Alcune possibili interpretazioni delle profezie apocalittiche
Dopo un lungo percorso di approfondimento su tematiche quali precognizione inconscia, precognizione e, più in generale, precognizione profetica, vi lascio adesso ad alcune interpretazioni delle profezie dell'apocalisse, con la premessa (non troppo scontata, e che deriva anche dallo studio descritto nei link precedenti) che non credo che tali profezie si debbano necessariamente avverare integralmente. Purtroppo alcune delle previsioni più apocalittiche (è il caso di dirlo) sembra si stiano materializzando in questi tempi bui, in cui le velenose scie chimiche non solo disegnano ragnatele nel cielo (come descritto nelle profezie Hopi), ma addirittura spesso velano completamente il sole.
Come si può comprendere anche dallo studio sui sogni premonitori fatto da Hans Bender e descritto nel suo libro Precognizioni, veggenze, profezie (Edizioni Mediterranee, Roma 1990), e come concordemente viene riportato dagli scienziati Grazyna Fosar e Franz Bludorf nel loro libro L'intelligenza in rete nascosta nel DNA riguardo a quella che loro chiamano ipercomunicazione (una sorta di chiaroveggenza) molte comunicazioni nell'ambito delle manifestazioni extrasensoriali mostrano un evento lontano nello spazio o nel tempo con dettagli a volte incredibilmente precisi, ma volte anche con imprecisioni e distorsioni.
Per contro è pur vero che alcune di queste comunicazioni sono fin troppo precise come si è verificato col progetto grillflame e scanate e come è successo nel caso della profezia dell'incendio di Ahausen .
Del resto come non considerare la singolare coincidenza di alcune previsioni apocalittiche con le profezie tramandateci dagli antichi maya, dagli indiani d'america e da molti altri popoli nativi? Come non ricordare ad esempio l'affermazione di un capo tribù degli Hopi "Nel giorno della purificazione vi saranno ragnatele tessute avanti e indietro nel cielo", che sembra prefigurare i nostri cieli segnati dalle scie chimiche?
E come non notare invece le divergenze più o meno rilevanti che troviamo tra tali differenti profezie? Quali certezze possiamo nutrire per il nostro futuro più o meno prossimo? Ben poche.
Personalmente io credo che l'apocalisse biblica mescoli echi del passato e previsioni del futuro, perchè il futuro prossimo potrebbe essere molto simile al passato remoto. Le civiltà antediluviane a quanto pare già conoscevano l'energia nucleare sia civile che militare, e probabilmente anche tecnologie molto più terribili e pericolose.
Al di là degli eventi cosmici la catastrofe potrebbe essere stata innescata anche dall'uso negativo di tecnologie avanzate che avrebbero provocato il disastro del 9.600 a.C., come riferisce anche il (per alcuni versi discutibile) profeta dormiente Edgar Cayce.
Temo proprio che la storia si ripeta, anche se con delle varianti che potrebbero essere di non poco conto per l'esito finale, che speriamo sempre sia dei migliori, anche se in mezzo ci saranno di sicuro prove molto dure da sopportare per l'umanità tutta. Lo ripeto, è giusto sperare per il meglio, anche perchè noi costruiamo la realtà col nostro pensiero, e focalizzarsi su sentimenti negativi può portare ad farli avverare. L'accento eccessivo posto sulle profezie apocalittiche potrebbe paradossalmente essere utile a chi chi domina, perché servirebbe a generare emozioni negative che contribuiscono a generare un futuro funesto.
Non solo é stato dimostrato scientificamente che la mente/coscienza può influenzare la realtà fisica ma gli studi del PEAR sui generatori di numeri casuali mostrano come tale effetto venga amplificato quando gruppi di persone condividono la stessa emozione; ciò significa che in una lunga serie di numeri causalmente generati dalla macchina (che fornisce casualmente il numero uno oppure il numero zero) il risultato si discosta notevolmente dall'equipartizione (50 % di zero e 50% di uno) quando la macchina é soggetta alle influenze di una forte emozione condivisa da un folto gruppo di persone.
Difficile valutare fino a che punto l'effetto della mente creatrice possa modificare la realtà fisica del mondo in cui viviamo, ma di sicuro il credere con troppa fede ad una catastrofe apocalittica può generare i presupposti perché essa si relizzi, anche perché potrebbe generare un'accettazione passiva del regime orwelliano e totalitario che piano piano si sta instaurando.
Del resto anche sottovalutare certe possibilità o scartarle come assolutamente impossibii potrebbe controproducente, anche perchè molte delle tribolazioni preannunciate dall'apocalisse possono essere portate da una sorta di moderni "angeli della morte", ovvero da quei mezzi alati che vengono utilizzati per spargere scie chimiche su tutto il pianeta, scie che possono a lungo andare causare carestie e malattie, che possono avere un distruttivo impiego militare, e che possono essere utilizzate in sinergia con emissioni elettromagnetiche a forte intensità (HAARP) per generare catastrofi innaturali, alluvioni, uragani e terremoti artificiali; catastrofi che vengono considerate da taluni politici come ottime occasioni per accelerare la costruzione di un despotico Governo Mondiale.
Interpretazioni dell'apocalise parte 1, tratta dal blog di Zret:
L’Apocalisse o Rivelazione è l’ultimo libro del Nuovo Testamento. “L'Apocalisse (dal greco apokalypto, rivelo) si presenta come opera di Giovanni (1,1), ma molti studiosi ritengono che non sia stata scritta dall'autore del Quarto Vangelo. Per la datazione si pensa al periodo che seguì alla persecuzione (?) di Nerone (65-70) o alla fine del regno di Domiziano (91-96).
Gli strumenti espressivi della letteratura apocalittica sono le visioni, l'apertura dei cieli, le comunicazioni degli angeli, soprattutto il simbolismo (numeri, immagini e scene). Pur appartenendo al genere descritto, l'Apocalisse si distingue per tratti di grande originalità. (…) È una lettura profetica della storia ed un messaggio di consolazione".
Non mi soffermo sulla vexata quaestio circa la paternità del testo né sulla genesi né sulla datazione. Mi limito ad osservare che originariamente il libretto fu concepito forse in un ambito gnostico-cristiano non scevro di influssi ebraici: al nucleo originario furono poi aggregate, non sempre in modo del tutto coerente, altre parti. Vorrei qui, senza la presunzione né la pretesa di essere esauriente, solo tirare un po' le somme circa le principali interpretazioni dell'opuscolo.
Interpretazione storico-astronomica
Questa esegesi è sostenuta in particolar modo dallo statunitense Paul La Violette, cosmologo e scienziato dei sistemi. La Violette reputa che i principali eventi descritti in Apocalisse non si riferiscano al futuro, ma al passato, ad un'epoca preistorica collocabile intorno al 10.500 a.C., allorquando la Terra conobbe la fine dell'ultima era glaciale causata da una superonda galattica che investì il pianeta. Quest'onda, proveniente dal centro della Via Lattea, avrebbe provocato immani cataclismi: inondazioni, estinzioni di molte specie animali e vegetali, cambiamenti climatici, scomparsa di antiche civiltà. Questa catastrofe è adombrata nei "miti" del diluvio, saghe che sono trasmesse da tempo immemorabile presso moltissimi popoli.
Anche l'astro che precipita sulla Terra e l'oscuramento del cielo, stando a La Violette, sono riferimenti alla catastrofe del Mesolitico: l'astro evoca l'esplosione nel cuore della Galassia. La deflagrazione diede origine ad una scarica di raggi cosmici ed ad una nube di polvere e detriti interstellari che avvolsero il sistema solare, precipitando il pianeta in un lungo periodo di tenebre e di gelo.
Osserva l'autore: "L'oscuramento del sole e l'arrossamento della luna di Ap. 6, che hanno delle corrispondenze nella storia di Ragnarok, rappresenterebbero un'invasione di polvere cosmica, mentre le stelle che si schiantano sulla terra si riferirebbero alla caduta di meteore. L'astro che precipita sulla Terra e l'oscuramento del cielo, stando a La Violette, sarebbero riferimenti alla catastrofe del Mesolitico: l'astro potrebbe evocare l'esplosione nel cuore della Galassia.
Il cap. 8 delinea sette catastrofi preannunciate da sette angeli che suonano delle trombe: sono calamità (siccità, intenso calore, polvere acida, sconvolgimenti climatici...) simili a quelli derivanti da un'incursione di polvere cosmica.
Lo studioso legge negli Scorpioni di Ap. 9, un adombramento della costellazione dello Scorpione il cui pungiglione punta verso il centro della Galassia. Più precisamente "la descrizione delle teste e delle zanne richiama alla mente i segni dell'Acquario e del Leone che sono orientati perpendicolarmente rispetto al centro galattico; quella dei corpi a forma di cavallo da guerra e delle code simili a quelle di scorpioni invece le costellazioni del Sagittario e dello Scorpione che lo fiancheggiano. Queste strane bestie raffigurate pure nella Sfinge egizia potrebbero indicare una connessione causale fra i raggi cosmici del centro galattico ed il fumo cosmico che oscura il sole?"
E' quindi la Rivelazione un messaggio dal passato? Vi sono allusi fenomeni cosmici? E' possibile, come è probabile che alcuni numeri codifichino manifestazioni astronomiche come il ciclo undecennale delle macchie solari o le costellazioni zodiacali o i sette pianeti. Più avanti vedremo come non si debba escludere che la raffigurazione immaginifica e simbolica del passato, evidenziata da La Violette, si riverberi sull'immediato futuro.
Come si può comprendere anche dallo studio sui sogni premonitori fatto da Hans Bender e descritto nel suo libro Precognizioni, veggenze, profezie (Edizioni Mediterranee, Roma 1990), e come concordemente viene riportato dagli scienziati Grazyna Fosar e Franz Bludorf nel loro libro L'intelligenza in rete nascosta nel DNA riguardo a quella che loro chiamano ipercomunicazione (una sorta di chiaroveggenza) molte comunicazioni nell'ambito delle manifestazioni extrasensoriali mostrano un evento lontano nello spazio o nel tempo con dettagli a volte incredibilmente precisi, ma volte anche con imprecisioni e distorsioni.
Per contro è pur vero che alcune di queste comunicazioni sono fin troppo precise come si è verificato col progetto grillflame e scanate e come è successo nel caso della profezia dell'incendio di Ahausen .
Del resto come non considerare la singolare coincidenza di alcune previsioni apocalittiche con le profezie tramandateci dagli antichi maya, dagli indiani d'america e da molti altri popoli nativi? Come non ricordare ad esempio l'affermazione di un capo tribù degli Hopi "Nel giorno della purificazione vi saranno ragnatele tessute avanti e indietro nel cielo", che sembra prefigurare i nostri cieli segnati dalle scie chimiche?
E come non notare invece le divergenze più o meno rilevanti che troviamo tra tali differenti profezie? Quali certezze possiamo nutrire per il nostro futuro più o meno prossimo? Ben poche.
Personalmente io credo che l'apocalisse biblica mescoli echi del passato e previsioni del futuro, perchè il futuro prossimo potrebbe essere molto simile al passato remoto. Le civiltà antediluviane a quanto pare già conoscevano l'energia nucleare sia civile che militare, e probabilmente anche tecnologie molto più terribili e pericolose.
Al di là degli eventi cosmici la catastrofe potrebbe essere stata innescata anche dall'uso negativo di tecnologie avanzate che avrebbero provocato il disastro del 9.600 a.C., come riferisce anche il (per alcuni versi discutibile) profeta dormiente Edgar Cayce.
Temo proprio che la storia si ripeta, anche se con delle varianti che potrebbero essere di non poco conto per l'esito finale, che speriamo sempre sia dei migliori, anche se in mezzo ci saranno di sicuro prove molto dure da sopportare per l'umanità tutta. Lo ripeto, è giusto sperare per il meglio, anche perchè noi costruiamo la realtà col nostro pensiero, e focalizzarsi su sentimenti negativi può portare ad farli avverare. L'accento eccessivo posto sulle profezie apocalittiche potrebbe paradossalmente essere utile a chi chi domina, perché servirebbe a generare emozioni negative che contribuiscono a generare un futuro funesto.
Non solo é stato dimostrato scientificamente che la mente/coscienza può influenzare la realtà fisica ma gli studi del PEAR sui generatori di numeri casuali mostrano come tale effetto venga amplificato quando gruppi di persone condividono la stessa emozione; ciò significa che in una lunga serie di numeri causalmente generati dalla macchina (che fornisce casualmente il numero uno oppure il numero zero) il risultato si discosta notevolmente dall'equipartizione (50 % di zero e 50% di uno) quando la macchina é soggetta alle influenze di una forte emozione condivisa da un folto gruppo di persone.
Difficile valutare fino a che punto l'effetto della mente creatrice possa modificare la realtà fisica del mondo in cui viviamo, ma di sicuro il credere con troppa fede ad una catastrofe apocalittica può generare i presupposti perché essa si relizzi, anche perché potrebbe generare un'accettazione passiva del regime orwelliano e totalitario che piano piano si sta instaurando.
Del resto anche sottovalutare certe possibilità o scartarle come assolutamente impossibii potrebbe controproducente, anche perchè molte delle tribolazioni preannunciate dall'apocalisse possono essere portate da una sorta di moderni "angeli della morte", ovvero da quei mezzi alati che vengono utilizzati per spargere scie chimiche su tutto il pianeta, scie che possono a lungo andare causare carestie e malattie, che possono avere un distruttivo impiego militare, e che possono essere utilizzate in sinergia con emissioni elettromagnetiche a forte intensità (HAARP) per generare catastrofi innaturali, alluvioni, uragani e terremoti artificiali; catastrofi che vengono considerate da taluni politici come ottime occasioni per accelerare la costruzione di un despotico Governo Mondiale.
Interpretazioni dell'apocalise parte 1, tratta dal blog di Zret:
L’Apocalisse o Rivelazione è l’ultimo libro del Nuovo Testamento. “L'Apocalisse (dal greco apokalypto, rivelo) si presenta come opera di Giovanni (1,1), ma molti studiosi ritengono che non sia stata scritta dall'autore del Quarto Vangelo. Per la datazione si pensa al periodo che seguì alla persecuzione (?) di Nerone (65-70) o alla fine del regno di Domiziano (91-96).
Gli strumenti espressivi della letteratura apocalittica sono le visioni, l'apertura dei cieli, le comunicazioni degli angeli, soprattutto il simbolismo (numeri, immagini e scene). Pur appartenendo al genere descritto, l'Apocalisse si distingue per tratti di grande originalità. (…) È una lettura profetica della storia ed un messaggio di consolazione".
Non mi soffermo sulla vexata quaestio circa la paternità del testo né sulla genesi né sulla datazione. Mi limito ad osservare che originariamente il libretto fu concepito forse in un ambito gnostico-cristiano non scevro di influssi ebraici: al nucleo originario furono poi aggregate, non sempre in modo del tutto coerente, altre parti. Vorrei qui, senza la presunzione né la pretesa di essere esauriente, solo tirare un po' le somme circa le principali interpretazioni dell'opuscolo.
Interpretazione storico-astronomica
Questa esegesi è sostenuta in particolar modo dallo statunitense Paul La Violette, cosmologo e scienziato dei sistemi. La Violette reputa che i principali eventi descritti in Apocalisse non si riferiscano al futuro, ma al passato, ad un'epoca preistorica collocabile intorno al 10.500 a.C., allorquando la Terra conobbe la fine dell'ultima era glaciale causata da una superonda galattica che investì il pianeta. Quest'onda, proveniente dal centro della Via Lattea, avrebbe provocato immani cataclismi: inondazioni, estinzioni di molte specie animali e vegetali, cambiamenti climatici, scomparsa di antiche civiltà. Questa catastrofe è adombrata nei "miti" del diluvio, saghe che sono trasmesse da tempo immemorabile presso moltissimi popoli.
Anche l'astro che precipita sulla Terra e l'oscuramento del cielo, stando a La Violette, sono riferimenti alla catastrofe del Mesolitico: l'astro evoca l'esplosione nel cuore della Galassia. La deflagrazione diede origine ad una scarica di raggi cosmici ed ad una nube di polvere e detriti interstellari che avvolsero il sistema solare, precipitando il pianeta in un lungo periodo di tenebre e di gelo.
Osserva l'autore: "L'oscuramento del sole e l'arrossamento della luna di Ap. 6, che hanno delle corrispondenze nella storia di Ragnarok, rappresenterebbero un'invasione di polvere cosmica, mentre le stelle che si schiantano sulla terra si riferirebbero alla caduta di meteore. L'astro che precipita sulla Terra e l'oscuramento del cielo, stando a La Violette, sarebbero riferimenti alla catastrofe del Mesolitico: l'astro potrebbe evocare l'esplosione nel cuore della Galassia.
Il cap. 8 delinea sette catastrofi preannunciate da sette angeli che suonano delle trombe: sono calamità (siccità, intenso calore, polvere acida, sconvolgimenti climatici...) simili a quelli derivanti da un'incursione di polvere cosmica.
Lo studioso legge negli Scorpioni di Ap. 9, un adombramento della costellazione dello Scorpione il cui pungiglione punta verso il centro della Galassia. Più precisamente "la descrizione delle teste e delle zanne richiama alla mente i segni dell'Acquario e del Leone che sono orientati perpendicolarmente rispetto al centro galattico; quella dei corpi a forma di cavallo da guerra e delle code simili a quelle di scorpioni invece le costellazioni del Sagittario e dello Scorpione che lo fiancheggiano. Queste strane bestie raffigurate pure nella Sfinge egizia potrebbero indicare una connessione causale fra i raggi cosmici del centro galattico ed il fumo cosmico che oscura il sole?"
E' quindi la Rivelazione un messaggio dal passato? Vi sono allusi fenomeni cosmici? E' possibile, come è probabile che alcuni numeri codifichino manifestazioni astronomiche come il ciclo undecennale delle macchie solari o le costellazioni zodiacali o i sette pianeti. Più avanti vedremo come non si debba escludere che la raffigurazione immaginifica e simbolica del passato, evidenziata da La Violette, si riverberi sull'immediato futuro.
Armageddon, tratta dal blog di VidiVici:
L’altro giorno, colto da estasi mistica, sono andato a cercare su Wikipedia la parola Armageddon ed ho elaborato, quasi per caso, una teoria abbastanza interessante e anche un pochino inquietante (è un pò lunga ma ne vale la pena...).
Iniziamo dalla parola "Armageddon", che Wikipedia definisce in questo modo:
“indica la battaglia finale tra i re della terra (incitati da Satana) e il Dio dei cristiani, tra il bene e il male di cui si parla nell'Apocalisse, nel Nuovo Testamento, oppure, più genericamente, indica una catastrofe apocalittica.
Il termine viene spesso usato per indicare la battaglia in sé oppure, nella sua accezione più estesa, l'Apocalisse stesso.”
“indica la battaglia finale tra i re della terra (incitati da Satana) e il Dio dei cristiani, tra il bene e il male di cui si parla nell'Apocalisse, nel Nuovo Testamento, oppure, più genericamente, indica una catastrofe apocalittica.
Il termine viene spesso usato per indicare la battaglia in sé oppure, nella sua accezione più estesa, l'Apocalisse stesso.”
Facendo delle veloci ricerche ho scoperto che le figure centrali dell’Apocalisse sono gli angeli che vengono citati esplicitamente molto di più che in qualsiasi altro libro della Bibbia. Questi sono sette e versano "e sette coppe dell'ira di Dio" sulla Terra. L'Armageddon viene dopo il versamento della sesta coppa:
“ Poi il sesto angelo versò la sua coppa sul gran fiume Eufrate, e le sue acque si prosciugarono perché fosse preparata la via ai re che vengono dall'Oriente. E vidi uscire dalla bocca del dragone, da quella della bestia e da quella del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane. Essi sono spiriti di demoni capaci di compiere dei miracoli. Essi vanno dai re di tutta la terra per radunarli per la battaglia del gran giorno del Dio onnipotente. (Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti perché non cammini nudo e non si veda la sua vergogna). E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Harmaghedon”
Viene menzionato a questo punto in modo esplicito un esercito proveniente da oriente composto da 200 milioni di soldati. Il tutto si conclude come tutti noi ben sappiamo: la distruzione del mondo, la resurrezione dei morti, il Giudizio Universale, ecc... Quindi, riassumendo liberamente il succo è questo:
“Il sesto angelo verserà la coppa dell’ira di Dio nell’Eufrate e preparerà così la via per i re che vengono dall’oriente con un esercito di 200 milioni di soldati che si raduneranno in un luogo che in ebraico è chiamato Harmaghedon.”
L’interpretazione ufficiale dell’Apocalisse riconduce questi fatti futuri ad eventi facenti riferimento alla storia o alla mitologia ebraica. Io, però, ho avuto questa idea: e se in realtà questa fosse una vera e propria profezia non scirtta in modo simbolico e metaforico (alla Nostradamus, per intenderci) ma che volesse esplicitamente narrare quello che accadrà?
Chiaramente per comprenderla a fondo dovremo tradurre alcuni termini dalla visione di uomini vissuti 2000 anni fa alla nostra attuale concezione della realtà. Proviamo allora a fare questo esperimento.
Sempre su Wikipedia ho cercato il termine angelo e ho trovato la seguente definizione:
“Il termine ha origine dal latino angelus, a sua volta derivato dal greco ἄγγελος, ánghelos, che significa inviato, messaggero.
La parola ebraica più simile ad angelo è מלאך, mal'ach, che ha il medesimo significato.”
Attenzione però, perché viene specificato anche questo:
“In inglese angelo è usato anche per אביר, abbir (lett. "potente" nel Salmo 78,25), per אלהים, Elohim (lett. "Divinità" nel Salmo 8,5), e per l'oscuro אלהים, shin'an nel Salmo 68,17.”
Quindi nella lingua più usata nel mondo occidentale “Angelo” vuol dire “Potente”.
Si parla, allora, non più di 7 angeli con il vestitino bianco e le alucce ma di 7 potenti! Cominciate a capire?
Sempre da Wikipedia:
“Gruppo dei Sette (di solito abbreviato in G7) è stato chiamato in passato il vertice dei capi di governo delle sette nazioni più industrializzate del mondo (almeno al momento in cui fu costituito). Esso si tenne annualmente dal 1976, quando il Canada aderì al Gruppo dei Sei (Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti).
Dal 1997 è stato soppiantato dal G8 che è il vertice dei capi di stato dei già menzionati stati più la Russia. Sopravvive, però, nella forma di mini-vertici che i ministri delle finanze dei sette paesi dell'ex-G7 tengono più volte nel corso dell'anno per discutere di politica economica.
Il G8 è un'organizzazione formata dai 7 paesi più industrializzati del mondo più la Russia. Più correttamente quindi si potrebbe parlare di G7+1”
Seguendo questa logica il Sesto Angelo o sesto potente dovrebbe corrispondere con gli Stati Uniti.
Ma cosa hanno ha che fare gli USA con il fiume Eufrate? Forse non tutti sanno che l’Eufrate è il principale fiume di una nazione con la quale gli Stati uniti, soprattutto negli ultimi tempi non hanno avuto rapporti particolarmente amichevoli: l’IRAQ (ma scorre anche in Siria...).
Tra l’altro negli eventi che precedono l’Armageddon l’Apocalisse descrive anche la caduta di Babilonia come evento scatenante della fine del mondo. Babilonia corrisponde, guarda caso, all’odierna Bagdad che non sembra se la passi bene…
Continuiamo questo simpatico giochetto.
La “coppa dell’ira di Dio” è facilmente identificabile con la guerra anche se ho anche un’altra interpretazione della quale voglio parlare alla fine…
Chi ha oggi un “esercito di 200 milioni di uomini” e sta ad oriente? Indovinare è facile come sparare ad un elefante in una gabbia ma guardate cosa ho trovato sempre su Wikipedia:
“L'esercito cinese è composto attualmente di 2.250.000 persone (…).Per questo imponente numero di uomini è l'esercito tuttora più numeroso al mondo. Inoltre è dotato di alcune armi atomiche, oltre a numerosi altri armamenti modernissimi. Infine c'è da dire che 2.250.000 sono le persone del solo esercito stabile: viene infatti calcolato 667.657.509 persone potrebbero essere richiamate alle armi in caso di guerra, e che 550.265.789 di esse sono già pronte per la guerra. Tale imponente numero è dovuto al fatto che nell'Esercito Popolare di Liberazione vengono richiamate anche le donne, che in caso di eventuale guerra verrebbero mandate in prima linea come gli uomini”
Chiaramente al tempo in cui fu scritto il libro dell’Apocalisse le donne erano scarsamente considerate e non sarebbero mai state annoverate tra i “veri” soldati. Dimezzando all’incirca il numero dei 550 milioni di soldati attualmente pronti per la guerra si ottiene, sempre per una straordinaria coincidenza, proprio un numero molto vicino a quello citato nell’Apocalisse.
Vediamo ora cosa significa la parola "Armageddon". Sempre da Wikipedia:
“Il termine Armageddon nella Sacra Scrittura compare in un solo verso del Nuovo Testamento, nel Libro dell'Apocalisse 16,16, dove si dice sia un termine ebraico, ma si pensa che esso derivi dalle parole ebraiche Har Megido (הר מגידו), che significa "la collina di Megiddo".
Quindi Armageddon indica un luogo reale e attualmente esistente (cercatelo su Google Maps). E’ una collinetta che si trova in Israele, in una zona che definire calda è quantomeno un eufemismo.
Ricapitolando, possiamo rileggere il riassunto della battaglia finale descritta nell’Apocalisse apportando le opportune sostituzioni in modo da renderlo più facilmente intelleggibile ad un uomo della nostra epoca:
“Gli Stati Uniti d’America muoveranno guerra all’Iraq devastandolo e creeranno così le condizioni per un attacco da parte dell’esercito della Repubblica Popolare Cinese. Il terreno di scontro sarà Israele”.
Direi che è abbastanza chiaro e anche abbastanza plausibile!
Dimenticavo la coppa dell’ira. Bisogna ricordare che alcuni fenomeni che oggi noi conosciamo sarebbero stati molto difficili da spiegare agli uomini vissuti centinaia di anni fa. Per rendere meglio l’idea, ha volte, non c’è modo migliore che quello diretto per immagini.
Amen
P.S.: E non venite a dirmi che mi manca la fantasia ....
Annotazione finale sulle profezie neotestamentarie.
(l'enfasi, ovvero il grassetto, è ovviamente una mia aggiunta)
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 24, 36-39)
36 Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre. 37 Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell`uomo. 38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell`arca, 39 e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell`uomo.
Queste parole impongono due riflessioni:
1) Gesù, profeta apocalittico vicino alla tradizione essena (se non era un esseno anch'egli), profetizza un'apocalisse che si manifesta improvvisamente come improvviso fu il "diluvio" (ovvero presumibilmente la catastrofe che pose fine alle civiltà antediluviane fra le quali quella di "Atlantide").
2) Per quanto queste parole non lo dicano esplicitamente, sembrano adombrare un destino ciclico, che si ripresenta dopo 10.600 anni, come ciclica è la storia delle successioni dei "mondi" secondo la tradizione e le profezie dei Maya (e secondo la vagamente similare tradizione vedica indiana).
3) Le profezie di Gesù riportate dai vangeli sono vaghe ed imprecise quanto meno sul piano temporale; che dire del passaggio di Mt 24, 36 ove sta scritto In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo accada? Un errore di 2.000 anni?
Le profezie dei Maya invece sembrerebbe che abbiano colto in pieno molti segni cosmici.
Primo.
ReplyDeletecorrado, bastava citare questa frase, invece di scassare la uallera con questo florilegio di minchiate:
"P.S.: E non venite a dirmi che mi manca la fantasia ...."
ilpeyote uallera
Coooosmico!!!
ReplyDeleteUna bella scorpacciata di fuffa di primo mattino.
ReplyDeleteL'ignoranza e la superficialità di corrado sono talmente vaste che non riesco davvero a capacitarmi sia laureato in fisica, proprio non ci riesco. Un pensiero e solidarietà incondizionata ai suoi studenti e a quelli di zret.
ReplyDeleteSono Ateo e tutte queste cose "religiose" mi fanno ancora più Ateo
ReplyDeleteNon sono riuscito a leggere questo post, ma sembra avere i crismi della minchiata galattica.
ReplyDeleteGigi il Troione
@Rac Shade
ReplyDeletebravo ad averlo letto tutto, a me ha rafforzato il concetto di "ateo" dopo 4 righe!!!!
manca l'unicorno petomane
ReplyDeletepraaaaaaaaaa !!!
ReplyDeleteeccomi
l'unicorno petomane
Rac, frankbat, qui non c'entra niente essere atei o credenti, c'e' solo il fatto che il Penna ha sparato una delle sue solite sequele di michiate
ReplyDelete@The Foe-Hammer
ReplyDeletehai ragione, ovviamente, piu' che altro volevo commentare il fatto che Rac fosse riuscito a digerire tutto il post.
Concordo sulla sequela di minchiate!
Santa polenta, che sequenza colossale di noiosissime cazzate...
ReplyDeleteQuasi quasi meglio quando straparla di vaccini, almeno lì ci si può incazzare, qui cascan solo le palle...