L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

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Thursday, July 26, 2012

Ogni sintomo è un messaggio? (L'ernia al disco)

http://scienzamarcia.blogspot.co.uk/2012/07/ogni-sintomo-e-un-messaggio-lernia-al.html

Ogni sintomo è un messaggio? (L'ernia al disco)

Per quanto dubiti dalle interpretazioni eccessivamente psicologiche delle malattie, è indubbio che molti malesseri siano causati o con-causati da un fattore psichico. Gli studi della psico-neuro-immunologia hanno mostrato da tempo le connessioni tra psiche, sistema nervoso, apparato endocrino e apparato immunitario, dando una solida base scientifica alla psicosomatica. Ad esempio è stato provato con degli esperimenti che lo stress indebolisce il funzionamento del sistema immunitario esponendo l’organismo a più frequenti raffreddori.

Più difficile motivare su base scientifica alcune connessioni particolari, come quella tra allergia e psiche (forse in alcuni casi è valida, ma come mai cambiando dieta si sta molto meglio? [magari si eliminano cibi a cui si e' allergici? che ne dici corrado? puo' essere?]) o tra ernia e psiche. Secondo me occorre essere mentalmente aperti alla possibilità che un problema psichico possa marcare profondamente il nostro corpo fino a generare una malattia, senza per questo dover pensare che ogni nostro malanno sia realmente causato a livello profondo da un problema o da un trauma a livello psichico. E attenzione ovviamente a pensare che ogni malattia si possa curare solo identificando (e risolvendo) la causa psicologica che l’avrebbe innescata, potrebbe non funzionare e nel frattempo la malattia potrebbe acuirsi.

A tal proposito ho letto e trovato interessante il libro di Claudia Rainville “Metamedicina - Ogni sintomo è un messaggio” (edizioni Amrita, Torino), che affronta appunto queste tematiche. Pur se dubito di alcuni nessi psicologici da lei indicati occorre riconoscere che le sue affermazioni non sono perentorie, ma che molto onestamente utilizza le parole “spesso” , “a volte”.

Ad esempio secondo Claudia Rainville l’ernia del disco è spesso legata “al desiderio di farla finita con una struttura in cui ci si sente prigionieri, ma dalla quale non vediamo via d'uscita”. Nel suo libro fa l’esempio di una persona guarita quando decide di togliersi da questa condizione di stallo. A pagina 209-210 leggiamo la seguente storia:
Hans e l'ernia del disco. Lavorava a un progetto governativo per l'assistenza giovanile. Quei ragazzi gli erano simpatici, li capiva, sapeva di cosa avevano bisogno e che cosa avrebbe potuto aiutarli; tuttavia aveva a che fare con un comitato che non lavorava mai con i giovani, ma gestiva i programmi e gli stanziamenti. Tutte le sue ottime idee vennero respinte in blocco perché non rientravano nei programmi già predefiniti. Hans avrebbe avuto voglia di man­darli tutti al diavolo, di aprire una scuola tutta sua, ma non ne aveva i mezzi (…) Si sentiva prigioniero in questa struttura. Hans si faceva eccessivamente carico dei problemi di questi ragaz­zi: il senso di impotenza che provava lo induceva a voler cambiare il mondo e le sue regole. Quando restituì ai giovani la responsabi­lità di loro stessi si accorse che, se il programma non fosse stato utile, sarebbe toccato a loro farlo sapere alle autorità che, dopo tutto, avevano creato il progetto per aiutarli. Hans mollò la presa e guarì completamente dall'ernia del disco.

12 comments:

  1. la solita idiozia alternativa, se non l'avete mai avuta non scrivete queste scemenze sull' ernia al disco dato che è palese la vostra ignoranza in materia LOL

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  2. La prima parte sulla psicosomatica e' anche interessante. Poi la butta in vacca.

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    1. Heee ma questa ha preso ispirazione da un noto Hamer ti dice niente "nuova medicina germanica" cambiano gli attori ma la fuffa è sempre quella

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    2. La cosa figa e' che buttano li una cosa plausibile e peraltro accettata in medicina per poi estremizzarla senza logica e attaccare la medicina cattiva.

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    3. Dr. Hamer ha fatto degli studi per anni prima di presentare le sue teorie che in realta' hanno delle fondamenta nella fisica quantistica. Se non avete mai provato a liberarvi delle vostre emozioni, vi consiglio di provare e poi dire la vostra, non come fanno tutti, buttare in vacca il lavoro di persone che si impegnano seriamente per la salute degli altri. le vostre risposte sono tipiche di coloro che non hanno nemmeno idea di cosa si stia parlando. prima leggete, istruitevi, provate e poi dite la vostra.

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    4. Buongiorno Elisabetta Rebuffi. Vuole cortesemente spiegarci quali fondamenta nella fisica quantistica avrebbero le teorie di hamer?
      Lasciamo perdere il liberarsi delle proprie emozini e cazzate simili e parliamo di MEDICINA e di ciarlatani condannati per aver causato la morte dei propri pazienti.
      Attendo trepidante (e mi sa tanto anche invano) i dettagli sulle fondamenta quantistiche.

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  3. This comment has been removed by the author.

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  4. Ragazzi, volevo segnalare un blog che se ben esplorato può regalare ore di grasse risate
    http://www.neovitruvian.it/category/blog/
    Qui potrete finalmente capire come funziona il progetto monarch dai filmati di Kate Perry e scoprire tutta la simbologia occulta nascosta nei film in sala.....DELIRIO A VETTE INIMMAGINABILI

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    1. ciao, in passato avevo ripreso un po' dei post di questo demente (ad esempio guarda qui), ma e' troppo demente e alla fine l'ho lasciato perdere perche' e' come sparare sulla croce rossa. dev'essere un bimbiminkia quindicenne...

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  5. La cosa che mi fa più ridere di questi fanfaroni è che quando a loro serve farsi curare, non applicano mica i metodi alternativi, corrono subito dai dottori canonici.

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  6. Ad esempio secondo Claudia Rainville l’ernia del disco è spesso legata “al desiderio di farla finita con una struttura in cui ci si sente prigionieri, ma dalla quale non vediamo via d'uscita.

    Se si fa leggere questa cazzata galattica a qualcuno che soffre realmente di ernia al disco, come minimo questa Claudia Rainville si becca un bel meritato vaffanuculo.
    Sono pressoché sicuro che la persona che cita la Claudia non soffrisse affatto di ernia al disco, probabilmente si é solo persuaso di averla, in altre parole é possibile si trattasse solo di un ipocondriaco che é guarito dalla sua fissazione.

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  7. Buongiorno,
    nel 2011 ho iniziato a lavorare in una struttura simile ma con un altra popolazione in Svizzera. Marzo 2012 mi venne diagnostica un'ernia discale. Ebbene ho vissuto la stessa cosa di questo signore, le stesse sensazioni, la stessa impotenza, la voglia di cambiare il mondo, le sue regole, ma io non ho mollato. Pure le mie idee non venivano prese in considerazioni, e soffrivo per queste persone. Nel maggio 2012 mi sono fatto operare dopo 2 mesi di sofferenza, morfina alla fine. Tuttora lamento dolori, dall'altra parte, tuttora continuo a portare la loro sofferenza. PF come posso mettermi in contatto con il creatore di questo blog?

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