http://zret.blogspot.com/2010/02/gelo.html
Gelo
Il gelo del distacco che si incrosta come ghiaccio rovente. Il gelo dell'assenza, tra le vitree stalattiti dei rami spogli fra cui splendono le fredde fiamme delle stelle. In lontananza, il cristallo delle vette stagliate sul cielo adamantino. Nella notte le algide geometrie delle luci tagliano frastagli di buio.
Il gelo dell'attesa, quando le ultime sillabe si spezzano in frantumi confitti nel cuore del silenzio.
Il gelo dell'attesa, quando le ultime sillabe si spezzano in frantumi confitti nel cuore del silenzio.
"...nel cuore del "silenzio". Giusto, un po' di silenzio al posto di parole che sono tempo sprecato per chi le legge no eh?! La grafomania è una brutta bestia!
ReplyDeleteScrivere per scrivere...
@Margotti Street, concordo. Scrivere cagate tento per scrivere e' sintomo di una mente (ma quale? zrettino fallito HA una mente?) decisamente disturbata.
ReplyDeleteHa provato a copiare Ungaretti:
ReplyDeleteSi sta come d'autunno sugli alberi le foglie
Solo c'è una lieve differenza: Ungaretti pensava, lui no...