http://www.tankerenemy.com/2009/05/neve-appiccicosa-mercalli-indaga.html
Neve appiccicosa: Mercalli "indaga"
Durante la trasmissione "Che tempo che fa", andata in onda il 16 maggio 2009, tra il meteorologo(?) Luca Mercalli ed il conduttore Fabio Fazio, è intercorso un breve dialogo imperniato sulle segnalazioni di alcuni telespettatori circa una sostanza appiccicosa accumulatasi sulla neve. Si può ragionevolmente pensare a composti chimici di ricaduta collegati alle irrorazioni: potrebbe trattarsi di gel di silicio o di qualche altro intruglio venefico diffuso con gli aerei.
Tuttavia siamo tranquilli, perché il Mercalli ha garantito che il "Laboratorio della neve e dei suoli alpini" dell'Università di Torino presto esaminerà dei campioni di neve per stabilirne la composizione. Il responso sarà che la neve contiene sabbia del deserto stranamente attaccaticcia o tracce di inquinanti provenienti da stabilimenti industriali. Questa sarà la versione ufficiale: la verità è un'altra e facilmente intuibile.
Dal sito Cieliliberi traiamo il dialogo succitato.
Trascrizione delle battute tra Mercalli e Fazio.
Mercalli: Ci sono giunte molte segnalazioni da alcuni telespettatori che chi pratica lo sci fuori pista in questo periodo, ritorna a valle con gli sci completamente ricoperti da una sostanza catramosa che si accumula sulla neve, una sorta di materiale vischioso che impedisce, perfino, agli sci di muoversi quando si arriva al termine, così della gita.
Fazio: Ma dove questo, scusi?
Mercalli: Nelle Alpi occidentali, in generale, dal cuneese fino ad arrivare all'Ossola sono giunte alcune di queste segnalazioni.
Fazio: gli U.F.O. (sic)
Mercalli: Chi lo sa.
Fazio: Chiediamo a Giacobbo. Non lo so….
Mercalli: L'appello è: chi dovesse incappare in questa sostanza, chi pratica gite di sci alpinismo anche in altre zone delle Alpi, di segnalarcelo all'indirizzo di posta elettronica del programma ed il 'Laboratorio Laboratorio della neve e dei suoli alpini' dell'Università di Torino sta già raccogliendo i primi campioni per analizzarli e poi sveleremo il mistero, quando si saprà di che cosa è fatta questa... questo materiale. Di sicuro non è gradevole.
Fazio: No, non è gradevole, di certo… "
Tuttavia siamo tranquilli, perché il Mercalli ha garantito che il "Laboratorio della neve e dei suoli alpini" dell'Università di Torino presto esaminerà dei campioni di neve per stabilirne la composizione. Il responso sarà che la neve contiene sabbia del deserto stranamente attaccaticcia o tracce di inquinanti provenienti da stabilimenti industriali. Questa sarà la versione ufficiale: la verità è un'altra e facilmente intuibile.
Dal sito Cieliliberi traiamo il dialogo succitato.
Trascrizione delle battute tra Mercalli e Fazio.
Mercalli: Ci sono giunte molte segnalazioni da alcuni telespettatori che chi pratica lo sci fuori pista in questo periodo, ritorna a valle con gli sci completamente ricoperti da una sostanza catramosa che si accumula sulla neve, una sorta di materiale vischioso che impedisce, perfino, agli sci di muoversi quando si arriva al termine, così della gita.
Fazio: Ma dove questo, scusi?
Mercalli: Nelle Alpi occidentali, in generale, dal cuneese fino ad arrivare all'Ossola sono giunte alcune di queste segnalazioni.
Fazio: gli U.F.O. (sic)
Mercalli: Chi lo sa.
Fazio: Chiediamo a Giacobbo. Non lo so….
Mercalli: L'appello è: chi dovesse incappare in questa sostanza, chi pratica gite di sci alpinismo anche in altre zone delle Alpi, di segnalarcelo all'indirizzo di posta elettronica del programma ed il 'Laboratorio Laboratorio della neve e dei suoli alpini' dell'Università di Torino sta già raccogliendo i primi campioni per analizzarli e poi sveleremo il mistero, quando si saprà di che cosa è fatta questa... questo materiale. Di sicuro non è gradevole.
Fazio: No, non è gradevole, di certo… "
"Il responso sarà che la neve contiene sabbia del deserto stranamente attaccaticcia o tracce di inquinanti provenienti da stabilimenti industriali. Questa sarà la versione ufficiale: la verità è un'altra e facilmente intuibile."
ReplyDeleteVolevo pubblicamente porgere i miei ringraziamenti ai Laboratori di Analisi e ricerca dei fratelli Marcianò.
Grazie alla loro solerzia, i due sono entrati in possesso di un campione di questa brodaglia chimica e filamentosa, possiamo in anteprima conoscere cosa si cela in queste esecrabili sostante venefiche che hanno, ahimè, contaminato anche la neve.
Bambini state attenti, non fate pupazzi di neve morgellonici-barici-solfati-nanomunghici altrimenti potreste tramutarvi in abominevoli portatori di nefaste malattie...
Meno male che ci sono loro.
PS avete notato che Strakkino somiglia in maniera inconfutabile a Blofeld (Donald Pleasence) di 007?
Zret è invece "PRICISISSIMO" al suo gatto bianco ;-D
Belphagor
Certo, è sempre colpa delle scie. Come no?
ReplyDeleteSuggerisco a strakkino un bell'aerosol su una ciminiera di un qualche stabilimento industriale...poi ne riparleremo...
Dunque... quando nevica sulle alpi occidentali è quasi sempre a causa di venti meridionali...
ReplyDeletea meridione delle alpi cuneesi c'è il terrazziono di straker...
straker hai finito di ammorbare l'aria e rovinare le gite sciistiche con le porcate che ti fumi?