http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/03/il-conflitto-dinteressi-dei-consiglieri.html
Il conflitto d'interessi dei consiglieri dell'OMS e dei consulenti governativi francesi
Traduzione (realizzata attraverso la versione inglese) dell'articolo di Marc Payet A Genéve et à Paris ces scientifiques assument pubblicato il 26 - gennaio 2010 sul quotidiano francese Le Parisien.
Davvero incredibile risulta il "candore" con cui certi personaggi ammettono i loro legami d'interesse con le più grosse aziende farmaceutiche del pianeta affermando che tali legami non avrebbero influenzato le loro azioni come consulenti istituzionali per l'influenza suina.
A Ginevra e a Parigi questi scienziati ammettono
Abbiamo contattato diversi esperti, francesi e stranieri, al servizio di comitati francesi o dell'OMS a Ginevra, che hanno ammesso legami di interesse con le aziende farmaceutiche. Senza negare il loro rapporto con certe aziende, essi affermano la loro indipendenza intellettuale.
Il professor Juhani Eskola, finlandese, afferma di avere "chiaramente indicato il suo contratto con la [azienda] Novartis nella dichiarazione degli interessi consegnata all'OMS". Egli ha affermato di avere compilato tale documento quando è stato chiamato a servire il Comitato Sage, il primo gruppo di consulenza per l'influenza suina. Egli aggiunge: “Le mie dichiarazioni sono state viste, esaminate e verificate dall'OMS, che ha affermato che non c'era nessun problema.” Lo stesso è successo per il suo contratto con la GSK [Glaxo SmithKline], che finanzia il suo istituto di ricerca in Finlandia con cifre che raggiungono i 6 milioni di euro.
Il ricercatore giamaicano Peter Figueroa, sotto contratto col gigante farmaceutico Merck, i cui farmaci sono utilizzati per l'influenza, risponde da parte sua che "i finanziamenti così ottenuti sono stati dedicati alla ricerca su questioni specifiche. In nessun caso questo ha influenzato le mie scelte" in discussioni all'interno dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
In Francia, tra gli esperti che fungono da consulenti per [il ministro della sanità] Roselyne Bachelot, le risposte non sono differenti. Sylvie Van der Werf, uno dei ricercatori dell'Istituto Pasteur Institute più citato per le sue ricerche sull'influenza pandemica, ammette la collaborazione con la GSK sulla ricerca nell'ambito delle terapie. "Ma non ritengo assolutamente che la mia indipendenza scientifica ne sia toccata quando esprimo la mia opinione in un comitato istituzionale - lei dice - In ogni caso la maggior parte dei consiglieri più anziani lavorano anch'essi per l'industria farmaceutica". Anche il suo collega dell'Istituto Pasteur Institute, Jean Claude Manuguerra, direttore del comitato di lotta contro l'influenza suina, menziona una collaborazione con la Roche. Da noi contattato, non ha però voluto rispondere alle nostre domande.
"Il ministro della Sanità era consapevole e ci avrebbe dovuto dire se c'erano motivi di preoccupazione" - Dr. JEAN-LOUIS BENSOUSSAN
Infine abbiamo il parlamentare Jean-Louis Bensoussan, direttore dei gruppi regionali per il monitoraggio dell'influenza, un altro membro del comitato di lotta contro l'influenza. Egli ha giustificato la sua personale remunerazione da parte del gruppo Roche, un gruppo che produce anche il Tamiflu, un farmaco utilizzato per l'influenza suina, affermando: "Non vedo dove sia il problema. Il ministro della Sanità era consapevole e ci avrebbe dovuto dire se c'erano motivi di preoccupazione".
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Esperti dell'influenza A sotto l'influenza delle aziende
Davvero incredibile risulta il "candore" con cui certi personaggi ammettono i loro legami d'interesse con le più grosse aziende farmaceutiche del pianeta affermando che tali legami non avrebbero influenzato le loro azioni come consulenti istituzionali per l'influenza suina.
A Ginevra e a Parigi questi scienziati ammettono
Abbiamo contattato diversi esperti, francesi e stranieri, al servizio di comitati francesi o dell'OMS a Ginevra, che hanno ammesso legami di interesse con le aziende farmaceutiche. Senza negare il loro rapporto con certe aziende, essi affermano la loro indipendenza intellettuale.
Il professor Juhani Eskola, finlandese, afferma di avere "chiaramente indicato il suo contratto con la [azienda] Novartis nella dichiarazione degli interessi consegnata all'OMS". Egli ha affermato di avere compilato tale documento quando è stato chiamato a servire il Comitato Sage, il primo gruppo di consulenza per l'influenza suina. Egli aggiunge: “Le mie dichiarazioni sono state viste, esaminate e verificate dall'OMS, che ha affermato che non c'era nessun problema.” Lo stesso è successo per il suo contratto con la GSK [Glaxo SmithKline], che finanzia il suo istituto di ricerca in Finlandia con cifre che raggiungono i 6 milioni di euro.
Il ricercatore giamaicano Peter Figueroa, sotto contratto col gigante farmaceutico Merck, i cui farmaci sono utilizzati per l'influenza, risponde da parte sua che "i finanziamenti così ottenuti sono stati dedicati alla ricerca su questioni specifiche. In nessun caso questo ha influenzato le mie scelte" in discussioni all'interno dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
In Francia, tra gli esperti che fungono da consulenti per [il ministro della sanità] Roselyne Bachelot, le risposte non sono differenti. Sylvie Van der Werf, uno dei ricercatori dell'Istituto Pasteur Institute più citato per le sue ricerche sull'influenza pandemica, ammette la collaborazione con la GSK sulla ricerca nell'ambito delle terapie. "Ma non ritengo assolutamente che la mia indipendenza scientifica ne sia toccata quando esprimo la mia opinione in un comitato istituzionale - lei dice - In ogni caso la maggior parte dei consiglieri più anziani lavorano anch'essi per l'industria farmaceutica". Anche il suo collega dell'Istituto Pasteur Institute, Jean Claude Manuguerra, direttore del comitato di lotta contro l'influenza suina, menziona una collaborazione con la Roche. Da noi contattato, non ha però voluto rispondere alle nostre domande.
"Il ministro della Sanità era consapevole e ci avrebbe dovuto dire se c'erano motivi di preoccupazione" - Dr. JEAN-LOUIS BENSOUSSAN
Infine abbiamo il parlamentare Jean-Louis Bensoussan, direttore dei gruppi regionali per il monitoraggio dell'influenza, un altro membro del comitato di lotta contro l'influenza. Egli ha giustificato la sua personale remunerazione da parte del gruppo Roche, un gruppo che produce anche il Tamiflu, un farmaco utilizzato per l'influenza suina, affermando: "Non vedo dove sia il problema. Il ministro della Sanità era consapevole e ci avrebbe dovuto dire se c'erano motivi di preoccupazione".
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Esperti dell'influenza A sotto l'influenza delle aziende
corrado pinna di squalene, secondo te con chi minchia dovrebbero avere contratti, esperti di farmaci, con imprese di pulizie, o magari con aziende edili? Oltretutto, queste persone hanno dichiarato la loro attività PRIMA di fare i consulenti dell'OMS o del ministero, onestamente e in modo trasparente. Perché non fai un'inchiesta sui nostri politicastri e i loro entourage? Troppa fatica, vero? O sarà anche perché dalle tue parti le parole "lavoro" e "onestà" sono sconosciute.
ReplyDeleteilpeyote CIALTRONE VA' A SPACCARE PIETRE CON LA TESTA
ps: allora, 'sti fantastiliardi di morti? Le fosse comuni? le vaccinazioni forzate?