecciavano i loro voli nel cielo di Sardegna: ad esempio, alcune taccole che la mattina ed il pomeriggio saltellavano sul terrazzo dell'abitazione in cui vivo, per chiedere da mangiare e bere - facevo trovare loro delle briciole di pane, delle granaglie ed una ciotola d'acqua - nel periodo della nidificazione, un giorno sono tornate con uno dei loro nidiacei e lo hanno abbandonato sul poggiolo. Il pulcino era malato e, pur essendo abile al volo, si lasciava avvicinare ed aveva una strana espressione come di tristezza. L'ho preso delicatamente in mano e pareva sano di costituzione, ma sembrava soffrire di una forma di autismo animale. L'ho lasciato girovagare e l'ho nutrito e, non potendo far altro, l'ho lasciato andare al suo destino quando ha deciso di riprendere il volo.
Quest'anno più che mai diverse specie di falchi si sono dovute spingere in città per trovare il loro cibo: spesso li ho visti mentre scendevano in picchiata sui rondoni anche a pochi metri dalle finestre. Ho scorto un falco pellegrino che aveva ghermito un piccione.
Un assiolo ogni anno nidificava in un antico monastero di fronte casa, il suo verso caratteristico, chiù, mi faceva compagnia nelle notti estive. E' sparito, mentre nel campanile dello stesso convento sono ormai pochi i colombi che nidificano.
Sono tutti segni, come la moria delle api, che dovrebbero realmente indurci a riflettere, ma che passano del tutto inosservati alla maggior parte delle persone.
Articolo correlato: Zret, Scie chimiche ed avifauna cittadina, 2008
Comodo eh? Continuiamo a dare la colpa di tutto alle scie! Questo sì che è fare ricerca seria! Complimenti vivissimi.
ReplyDeleteintanto qui il cielo è color porpora/amaranto acceso. un effetto collaterale di questi aerosol scaricati dall'aeronautica......fatemi indovinare: il cielo è color porpora anche in altre parti di italia, confermate?
ReplyDeleteBy Blogger arturo, at 03 agosto, 2009 23:18
Ehm...sì Arturo certo...^^
Qui in Sabina invece i balestrucci sono più comuni delle zanzare. Uno dei nidi del mio sottotetto ed il suo edificatore sono in bella mostra nel blog di Wasp. Con ogni probabilità lo stesso accade in Sardegna, ma essendo il divulgatore della sbrodolata qui sopra un malato di mente, probabilmente non li vede. "Sic et simpliciter", direbbe 'O Professore de 'sta fava.
ReplyDeleteOvviamente fonti dirette nada, as usual.
ReplyDeleteAh, geoingegneria e' gia' stato detto? :D
Saluti
Michele
Il fatto è che sono talmente concentrati a scovare e studiare gli ugelli, che ormai non vedono più gli uccelli :-(
ReplyDelete"Il pulcino era malato e, pur essendo abile al volo, si lasciava avvicinare ed aveva una strana espressione come di tristezza. L'ho preso delicatamente in mano e pareva sano di costituzione, ma sembrava soffrire di una forma di autismo animale. L'ho lasciato girovagare e l'ho nutrito e, non potendo far altro, l'ho lasciato andare al suo destino quando ha deciso di riprendere il volo."
ReplyDeletel'autismo delle taccole mi mancava! E un appassionato di ornitologia non tocca MAI un nidiaceo, pena l'abbandono dei suoi!!!!!!
Cmq gli animali selvatici in difficoltà si portano alle oasi delle associazioni dedicate.
Ma questo non si è accorto che di recente ci sono stati gli incendi in Sardegna?......
Ragazzi, non ci posso credere: 'o comandante clusò, nonostante le minchiate sparate ieri a getto continuo su ugelli e sensori, ha avuto il coraggio di farci un post.
ReplyDeletehttp://snipurl.com/oo1ja
ilpeyote turbofan
e ti pareva che non ci ficcavano in mezzo la "moria delle api"...
ReplyDeleteAppassionato di ornitologia? Che uccelli guarda dal suo terrazzino? E vede anche quelli della Sardegna da lì?
ReplyDeleteAh, avevo letto male.. è un copiaincolla dell'anno scorso.
ReplyDeleteCi sono i saldi per i loro post? :P
Come del maiale, di TE non si butta via nulla.
ReplyDeleteTutto e' riciclabile. :D
Saluti
Michele