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Gli esperimenti coi numeri casuali del PEAR e la precognizione
CLICCA QUI per ulteriori informazioni precedentemente publicate sull'esperimento di Princeton)
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Nei sotterranei d'una polverosa libreria di Edinburgo, giace una scatoletta nera non più grande di due pacchetti di sigarette affiancati, che sforna continuamente numeri a caso. A prima vista sembra uno strumento molto banale, una scatola metallica che contiene un microchip di quelli che si trovano nei calcolatori tascabili, ma secondo eminenti scienziati, avrebbe straordinari poteri: sarebbe "l'occhio" d'una macchina in grado di sbirciare nel futuro! Pare infatti che l'apparecchio abbia percepito i fatti dell'11 Settembre 2001 ben 4 ORE PRIMA CHE AVVENISSERO, anche se gli scettici non sono molto d'accordo.
Il fatto si é però ripetuto altre volte, compreso lo scorso 26 Dicembre, quando l'apparecchio ha segnalato lo tsunami nell'Oceano Indiano, STAVOLTA CON un LARGO ANTICIPO DI BEN 24 ORE. A questo punto anche gli scettici devono ammettere che c'é qualcosa di strano in questo dispositivo che, lo ricordiamo ai lettori, non fa altro che "lanciare una monetina", milioni di volte al minuto, fornendo il risultato, testa o croce (rappresentato da zero e da uno su un grafico). Teoricamente per ogni cento "lanci" non dovremmo discostarci da 50 "testa" e 50 "croce", ma prima del verificarsi dei suaccennati eventi catastrofici, i dati erano totalmente diversi da quanto ci si potesse attendere (vedi figura, dove la linea verde rappresenta il normale risultato della somma dei testa e croce, dato che +1 e - 1 dà zero).
"E' un fatto sconvolgente," ha dichiarato il Dr. Roger Nelson, ricercatore emerito dell'Università di Princeton e capo del Global Consciousness Project (GCP), "per ora brancoliamo nel buio."
Lo scopo della ricerca é scoprire se esista o meno un collegamento inconscio dell'umanità ad una "mente collettiva"CUI TUTTI POSSIAMO ACCEDERE SENZA SAPERLO, quella che gli Spiritualisti chiamano "Akashic Records". I dati fin'ora raccolti dimostrerebbero non solo questo fatto, già di per sè sconvolgente, ma addirittura che l'apparecchio potrebbe predire il futuro!
Da ciò ne é conseguito che ben 75 Scienziati di diverse discipline e provenienti da tutto il mondo (41 Nazioni), si sono recati a Princeton per prendere parte allo studio, che é al momento il più lungo mai condotto sul paranormale. Studi di questo tipo normalmente si "sgonfiano" col passare del tempo, ma cio' non é avvenuto col GCP (che é iniziato nel '74), il problema é semmai interpretarne i risultati.
Il primo ad indagare sui fenomeni paranormali con rigore scientifico, é stato il Professor Robert Jahn ed é sua l'idea del generatore di numeri casuali. Nei primi tempi della ricerca, egli si recava in mezzo alla strada, chiedendo ai passanti di concentrarsi sul suo "BlackBox". In seguito si rivolse a gruppi di meditazione, ottenendo sempre gli stessi sconvolgenti risultati: l'apparecchio alterava la corretta sequenza di generazione dei numeri casuali e la linea del grafico che ne risultava, si discostava notevolmente da quella totalmente piatta che ci si aspettava di vedere, come se vi fosse stata una qualche misteriosa interferenza esterna a falsare il ritmo dei "lanci"!
Nei decenni successivi, grazie allo sviluppo di Internet, piu' Istituti di ricerca si sono collegati fra loro, fino ad avere in funzione più di 40 generatori sparsi per tutto il pianeta. Il primo risultato eclatante ci fu il 6 settembre del 97, quando un miliardo di persone seguì in diretta mondiale i funerali di Lady Diana, producendo una vistosa deviazione verso l'alto della curva di tutti i generatori.
Il Dr. Nelson non fu in grado di fornire una spiegazione valida del fenomeno, l'unica ipotesi che si poteva formulare era di tipo paranormale: l'emozione suscitata dall'evento incideva in qualche modo sugli apparecchi.
A tutt'oggi, gli "Eggs" (uova, il soprannome dato alle scatole nere) sono arrivati a ben 65 unità, sparsi in ben 41 nazioni e collegati giorno e notte via Internet. Oltre agli eventi succitati, sono stati rilevati il bombardamento della NATO sulla Jugoslavia e l'affondamento del sottomarino Russo Kursk. Naturalmente la tragedia delle Twin Towers é il "pezzo forte" di questa strana ricerca ai confini della Scienza, dato che il rilevamento é avvenuto 4 ore PRIMA degli eventi e non DURANTE l'attacco, (vedi immagine qui sotto) lasciando gli Scienziati ancora più sconcertati. Essi, per quattro ore, intuirono che qualcosa di terribile stava per accadere, ma non sapevano né dove, né quando.
La stessa situazione si é ripetuta il 26 Dicembre scorso, questa volta con un "preavviso" salito ad addirittura 24 ore! Gli scettici si difendono debolmente, affermando che c'é sempre qualche grosso evento drammatico nel mondo e che le rilevazioni potrebbero essere puramente casuali, ma - purtroppo per loro - questa possibilità é pari ad una contro un milione... !
Le leggi della fisica ci dicono che il tempo puo' scorrere sia avanti che indietro, per cui potremmo ipotizzare che queste "onde" temporali, questo "flusso e riflusso" per noi impercettibile, possa essere avvertito a livello inconscio da tutti noi e manifestarsi come un "deja-vu", ovvero come un "ricordo del futuro". Lo dimostrerebbe un altro esperimento, condotto su volontari le cui funzioni vitali ( EEG, ECG, CONDUTTIVITà DELLA PELLE) venivano monitorate durante la proiezione di foto su uno schermo. Finché le foto riproducevano immagini a scarso impatto emotivo -come paesaggi, volti umani, animali- i soggetti non mostravano particolari reazioni (aumento del battito cardiaco, alterazioni del'EEG, ecc.) mentre si assisteva ad un brusco incremento di tali attività quando le immagini presentate erano particolarmente impressionanti. Fin qui tutto normale, ma dopo un po' gli sperimentatori notarono che tali reazioni si verificavano alcuni secondi prima della comparsa delle immagini ad alto impatto emotivo, come se i soggetti fossero in grado di prevederne la proiezione, cosa che non potevano assolutamente sapere nemmeno gli scienziati stessi, in quanto la sequenza fotografica era totalmente casuale.
Alla luce di quanto fin qui esposto, ne consegue che gli esseri umani sarebbero in grado di prevedere il futuro e di essere inconsciamente coscienti (mi si perdoni il gioco di parole) di eventi catastrofici o particolarmente drammatici, che avvengono ai loro simili.
Gli Scienziati che partecipano a questa interessante ricerca non si sbilanciano troppo, per paura del ridicolo, ove si trovasse una spiegazione più "terrena", e si limitano a dire che il fenomeno é interessante e merita ulteriori approfondimenti.
"Ci é stato insegnato che siamo individui e che dobbiamo esistere come tali in una società, ma questo non é vero" ha detto il Dr. Nelson, che continua: "Forse siamo tutti connessi l'un l'altro e molto più intimamente di quanto sappiamo."
Lasciamo ai nostri lettori il giudizio finale e personale su queste conclusioni che non ci sentiamo di criticare, perché in linea col nostro modo di pensare da "scettici aperti ad ogni possibile spiegazione".
OBAMA E LA COSCIENZA COLLETTIVA (23-01-09)
Anche il 21 Gennaio scorso, PRIMA e durante l'insediamento di Obama alla Casa Bianca, è successo lo stesso, ovvero vi è stata una deviazione enorme della sequenza numerica (la cui somma algebrica dovrebbe essere sempre pari a zero); come dire che tirando in aria una monetina per 450 volte di seguito, fosse uscito sempre testa o sempre croce. Date un'occhiata al grafico ... E' incredibile!
Effettivamente questa teoria (chiamata Global Consciousness) mi affascina, sopratutto perchè a studiarla e a commentarla non sono i soliti fuffari paranoici ma studiosi seri. Certo, fa parte di quelle cose da prendere con la dovuta scietticità e ponderatezza, ma comunque risultana quantomeno interessante.
ReplyDeleteC'e' qualcosa che corrado non si beva? (a parte l'acqua piovana di rosario)
ReplyDeletePer me crede anche nell'unicorno petomane
ReplyDeleteA parte tutto, magari si potrebbe anche notare che i microchip non generano numeri casuali ma solo PSEUDO-casuali? Ovviamente avrebbe un senso sottolinearlo se potesse avere un senso anche tutto il discorso rimanente...
ReplyDeletecorrado ma i calcoli per le probabilità li hai fatti tu?
ReplyDeletese si allora, vista la tua nota incapacità a fare calcoli (ad esempio la dimensione di un boeing 747 a 10 Km di distanza), sono sicuramente sbagliati
Mikhail Lanart-Hastur
Scusate, forse ho capito male io, ma confrontando quanto scritto da corrado fisico di 'sto randazzo
ReplyDelete"Naturalmente la tragedia delle Twin Towers é il "pezzo forte" di questa strana ricerca ai confini della Scienza, dato che il rilevamento é avvenuto 4 ore PRIMA degli eventi e non DURANTE l'attacco, (vedi immagine qui sotto) lasciando gli Scienziati ancora più sconcertati. Essi, per quattro ore, intuirono che qualcosa di terribile stava per accadere, ma non sapevano né dove, né quando."
e il grafico c'è qualcosa che non torna. Nel grafico è scritto in rosso "... from 10 min before to 4 hours later..." eccetera. I rilevamenti son stati quindi effettuati DURANTE gli avvenimenti dell'11/9. In ascissa, infatti, è indicata l'ora (dalle 9 in poi). Infine: i rilevamenti fatti quando sono avvenuti gli eventi "salienti" non corrispondono a dei picchi, che si verificano prima o dopo. Se sbaglio, ditelo.
ilpeyote precisino ma incerto
Anon, bisogna fare un distinguo. I numeri pseudocasuali che dici tu sono quelli generati da algoritmi particolari che, appunto, non generano vere sequenze casuali ma pseudocasuali che essenzialmente difettano dell'impredicibilità e della irriproducibilità propria di una sequenza casuale.
ReplyDeleteI dispositivi utilizzati dall EEG sono dispositivi che, attingendo a sorgenti entropiche come il rumore di fondo cosmico o atmosferico, i tempi di decadimento di materiale fissile etc, forniscono vere sequenze di numeri casuali.
Il fascino, per quanto mi riguarda, a riguardo della generazione dei numeri casuali e, di conseguenza, di questa teoria, si basa sul fatto che esistano o no vere sequenze casuali, e quindi il caso.
Per spiegarmi meglio, al momento attuale per generare numeri casuali ci si basa su aspetti e fenomeni che la scienza attuale non è in grado di prevedere in modo esatto, o che comunque risultano troppo complicati per essere modellati in modo deterministico (vedi: teoria del caos). Ma è solo un problema di ignoranza e limitatezza di risorse di calcolo? O esiste veramente qualcosa che semplicemente non può essere modellato, simulato e predetto dalla scienza? Albert Einstein credeva fermamente nella prima ipotesi (dio non gioca ai dadi), di fatto asserendo che la storia dell'universo è stata scritta nel momento stesso in cui si è formato. La seconda invece asserisce che non tutto è deterministico, che alcune cose sono governate dal puro caso. La scienza dell'ultimi decenni si è spostata verso quest'ultima ipotesi, ma il dibattito è ancora aperto.
E' incredibile la capacità di questi fuffari di attrarsi fra loro. E' sufficiente che si scriva un articolo ridicolo come questo, ed ecco che arrivano a fiotte altri fuffari a scopiazzarlo sul proprio blog.
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