http://nwo-truthresearch.blogspot.com/2010/12/baby-freeze-il-controllo-della.html
   di Robin Phillips
http://www.salvomag.com
traduzione: 
http://nwo-truthresearch.blogspot.comIl 10 Dicembre 2009, 73 membri della Camera dei Rappresentanti      Statunitense inviarono una lettera alla Casa Bianca esortando il      Presidente Obama ad aggiungere, al suo     budget 2011, un miliardo di  dollari di     finanziamenti per la pianificazione familiare  internazionale. I sostenitori della pianificazione familiare non sono      affatto un fenomeno nuovo. Ciò che fu degno di nota in questa      lettera, però, era che citava il "cambiamento climatico" come una      ragione per sostenere i tassi di natalità più bassi. La      "pianificazione familiare", diceva, "dovrebbe essere parte di      strategie più ampie per la mitigazione e l'adattamento al      cambiamento climatico. Una crescita più lenta della popolazione      renderà più facile da realizzare la riduzione delle emissioni      globali di gas serra."
I 73 membri del Congresso che avevano firmato questa lettera non      erano i soli a collegare il tasso di natalità con le temperature      globali. Su questo treno recentemente è saltata una serie      impressionante di organizzazioni occidentali, incluso il Sierra      Club, l'United Nations Population Fund, il Population Connection, e      la National Wildlife Federation. Quest'ultima organizzazione ha      affermato sul suo sito che:
La rapida e incontrollata crescita della popolazione        umana, e l'aumento conseguente del consumo di risorse, si trovano al        centro della maggior parte, se non di tutti, i problemi ambientali.        Il riscaldamento globale non fa eccezione. L'aumento senza        precedenti del numero di esseri umani va di pari passo con i più        alti livelli di consumo di combustibili fossili e di produzione di        gas serra nella storia.
La Soluzione Cinese
Nonostante  la recente ondata di attenzione sul legame che     esisterebbe tra la  crescita della popolazione e il riscaldamento     globale, alla      Conferenza del 2009 delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici,   tenutasi a Copenhagen lo scorso dicembre, si è lasciato ai cinesi il   compito di affrontare l'argomento. La delegazione del governo     cinese  ha sostenuto che la politica del figlio unico del loro paese      dovrebbe "servire da modello per l'integrazione dei programmi di      popolazione nel quadro di un adattamento ai cambiamenti climatici."      Zhao Baige, vice-ministro della Commissione Cinese sulla Popolazione      Nazionale e la Pianificazione Familiare, ha detto che la politica      cinese del controllo demografico forzato "ha dato un importante      contributo storico al benessere della società."
I delegati cinesi hanno anche citato il Rapporto sulla Condizione      della Popolazione Mondiale delle Nazioni Unite del 2009, rilasciata      dal Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA), che      suggerisce che se la popolazione mondiale può essere mantenuta alla      cifra di 8 miliardi entro il 2050 (attualmente è previsto un aumento      fino a poco più di 9 miliardi), "si potrebbero ottenere da 1 a 2      miliardi di tonnellate in meno di emissioni di carbonio."
L'ironia è che, nonostante le misure draconiane di controllo della      popolazione, la Cina è il leader mondiale delle emissioni di CO2.      Tuttavia, questa nazione comunista è stata elogiata per il suo      contributo all'ecologia mondiale. Sven Burmester, un rappresentante      dell'UNFPA, ha detto:"La Cina ha avuto il più grande successo nella      storia umana della politica di pianificazione familiare in termini      di qualità, e con questo, la Cina ha fatto un favore all'umanità."
Il Canadese Financial Post ha anche elogiato la Cina per il suo      contributo all'ambiente. "Nonostante le sue centrali a carbone      inquinanti," ha detto l'equivalente canadese del Wall Street      Journal, "[La Cina] è il leader mondiale in termini di modellamento      di politiche con il fine di combattere il degrado ambientale, grazie al      suo editto del figlio unico." Il documento identifica la soluzione      cinese come una cosa "semplice" e "drammatica" che, se estesa ad      altre nazioni, ridurrebbe la popolazione mondiale dl 50% entro il      2075.
Dall'Eugenetica all'Ambientalismo
Il  controllo della popolazione non è solo una novità dell'Oriente,      però; esso ha un pedigree impressionante tra i saggi Occidentali.      Infatti, fin dall'inizio del XX secolo, era politicamente di moda      per i liberali discutere di come trovare i modi per ridurre la      "popolazione eccedente". I sostenitori del controllo della      popolazione del XX secolo attinsero spesso alle teorie sociali di      uomini come Thomas Malthus e il cugino di Charles Darwin, Sir      Francis Galton, che, un secolo prima, aveva sostenuto che i poveri      erano un salasso per le risorse mondiali. (Una delle soluzioni di      Malthus per ridurre la "popolazione in eccesso" fu quella di      introdurre politiche specificatamente progettate per portare alla      morte un gran numero di contadini. Per esempio, egli incoraggiava la      gente povera a muoversi nelle vicine paludi, così avrebbero      contratto malattie e sarebbero morti.)
Nei primi anni del novecento le idee malthusiane sul controllo della      popolazione furono collegate alle teorie eugenetiche e al      darwinismo sociale. Allorché Hitler cercò di spostare queste idee      fuori dalla classe antropologica e all'interno delle camere a gas, il      controllo della popolazione cessò di essere un argomento      politicamente corretto, per un po.
Ma non ci volle molto affinché lo spettro di Hitler svanisse. Dopo      l'enorme esplosione di nascite che si ebbe nei decenni successivi      alla seconda guerra mondiale, la questione del controllo della      popolazione venne restituita gradualmente alla ribalta nazionale. Ma      questa volta, invece di essere esplicitamente collegata alle teorie      come l'eugenetica e al darwinismo sociale, fu spinta attraverso      l'ideologia emergente dell'ambientalismo.
Anche se non era più politicamente corretto rivolgersi soprattutto      ai pianificatori sociali come Galton e Malthus, la preoccupazione      principale di questi uomini - cioè, che siccome le risorse della      terra sono limitate ci sarà un'Armageddon demografica se la      popolazione umana continuerà ad espandersi - fu rianimata ma fu      confezionata come responsabilità ecologica. Così, ancora una volta   diventò politicamente corretto difendere il controllo della      popolazione. La Società Americana di Eugenetica (fondata nel 1922,   mentre il Darwinismo sociale gettava le basi degli esperimenti      nazisti) saltò su questo carrozzone, ma cercò di accumulare maggiore      rispettabilità cambiando il suo nome in Società per lo Studio della      Biologia Sociale nel 1972.
In Favore di
Mentre  il ventesimo secolo andava avanti, però, accadde qualcosa che      cambiò la marea ancora una volta. Come i noti abitanti di faggio      nella storia del Dr. Seuss, "The Sneetches" - che continuavano a      cambiare idea sul volere o no le stelle sulla loro pancia - negli      anni '80 i liberali decisero che non era più rispettabile parlare di      controllo della popolazione.
Il fattore chiave in questo periodo non era che la popolazione      mondiale avesse smesso di crescere, ma che avesse smesso di crescere      in Occidente. (Molti fattori contribuirono a ciò. E' diventato di      moda per le donne sposarsi tardi, mentre libri come 
The Feminine       Mystique controbuivano  a rendere le donne più consapevoli, se     la loro più grande ambizione  era quella di essere mogli e madri.     Queste cose, insieme  all'aumento dell'aborto e dell'omosessualità,     fecero si che il tasso  di natalità in Occidente cominciasse a     diminuire  costantemente.)
Questo fatto da solo non sarebbe stato sufficiente a cambiare la      direzione sul dibattito sulla popolazione, poiché in tutto il mondo      la popolazione continuò a crescere (anche se a un tasso      significativamente più basso). Tuttavia, questa volta lo spettro del      razzismo si profilava alla grande sullo sfondo di quasi tutti i      dibattiti. Non ci volle molto prima che la gente cominciasse a      rendersi conto che se le popolazioni occidentali erano in      diminuzione, mentre quelle non occidentali erano in crescita, e se le      prime sono soprattutto bianche e le seconde principalmente marroni,      allora i richiami per una diminuzione internazionale dei tassi di      natalità equivalevano ai richiami per un numero inferiore di bambini      marroni. E questo diede adito alle accuse di razzismo.
Così, il controllo della popolazione diventò ancora una volta      politicamente scorretto. Il giornalista inglese Anthony Browne      lamentava questo cambiamento nel suo libro del 2006 
The Retreat       of Reason:
     Ora che la popolazione Occidentale ha smesso di        crescere, la preoccupazione per la sovrappopolazione è andata        molto fuori moda perché, come diceva Tony Benn, questo significa        voler ridurre il numero dei bambini marroni. Nei decenni passati,        la combinazione dei sensi di colpa occidentali e il timore del        razzismo, distrussero tutte le preoccupazioni pubbliche sulla        sovrappopolazione.
Ma proprio mentre Browne stava scrivendo,  cominciarono lentamente a     girare ancora le ruote dello spostamento  di paradigma. Grazie alla     maggiore isteria sul riscaldamento  globale, parlare di     sovrappopolazione diventò, ancora una volta,  politicamente corretto.     Come insiste Garry Egger del New South Wales  Centre for Health     Promotion and Research, "Il dibattito [sul  controllo della     popolazione] deve essere riaperto come parte di una  seconda     rivoluzione ecologica". L'UNFPA ha così inquadrato il  problema sul     suo sito web:
I gas serra non si accumulerebbero così pericolosamente        se gli abitanti della Terra non aumentassero così       rapidamente,  ma fossero rimasti a 300 milioni di persone, la       popolazione  mondiale di 1000 anni fa, rispetto ai 6,8       miliardi di oggi.
Il Virus UmanoHo capito che c'era un collegamento tra il riscaldamento globale e      un rinnovato interesse per il controllo della popolazione quando mi      sono imbattuto in un rapporto commissionato dall'Optimun Population      Trust nell'agosto del 2009. Intitolato “Fewer Emitters, Lower      Emissions, Less Cost”(Meno Emettitori, Meno Emissioni, Meno Costi),      la relazione sosteneva che il modo migliore per combattere il      riscaldamento globale potrebbe essere quella della riduzione della      popolazione attraverso la contraccezione e l'aborto. La logica      utilitarista era semplice: meno persone=meno inquinatori.
Non è che gli autoproclamati guru ambientali non si fossero mai      preoccupati delle emissioni di CO2. Lontano da essi. Ma loro      vorrebbero che fossimo noi a seguire il colpevole sentiero delle   impronte del carbonio alla sua fonte. Dopo tutto, chi è che utilizza      estintori, gas compressi, frigoriferi e piscine riscaldate, che      inquinano continuamente il nostro ambiente? Non gli orsi polari.
Almeno, è così che ve la raccontano. La realtà è che la maggior      parte delle emissioni di CO2 non sono soprattutto il risultato della      tecnologia umana, ma si producono in natura, ad esempio dal vapore      liberato dagli oceani e attraverso il consumo di vegetazione per      opera di animali e microbi. Ma questa "scomoda verità" non si adatta      alla linea della storia degli ambientalisti, così essa è      abitualmente ignorata. Per loro, la Terra ha un surplus di      popolazione di inquinatori, e questi inquinatori sono gli esseri      umani.
Questo "fatto" è così ovvio a loro che solo i "negazionisti", che      sono "motivati da atteggiamenti religiosi di destra", potrebbero      pensare il contrario. O, almeno così ha detto l'avvocato del      controllo della popolazione Morris Sullivan in un articolo del 1999      su impactpress.com, da titolo “Population Control: How Many Are Too      Many?” Affermando che i problemi come il riscaldamento globale sono      "almeno in parte causati dalla crescente popolazione mondiale",      Sullivan ha scritto che "è difficile immaginare qualcuno che si      oppone alle limitazioni sul controllo della popolazione".
Pur riconoscendo che "queste persone esistono" affermava che i      migliori di loro "sono ottimisti ben intenzionati blindati nella      loro negazione", mentre gli altri "hanno motivazioni più perniciose     -  come l'avidità e il fanatismo religioso."
Paul Watson, un cofondatore di Greenpeace, fu ancora più severo. In      un articolo del 2007 per seashepherd.org, scrisse che noi esseri      umani agiamo "nello stesso modo di un virus invasivo" e che stiamo      "uccidendo il nostro ospite, il pianeta Terra." Ciò richiede, egli      continuava, una cura "radicale e invasiva". Quanto invasiva?      "Abbiamo bisogno di ridurre drasticamente e in modo intelligente la      popolazione umana a meno di un miliardo di persone."
Contraccezione per il Credito
Anche  con il destino del pianeta Terra presumibilmente in bilico, le      nazioni Occidentali sono molto lontane dal rivendicare le politiche      di aborto forzato della Cina. Tuttavia, il riscaldamento globale è      proposto continuamente come uno dei motivi per aumentare la      disponibilità della contraccezione, dell'aborto, di un'educazione   "integrale" al sesso e dei servizi di pianificazione familiare. La   National     Wildlife Federation, ad esempio, ha fatto uscire una Scheda  sulla     Popolazione e il Riscaldamento Globale (
http://cf.nwf.org/globalwarming/pdfs/climatefactsheet.pdf),        chiedendo una "migliore pianificazione familiare, assistenza      sanitaria correlata e istruzione." "La fornitura di questi servizi",      sostiene la federazione, "non solo ridurrà la povertà e migliorerà      la vita di molti, ma ridurrà il pericolo del cambiamento climatico e      altri fattori di stress ambientali." Il Dr. Barry Walters,      professore di ostetricia presso l'Università del Western Australia,   aveva sostenuto qualche anno fa che coloro che si rifiutano di usare un      metodo contraccettivo devono pagare una tassa sul cambiamento      climatico. In un articolo nel Medical Journal of Australia del 2007,      il Dr. Walters propose che tale imposta potesse essere ipotizzata      per tutte le coppie che hanno più di due figli. Egli suggeriva una      multa iniziale di 5000 dollari per ogni bambino "extra" alla      nascita, con altri 800 dollari stimati ogni anno successivo.      Comunque, i genitori avrebbero potuto redimersi usando dei   contraccettivi     o sottoponendosi a procedure di sterilizzazione, per  le quali  avrebbero ricevuto crediti di carbonio.
Coloro che propongono questi sistemi sono indifferenti al fatto di      per se ovvio che una popolazione scarsa è, in generale, una      popolazione più povera. Si consideri che più persone ci sono, più      sussiste una maggiore spartizione del lavoro, più capitale ci sarà,      più mani ci saranno per coltivare orti e, di conseguenza, la terra e      la società possono diventare più feconde. La rivoluzione industriale      non sarebbe mai stata possibile se la popolazione europea fosse      rimasta ai livelli del Medioevo.
Fiero di Essere VivoInvertendo la storia della redenzione Cristiana, la nuova religione   della scienza vede l'umanità come una maledizione, e gli scienziati come   dei profeti che indicano la strada della redenzione. Come gli antichi   profeti, i moderni profeti-scienziati sanno che la salvezza non potrà   mai avvenire senza il sacrificio. Il sacrificio che essi stanno   richiedendo è semplice: Dobbiamo ridurci e impoverirci. Solo allora il   mondo sarà salvato dell'Armageddon ambientale che si sta velocemente   avvicinando a causa di un "allevamento sconsiderato" (un termine   impiegato dalla fondatrice di Planned Parenthood, Margaret Sanger).
Questo è il messaggio che la Cina ha portato a Copenhagen nel dicembre   scorso, ed è il messaggio che viene sempre più spesso raccolto dai  gruppi  di riflessione e dagli attivisti di tutto il mondo.
Eppure, pur non volendo rimpiangere l'orso polare e il suo ghiaccio, noi   dovremmo essere almeno un pò preoccupati per questo recente  cambiamento  nel modo di pensare. Dovremmo preoccuparci soprattutto non  del perchè  il ghiaccio si stia sciogliendo (se ciò sta avvenendo), ma  del perché il  riscaldamento globale, o, almeno, l'idea di esso, sia  responsabile di  un rinnovato interesse per il controllo della  popolazione.
Se la storia ci insegna qualcosa, è che quando una civiltà comincia a   sentirsi in colpa per la sua esistenza, i risultati sono generalmente   sgradevoli.
E 'in momenti come questi che inizio ad invidiare l'orso polare. Quando   si erge fiero ed eretto sul suo iceberg, non si sente in colpa per   essere vivo.
Egli non deve nemmeno sentirsi in colpa di procreare con la signora Orsa Polare.
La soluzione di Bill Gates
CO2=P x S x E x C CO2 (totale di CO2 emessa in un   anno dalla popolazione) = P (persone) x S (servizi per persona) x   (energia media per servizio) x C (media di CO2 emessa per unità di   energia)
Alla Conferenza Technology, Entertainment and Design 2010 tenuta a   Febbraio a Long Beach, in California, il fondatore di MIcrosoft Bill   Gates, ha ridotto il problema del nostro pianeta ad una semplice   equazione.
L'obiettivo, ha detto Gates, era quello di "fare tendere questa fino a   zero". Riferendosi alla P(ersone) in particolare, egli ha detto:"Ora,  se  facciamo un ottimo lavoro sui nuovi vaccini, le cure sanitarie e i   servizi alla salute riproduttiva, noi potremmo ridurla forse del 10 o  15  percento."
Piuttosto che condurre a un aumento della vita, lo scopo originario  dei  vaccini e delle cure sanitarie, il loro grande vantaggio, nella  mente di  Gates esiste il fatto che queste potrebbero essere utilizzate  per  ridurla.
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